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Quando iscriversi all’università: guida pratica

La fine del periodo liceale comporta per ogni studente una serie di decisioni e nuove responsabilità che, se affrontate nel modo sbagliato, possono confondere e spaventare; ecco perché abbiamo realizzato questa breve guida con la quale intendiamo rispondere ad uno dei quesiti più ricorrenti tra chi si appresta a continuare gli studi, ovvero: quando iscriversi all’università?

Presi dall’entusiasmo di aver concluso un ciclo di studi e dall’ansia di dover affrontare un nuovo percorso formativo, per tanti aspetti totalmente ‘sconosciuto’, molti giovani si ritrovano totalmente disorientati di fronte all’iter di iscrizione previsto dalle università; un iter che per quanto semplice è legato a termini e scadenze da rispettare.

Nel corso dei prossimi paragrafi forniremo una serie di informazioni utili relativamente alle modalità e alle tempistiche per finalizzare l’iscrizione al primo anno di università.

Quando bisogna iscriversi all’università: valutazioni personali

L’iscrizione all’università è vincolata a requisiti, scadenze, modalità e termini imposti dalle singole università; ma al di là dell’aspetto temporale burocratico, che analizzeremo nel corso di questo post, bisogna tenere in considerazione anche le tempistiche personali, ovvero il momento giusto per iscriversi.

Trattandosi di una scelta importante non bisogna essere frettolosi ma concedersi tutto il tempo necessario per fare valutazioni e considerazioni; per analizzare le varie possibilità sia in termini di indirizzi di studio che di impostazione e modalità didattica.

La risposta alla domanda ‘quando iscriversi all’università?’ non può quindi essere universale.
Ognuno dovrebbe procedere nel momento in cui sente di aver preso la decisione giusta.

Il primo passo da compiere è individuare l’indirizzo di studi, ovvero la facoltà alla quale iscriversi.
Si parte quindi dalle personali attitudini e ambizioni per individuare l’area disciplinare più idonea ad assecondarle.

Dal momento che per una stessa area disciplinare esistono più possibilità, che approfondiscono specifici ambiti di applicazione della materia, è necessario effettuare un’ulteriore scrematura.

Un’altra valutazione importante da fare prima di effettuare l’iscrizione riguarda l’ateneo.
Oggi esistono realtà pubbliche e realtà private; ma soprattutto esistono atenei che propongono modalità di insegnamento/apprendimento differenti e innovative rispetto alla tradizionale didattica ‘in presenza’.
Iscriversi ad un’università online piuttosto che ad un’università tradizionale può fare la differenza.

L’università telematica rappresenta una possibilità interessante per chi desidera una didattica flessibile, gestibile in maniera personalizzata sulla base delle proprie esigenze.

Seguire i corsi online, ovvero le lezioni in streaming, consente di conciliare eventualmente lo studio con un lavoro; ma consente anche di ottimizzare i tempi per chi abita lontano dall’ateneo.

Le università online riconosciute dal MIUR, a differenza di quello che molti scettici pensano, rilasciano titoli validi a tutti gli effetti di legge; in altre parole titoli riconosciuti ed equiparabili a quelli delle università tradizionali.
I programmi dei corsi di laurea sono attuali e perfettamente allineati alle esigenze del mercato del lavoro; gli studenti vengono costantemente seguiti e supportati da tutor e docenti; il materiale di studio è disponibile online (e-book, slide ecc.) per cui non bisogna acquistare libri e testi di approfondimento; le lezioni non prevedono la presenza in aula ma possono essere seguite comodamente da casa.

Insomma, vale veramente la pena considerare l’eventualità di iscriversi ad un’università telematica.

I servizi di orientamento

Prima di addentrarci nell’ambito delle modalità e dei tempi di iscrizione all’università è d’obbligo una piccola premessa che riguarda la fase pre-iscrizione, ovvero la delicata fase in cui bisogna scegliere l’indirizzo di studi.

Tanti studenti alla fine del liceo hanno già le idee chiare sulle proprie ambizioni professionali, per cui sanno esattamente quale strada intraprendere per realizzarle.
Tanti altri studenti, invece, arrivano al momento della decisione con tanti dubbi, che riguardano le facoltà, le personali capacità e difficoltà, le prospettive occupazionali…

Trattandosi di una scelta importante, dalla quale dipende il proprio futuro professionale è necessario valutare con attenzione una serie di aspetti, didattici e non.

Prendere una decisione così importante quando si è indecisi e quando si hanno di fronte innumerevoli e svariate possibilità non è affatto facile; ecco perché le università hanno attivato i cosiddetti ‘servizi di orientamento’ finalizzati a fornire supporto e guida a chi si trova in difficoltà; ma anche a chi semplicemente desidera avere le idee più chiare.

Il servizio fornisce agli studenti informazioni e delucidazioni sui percorsi di studio presenti in ateneo, sui relativi programmi di studio, sulle materie, sugli sbocchi occupazionali e sulle modalità di erogazione.

Nella maggior parte casi il servizio viene differenziato in base al grado di istruzione al quale si intende accedere. Esiste quindi un orientamento alla prima scelta universitaria, rivolto a chi si iscrive per la prima volta ad un corso universitario, e un orientamento alla seconda scelta universitaria, rivolto a chi è già iscritto e intende proseguire i propri studi con un corso di laurea triennale, magistrale o a ciclo unico.

