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Come diventare imprenditore: guida pratica

Essere indipendenti realizzando un business remunerativo e gratificante è il sogno di molti: in questa guida vediamo come diventare imprenditore e quali studi intraprendere per farlo.

Mettersi in proprio – senza dipendere dalle decisioni di un datore di lavoro – è un’ambizione diffusa tra giovani e professionisti con esperienza. Grazie a internet, alle nuove tecnologie e all’innovazione, sono caduti molti limiti che un tempo frenavano l’imprenditorialità.

Nei prossimi paragrafi chiariremo cos’è l’imprenditoria, cosa fa l’imprenditore e quale percorso di formazione conviene seguire.

Il percorso per diventare imprenditore: formazione e mindset

Diventare imprenditore oggi non significa solo avere un’idea brillante: serve un percorso di formazione universitaria che fornisca competenze gestionali, economiche e digitali.
Capire cosa studiare per diventare imprenditore è il primo passo per costruire una carriera solida e sostenibile.

Un percorso universitario per imprenditori come quello offerto da Unicusano unisce conoscenze teoriche e competenze pratiche utili per gestire team, budget e strategie di business. I corsi per aspiranti imprenditori approfondiscono temi legati al marketing, all’economia aziendale, alla leadership e alla gestione dei progetti.

Una laurea per fare impresa, dunque, non forma solo un professionista, ma un innovatore capace di guidare il cambiamento nel proprio settore.

Imprenditoria: significato

Per imprenditoria intendiamo l’attività economica organizzata per produrre o commercializzare beni e servizi. In parole semplici, è la creazione di un business orientato al profitto e/o alla soluzione di problemi reali. Accanto ai vantaggi, esiste sempre una componente di rischio da gestire.

Chi è e cosa fa l’imprenditore

L’imprenditore crea un’impresa per generare valore, organizzando e coordinando risorse umane e materiali per sviluppare prodotti o servizi. Nelle fasi iniziali accentra spesso più ruoli (prodotto, clienti, fornitori, amministrazione), assumendosi responsabilità trasversali.

Categorie di imprenditori

Il termine ‘imprenditore’ è piuttosto generico in quanto non è legato ad un particolare ambito; al contrario può fare riferimento a qualunque tipologia di settore/industria.
Il termine diventa più preciso se associato al settore nel quale il professionista si inserisce con la sua attività.

Ciò significa che esistono varie categorie di imprenditori definite sulla base del settore operativo di riferimento; alcune sono legate ad un’imprenditorialità tradizionale, altre ad ambiti più moderni.

Imprenditore agricolo

Il settore agricolo rientra tra gli ambiti dell’imprenditoria tradizionale.

L’imprenditore agricolo gestisce un’attività di allevamento e/o coltivazione dei campi; spesso si occupa anche della trasformazione delle materie prime ricavate dall’allevamento del bestiame o dall’agricoltura.

A differenza dell’imprenditoria commerciale, quella agricola gode di una serie di agevolazioni economiche. Inoltre, la categoria ha la possibilità di iniziare l’attività senza apertura di partita IVA in quanto sia l’allevamento che la coltivazione possono essere intraprese come hobby e successivamente tramutate in attività organizzate, con relativa apertura di Partita IVA.

Imprenditore edile

L’edilizia è uno dei settori in cui più frequentemente vengono avviate attività imprenditoriali.
L’imprenditore edile è colui il quale gestisce un’attività di costruzione o di compravendita di immobili.

Imprenditore artigiano

Nel nostro Paese l’artigianato è un’attività molto forte; l’imprenditore artigiano è colui il quale inizia un’attività in proprio o a gestione familiare, assumendosene i rischi.

Oggi però il settore è messo in difficoltà dalle grandi catene produttive, i cui prezzi sono chiaramente inferiori rispetto a quelli previsti per i prodotti artigianali.
Molti imprenditori, infatti, cercano di sfruttare le nuove tecnologie per promuovere i propri prodotti e mettere in evidenza il valore dell’artigianato.

Imprenditore innovativo/digitale

L’imprenditoria più attuale è quella che si inserisce in due settori strettamente correlati tra loro: quello delle tecnologie e quello del digitale.

