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Come diventare consulente del lavoro: studi, tirocinio, opportunità

Male Consultant Working At Desk Using Digital Tablet

Sei alla ricerca di consigli su come diventare consulente del lavoro?

In questa guida ti spiegheremo in che consiste la professione di consulente del lavoro e come fare per intraprenderla, partendo dagli studi fino ad arrivare alle competenze da acquisire.

Il consulente del lavoro è quella figura professionale che, principalmente, si occupa di aiutare le aziende nella corretta gestione del personale secondo la normativa vigente.

Per lanciarti nella consulenza del lavoro sono necessari studi ad hoc, esperienza e capacità di gestire le relazioni con le persone. Vediamo ora tutto questo nel dettaglio e come diventare consulente del lavoro.

Tutto quello che devi sapere per intraprendere la professione

Scopri come diventare consulente del lavoro: dalla definizione attuale del ruolo alla formazione universitaria online con Unicusano, passando per tirocinio, esame di Stato, e le opportunità professionali in azienda o come libero professionista.

Cosa fa un consulente del lavoro oggi: definizione aggiornata del ruolo

La figura professionale del consulente del lavoro si è evoluta nel tempo, assumendo un ruolo strategico non solo in ambito amministrativo, ma anche nella consulenza giuslavoristica.
Oggi il consulente del lavoro, secondo una definizione moderna, supporta aziende e lavoratori in attività complesse, tra cui:

  • l’elaborazione delle buste paga e adempimenti previdenziali e fiscali;
  • la gestione dei rapporti di lavoro (assunzioni, licenziamenti, contrattualistica);
  • la consulenza giuslavoristica su normative in continuo aggiornamento;
  • la pianificazione del costo del lavoro e delle politiche di welfare aziendale;
  • la consulenza su tematiche di sicurezza sul lavoro e inclusione normativa.

I consulenti del lavoro si occupano  quindi di coadiuvare grandi aziende e PMI nella gestione del personale nel rispetto delle leggi vigenti in materia.

Infatti, ogni azienda, piccola, media o grande che sia,  è tenuta, per legge, ad adempiere ad una serie di azioni per le quali un professionista è assolutamente necessario.

Come si diventa consulente del lavoro: lauree e percorso di studi

L’iter per diventare consulente del lavoro prevede una serie di passaggi, articolati e ben definiti. In primo luogo, se ti stai chiedendo se quello del consulente rientri tra i lavori senza laurea, sappi che è necessario conseguire un titolo di studi universitario.

L’esame di Stato per consulente del lavoro prevede infatti tra i requisiti essenziali il conseguimento di una laurea.

Pur non esistendo uno specifico corso per diventare consulente del lavoro, secondo la Legge n. 12/1979 che regola la professione, è necessario conseguire una laurea triennale o quinquennale in uno dei seguenti insegnamenti:

  • Scienze dei servizi giuridici;
  • Scienze politiche e delle relazioni internazionali;
  • Scienze dell’economia e della gestione aziendale;
  • Scienze dell’amministrazione;
  • Scienze economiche;
  • Scienze giuridiche.

Le lauree specialistiche devono essere basate su questi insegnamenti:

  • Giurisprudenza;
  • Scienze dell’economia;
  • Scienze della politica;
  • Scienze delle pubbliche amministrazioni;
  • Scienze economico-aziendale;
  • Teoria e tecniche della formazione e dell’informazione giuridica.

Riassumendo, possiamo dire che se ti stai chiedendo come diventare consulente del lavoro, il primo passo da fare è proprio quello di conseguire un titolo di studi di natura economico-giuridica, come i corsi di laurea previsti nell’offerta didattica dell’Università Niccolò Cusano.

Si tratta di percorsi di studio, triennali e magistrali che uniscono l’attualità dei programmi ad una modalità didattica estremamente pratica e innovativa.

I corsi di laurea Unicusano che stiamo per analizzare prevedono la possibilità di essere frequentati a distanza, ovvero senza l’obbligo di presenza in aula per seguire le lezioni.

la modalità telematica permette ai corsisti di impostare l’apprendimento sulla base delle personali esigenze e di eventuali impegni lavorativi.
Grazie ad una piattaforma digitale ogni studente può seguire le lezioni comodamente online, in streaming, per cui in qualsiasi momento della giornata, semplicemente accedendo alla propria area riservata.

Scopriamo insieme gli indirizzi di studio che garantiscono le basi ideali per diventare consulente del lavoro.

Credits: VadimVasenin / Depositphotos.com

Area giuridica

Il corso di laurea quinquennale in Giurisprudenza dell’Università Niccolò Cusano è perfetto per te se vuoi intraprendere la professione di consulente del lavoro.

Grazie a questo percorso di studi potrai:

  • Padroneggiare gli elementi della cultura giuridica di base, nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche;
  • Approfondire le conoscenze storiche così da valutare gli istituti del diritto positivo moderno anche nella prospettiva dell’evoluzione storica degli stessi;
  • Acquisire capacità di progettazione e stesura di testi giuridici (normativi, negoziali e processuali);
  • Acquisire capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica, di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto positivo.

