Il corso indirizza alle professioni legali ed alla magistratura, e alle attività in cui sono richieste le capacita del giurista
I laureati dei corsi della classe, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati, in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell'informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazione internazionali in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali.
LMG/01 Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza Ordinamento 270/04
I laureati dei corsi della classe di laurea devono:

aver conseguito elementi di approfondimento della cultura giuridica di base nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo
aver conseguito approfondimenti di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo anche nella prospettiva dell'evoluzione storica degli stessi
possedere capacità di produrre testi giuridici (normativi e/o negoziali e/o processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego, ben argomentati, anche con l'uso di strumenti informatici
possedere in modo approfondito le capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapportando fatti a fattispecie), di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto
possedere in modo approfondito gli strumenti di base per l'aggiornamento delle proprie competenze.

I laureati dei corsi della classe, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati, in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell'informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazione internazionali in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali. Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea:

attuano la completezza della formazione sia di base sia caratterizzante assumendo discipline da ciascuno dei settori scientifico-disciplinari di cui in tabella, ed attuano la coerenza complessiva della formazione orientando i contenuti in rapporto agli obiettivi formativi della classe; al tal fine, in particolare, utilizzeranno le discipline previste negli ambiti di materie affini e integrative per la predisposizione di indirizzi e/o piani di studio coerenti per la formazione dei diversi settori professionali cui la laurea dà accesso;
assicurano la coerenza ad un progetto formativo che sviluppi i profili tecnici e metodologici idonei a contrastare la rapida obsolescenza, nonché a garantire una consistente fecondità, delle conoscenze e competenze acquisite
assicurano, per consentirne la loro utilizzazione nei corsi di formazione post-laurea per le professioni legali, mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze e consapevolezza: a. degli aspetti istituzionali ed organizzativi degli ordinamenti giudiziari b. della deontologia professionale, della logica ed argomentazione giuridica e forense, della sociologia giuridica, dell'informatica giuridica c. del linguaggio giuridico di almeno una lingua straniera.

Obiettivi formativi specifici del corso e risultati di apprendimento attesi
Obiettivo del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza è formare laureati che:

abbiano acquisito una sicura padronanza degli elementi della cultura giuridica di base, nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche, in rapporto a tematiche utili alla comprensione ed alla valutazione di principi ed istituti di diritto positivo moderno e contemporaneo;
abbiano attuato un adeguato approfondimento di conoscenze storiche che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo moderno anche nella prospettiva dell'evoluzione storica degli stessi;
posseggano capacità di progettazione e stesura di testi giuridici (normativi, negoziali e processuali) chiari, pertinenti ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego, adeguatamente argomentati, prodotti anche con l'uso di strumenti informatici;
gestiscano in modo appropriato le acquisite capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica (rapportando dunque fatti a fattispecie), di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto positivo;
posseggano saldi strumenti e cognizioni di base per l'aggiornamento continuo delle proprie competenze e conoscenze; tutto ciò affinché i laureati dei Corsi della Classe LMG/01, oltre ad indirizzarsi alle professioni legali ed alla magistratura, potranno svolgere attività ed essere impiegati, in riferimento a funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, nei vari campi di attività sociale, socio-economica e politica, ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private, nei sindacati, nel settore del diritto dell'informatica, nel settore del diritto comparato, internazionale e comunitario (giurista europeo), oltre che nelle organizzazioni internazionali in cui le capacità di analisi, di valutazione e di decisione del giurista si rivelano feconde anche al di fuori delle conoscenze contenutistiche settoriali.

