Quali materie si studiano nel corso di laurea triennale in Giurisprudenza?
Il corso di laurea in Giurisprudenza rappresenta la base fondamentale per chi desidera acquisire una solida formazione giuridica. Sebbene la laurea magistrale sia il titolo abilitante per molte professioni legali, il percorso triennale fornisce un primo e importante approccio allo studio del diritto, con un’impostazione che coniuga teoria e pratica.
Questo tipo di formazione è progettato per far comprendere i meccanismi alla base del sistema giuridico italiano e, più in generale, degli ordinamenti contemporanei. La giurisprudenza triennale è quindi utile non solo per chi intende proseguire nella carriera legale, ma anche per chi desidera operare in ambiti come l’amministrazione pubblica o il settore aziendale.
Per scoprire nel dettaglio l’offerta formativa, è possibile consultare la pagina dedicata al Corso di laurea online in Giurisprudenza.
Materie della triennale in Giurisprudenza: il piano di studi
Una delle domande più frequenti tra gli studenti è: “Cosa si studia in Giurisprudenza?” Il programma della triennale in Giurisprudenza è costruito secondo una progressione logica, che accompagna lo studente dallo studio delle basi del diritto fino ad affrontare tematiche più complesse e specialistiche.
Ecco una panoramica delle materie fondamentali, organizzate per area tematica:
- Diritto privato
Si studia fin dal primo anno. Riguarda i rapporti tra soggetti privati (famiglia, contratti, successioni). È solitamente un esame annuale, considerato uno dei più impegnativi ma centrali nel percorso. - Diritto costituzionale
Introduce lo studio dell’ordinamento italiano, della Costituzione, delle fonti del diritto e dei diritti fondamentali. Anch’esso è spesso un esame annuale, da affrontare nel primo anno. - Diritto romano
Materia di base, generalmente prevista nel primo anno. Permette di comprendere le origini storiche del diritto civile. È spesso semestrale e propedeutico ad altre discipline. - Diritto penale (parte generale)
Si affronta solitamente tra il secondo e il terzo anno. Analizza le norme relative ai reati e alle pene. È un esame annuale, che richiede capacità logico-argomentative. - Diritto amministrativo
Introdotto tra il secondo e terzo anno. Studia le norme che regolano l’attività della Pubblica Amministrazione. Può essere semestrale o diviso in due moduli. - Diritto commerciale
Spesso collocato al terzo anno. Tratta di diritto dell’impresa, delle società e dei contratti commerciali. È un esame semestrale, ma denso di concetti tecnici. - Filosofia del diritto
Aiuta a sviluppare una visione critica del diritto, interrogandosi su giustizia, norme e ordinamento. Di solito è un esame semestrale, inserito tra primo e secondo anno. - Economia politica / Economia pubblica
Offrono le basi economiche utili per comprendere le dinamiche giuridico-economiche. Sono spesso esami semestrali e collocati nel primo biennio. - Informatica giuridica e lingua straniera
Questi insegnamenti mirano a preparare gli studenti all’uso di banche dati giuridiche e al linguaggio giuridico in contesto internazionale. Entrambi sono semestrali e di norma distribuiti tra il primo e il secondo anno.
La struttura degli esami nel piano di studi
Il programma di Giurisprudenza triennale si articola in:
- Esami annuali: materie fondamentali, con un carico didattico più elevato (9–12 CFU), spesso strutturati in modo approfondito, con parte teorica e giurisprudenziale. Tipicamente presenti: Diritto privato, Diritto costituzionale, Diritto penale.
- Esami semestrali: materie complementari o tecniche (6 CFU), con approccio più mirato. Consentono una gestione più flessibile del carico di studio e spesso prevedono prove scritte o orali meno complesse.
- Propedeuticità: alcune materie, come Diritto privato o Diritto romano, devono essere superate prima di poter sostenere esami più avanzati (es. Diritto commerciale o Diritto civile nella magistrale).
- Esami a scelta dello studente: il piano di studi include CFU riservati a insegnamenti opzionali, permettendo una personalizzazione del percorso.
Competenze acquisite durante i tre anni di Giurisprudenza
Durante il percorso, gli studenti sviluppano una serie di competenze giuridiche di base che costituiscono il fondamento di qualsiasi carriera nel diritto. Ma cosa si impara in Giurisprudenza, nello specifico?
