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Piano di comunicazione: cos’è e come farlo in modo efficace

Un bravo professionista del settore marketing/pubblicitario deve fornire ai propri clienti il servizio di compilazione del piano di comunicazione. Si tratta, infatti, di un documento strategico fondamentale, con cui enti e aziende definiscono modi e tempi dei propri messaggi.

In parole povere, è un programma dettagliato che stabilisce gli obiettivi di comunicazione, i messaggi chiave da veicolare, i canali più efficaci sui cui puntare e le attività da intraprendere per raggiungere i clienti-utenti.

Se ti piacerebbe lavorare come Communication Manager o Responsabile della Comunicazione, devi necessariamente approfondire l’argomento. Stilare un piano di comunicazione strategica ben strutturato è uno dei compiti di questo professionista, che attraverso questo strumento consente all’azienda-cliente di: raggiungere gli obiettivi prefissati, evitare lo spreco di risorse e consolidare il rapporto di fiducia con i clienti.

Per diventare un professionista specializzato nella redazione di piani di comunicazione, puoi optare per una formazione in comunicazione aziendale. Se ti sei già laureato e sei alla ricerca di un’opportunità di aggiornamento professionale in marketing e comunicazione, invece, hai a disposizione diversi corsi di laurea e master post-laurea tra cui scegliere. Puoi diventare Communication Manager anche provenendo da studi in economia, sociologia, filosofia ecc.

L’argomento ti interessa? Ti consigliamo di continuare a leggere.

Cos’è un piano di comunicazione e a cosa serve

Ogni azienda, di qualunque grandezza, deve avere un piano di comunicazione d’impresa, che consente di mettere in atto delle strategie comunicative finalizzate al raggiungimento di obiettivi specifici. Ovviamente, il tutto orientato all’incremento del proprio core business.

Aziende, liberi professionisti, enti pubblici o associazioni no profit: nessuno può operare senza essere dotato di un piano di comunicazione che stabilisca le attività di comunicazione e promozione.

In assenza di un piano di comunicazione strategico, infatti, c’è un forte rischio di procedere per tentativi, spendendo molti soldi senza raggiungere alcun obiettivo.

Come creare un piano di comunicazione

Come creare un piano di comunicazione? Bisogna partire da questi punti fondamentali:

  • individuazione del target cui l’azienda intende rivolgersi
  • definizione del messaggio da trasmettere
  • individuazione dei mezzi di comunicazione più idonei a veicolare il messaggio
  • programmazione delle attività
  • definizione del budget da impiegare per mettere in atto le attività programmate
  • monitoraggio dell’andamento delle attività e misurazione dell’efficacia degli interventi

Nessun piano di comunicazione può essere realizzato senza tenere conto di questi sei punti focali.

Credits: [DimaKozitsyn]/Depositphotos.com

Strumenti da utilizzare in un piano di comunicazione

Un aspetto fondamentale per la riuscita di un piano di comunicazione è quello relativo ai mezzi.

In realtà, gli strumenti possono essere molteplici e la loro scelta è correlata al tipo di comunicazione che si vuole mettere in atto. Facciamo un esempio.

Se parliamo di comunicazione online, per esempio, qual è lo strumento che non può mancare in un piano di comunicazione aziendale? Certamente un sito web o un blog aziendale.

Se la scelta ricade su un blog, per esempio, il piano di comunicazione strategico deve includere anche l’elenco dei software da usare.

Non solo, per una realtà che vuole utilizzare il blog aziendale come mezzo per comunicare all’esterno, sarà necessario un ulteriore strumento: un piano editoriale, vale a dire un calendario dove programmare in anticipo tutti i contenuti da pubblicare.

KPI da monitorare

Altro aspetto fondamentale di un piano di comunicazione riguarda la possibilità di monitorare l’andamento delle attività tramite i cosiddetti indicatori di performance o KPI – Key Permormance Indicator.

Per comprendere meglio immaginiamo sempre l’azienda che comunica tramite il blog aziendale. In questo caso tra gli indicatori di performance analizzabili troviamo sicuramente:

  • tempo di permanenza medio dell’utente sui contenuti
  • frequenza di rimbalzo dalle pagine del sito/blog
  • reazioni suscitate
  • condivisioni dei post
  • recensioni e commenti

Come vedi, alla base di un piano pubblicitario deve esserci non solo una buona strategia iniziale, ma anche un’accurata analisi del suo andamento. Solo un attento monitoraggio delle prestazioni, infatti, permette di controllare come sono state investite le risorse e come migliorare i risultati.

