Università | 11 Gennaio 2024
Welfare aziendale: cos’è e come funziona

Welfare aziendale: cos’è e come funziona

Hai sentito parlare di welfare aziendale? Sai in cosa consiste e quali sono i vantaggi di aderire ad un programma di welfare aziendale? Nel nostro Paese, i piani di welfare aziendale sono in costante aumento. Sempre più interessanti e ricchi di servizi, questi piani vengono messi a disposizione dei lavoratori dipendenti offrendo loro notevoli vantaggi.

Scopriamo allora cosa sono, come funzionano e le ragioni per cui tante aziende ne fanno ricorso.

Welfare aziendale: cos’è?

Di welfare aziende se ne sente parlare spesso. Ma cosa intendiamo con questa espressione? Utilizzando il termine welfare aziendale si fa riferimento ad una serie di iniziative, beni e servizi che un’impresa mette a disposizione del lavoratore dipendente. I servizi legati al welfare rappresentano una forma di sostegno al reddito. Scopo di tale sostegno è accrescere il potere di spesa, la salute ed il benessere del lavoratore con contratto a tempo indeterminato. La parola welfare infatti può essere tradotta come benessere, ma anche come assistenza sociale o sussidio.

Il fondo welfare cos’è? Il welfare aziendale consiste in un piano aziendale finalizzato ad assegnare benefit (beni, prestazioni, opere e servizi in natura o come rimborso spese). Come accedere al welfare aziendale? Un piano welfare può essere istituito per volontà del datore di lavoro tramite:

  • regolamento aziendale
  • contratto/accordo aziendale (contrattazione di secondo livello)
  • previsione espressa nel contratto collettivo nazionale di lavoro – CCNL

I programmi di welfare per dipendenti possono essere associati alla retribuzione fissa e alla parte variabile. In entrambi i casi, si tratta di beni e servizi detassati per i lavoratori dipendenti, che non concorrono a formare il reddito imponibile e non soggetti a detrazione Irpef. Questo perché sono volti a soddisfare esigenze di tutela e miglioramento delle condizioni di vita del lavoratore e dei suoi familiari. Pertanto il lavoratore non è tenuto ad indicarli in dichiarazione dei redditi se rimborsati nello stesso anno. Inoltre, non costituendo reddito, la loro corresponsione è esente da tassazione fiscale e contributiva ed è deducibile, entro certi limiti, per l’azienda.

Come funziona il welfare aziendale

Dopo questa rapida panoramica, cerchiamo di fare maggiore chiarezza sul welfare aziendale, come funziona e quali sono i suoi vantaggi.

Tra le iniziative di welfare aziendale rientrano quei servizi noti come welfare familiare. Facciamo qualche esempio:

  • asili nidi e colonie estive
  • spese scolastiche
  • prestazioni di utilità sociale con finalità educative, ricreative, di assistenza sociale e sanitaria
  • previdenza complementare
  • casse sanitarie

Questi servizi vengono erogati a tutti i dipendenti o a categorie omogenee di dipendenti. Un’azienda pertanto non può scegliere di erogare servizi di welfare ad un dipendente e non ad un altro. Ma se si ragiona in termini di benefici, questi sono notevoli per entrambe le parti: azienda e dipendente. Un piano di welfare aziendale prevede servizi che riducono il cuneo fiscale sia per l’azienda che per il dipendente. Il dipendente vede aumentato il proprio potere d’acquisto ed il datore di lavoro ne trae un ritorno economico netto doppio rispetto ai costi sostenuti. Il welfare aziendale si tradurrebbe quindi in un aumento della produttività dei dipendenti. Studi condotti negli anni hanno dimostrato che le politiche di welfare porterebbero ad una riduzione delle assenze per dipendente all’anno.

Quali sono quindi i vantaggi per le aziende e quali quelli per i dipendenti?

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I vantaggi per le aziende

Gli obiettivi del welfare aziendale hanno a che fare con iniziative che agiscono sul piano dell’engagement dei dipendenti, ovvero sull’incentivazione al lavoro e quindi sulla produttività. È cosa nota infatti che un dipendente soddisfatto è decisamente più motivato ad impegnarsi e produttivo nel lavoro.

