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Imparare a gestire gli appalti pubblici

La storia dei più grandi imprenditori dimostra che le grandi ricchezze arrivano quando ci si riesce a legare a doppio filo con le Istituzioni. E’ vero che è molto complesso intrattenerci rapporti e/o affari ed è vero che la burocrazia spesso strozza sul nascere i business ma è altrettanto vero che i soldi che girano a quei livelli nel settore privato sono davvero rari. Ecco perché sta sempre più prendendo piede la figura dell’esperto in richiesta e gestione degli appalti pubblici. Ecco perché esiste un master ad hoc ideato ed erogato da Unicusano, nella totale fedeltà di quella mission aziendale che vi vede al centro del suo mondo. Se vi affascina lavorare “sulle spalle dei giganti” ed avere a che fare con ingranaggi mastodontici, allora armatevi del giusto know-how. Leggete fino alla fine questa mini-guida per avere chiaro in testa i passaggi di questa formazione post laurea circa questo precipuo aspetto amministrativo. Non saprete tutto sul tema ma di certo saprete abbastanza per decidere di approfondire oltre o no. Buon viaggio.

Imparare a gestire gli appalti pubblici vi piacerebbe? Ora potete farlo e non da soli. Stiamo per spiegarvi come, grazie al “Master II livello in Gestione degli appalti pubblici. Il nuovo codice dei contratti, concessioni, appalti e ppp“, potrete ottenere il futuro che volete ma prima vi ricordiamo che questa mini-guida non può e non vuole essere esaustiva. Quello che non troverete qua dovrete integrarlo insieme alle informazioni che trarrete dagli articoli del nostro blog tematico e insieme alle risposte che potremmo darvi ai quesiti che solleverete attraverso l’apposito form informativo.

Questa formazione post laurea di Unicusano è materia complessa perché complesso è il soggetto a cui vi insegna a rivolgervi e cioè la macchina pubblica. Conviene leggere fino alla fine l’articolo per iniziare ad avere qualche elemento in più sull’argomento.

Cosa studia un esperto di appalti

Se è vero che non è un mondo affine a noi come può accadere, invece, per alcune aree umanistiche dell’università, è anche vero che la serietà del nostro Ateneo vi metterà in grado di comprendere il funzionamento dell’apparato pubblico per quanto concerne i finanziamenti.

Il miglior modo per farlo è quello suggerito, in modo implicito, dalla Medicina e cioè attraverso una “lastra” di questa formazione post laurea sugli appalti pubblici che, nello specifico, si palesa nel conoscere con precisione le materie che andrete a studiare nel corso delle 1500 ore complessive di lezioni.

Curiosi? Eccovi la panoramica schematica di cosa studia un esperto di appalti:

  • Il quadro normativo;
  • Il nuovo quadro normativo italiano in recepimento delle recenti direttive europee;
  • IUS/10 Contrattualistica Pubblica e Privata;
  • Procedure Concorsuali, Nazionali e Comunitarie, in materia di Contratti Pubblici;
  • Pianificazione, Gestione e Controllo della Spesa;
  • L’Autorità Anticorruzione (ANAC) sui contratti pubblici;
  • Strategie Economiche e Tecniche di Acquisto e Negoziazione;
  • Modelli organizzativi Gestionali;
  • Relazioni con i Fornitori;
  • Gare Telematiche e Strumenti Informatici;
  • Etica Professionale;
  • Logistica e Gestione delle Scorte;
  • Analisi Economica dei Mercati;
  • Gestione della Qualità;
  • Contabilità e bilancio;
  • Partenariato Pubblico-Privato.

La storia di “Mani pulite”

Non potete pensare di studiare per imparare a gestire gli appalti pubblici senza conoscere la storia di “Mani pulite”.

Era il nome del pool di Magistrati, capitanato da Antonio Di Pietro poi passato alla politica e nato nel 1992, che scoperchiò l’errata (e criminale) strumentalizzazione dei finanziamenti pubblici che venivano erogati senza trasparenza e, soprattutto, senza meritocrazia ma secondo un preciso iter di “mazzette” che davano lavoro solo a chi pagava le persone corrotte.

Un bravo esperto che sa gestire gli appalti pubblici prende le mosse da quel modus operandi e lo tiene di riferimento come standard negativo da non seguire nella propria professione.

 

La fine di Craxi

La ragione per cui è avvenuta la fine di Craxi è stata propria la gestione degli appalti pubblici in modo dissennato e disonesto.

Come in seguito ha scoperto la nazione grazie al lavoro e al successo del pool di “Mani pulite”, il Segretario del Partito Socialista era a capo di una classe dirigente politica che trovava normale impostare il meccanismo di erogazione dei fondi pubblici secondo interessi personali e guadagni in nero.

Il sistema di mazzette negli anni novanta in Italia era talmente radicato che Di Pietro riuscì ad arrivare a Bettino Craxi proprio perché erano tutti coinvolti e finirono vittime di un gioco al massacro in cui ognuno alleggeriva la propria posizione penale facendo il nome del pesce più grosso sopra di lui.

 

La documentazione necessaria per iscriversi

E’ chiaro che il viaggio nelle materie del master e la sua contestualizzazione storica abbiano fatto scaturire in voi la curiosità ed ora la completezza di informazioni ci impone di illustrarvi la documentazione necessaria per iscriversi.

La domanda di iscrizione ufficiale la scaricate facilmente in pochi click dal sito www.unicusano.it ma poi, pena l’esclusione dall’ammissione, dovrete allegarla anche coi seguenti documenti:

  1. dichiarazione sostitutiva di certificazione (ai sensi del D.P.R. del 28 dicembre 2000 n. 445 art. 46) dei titoli di studio posseduti
  2. copia di un documento di identità personale in corso di validità;
  3. copia del Codice Fiscale;
  4. marca da bollo da e 16,00;
  5. copia del bonifico della prima rata.

Chi è residente all’estero e non fa parte della Comunità Europea può mandare richiesta tramite le Rappresentanze diplomatiche italiane competenti per territorio che, a loro volta, le provvederanno ad inviarle a noi. Ricordatevi, però, che dovete allegare il titolo di studio straniero corredato di traduzione ufficiale in lingua italiana, legalizzazione e dichiarazione di valore.

Ora che ne sapete di più circa l’imparare a gestire gli appalti pubblici attraverso un master imperdibile, seguite le indicazioni che vi abbiamo dato all’inizio. Continuate a cercare informazioni online, soprattutto attraverso i nostri canali ufficiali.

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