Entrando maggiormente nel dettaglio il servizio di orientamento alla prima scelta è finalizzato a fornire ai diplomandi informazioni relative al mondo universitario, alle metodologie di insegnamento/apprendimento, ai percorsi di studio e alle relative potenzialità e peculiarità.

Il servizio di orientamento alla seconda scelta è indirizzato a laureandi e laureati; in particolare a chi intende cambiare percorso di studi, a chi desidera completare la propria formazione con una specialistica e a chi intende conseguire un secondo titolo.
Il servizio, in tal caso, prevede un’accurata analisi dei percorsi già portati a termine, delle conoscenze acquisite e delle ambizioni/attitudini dello studente.

In entrambi i casi il servizio viene espletato da docenti e tutor il cui obiettivo è condurre lo studente verso una scelta consapevole.

Se la decisione propende verso corsi di laurea a numero chiuso bisogna mettere in conto un eventuale insuccesso al test di ingresso.
Per evitare di perdere tempo suggeriamo pertanto di individuare fin da subito un’alternativa valida.

Credits: pincasso / Depositphotos.com

Iscriversi al primo anno di università

Una volta scelta la facoltà si passa agli aspetti burocratici, per cui bisogna innanzitutto accertarsi di avere tutti i requisiti per entrare all’università.

Per poter effettuare l’iscrizione al primo anno è richiesto il possesso di un diploma di scuola superiore (quinquennale); o in alternativa di un titolo di studi conseguito all’estero e ritenuto valido.
Sono idonei anche i diplomi quadriennali che non prevedono l’anno integrativo.
In ogni caso è il singolo ateneo a prevedere eventuali obblighi formativi a compensazione del quinto anno.

Dal punto di vista temporale non esiste una scadenza unica; i termini variano a seconda dell’ateneo e della facoltà.
Solitamente i cosiddetti ‘corsi di laurea a numero aperto’ concedono più tempo per l’iscrizione.

Per direttiva ministeriale l’accesso ad alcune facoltà viene invece gestito con modalità programmata, ovvero è vincolato ad un test di ingresso.
Tra gli indirizzi ad ‘accesso programmato’ a livello nazionale rientrano Medicina, Veterinaria, Odontoiatria e in generale quelli che riguardano le professioni sanitarie.

Le università possono comunque decidere autonomamente di inserire una prova di ingresso per tutte quelle facoltà che registrano una massiccia richiesta di iscrizione.

È quindi fondamentale informarsi in anticipo sui termini previsti per la presentazione della domanda, che variano da un ateneo all’altro.

Per quanto riguarda l’iscrizione vera e propria è necessario consultare il portale dell’università scelta o in alternativa rivolgersi direttamente alla segreteria.
In quasi tutti gli atenei sono presenti appositi uffici che svolgono servizio di assistenza agli studenti durante l’espletamento dell’iter burocratico.

Generalmente il periodo in cui è possibile iscriversi va dai mesi di luglio e/o agosto fino ad ottobre; in alcuni casi anche a novembre.
Per i ritardatari è prevista la possibilitò di effettuare l’iscrizione anche dopo i termini previsti pagando una mora.

In buona sostanza è consigliabile informarsi con un largo margine di anticipo sulla scadenza per l’iscrizione all’università, onde evitare di sprecare inutilmente tempo e denaro.

La documentazione

La parte burocratica dell’iscrizione riguarda la predisposizione di tutta la documentazione da presentare all’apposito ufficio per poter finalizzare l’immatricolazione.

Per quanto ogni ateneo preveda regole e modalità differenti, in linea generale i documenti richiesti, oltre a documento di identità, codice fiscale e copia del diploma di scuola superiore, sono i seguenti:

  • Modulo di iscrizione
  • Modello ISEE
  • MAV

Il modulo di iscrizione identifica la richiesta di immatricolazione, per cui deve essere compilato con i dati personali della futura matricola.

II modello ISEE è finalizzato a certificare la personale condizione economica, sulla base della quale viene  individuata la fascia di reddito nell’ambito della quale effettuare il calcolo delle tasse universitarie.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (in acronimo ISEE) è fondamentale anche per le eventuali borse di studio.

Il modello MAV è il bollettino predisposto per la tassa di iscrizione, quella che viene identificata come “prima rata”.

Tutta la documentazione è solitamente scaricabile online dal sito dell’università; in alternativa può essere ritirata direttamente presso la segreteria.

I moduli compilati devono essere presentati, entro i termini previsti dall’ateneo, presso l’ufficio di immatricolazione, il quale dopo aver controllato i documenti procede con il rilascio del libretto.

L’iter per l’iscrizione appena descritto è previsto soltanto per il primo anno; per i successivi basterà semplicemente pagare le tasse, per le quali sono previste, solitamente, due rate annuali.
Eventuali ritardi nei pagamenti prevedono la possibilità di saldo con l’aggiunta di una mora.

Prima di concludere una piccola precisazione.
Attualmente l’ordinamento italiano non permette una doppia iscrizione; ciò significa che non è possibile iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea.

È tuttavia in fase di approvazione una nuova legge, pronta a rivoluzionare l’articolo 142 del Regio decreto 1592 del 1933.
La proposta di legge, presentata in Parlamento a marzo 2019, ha ottenuto il via libera della Camera; si attende solo il voto favorevole del Senato affinché la proposta diventi effettivamente legge.

A breve gli studenti avranno la possibilità di frequentare simultaneamente due corsi di laurea.
L’unico divieto sarà quello di iscriversi allo stesso corso di laurea o master in atenei differenti.

Credits: Syda_Productions / Depositphotos.com

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