Di recente la proposta Unicusano relativa al corso di laurea quinquennale in Giurisprudenza si è arricchita con l’indirizzo ‘Giurista d’impresa’ finalizzato a fornire una formazione specifica nell’ambito della normativa del diritto di impresa; una formazione che consente al laureato di operare nell’ambito della consulenza giuridica alle imprese e alla Pubblica Amministrazione.

Area economica

Se sei più propenso agli insegnamenti economici, vediamo i corsi dell’Università perfetti per le tue inclinazioni.

Se non sai come diventare consulente del lavoro e ami tutto ciò che ha a che fare con borsa e finanza, i corsi di laurea dell’area economica rappresentano il puto di partenza ideale per intraprendere la professione.

Ecco nel dettaglio i corsi relativi all’indirizzo economico:

Grazie a questi corsi, è possibile acquisire competenze attuali nelle aree economiche, aziendali, giuridiche e quantitative.

In particolare, il programma approfondisce i metodi e le tecniche quantitative della Matematica per le applicazioni economiche, la Matematica finanziaria e attuariale e  la Statistica.

Area politologica

Infine, se desideri una formazione variegata per diventare consulente del lavoro, i corsi dell’area politologica rappresentano la soluzione adatta per le tue esigenze.

I nostri corsi sono:

Durante i corsi, avrai modo di approcciare a diverse discipline, da quelle economiche a quelle sociali.

Infatti, i corsi dell’area politologica hanno come obiettivo quello di fornire conoscenze metodologiche, culturali e professionali, basate su una formazione interdisciplinare nei campi giuridici, economici, politologici, sociali e storici, grazie alla quali approcciarsi in modo appropriato ai processi tipici della società contemporanea.

Come diventare consulente del lavoro: il percorso pratico

Dopo la laurea, è necessario completare un tirocinio obbligatorio di 18 mesi, svolto presso un consulente del lavoro iscritto all’Albo.
Successivamente, si accede all’esame di Stato per consulente del lavoro, che include:

  • due prove scritte: diritto del lavoro e legislazione sociale; contabilità e ragioneria
  • una prova orale su materie giuridiche e deontologia professionale

Chi supera l’esame ottiene l’iscrizione all’Albo dei Consulenti del Lavoro, condizione necessaria per esercitare.
Infine, è previsto l’obbligo di formazione continua: almeno 50 crediti formativi (CFU) ogni biennio.

Praticantato consulente del lavoro

Come anticipato, il praticantato consulente del lavoro consiste in un tirocinio di durata non superiore ai 18 mesi (come disposto dall’art. 9 comma 6 del DL 24/01/2012 e successive modificazioni) presso lo studio di un consulente o di uno dei professionisti indicati dall’art. 1 della legge 12/1979.
il consulente dello studio che ospita il tirocinante deve essere iscritto all’albo da almeno 5 anni.

L’iscrizione al registro dei praticanti è importantissimo per attestare lo svolgimento del tirocinio: il tirocinante, infatti, parteciperà alle attività dello studio dove svolge la pratica di consulente del lavoro sotto la supervisione di un esperto.

Sulla base di un accordo stipulato tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine, il Miur e il Ministero del Lavoro è possibile anticipare il tirocinio, e svolgerlo durante l’ultimo anno di università.
Per anticipare i primi sei mesi del praticantato è necessario essere in regola con gli esami.

Tutte le info in merito al tirocinio sono disponibili all’interno di un vademecum realizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, che nello specifico descrive la professione e fornisce tutte le regole e le normative per il praticante e il professionista affidatario.
All’interno della guida anche la modulistica necessaria per formalizzare il tirocinio.

Ordine professionale

La professione del consulente del lavoro è regolamentata da uno specifico Ordine, l’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

Questo Ordine Professionale opera e gestisce le seguenti attività, in parte già elencate nell’ambito delle mansioni svolte da un singolo professionista:

  • Amministrazione del personale (subordinato, autonomo e parasubordinato);
  • Ammortizzatori sociali (consulenza ed assistenza);
  • Risoluzione rapporti (mobilità, licenziamenti collettivi, ecc.);
  • Contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale;
  • Dichiarazione e denunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali;
  • Contrattualistica (contratti, certificazione, conciliazioni, arbitrati);
  • Consulenze tecniche di parte (controversie di lavoro, previdenziali, assicurative, di assistenza sociale, fiscali e in atti aventi natura negoziale).

Abilitazione consulente del lavoro: esame di Stato

La professione del consulente del lavoro presuppone alcuni requisiti essenziali

Per ottenere l’abilitazione, dopo la laurea e il praticantato è necessario  sostenere l’esame per consulente del lavoro che ti abiliterà alla professione.

L’esame si svolge nelle commissioni territoriali, formate da membri del Ministero del Lavoro, dell’Inps, dell’Inail e da un professore ordinario di materie giuridiche.

Durante l’esame è previsto lo svolgimento di due prove scritte e una orale.

Le prove scritte prevedono lo svolgimento di un tema sul diritto del lavoro e sulla legislazione sociale e di una prova teorico-pratica sul diritto tributario, a scelta della Commissione.