Ecco alcune delle abilità fondamentali:
- Capacità di analisi normativa: comprendere e interpretare testi giuridici.
- Ragionamento logico-giuridico: costruire argomentazioni giuridiche coerenti e ben strutturate.
- Linguaggio tecnico: padroneggiare la terminologia giuridica in modo preciso ed efficace.
- Approccio critico: valutare casi concreti alla luce delle norme e della giurisprudenza.
Un aspetto distintivo del percorso offerto da Unicusano è l’utilizzo di metodi didattici innovativi, che uniscono le lezioni teoriche a strumenti pratici come videolezioni, esercitazioni e tutoraggio personalizzato. Questo favorisce una formazione giuridica completa e flessibile, adatta anche a chi studia e lavora.
Dopo la triennale: cosa fare e quali opportunità esistono?
Una volta completato il percorso triennale in Giurisprudenza, gli studenti si trovano di fronte a una scelta strategica: proseguire con la laurea magistrale o entrare subito nel mondo del lavoro. Entrambe le opzioni sono valide e dipendono dagli obiettivi personali e professionali dello studente.
1. Proseguire con la laurea magistrale
Per chi desidera intraprendere una carriera strettamente legata al diritto, il passo successivo naturale è proseguire con Giurisprudenza magistrale. La laurea magistrale a ciclo unico o il biennio post-triennale rappresentano requisiti obbligatori per accedere alle principali professioni legali:
- Avvocato
Dopo la magistrale è necessario svolgere il praticantato forense e superare l’esame di abilitazione. - Magistrato
Richiede il superamento di un concorso pubblico particolarmente selettivo, accessibile solo con laurea magistrale. - Notaio
Anche in questo caso, è necessario superare un concorso pubblico nazionale ad alta specializzazione.
La laurea triennale in Giurisprudenza fornisce una preparazione solida e una base culturale necessaria per affrontare con successo i contenuti più avanzati della formazione magistrale, in particolare nelle aree del diritto civile, penale, processuale e amministrativo.
2. Entrare nel mondo del lavoro
Chi decide di non proseguire immediatamente con gli studi o desidera mettere subito in pratica le conoscenze acquisite, può comunque trovare sbocchi con la laurea in Giurisprudenza triennale in diversi contesti professionali.
Opportunità nel settore pubblico
- Concorsi pubblici per profili amministrativi, giuridici o di supporto legale presso Comuni, Regioni, ASL, Ministeri.
- Ruoli negli enti locali e nella pubblica amministrazione, dove è richiesto un buon livello di conoscenza normativa.
- Operatori giuridici in enti previdenziali, camere di commercio, agenzie fiscali.
Opportunità nel settore privato
- Uffici legali di aziende: supporto normativo, gestione contratti, contenziosi.
- Compliance e privacy: attività legate alla conformità normativa (es. GDPR).
- Risorse umane (HR): redazione contrattuale, gestione disciplinare, aspetti legali legati al lavoro.
- Settore assicurativo e bancario: gestione reclami, contenzioso, controlli normativi.
- Studi legali e notarili: come assistente o operatore giuridico, anche senza abilitazione.
Plus: possibilità di specializzazione post-laurea
Chi sceglie di entrare nel mondo del lavoro può anche valutare master di I livello o corsi di perfezionamento in aree come:
- Diritto del lavoro
- Mediazione civile
- Contrattualistica d’impresa
- Data protection & privacy
- Pubblica amministrazione
Questi percorsi aiutano a rafforzare il profilo professionale e ad entrare più facilmente nel mercato del lavoro, anche senza una laurea magistrale.
Il corso triennale in Giurisprudenza rappresenta molto più di una fase propedeutica: è un percorso formativo completo, in grado di fornire competenze giuridiche di base spendibili subito nel mondo del lavoro o da approfondire in ambito accademico.
Che si scelga di proseguire con la laurea magistrale o di iniziare una carriera nel diritto in contesti aziendali, pubblici o professionali, il titolo triennale offre concrete opportunità e una base culturale solida per affrontare le sfide future.
Credits: Michał Chodyra/Getty Images
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