Diventare psicologo infantile è un obiettivo ambizioso per chi desidera lavorare a stretto contatto con bambini e adolescenti, offrendo loro supporto psicologico in momenti cruciali della crescita. Questa figura professionale opera in molteplici contesti, dalla scuola all’ambito sanitario, ed è sempre più richiesta per rispondere alle esigenze dell’infanzia e dell’età evolutiva.
In questo articolo scopriamo nel dettaglio:
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il percorso di studi per diventare psicologo infantile,
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le specializzazioni post-laurea più richieste,
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i requisiti pratici per l’abilitazione alla professione,
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le competenze necessarie e le attività svolte,
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e le principali opportunità lavorative in questo ambito.
Per grandi linee tutti sappiamo che il campo della psicologia racchiude varie teorie e approcci, che si differenziano per le tecniche utilizzate e per categorie di utenti e fasce di età alle quali si rivolgono.
Come avrai sicuramente intuito dalla premessa questo post si focalizza sulla psicologia dell’infanzia e più in particolare sulla figura del terapeuta specializzato nella materia.
Psicologo infantile: chi è e cosa fa
Prima di spiegarti come diventare psicologa infantile ti forniremo una panoramica della materia oggetto della sua specializzazione.
Stiamo chiaramente parlando della psicologia infantile, ossia di quella branca della psicologia che si occupa dello studio di tutti gli aspetti che caratterizzano il mondo dell’infanzia.
La materia si occupa in particolare di approfondire il comportamento e tutti i processi che rientrano nella crescita e nello sviluppo del bambino e dell’adolescente.
Dal punto di vista pratico-operativo lo psicologo infantile si interfaccia con i genitori, o con chi si occupa del bambino, al fine di tracciare uno storico familiare completo di tutte le informazioni che possono essere utili ad inquadrare la problematica e a predisporre gli approcci giusti per risolverla.
Le terapie, a seconda dei casi e dell’età del paziente, possono svolgersi con o senza la presenza dei genitori.
Durante il percorso terapeutico i genitori possono comunque essere ‘interrogati’ in merito agli eventuali progressi fatti dal bambino.
Passiamo ora ad analizzare le situazioni problematiche più frequenti per le quali si rende necessario l’intervento di uno psicologo infantile.
L’età evolutiva, come già accennato nel corso del paragrafo introduttivo, è caratterizzata da fasi delicate e da cambiamenti che riguardano sia la sfera fisica che quella sociale; affrontare il processo di crescita e di evoluzione con il giusto atteggiamento è fondamentale per evitare l’insorgenza di problematiche, anche serie, sia fisiche che psichiche.
Quando tali problematiche non sono risolvibili autonomamente e/o attraverso il supporto familiare è necessario ricorrere alla consulenza di profili qualificati.
Generalmente i sintomi più comuni che possono essere identificati come segnali di un malessere o di un disturbo sono i seguenti:
- ritardi nello sviluppo
- sbalzi di umore, con passaggio repentino da stati di buonumore a stati di rabbia improvvisa e ingiustificata
- disturbi alimentari quali inappetenza e bulimia
- stanchezza
- disturbi del sonno e incubi notturni
- iperattività eccessiva
- aggressività
Lavorare nella psicologia infantile
La psicologia infantile rappresenta un ambito professionale promettente dal punto di vista occupazionale ma allo stesso tempo complesso e delicato.
Individuare le esigenze dei bambini, identificare gli eventuali disagi o messaggi che si celano dietro alcuni comportamenti, capire le dinamiche che regolano l’universo emotivo dei più piccoli e conoscere le fasi di sviluppo del cervello rappresentano i presupposti formativi indispensabili per diventare professionisti esperti della materia e per lavorare nel settore.
Ecco perchè è importante approfondire le competenze acquisite attraverso corsi di laurea ad indirizzo psicologico con master di specializzazione.
Percorso formativo accademico per diventare psicologo infantile
Il primo passo per intraprendere questa professione è ottenere una laurea in psicologia, articolata in due cicli:
Laurea triennale: Scienze e tecniche psicologiche
Il percorso inizia con una laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche, che fornisce le basi teoriche e metodologiche per comprendere il comportamento umano, con prime nozioni di psicologia dello sviluppo.
Laurea magistrale: Psicologia clinica e della riabilitazione
Successivamente, è necessario conseguire una laurea magistrale in Psicologia clinica e della riabilitazione o altra laurea della classe LM-51, come il corso di laurea magistrale in Psicologia offerto da Unicusano. All’interno di questa formazione è consigliabile scegliere un curriculum in psicologia dello sviluppo tipico e atipico, focalizzato sulle dinamiche evolutive in età infantile e adolescenziale.
Master e specializzazioni post-laurea
Una volta conseguita la laurea magistrale, è possibile accedere a master di I e II livello per approfondire ambiti specifici dell’età evolutiva. Alcuni percorsi consigliati sono:
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Master in psicologia pediatrica, per lavorare in contesti ospedalieri e sanitari.