La figura associata è quella dell’imprenditore digitale o dell’imprenditore innovativo, ovvero colui il quale gestisce attività correlate al mondo delle tecnologie e ai business model all’avanguardia.
Si tratta di ambiti in cui l’imprenditoria è piuttosto sviluppata, grazie anche agli incentivi statali concessi alle start-up innovative.

Essere imprenditore: caratteristiche e requisiti

Prima di spiegarti come diventare imprenditore partendo da zero, ovvero quali sono gli step per iniziare una carriera imprenditoriale, è necessario capire quali sono i requisiti essenziali per ricoprire il ruolo.

Al di là di quelle che sono le competenze tecniche relative al settore del mercato nel quale si inserisce il progetto, per fare l’imprenditore bisogna possedere una serie di caratteristiche e capacità che difficilmente possono essere apprese sui libri, ma che sono frutto di esperienza o di personali attitudini.

Oggi si sente sempre più spesso parlare di soft skills, ovvero quelle attitudini e propensioni richieste in ogni ambito professionale. Le offerte di lavoro attuali le inseriscono addirittura tra i requisiti imprescindibili per essere presi in considerazione per un’eventuale candidatura.

Per un imprenditore, a cui fanno capo una serie di responsabilità, alcune soft skills diventano essenziali per poter avere successo, qualunque sia il business nel quale ha deciso di ‘lanciarsi’.
Scopriamo quali sono.

L’imprenditore deve essere una persona determinata e tenace, in grado di fronteggiare difficoltà e imprevisti senza mai arrendersi.

La flessibilità, ovvero la capacità di adattarsi rapidamente alle situazioni, è un requisito essenziale per poter individuare rapidamente valide alternative a ciò che non funziona.

Per poter affrontare e gestire gli inevitabili rischi connessi all’attività imprenditoriale diventano fondamentali l’autostima e la fiducia in se stessi, due caratteristiche che consentono di superare i momenti difficili senza lasciarsi sopraffare dai dubbi e dalle paure del futuro.

Per quanto si tratti di un profilo che si lancia nell’imprenditoria per ottenere un profitto l’imprenditore dece avere una forte passione verso ciò che fa, e in cui crede fermamente.

Il successo imprenditoriale dipende in gran parte dalla visione.
Si tratta di un elemento che deve essere tenuto in considerazione, sempre, in ogni fase dell’attività; deve in pratica diventare una sorta di guida sulla base della quale prendere decisioni e impostare strategie di business.
Avere sempre ben chiaro l’obiettivo consente di raggiungerlo più facilmente e rapidamente.

A chi si domanda come diventare imprenditore senza soldi rispondiamo: con una serie di requisiti e attitudini, primo fra tutti l’intraprendenza, alla quale bisogna aggiungere ‘ingredienti’ come la curiosità, lo spirito innovativo, la dedizione e il sacrificio.

Il mix dei suddetti requisiti consente di raggiungere il successo in qualsiasi settore, anche senza avere grosse disponibilità economiche, purché si parta da un’idea di business vincente.

Credits: kbuntu / Depositphotos.com

Competenze imprenditoriali moderne

Le competenze per un imprenditore moderno non si limitano al sapere tecnico, ma includono una forte componente relazionale e strategica.
Un buon imprenditore deve sviluppare un mindset imprenditoriale aperto al cambiamento, capace di affrontare sfide complesse e di adattarsi a mercati in continua evoluzione.

Le soft skill imprenditoriali – come la leadership, la comunicazione efficace, il problem solving e il decision making – sono oggi considerate indispensabili per chi vuole avviare e gestire con successo una nuova impresa.
Una formazione universitaria che integri leadership e management aiuta a trasformare un’idea in un progetto concreto, sostenibile e innovativo.

Come si diventa imprenditore

Entriamo nella parte pratica dell’argomento e cerchiamo di capire come intraprendere la strada dell’imprenditoria.

Per quanto riguarda la formazione non esiste un percorso di studi specifico. La preparazione è legata all’ambito nel quale si decide di avviare l’attività.
Chi parte dalle conoscenze e dalle competenze di un corso di laurea dispone di basi solide sulle quali costruire il successo.
In qualunque settore del mercato è fondamentale operare con professionalità ovvero con un know how qualificato.

Analizziamo nel dettaglio i principali step per avviare un business imprenditoriale vincente. Cerchiamo quindi di capire come diventare imprenditore partendo da zero.

