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Arts communication: tutto quello che c’è da sapere, dal Comunicatore d’Arte ai Social Media, passando per Scuole ed Educazione.

L’Arts Communication è una disciplina umanistica particolarmente nuova nel settore universitario e nello studio dell’arte. Se infatti si è spesso sentito parlare di arti comunicative, poco si è sentito parlare dell’arte di comunicare l’arte.

Nell’epoca di internet, della comunicazione, della fruizione veloce, dei social network e delle mostre interattive, saper comunicare questa branca dell’attività e dell’emotività umana può risultare un obiettivo particolarmente complesso e difficile, che deve fare i conti con la multiculturalità e l’internazionalità dell’informazione, ma anche con la diversa percezione che diversi gruppi sociali possono avere di una stessa opera.

Vediamo quindi in cosa consiste l’Arts Communication e come s’inserisce nel mercato del lavoro.

L’arte di comunicare l’arte.

È forse questa la definizione più giusta di Arts Communication, ovvero l’insieme di competenze per cui non solo si studia e si comprende l’arte, ma s’impara anche a comunicarla, andandosi a scontrare con parametri ben diversi rispetto a quelli richiesti per l’osservazione e la comprensione di un’opera d’arte.

I tempi veloci delle comunicazione e delle interazioni, infatti, non si prestano ai tempi più lunghi e riflessivi dell’arte nelle sue molteplici manifestazioni. Al contempo, però, comunicare l’arte si rivela una necessità sempre più grande e impellente all’interno di un mondo sempre più competitivo.

Si tratta infatti di un punto particolarmente cruciale e strategico per quanto riguarda lo sviluppo di progetti culturali, ma anche di carriere in campo artistico sotto tutti i punti di vista e, più in generale, di un funzionamento fruttuoso di questo settore.

Ciò che ne nasce è la figura del Comunicatore d’Arte, che trova nei social network una nuova sfida nel fare storytelling e coinvolgere il fruitore e ha come compito ultimo quello di generare un sistema efficace di comunicazione, senza che essa sovrasti i contenuti o vada addirittura a ledere l’opera d’arte in sé.

Il Comunicatore d’Arte e come diventarlo.

Si può quindi affermare che il Comunicatore d’Arte, ovvero il professionista dell’Arts Communication, sia link di comunicazione e congiunzione tra l’opera d’arte e il pubblico. Una buona comunicazione si rivela cruciale per un’artista rispetto all’obiettivo di emergere e creare una buona connessione con il pubblico.

Gli scopi possono essere molteplici, dall’aumento della propria fama, al reperimento di nuovi finanziamenti, fino alla buona riuscita di un’esposizione.

Ovviamente, la sua arte risiede proprio nel non incidere sul lavoro dell’artista, non alterandolo o non fuorviando la sua reputazione rispetto al pubblico, che sia affezionato o nuovo.

Si tratta di una figura professionale nuova, ma sempre più sviluppata e ricercata. Un Master in Arts Communication è sicuramente il modo più qualificante ed efficace per intraprendere una carriera in questo settore.

Si tratta di un corso di studi che fornisce tutte le competenze e gli strumenti, sia online che offline, necessari per comunicare e commercializzare l’arte, ma anche per progettare e gestire in maniera adeguata una campagna di comunicazione.

L’approccio sarà necessariamente multidisciplinare, trattandosi di un ruolo che fonda le sue basi in tanti e diversi settori e che dalla loro sinergia crea questa nuova figura lavorativa di riferimento.

Per maggiori informazioni rispetto a questo master, potete chiedere subito qui. L’offerta formativa Unicusano, infatti, lo annovera tra i suoi tanti e specializzanti master online, garantendo come sempre una formazione dinamica, al passo coi tempi e fortemente job oriented.

L’arte e i social network.

Forse questo è il binomio più attuale, ma anche più controverso che si può affrontare nell’ambito dell’Arts Communication ad oggi. Si può dire che questa disciplina nasca anche grazie e soprattutto a questi nuovi canali di comunicazione, armi a doppio taglio che vanno sapute gestire per valorizzare al meglio l’arte e la cultura.

I social media, infatti, impongono in qualche modo la necessità non solo di essere presenti sul web, ma anche di sapersi rapportare ai propri follower, che si tratti di un evento artistico, un’opera d’arte o un’artista in persona.

E se da una parte sembra una pretesa, se interpretata e gestita nella giusta maniera la presenza sui social diventa una grande opportunità. Essa può aiutare non solo a farsi conoscere, ma a sviluppare consapevolezza e spirito critico da parte del fruitore, che può avere un rapporto più diretto con l’artista, il suo operato e le sue intenzioni.

I social possono essere utilizzati inoltre come strumenti di promulgazione e pubblicizzazione indiretta dell’arte. La possibilità di fare foto durante le mostre, tanto da creare istallazioni ad hoc per i visitatori, e poi condividerle sui vari canali mediatici permettono di generare un traffico e una pubblicizzazione più elevata e diffusa, oltre che a costo zero.