Il laureato dovrà essere in grado di utilizzare in modo appropriato, anche con riferimento al lessico giuridico, l'italiano ed almeno un'altra lingua dell'Unione Europea. Nei settori affini e integrativi è stato inserito un numero complessivo di settori che consentono di dare specifica attenzione alle principali variabili di contesto in cui il giurista può trovarsi ad operare, sia nell'ambito delle professioni legali, sia in varie posizioni direttive nonchè in attività di consulenza. Il modello didattico adottato prevede un apprendimento assistito per tutto il percorso formativo con l'accesso ai supporti didattici specificamente sviluppati ed un repertorio di attività didattiche individuali e/o di gruppo guidate dai docenti e dai tutor.
Il modello di formazione a distanza assistita prevede prove diverse di valutazione dei risultati degli apprendimenti. La verifica degli obiettivi formativi si basa sulle prove di accertamento, intermedie e/o finali, scritte e/o orali, degli insegnamenti e delle attività integrative in cui si articola il piano di studi, oltre naturalmente alla valutazione delle prove finali. Nella fase terminale del percorso di studi agli studenti è garantita la possibilità di inserire CFU a libera scelta, per completare coerentemente la propria formazione. La quota di impegno orario riservato allo studente per lo studio individuale è determinata in misura non inferiore al 50% dell'impegno orario (art. 5, co. 3, D.M. n. 270/2004).

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Le figure professionali di riferimento per il Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza sono innanzitutto quelle delle professioni legali tradizionali di Avvocato (del libero foro, dello Stato e delle Avvocature degli Enti pubblici), Notaio e Magistrato, nonché l'alta dirigenza pubblica e privata. Tra le altre figure professionali che rappresentano naturale sbocco occupazionale per i laureati del Corso vi sono anche quello dell'Esperto legale in imprese (Giurista d'impresa) e in Enti pubblici, degli Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private e nella pubblica amministrazione. Queste altre figure professionali affrontano gli aspetti legali propri di imprese private, organizzazione e pubblica amministrazioni, anche nella prospettiva internazionale, attraverso l'attività di gestione e coordinamento di appositi uffici, studio, consulenza, organizzazione e progettazione delle procedure e dei servizi amministrativi e dei sistemi di qualità, rappresentanza e difesa in contenziosi stragiudiziali e in sede processuale, assistenza alla corretta applicazione delle leggi e dei regolamenti, studi e gestione delle problematiche giuridiche del personale e dell'organizzazione del lavoro. In sintesi il corso di laurea di Laurea magistrale in Giurisprudenza prepara alle professioni di

Avvocato (cod. 2.5.2.1.)
Magistrato (cod. 2.5.2.4.)
Notaio (cod. 2.5.2.3.)
Esperto legale in imprese (cod.2.5.2.2.1)
Esperto legale in enti pubblici (cod. 2.5.2.2.2.)
Specialista della gestione o del controllo nella pubblica amministrazione (cod. 2.5.1.1.)
Specialista della gestione o del controllo nelle imprese private (cod. 2.5.1.2.)

Conoscenze richieste per l'accesso
Requisito d'accesso è il possesso di un diploma di Scuola secondaria superiore o analogo titolo conseguito all'estero riconosciuto idoneo ai sensi dell'art. 6.3 del D.M. n. 270 del 22 ottobre 2004 e dell'art. 5 del D.M. 25 novembre 2005. Sono richieste una buona padronanza della lingua italiana nonché conoscenze storiche e di cultura generale, tali da consentire l'accostamento al lessico disciplinare specifico (ed in particolare giuridico) e lo sviluppo di competenze logico-argomentative in ambito giuridico. La preparazione iniziale sarà verificata con le modalità previste dal Regolamento didattico del Corso di Laurea, che stabilirà anche le modalità per colmare entro il primo anno di corso gli eventuali obblighi formativi derivanti da carenze nelle conoscenze linguistiche storiche e di cultura generale sopra specificate.
Caratteristiche della prova finale (D.M. 270/04, art 11, comma 3-d)
La prova finale consiste nella presentazione e discussione di una tesi elaborata in modo originale in base ad attività personale ed approfondita relativa ad uno o più aspetti:

Ricerca giurisprudenziale e/o prassi applicativa;
Analisi ed interpretazione di testi normativi;
Trattazione di un tema in prospettiva storica o di teoria giuridica.

Le attività svolta dallo studente ai fini della preparazione della prova finale sotto la supervisione di un docente relatore comportano l'acquisizione di 15 crediti.

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