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Master in psicologia scolastica, per operare all’interno delle istituzioni educative.
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Master in psicologia dell’età evolutiva, centrato su diagnosi e intervento nei disturbi dello sviluppo.
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Master in psicologia infantile online, ideale per chi cerca una formazione flessibile e compatibile con altri impegni.
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Master II livello in psicologia, per un approfondimento avanzato, richiesto in alcune realtà professionali.
Queste specializzazioni sono fondamentali per acquisire competenze pratiche e teoriche utili nell’intervento con minori e famiglie.
Master in Psicologia scolastica
Il percorso di specializzazione più idoneo ad acquisire le competenze per operare nell’ambito scolastico come psicologi è identificabile nel master in ‘Psicologia scolastica’ erogato dall’Università Telematica Niccolò Cusano.
Si tratta di un corso post-laurea di II livello che mira a formare professionisti in grado di operare in una prospettiva teorico-metodologica che vada oltre i modelli di intervento clinico.
Sempre più spesso, infatti, nei contesti scolastici vengono inseriti progetti che coinvolgono la professionalità dello psicologo. Si pensi ad esempio agli sportelli di ascolto, ai programmi di prevenzione, ai servizi di orientamento professionale e alle iniziative di sostegno alla genitorialità.
Il master Unicusano fornisce gli strumenti e le metodologie, teoriche e pratiche, per intervenire in ciascuna delle suddette tipologie di iniziative.
Il programma prevede lo studio e l’approfondimento delle seguenti materie:
- Psicologia scolastica
- Elementi di psicologia dello sviluppo, del ciclo di vita e psicologia dell’attaccamento
- Psicologia dell’educazione
- La pedagogia per obiettivi e la pedagogia della cura
- Pedagogia speciale
- La promozione e la facilitazione degli apprendimenti
- Lo sportello di ascolto e orientamento
- Programmi di prevenzione e promozione della salute, la formazione degli insegnanti
Il master ha un costo di 600,00 euro, da corrispondere in due rate.
Abilitazione alla professione di psicologo infantile
Per esercitare legalmente la professione è obbligatorio completare alcuni passaggi chiave:
1. Tirocinio professionalizzante
Dopo la laurea magistrale, è richiesto un tirocinio in psicologia infantile della durata di un anno (1000 ore), che può essere svolto presso strutture sanitarie, scolastiche o studi privati.
2. Esame di Stato
Al termine del tirocinio si accede all’esame di Stato per psicologo, composto da prove scritte, orali e una discussione su esperienze pratiche.
3. Iscrizione all’Albo degli Psicologi
Superato l’esame, è possibile procedere con l’iscrizione all’Albo degli Psicologi (Sezione A). Solo dopo questa fase si può esercitare come psicologo professionista, anche nell’ambito dell’infanzia e adolescenza.
Competenze richieste e attività dello psicologo infantile
Il lavoro con bambini e adolescenti richiede specifiche competenze tecniche ed emotive. Le principali attività includono:
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Valutazione psicologica dei bambini, tramite test, osservazioni e colloqui.
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Supporto psicologico all’età evolutiva, per affrontare ansia, disturbi comportamentali, difficoltà scolastiche o relazionali.
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Intervento psicologico nell’infanzia, personalizzato in base all’età e al contesto familiare.
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Psicodiagnostica infantile, per l’identificazione di disturbi del neurosviluppo, come ADHD, disturbi specifici dell’apprendimento, autismo.
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Consulenza psicologica scolastica, rivolta a insegnanti, studenti e famiglie.
Lo psicologo infantile deve inoltre possedere empatia, ascolto attivo, capacità comunicativa e una solida preparazione scientifica.
Opportunità lavorative per uno psicologo infantile
Gli sbocchi professionali per chi sceglie questa carriera sono molteplici e variegati. Tra i principali contesti in cui può operare uno psicologo infantile troviamo:
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Ospedali e reparti pediatrici, per il supporto psicologico nei casi di malattia o ospedalizzazione.
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Scuole, dove opera come psicologo scolastico a supporto dell’apprendimento e del benessere emotivo.
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ASL e servizi territoriali, dove collabora con neuropsichiatri infantili e assistenti sociali.
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Consultori familiari, per interventi psicologici a sostegno della genitorialità e dell’infanzia.
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Studi privati, in libera professione o in collaborazione con altri specialisti dell’età evolutiva.
Diventare psicologo infantile richiede un percorso strutturato e un forte orientamento vocazionale, ma offre anche la possibilità di fare una grande differenza nella vita dei più piccoli. L’Università Niccolò Cusano, con i suoi corsi di laurea in psicologia e i numerosi master online in psicologia infantile, rappresenta una solida base per iniziare o approfondire questa carriera.
Per eventuali uteriori informazioni puoi contattare il nostro staff attraverso il modulo online che trovi qui!