La famosa shared experience, che mette il fruitore al centro, rendendolo protagonista sembra quindi aver fatto capolino anche nel settore artistico ed è responsabilità delle campagne di comunicazione delle varie istituzioni e delle varie mostre di accertarsi che ciò avvenga in maniera naturale, senza togliere attenzione all’opera artistica in sé.

Grazie a un sapiente uso dei Social Media, quindi, le varie case d’arte e musei possono mutare da luoghi di tutela, preservazione e valorizzazione dell’arte a centri nevralgici e interattivi di valorizzazione globale di arte e cultura, dove il fruitore riesce ad entrare profondamente in contatto con opere e artisti, oltre che con la storia dell’arte tutta, instaurando quindi un rapporto bilaterale fondato sullo scambio.

Il museo quindi può “evadere” i suoi limiti architettonici e sviluppare la comunicazione dell’arte anche su altri livelli e in luoghi diversi, L’esperienza può accompagnare un fruitore per più giorni, oltre che introdurlo a nuove potenziali esperienze.

Si può parlare, in qualche modo, di Realtà Aumentata, intesa non tanto nel termine più stretto, quanto nelle tante opportunità in più di interagire con un’opera d’arte o con un artista.

I vantaggi dei social media.

Si può quindi dire che i vantaggi che i social media offrono all’Arts Communication sono:

  • Creare e rafforzare l’immagine di un museo o di un artista attraverso operazioni mirate di personal branding.
  • Attuare operazioni di Storytelling attraverso accurate strategie di Social Media Managing and Marketing che sviluppino il senso di comunità e di appartenenza a un determinato luogo o evento.
  • Rafforzare la comunità degli appassionati d’arte.
  • Diversificare la propria presenza sul web, affrontando temi diversi attraverso i diversi canali, oppure creando più canali tra loro collegati al fine di aumentare ancora di più il proprio bacino d’utenza.
  • Coinvolgere il pubblico in maniera più o meno attiva, generando maggiore interesse verso una determinata iniziativa o verso un nuovo artista.
  • Mettere in contatto i vari professionisti che operano all’interno di una struttura, di una mostra o di un evento, grazie a canali privati e più immediati. In questo modo, si favorirà un dialogo costruttivo e una condivisione più rapida di informazioni e dati.
  • Aiutano nello svolgimento di ricerche dirette e sondaggi per verificare l’indice di apprezzamento di un artista o di un evento artistico da parte del pubblico, per ottenere consigli su cosa migliorare e acquisire maggiori informazioni sul proprio target, finalizzate alla creazione di nuovi eventi e creando una programmazione e un’offerta ad hoc.
  • Aiutano nelle operazioni di Customer Service e Customer Care.
  • Le app mobile, in unione con i social media, possono essere utilizzate per svolgere percorsi guidati e interattivi, rendendo un evento artistico anche un momento di apprendimento esperenziale e fruibile.

L’Arts Communication e l’educazione.

La figura del Comunicatore d’Arte ricopre inoltre un ruolo fondamentale nel rapporto tra arte ed educazione.

Aiutato ovviamente anche in questo campo dallo strumento dei social media, egli potrà organizzare campagne di comunicazione dedicate espressamente a scuole, studenti e universitari, che aumentino le capacità e le possibilità di educazione dell’arte sotto ogni sua forma, oltre che l’introduzione nel sistema scolastico di artisti di grande risalto, ma spesso non coperti dal Piano di Offerta Formativa e dal Programma Annuale.

La comunicazione a livello telematico diventa uno degli strumenti chiave per un Comunicatore d’Arte, che attraverso dispositivi mobili dotati di software e applicazioni pensati ad hoc può ingaggiare gli organismi educativi in campagne di sensibilizzazione e divulgazione dell’arte e di eventi artistici specifici.

Nasce quindi l’opportunità di un “museo digitale”, che consente di non doversi necessariamente recare presso una struttura per poter godere di una mostra e dei suoi insegnamenti. Si tratta di una grande possibilità di comunicazione all’interno delle scuole, soprattutto quelle dell’obbligo, caratterizzate da un numero sempre più limitato di attività formative speciali. Si potrà organizzare una “gita scolastica” senza doversi muovere dalla classe. In questo caso, una buona strategia di comunicazione e supporto nei confronti del corpo docenti è assolutamente fondamentali. Essi diventano il primo pubblico, oltre che il primo strumento di divulgazione e promozione.

Il Comunicatore d’Arte avrà quindi il compito di rendere vive e comunicabili le esperienze artistiche anche per il pubblico più piccolo e giovane, instaurando campagne di comunicazione ad hoc, che utilizzano un tipo di linguaggio e di strumentazione molto diversa rispetto a quello pensato per i diretti fruitori di una mostra in loco.

Conclusioni.

La comunicazione dell’arte si espande quindi su più spettri, richiedendo una specializzazione sempre più approfondita e dotata di skill mirate. Il tutto, affiancato dalla consapevolezza della necessità di un aggiornamento costante: le strumentazioni e i canali di comunicazioni si rinnovano e si espandono ogni giorno di più, generando possibilità sempre nuove e vantaggiose e un’innumerevole ammontare di opportunità.

Tags: Studiare Onlineuniversità telematica

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