Piano di comunicazione per la promozione di un brand

Per redigere un buon piano di comunicazione strategico, un bravo professionista parte dall’analisi del brand o del prodotto da promuovere. Nello specifico, verifica i seguenti aspetti:

  • qualità, prezzo e immagine del prodotto/marchio
  • rapporto con il cliente
  • posizionamento del prodotto/marchio

Per essere ancora più precisi, il consulente analizza:

  • percezione del marchio presso il pubblico
  • comportamento dei competitors
  • punti di forza e di debolezza del prodotto/marchio
  • risorse a sua disposizione da poter impiegare
  • eventuali problematiche di immagine

Quali sono le macrofasi del piano di comunicazione?

Ogni Responsabile della Comunicazione opera in 5 fasi che possiamo ripartire in questo modo:

  • definizione degli obiettivi della comunicazione
  • individuazione del target acquirenti
  • scelta dei mezzi di comunicazione
  • impostazione della strategia
  • elaborazione dei contenuti

Entriamo nello specifico di ciascuna fase.

1 – Definizione degli obiettivi della comunicazione

La prima fase riguarda gli obiettivi della comunicazione che devono essere:

  • specifici (ben delineati e non generici)
  • misurabili quantitativamente
  • accessibili
  • realistici
  • temporizzabili

Le caratteristiche indicate sono tutte molto facili da capire. Meritano una piccola spiegazione gli aggettivi accessibile e temporizzabile. Per accessibilità degli obiettivi si intendono tutte quelle attività per le quali si hanno risorse finanziarie e capacità realizzative. Non si possono cioè fissare obiettivi irraggiungibili per l’azienda dal punto di vista sia economico che tecnico. Infine, per temporizzabili si intendono gli obiettivi raggiungibili nell’arco di un tempo prestabilito.

2 – Individuazione del target acquirenti

La definizione del giusto target di acquirenti è un passaggio fondamentale. Facciamo un esempio di target per un piano di comunicazione per un negozio di abbigliamento da donna di fascia medio/alta e dallo stile classico. A chi si rivolgerà? Il target individuato potrebbe essere composto da donne di età dai 45 ai 65 anni, con istruzione universitaria, lavoratrici, appassionate di moda e altospendenti.

La conoscenza delle buyer personas consente di costruire messaggi più mirati. Un Communication Manager non si ferma alla definizione delle semplici caratteristiche del target. Ma profila il cliente basandosi su dati reali, come le abitudini di acquisto, gli influencer seguiti e le modalità con cui apprende le novità. Procedendo in questo modo sarà in grado di definire meglio il tono di voce dei messaggi, i mezzi da utilizzare e così via.

3 – Scelta dei mezzi di comunicazione

La terza fase di un piano di comunicazione riguarda la scelta dei mezzi di comunicazione. Oltre ai media tradizionali (offline) sempre più aziende preferiscono utilizzare i canali online. Siti web, blog aziendali, social media, email, app, WhatsApp, online advertising: la comunicazione si fa quasi esclusivamente online. La scelta del mezzo dipende, chiaramente, dal target cliente.

4 – Impostazione della strategia

L’impostazione della strategia consiste nell’elaborazione di un piano a medio e lungo termine.

L’attuazione del piano, tra l’altro, prevede il coinvolgimento di più figure professionali. Per questo motivo deve contenere anche una chiara e precisa suddivisione dei compiti all’interno di una struttura implementabile. Cosa significa struttura implementabile del piano? Il calendario delle attività, per esempio, deve essere modificabile all’occorrenza. Se dal monitoraggio degli obiettivi scaturiscono esiti negativi che necessitano di modifiche, per esempio, bisogna poter apportare i giusti cambiamenti senza stravolgere il piano di comunicazione.

5- Elaborazione dei contenuti

Eccoci alla quinta e ultima fase del piano di comunicazione. Quella relativa alla creazione del content plan.

Elaborare i contenuti significa definire messaggi volti a promuovere un determinato prodotto/servizio e a indurre l’utente a compiere un’azione, come cliccare sul tasto acquista, commentare, mettere un like ecc. Questo tipo di contenuto serve ad aumentare contatti qualificati, generare fatturato e fidelizzare i clienti.

Piani di comunicazione di successo: alcuni esempi

Prima di chiudere la nostra guida su come fare un piano di comunicazione, pensiamo sia efficace riportare due esempi di successo.