La prova orale, invece, fa riferimento a tematiche come:

  • Diritto del lavoro;
  • Legislazione sociale;
  • Diritto tributario;
  • Elementi di diritto privato, pubblico e penale;
  • Nozioni generali sulla ragioneria;
  • Rilevazione del costo del lavoro e formazione del bilancio.

Il master in ‘Diritto del lavoro’ Unicusano consente di acquisire una specializzazione in linea con quelle che sono le materie richieste per superare la prova.

Al superamento dell’esame, come abbiamo detto, è obbligatorio effettuare l’iscrizione all’Albo dei consulenti del lavoro, condizione obbligatoria per esercitare la professione, così come prescritto dalla Legge n. 12/1979.

Oltre all’iscrizione all’albo dei consulenti del lavoro è obbligatoria anche la formazione professionale continua, entrata i vigore con il regolamento 22 dicembre 2017.

Per comprendere meglio, ai sensi del suddetto regolamento:

“per ‘formazione continua si intende ogni attività volta al consolidamento di competenze generali e specifiche di carattere teorico pratico nelle aree scientifiche, tecniche e culturali relative alla professione di consulente del lavoro”

Secondo quanto previsto dallo stesso regolamento, il professionista deve garantire al proprio cliente  prestazioni professionali efficienti e di qualità per le quali è necessario aggiornarsi costantemente.

L’aggiornamento deve svolgersi attraverso la partecipazione a corsi o eventi formativi accreditati, ovvero organizzati da soggetti abilitati.
La formazione continua ha durata biennale, nell’ambito della quale ogni consulente deve conseguire almeno 50 crediti formativi (unità di misura: 1 credito = 1 ora di impegno).
Almeno 6 dei 50 crediti devono fare riferimento a materie di Ordinamento Professionale e Codice Deontologico.

Per agevolare l’attività di formazione continua il regolamento consente il conseguimento del 40% dei crediti in modalità e-learning.

Competenze richieste per lavorare come consulente del lavoro

Per intraprendere questa carriera, è fondamentale acquisire conoscenze in aree specifiche, tra cui:

  • Diritto del lavoro e legislazione sociale
  • Diritto tributario e diritto privato
  • Ragioneria e bilancio aziendale

Il corso di laurea per consulente del lavoro proposto da Unicusano fornisce una formazione solida in tutte queste materie, con programmi aggiornati alle esigenze del mercato del lavoro.

Sbocchi lavorativi per un consulente del lavoro

Un consulente del lavoro può operare in diversi contesti:

  • In studio professionale, come collaboratore o titolare
  • In azienda, come consulente del lavoro aziendale per la gestione interna del personale
  • Come libero professionista, offrendo servizi a PMI, imprese, enti pubblici, associazioni di categoria

La flessibilità del ruolo consente anche opportunità di lavoro ibrido e collaborazioni multidisciplinari con avvocati, commercialisti e consulenti fiscali.

Stipendio

Se ti stai chiedendo se diventare consulente del lavoro conviene e quanto guadagna un consulente del lavoro, ti diciamo che gli stipendi medi sono piuttosto alti.

Sicuramente, il tempo, le competenze e l’esperienza rafforzano il profilo che, lavorando essenzialmente per diversi progetti, può avere un introito variabile.

Lo stipendio medio varia quindi a seconda del livello di esperienza.
In Italia un ‘entry level’ percepisce in media 23.000 euro all’anno.
Con qualche anno di esperienza si arriva a percepire uno stipendio che oscilla intorno ai 37.000 euro mentre i lavoratori ‘senior’ arrivano fino a 45.000 euro l’anno.

Secondo alcune stime, parlando di consulente del lavoro e guadagno, lo stipendio medio di un professionista con qualche anno di esperienza alle spalle può superare i 3.000 euro al mese.

Per rendere ancora più chiara l’idea della retribuzione, nella categoria dei liberi professionisti i consulenti del lavoro si posizionano al terzo posto, dopo notai e commercialisti, per ciò che concerne la base imponibile denunciata al fisco.

Perché scegliere Unicusano per diventare consulente del lavoro

Unicusano offre una proposta formativa altamente specializzata e flessibile, ideale per chi vuole diventare consulente del lavoro:

  • Laurea online in Giurisprudenza Unicusano, senza test d’ingresso
  • Corsi di laurea triennali in Scienze dei Servizi Giuridici ed Economia
  • Accesso alla piattaforma Unicusano e-learning attiva 24 ore su 24
  • Master in Diritto del Lavoro Unicusano, per approfondire le competenze tecniche
  • Supporto per l’esame di Stato, anche tramite simulazioni e materiali didattici aggiornati

Il vantaggio della formazione e-learning per consulente del lavoro sta nella possibilità di studiare con ritmi personalizzati, senza rinunciare alla qualità accademica.

Ora hai le idee più chiare su come diventare consulente del lavoro; se sei interessato ai nostri corsi di laurea online afferenti alle aree giuridica, economica o politologica non esitare a richiedere maggiori informazioni e dettagli attraverso il form online che trovi cliccando qui!

Credits: monkeybusiness / Depositphotos.com

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