Storie di Laureati
L’equilibrio tra soft e hard skills come mantra della formazione e del lavoro

Alessio Paccariè: “Project manager & Business Process Re-engineering presso Mondo Convenienza”

Alessio Paccariè: “Project manager & Business Process Re-engineering presso Mondo Convenienza”

Conosciamo meglio Alessio Paccariè, Project manager & Business Process Re-engineering presso Mondo Convenienza, che ha conseguito un Master in Psicologia del comportamento alimentare presso l'Unicusano.

"Studiare qualche volta è addirittura divertente.
Questo è quello che ho scoperto tornando all'università in età più avanzata, affiancando la formazione universitaria alla carriera professionale.

Il mio, come quello di tanti validi professionisti che ho conosciuto, è un percorso di formazione che definirei misto: una base metodologica tecnica, di stampo ingegneristico (nel mio caso Ing. Informatica e Gestionale), a cui ho associato un Master in Psicologia e scienze comportamentali. Ultimamente, per completare il profilo con una maggiore trasversalità, ho deciso di intraprendere anche un programma MBA,
perché credo che questa scelta aiuti a creare un profilo competitivo.
Riuscire ad affiancare competenze tecniche, le hard-skills, a competenze più trasversali e di carattere relazionale, le soft-skills appunto, è alla base per costruire un profilo professionale a tutto tondo.
Questo a mio avviso crea un vantaggio competitivo nel mondo del lavoro.
Proprio questo percorso mi ha portato, negli anni, a ricoprire ruoli di responsabilità crescente: in ultimo quello di Project Manager e Business Process Re-engineering per un'azienda multinazionale.
Come saprete, sono molte le sfide in cui cimentarsi e le opportunità di imparare: il contesto dinamico, i colleghi, le iniziative cross-funzionali, sono solo alcuni degli aspetti più interessanti che questo ruolo mi offre.
Per portare un valore aggiunto non basta esser bravi. Frase semplice ma tutt'altro che scontata. Per creare valore nel contesto in cui si è chiamati a contribuire, bisogna saper leggere il contesto e capire in che misura il proprio contributo può essere di supporto. Questo vuol dire saper instaurare relazioni stabili, creare fiducia nel team, prediligere la collaborazione e il lavoro in Team. Le competenze e le capacità personali sono indispensabili ma non sufficienti per eccellere e fare la differenza. Come spesso si sente dire, le soft skills sono un abilitatore delle hard skills personali e per questo vanno coltivate con la stessa attenzione.
Nella mia esperienza, il Master in Psicologia è sicuramente una milestone importante in questo senso: costruire e rafforzare le soft skills che permettono di instaurare e mantenere relazioni di qualità e più durature: un vantaggio di grande spessore in un contesto complesso e dinamico come quello aziendale.
La modalità di apprendimento telematica ha sicuramente semplificato la fruibilità delle lezioni, altrimenti impossibili da seguire in presenza per chi decide di coniugare lavoro full-time e studio.
Come sarà ormai chiaro reputo che l'integrazione e l'equilibrio tra soft ed hard skills sia la chiave per individuare potenziali talenti e collaboratori dal valore aggiunto: questi sono sicuramente i principali driver che utilizzerei e che attualmente adotto nel valutare un collaboratore ed un professionista in generale. Traguardi nel radar?
Lasciare il segno contribuendo alla creazione di qualcosa che porti valore alla comunità. Il think tank di cui sono co-founder (Let's Think It) ha proprio questa come mission e, come spesso dico, ignoti nulla cupido: bisogna conoscere e saper cercare per poter desiderare qualcosa di migliore
.” 

Alessio, nonostante la sua giovane età, vanta già una carriera di altissimo livello che lo ha portato a ricoprire un ruolo di prestigio all'interno di una grande azienda e a fondare una start-up innovativa e promettente. Ad Maiora Alessio!

A cura di Sara Marini - Area Marketing

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