Lauree e master utili per fare impresa

Chi desidera diventare imprenditore può scegliere diversi percorsi universitari e master che offrono una preparazione trasversale e orientata al business.
Tra i corsi Unicusano più indicati per sviluppare competenze imprenditoriali ci sono:

Sono inoltre molto utili i percorsi in Comunicazione Digitale per fare impresa, che approfondiscono le strategie di marketing online e social media management, e la Psicologia del lavoro, indispensabile per la gestione delle risorse umane e la motivazione del team.

Come si diventa imprenditore: gli step

  • Identificare un’idea di business: partire dalle proprie competenze, analizzare aziende di successo senza copiarle, oppure risolvere un problema specifico di una nicchia (più rischioso, ma potenzialmente premiante).
  • Definire il target: studiare età, genere, reddito e contesto dei potenziali clienti per rispondere meglio ai loro bisogni.
  • Analizzare i competitor: mappare punti di forza/debolezza a livello nazionale e internazionale per differenziarsi.
  • Predisporre un business plan: mercato, competitor, proposta di valore/prodotto, strategia di marketing, pianificazione finanziaria. È la base anche per presentarsi agli investitori.
  • Costruire una rete: relazioni con consulenti, investitori, fornitori, partner; partecipare a eventi di settore.
  • Testare e lanciare: validare con prezzo di lancio/offerte pilota, raccogliere feedback, migliorare e scalare.

Fare impresa oggi: trend, idee e settori in crescita

Chi sogna di fare impresa deve guardare ai trend emergenti e ai settori in crescita.
Tra le idee imprenditoriali innovative spiccano le start up legate alla sostenibilità ambientale, ai servizi digitali e al green business, settori in costante espansione e fortemente incentivati dalle politiche europee.

Le start up digitali – dall’e-commerce all’intelligenza artificiale – offrono oggi opportunità concrete per chi desidera avviare un’impresa con costi contenuti e un alto potenziale di crescita.
Formarsi in ambiti come la comunicazione digitale, la gestione dell’innovazione e la digital transformation permette di sviluppare progetti imprenditoriali realmente competitivi.

Consigli utili: cosa non fare

Esaminati i requisiti personali e gli step per sviluppare un’idea imprenditoriale analizziamo brevemente quelli che invece sono gli errori commessi più frequentemente da chi avvia un’attività imprenditoriale.

Un imprenditore, come accennato nel paragrafo dedicato alle soft skills, deve avere una smisurata fiducia in se stesso per non lasciarsi condizionare da chi scredita l’idea imprenditoriale e da chi pensa che addirittura si tratti di un fallimento certo.

A tal proposito bisogna evitare di circondarsi di persone negative e pessimiste, intrappolate nei propri tradizionali e abitudinari schemi lavorativi.
Avere un atteggiamento positivo è fondamentale per gestire un’attività di successo, così come è importante pensare fuori dagli schemi, senza preoccuparsi dell’opinione altrui.

I vantaggi di Unicusano per aspiranti imprenditori

Scegliere Unicusano significa accedere a un’università telematica moderna, con una didattica flessibile che permette di studiare lavorando, conciliando studio, formazione e carriera.
L’ateneo rappresenta una vera e propria università per imprenditori, grazie ai corsi di laurea online progettati per fornire competenze pratiche e immediatamente spendibili nel mondo del lavoro.

Tra i percorsi più interessanti:

  • Economia Aziendale e Management (L-18) – Laurea Triennale
  • Ingegneria Industriale – curriculum Gestionale (L-9) – Laurea Triennale
  • Comunicazione Digitale e Social Media – curriculum Imprese e Istituzioni (L-20) – Laurea Triennale
  • Scienze Economiche (LM-56) – Laurea Magistrale
  • Ingegneria Gestionale (LM-31) – Laurea Magistrale
  • Comunicazione Digitale – curriculum Social Media e Marketing (LM-19) – Laurea Magistrale
  • Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni (LM-51) – Laurea Magistrale

Questi corsi rappresentano la base ideale per costruire una carriera imprenditoriale moderna, fondata su competenze gestionali, digitali e di leadership.

Ora sai come diventare imprenditore e come iniziare a costruire un’attività di successo. Non ti resta che rimboccarti le maniche e individuare il settore giusto nel quale avviare la carriera imprenditoriale.

Credits: Syda_Productions / Depositphotos.com

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