Tutto ciò per le aziende si traduce in benefici tangibili. Parliamo quindi di un abbassamento dei livelli di assenteismo e riduzione del turnover. Anche il clima aziendale ne risente, diventando più positivo e collaborativo, e determinando una più forte attrattività dell’impresa come posto di lavoro.

Dal punto di vista fiscale, la conversione dei premi di produttività in servizi di welfare alleggerisce il carico fiscale dell’impresa grazie alla deducibilità dei costi.

Inoltre, la possibilità di disporre di piattaforme digitali per la gestione dei piani welfare riduce la gestione operativa dei servizi da parte dell’azienda.

La diffusione dell’utilizzo del welfare aziendale, negli ultimi anni, ha generato infatti varie piattaforme welfare online. Il datore di lavoro mette a disposizione dei dipendenti un portale web su cui scegliere i benefit fino ad esaurimento del proprio bonus welfare disponibile.

I vantaggi per i dipendenti

Dopo i vantaggi per le aziende, passiamo ai vantaggi per i dipendenti. Prima di tutto i servizi di welfare sono detassati per i dipendenti da un punto di vista fiscale e contributivo, nei limiti dati.

La detassazione comporta quindi un aumento del potere d’acquisto del lavoratore di circa il 40%.

I benefit offrono convenzioni e servizi studiati sui bisogni diversificati dell’intero ciclo di vita di una persona. Si tratta infatti di servizi che favoriscono una migliore conciliazione della vita lavorativa con quella privata e familiare riducendo lo stress lavoro correlato.

Usufruire di tali beni e servizi dà soddisfazione e fa sentire il dipendente valorizzato sia come lavoratore che come persona.

Welfare aziendale: alcuni esempi

Abbiamo visto i vantaggi per le parti e come richiedere welfare aziendali direttamente tramite portali welfare online. Quali sono dunque i benefici a disposizione dei dipendenti? Ecco alcuni esempi di welfare aziendale.

Spese familiari

Rientrano in questa categoria i rimborsi per:

  • spese per finalità di educazione, istruzione, assistenza e culto
  • spese per asili nido, istruzione universitarie e non
  • assistenza a familiari anziani e non autosufficienti

Fringe benefit

Sono beni ceduti o dati in concessione al dipendente da parte del datore di lavoro, non soggetti a tassazione, se di valore inferiore a 258,23 euro. Parliamo quindi di buoni spesa, buoni carburante e card spendibili in viaggi aerei o in treno.

Buoni pasto

Erogati in forma cartacea o di ticket pasto elettronico, rappresentano le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro.

Assistenza sanitaria e previdenza

È possibile versare il proprio welfare aziendale in casse e fondi per prestazioni integrative previdenziali o assistenziali a favore del lavoratore e dei suoi familiari. Tali prestazioni hanno lo scopo di integrare le prestazioni statali fornite dall’INPS in materia di previdenza e sistema sanitario nazionale.

Spese per servizio di trasporto pubblico

Sono le spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale. In questi casi il datore di lavoro può rimborsare in busta paga la spesa sostenuta dal dipendente o provvedere direttamente all’acquisto dell’abbonamento.

Il master in Management del welfare aziendale

Per chi vuole saperne di più sulle politiche di welfare aziendale, il nostro ateneo ha attivato il master in Management del welfare aziendale. Un master di II° livello che si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti competenze teoriche e pratico-operative sul welfare aziendale. Dall’evoluzione della normativa alla progettazione di un piano welfare a livello aziendale, il master forma figure in grado di operare negli ambiti dell’innovazione sociale, dei servizi alle persone, sindacali e datoriali.

In particolare si rivolge a:

  • avvocati
  • commercialisti
  • consulenti del lavoro
  • sindacalisti e responsabili delle relazioni industriali
  • addetti alle risorse umane
  • operatori di provider di welfare
  • studenti e laureati in discipline giuridiche ed economiche

Come tutti i master Unicusano, anche quello in Management del welfare aziendale ha una durata annuale di 1500 ore di impegno complessivo, ovvero 60 CFU. Il master si svolge in modalità telematica attraverso la piattaforma e-learning attiva 24 ore su 24, tutti i giorni.

Al termine del master, tutti coloro che risultano regolarmente iscritti sostengono un esame finale.

Se desideri maggiori informazioni, consulta la scheda completa del nostro master in Management del welfare aziendale.

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