Il primo è quello di Mr. Wonderful, e-commerce di accessori, mentre il secondo riguarda il brand automobilistico Smart.

  • Mr. Wonderful ha creato il suo successo su messaggi motivanti. Il brand ha dato vita a una community con una campagna promozionale insolita e originale. Per stimolare gli utenti è stato creato un blog per raccogliere idee, spunti e suggerimenti. Il coinvolgimento diretto dei consumatori è stato accolto positivamente. In poco tempo, il sito è stato sommerso dai contributi degli stessi acquirenti.
  • Smart ha scelto di collaborare con diversi influencer per potenziare lo storytelling aziendale. Gli spot vengono realizzati con personaggi famosi e canzoni note per esaltare l’atmosfera romantica dell’annuncio. Questo binomio rappresenta una formula vincente perché i video sono diventati immediatamente virali nel web.

Sbocchi lavorativi in comunicazione

Quello che hai letto sul piano di comunicazione ti ha fatto venire voglia di lavorare in questo settore? La figura del Communication Manager o del Responsabile della Comunicazione è molto richiesta. Si tratta, infatti, di un profilo fondamentale per tutte le aziende e gli enti che investono in pubblicità.

Se vuoi iniziare un percorso di formazione e opti per una laurea in comunicazione digitale o per un master in comunicazione e marketing online, per esempio, non devi limitarti a considerare come unico sbocco possibile quello del Communication Manager.

Ci sono diversi ruoli affini a quello del responsabile della comunicazione che sono molto soddisfacenti, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista professionale. Quali sono? Ecco, un piccolo elenco:

  • Brand Manager
  • Social Media Manager
  • Marketing Manager
  • Digital Media Strategist
  • Digital Marketing Strategist

Laurea in comunicazione digitale per Communication Manager

Le competenze richieste nel mondo della comunicazione sono acquisibili solo con un percorso universitario. Se vuoi davvero lavorare come Communication Manager dovrai studiare comunicazione. L’Università Niccolò Cusano ti propone la laurea online in scienze della comunicazione. Tra l’altro, Unicusano è un’università online riconosciuta dal MIUR. Questo significa che acquisirai un titolo di studio che ha la stessa validità legale di un titolo conseguito presso un ateneo tradizionale con didattica in presenza.

In particolare, potrai scegliere tra i seguenti corsi di laurea:

  • Comunicazione Digitale e Social Media (L-20) – curriculum Industria dei giochi e gamification
  • Comunicazione Digitale e Social Media (L-20) – curriculum Imprese e Istituzioni
  • Comunicazione Digitale (LM-19) – curriculum Management e Gamification
  • Comunicazione Digitale (LM-19) – curriculum Social Media e Marketing

Non solo, l’ateneo ha attivato anche diversi master in comunicazione e marketing online:

  • Social Media Manager e Scrittura per il web – Master di I livello
  • Marketing Management – Master di I livello
  • Digital Marketing – Master di I livello

Vantaggi della formazione e-learning

Se vuoi iniziare una carriera nel digital marketing senza mettere in pausa la tua vita, la formula di Unicusano te lo consente senza problemi. Potrai cioè laureati e lavorare allo stesso tempo.

Unicusano dispone di una piattaforma didattica attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Non sei tenuto cioè a recarti in ateneo per seguire le lezioni. Ti basta collegarti alla piattaforma in qualsiasi momento e assisti alle lezioni dei professori. In che modo? Hai a disposizione i video delle lezioni, a cui puoi accedere quando preferisci.

In questo modo organizzi il tuo percorso universitario in base ai tuoi impegni. Non sei tenuto a seguire in aula e riesci a conciliare molto meglio studio, lavoro e vita personale. Si tratta di una flessibilità che per i lavoratori significa poter acquisire le giuste competenze per diventare sempre più competitivi sul mercato.

E se hai qualche problema non devi girare tra uffici alla ricerca di una soluzione. Ti basta contattare online i tutor. Unicusano ti mette a disposizione queste figure indispensabili, che forniscono un importante supporto durante tutto il percorso universitario.

Ora che sai cos’è e come si struttura un piano di comunicazione, pensi di essere in grado di crearne uno? Se sei un appassionato di questo settore, ti consigliamo di consultare il piano di studi del corso di laurea in comunicazione digitale e social media. Il corso ideale per chi vuole intraprendere una carriera di successo in questo ambito così dinamico ed affascinante.

Credits: [AntonMatyukha]/Depositphotos.com

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