Storie di Erasmus
Erasmus all’Universitè de Bordeaux

Erika Varani a Bordeaux in Francia

Erika Varani a Bordeaux in Francia

Ciao sono Erika Varani e ho svolto la mia mobilità Erasmus presso l’Universitè de Bordeaux. Sono partita senza conoscere minimamente il francese ma fortunatamente la città è piena di universitari stranieri che quindi parlano molto bene sia l’inglese che lo spagnolo. I ragazzi francesi sono molto chiusi, comunicare con loro è veramente difficile se non si parla la loro lingua. Sono felice di aver vissuto un ambiente universitario molto più grande e diverso da quello a cui sono abituata. Ho viaggiato molto e ho avuto modo di stringere diverse amicizie.

Ho scelto di fare questo percorso perché volevo fortemente migliorare le mie conoscenze linguistiche e fare un’esperienza che mi permettesse di entrare in contatto con culture differenti dalla mia.

Questa esperienza mi ha sicuramente lasciato la piacevole conoscenza di tante persone, con gli usi e le abitudini che ognuno di loro ha. Inoltre, grazie all’Erasmus, ho avuto modo di diventare molto più indipendente e autonoma in tanti aspetti della mia vita.

Per quello che riguarda la connessione tra Erasmus e mondo del lavoro penso sia importante fare l’Erasmus perché ti aiuta a conoscere diverse lingue e ti permette di avere un profilo che denota autonomia e indipendenza. Grazie a questo emergono soft skills come la capacità di adattamento e il problem solving, che sono molto apprezzate dagli hr. Tuttavia, credo sia importante fare anche altre esperienze, come piccoli lavoretti o stage durante il periodo universitario, che ti consentono di vivere poi l’Erasmus in piena autonomia e di acquisire soft skills che sono molto richieste nel mondo del lavoro.

Momento più bello e più brutto di questa esperienza?

Il momento più brutto è stato sicuramente il periodo in cui non riuscivo a trovare casa. Bordeaux è una città che negli ultimi 15 anni è stata riqualificata molto ma la grande mole di studenti che arrivano qui va ben oltre la capacità di accoglienza di cui dispone. Alla fine ho optato per un Airbnb, condiviso con il mio fidanzato, anche lui in Erasmus.

Di momenti belli invece ce ne sono stati tanti e tra questi due hanno un posto speciale nel mio cuore: il surf a Lacanau e le lezioni di italiano per stranieri. Non avevo mai provato a fare surf ed è stata un’esperienza divertentissima. Per quanto riguarda le lezioni di italiano, invece, mi sono divertita ad insegnare ciò che gli italiani sanno fare meglio: gesticolare!

Prima di partire un po’ di ansia è normale ma ragazzi: tranquilli, buttatevi che poi i mesi passano e quel posto, una volta tornati a casa, vi mancherà!

Se consiglierei l’Erasmus ad altri studenti? Certo! È un arricchimento sotto ogni punto di vista: personale e intellettuale. Per cui partite, osate!

Erika

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