Corsi di Laurea | 13 Aprile 2022
Come diventare imprenditore: guida pratica

Come diventare imprenditore: guida pratica

Essere indipendenti realizzando un business remunerativo e gratificante è il sogno di tantissime persone; ecco perché nel corso di questo post cercheremo di capire come diventare imprenditore.

Mettersi in proprio, senza dover dipendere dalle decisioni di un datore di lavoro, al contrario diventando datori di se stessi, è un’ambizione che accomuna giovani e meno giovani.
Il sogno di avviare un’attività e di gestirla in totale libertà, secondo le proprie idee, la propria esperienza e il proprio know how, è piuttosto frequente sia tra i neo-laureati e sia tra chi lavora da anni alle dipendenze e desidera mettersi in gioco svincolandosi dalla condizione di dipendente.

Oggi, grazie ad internet, alle nuove tecnologie e all’innovazione in generale, sono stati eliminati la maggior parte dei limiti e degli ostacoli che prima caratterizzavano l’imprenditoria.

Nei prossimi paragragrafi analizzeremo il concetto di imprenditoria, familiarizzando nel contempo con la figura dell’imprenditore, sia per quanto riguarda le responsabilità che i requisiti personali e formativi.

Imprenditoria: significato

Iniziamo a prendere confidenza con il significato di imprenditoria, partendo da alcune definizione presenti sul web.

“Attività economica organizzata in forma di impresa e diretta alla produzione o commercializzazione di beni o servizi.” (dal dizionario Il Corriere della Sera)

“La categoria o l’attività degli imprenditori.” (dal dizionario Treccani)

“Insieme di coloro che svolgono l’attività di imprenditore” / “Complesso delle attività produttive e commerciali svolte dagli imprenditori.” (dal dizionario La Repubblica)

Al di là dei vari significati si tratta di un concetto piuttosto ampio.
In parole semplici potremmo dire che l’imprenditoria identifica la creazione di un business atto a generare profitto oppure, secondo un’accezione più attuale, atto a risolvere grandi problemi.

Per quanto possa essere gratificante generare profitto, l’imprenditoria presenta un rovescio della medaglia, che può essere identificato nella componente ‘rischio’.

L’imprenditoria è rischiosa!

Chi è e cosa fa l’imprenditore

Compreso il significato di imprenditoria passiamo ad analizzare la figura dell’imprenditore partendo dalla definizione riportata sul sito Wikipedia:

“L’imprenditore è una figura professionale che utilizza la propria ricchezza e i propri mezzi per investire in attività di vario tipo, favorendo la nascita e lo sviluppo di prodotti, mezzi di produzione e attività commerciali.”

L’imprenditore è colui il quale crea un’impresa per generare profitto.

La sua principale attività consiste nell’organizzare e coordinare risorse umane e materiali (capitali e forza lavoro) per produrre un prodotto o un servizio. Si occupa pertanto dello sviluppo del prodotto.
Soprattutto in fase iniziale si occupa di tutti gli aspetti dell’impresa, tra i quali anche la gestione delle relazioni con i clienti e i fornitori. Ciò significa che durante la fase di avvio di un’impresa, egli ricopre più ruoli allo stesso tempo.

Si tratta di una figura professionale a cui fanno capo svariate responsabilità e competenze, a prescindere dal settore in cui opera.

Categorie di imprenditori

Il termine ‘imprenditore’ è piuttosto generico in quanto non è legato ad un particolare ambito; al contrario può fare riferimento a qualunque tipologia di settore/industria.
Il termine diventa più preciso se associato al settore nel quale il professionista si inserisce con la sua attività.

Ciò significa che esistono varie categorie di imprenditori definite sulla base del settore operativo di riferimento; alcune sono legate ad un’imprenditorialità tradizionale, altre ad ambiti più moderni.

Imprenditore agricolo

Il settore agricolo rientra tra gli ambiti dell’imprenditoria tradizionale.

L’imprenditore agricolo gestisce un’attività di allevamento e/o coltivazione dei campi; spesso si occupa anche della trasformazione delle materie prime ricavate dall’allevamento del bestiame o dall’agricoltura.

A differenza dell’imprenditoria commerciale, quella agricola gode di una serie di agevolazioni economiche. Inoltre, la categoria ha la possibilità di iniziare l’attività senza apertura di partita IVA in quanto sia l’allevamento che la coltivazione possono essere intraprese come hobby e successivamente tramutate in attività organizzate, con relativa apertura di Partita IVA.

Imprenditore edile

L’edilizia è uno dei settori in cui più frequentemente vengono avviate attività imprenditoriali.
L’imprenditore edile è colui il quale gestisce un’attività di costruzione o di compravendita di immobili.

Imprenditore artigiano

Nel nostro Paese l’artigianato è un’attività molto forte; l’imprenditore artigiano è colui il quale inizia un’attività in proprio o a gestione familiare, assumendosene i rischi.

Oggi però il settore è messo in difficoltà dalle grandi catene produttive, i cui prezzi sono chiaramente inferiori rispetto a quelli previsti per i prodotti artigianali.
Molti imprenditori, infatti, cercano di sfruttare le nuove tecnologie per promuovere i propri prodotti e mettere in evidenza il valore dell’artigianato.

Imprenditore innovativo/digitale

L’imprenditoria più attuale è quella che si inserisce in due settori strettamente correlati tra loro: quello delle tecnologie e quello del digitale.

La figura associata è quella dell’imprenditore digitale o dell’imprenditore innovativo, ovvero colui il quale gestisce attività correlate al mondo delle tecnologie e ai business model all’avanguardia.
Si tratta di ambiti in cui l’imprenditoria è piuttosto sviluppata, grazie anche agli incentivi statali concessi alle start-up innovative.

Essere imprenditore: caratteristiche e requisiti

Prima di spiegarti come diventare imprenditore partendo da zero, ovvero quali sono gli step per iniziare una carriera imprenditoriale, è necessario capire quali sono i requisiti essenziali per ricoprire il ruolo.

Al di là di quelle che sono le competenze tecniche relative al settore del mercato nel quale si inserisce il progetto, per fare l’imprenditore bisogna possedere una serie di caratteristiche e capacità che difficilmente possono essere apprese sui libri, ma che sono frutto di esperienza o di personali attitudini.

Oggi si sente sempre più spesso parlare di soft skills, ovvero quelle attitudini e propensioni richieste in ogni ambito professionale.
Le offerte di lavoro attuali le inseriscono addirittura tra i requisiti imprescindibili per essere presi in considerazione per un’eventuale candidatura.

Per un imprenditore, a cui fanno capo una serie di responsabilità, alcune soft skills diventano essenziali per poter avere successo, qualunque sia il business nel quale ha deciso di ‘lanciarsi’.
Scopriamo quali sono.

L’imprenditore deve essere una persona determinata e tenace, in grado di froteggiare difficoltà e imprevisti senza mai arrendersi.

La flessibilità, ovvero la capacità di adattarsi rapidamente alle situazioni, è un requisito essenziale per poter individuare rapidamente valide alternative a ciò che non funziona.

Per poter affrontare e gestire gli inevitabili rischi connessi all’attività imprenditoriale diventano fondamentali l’autostima e la fiducia in se stessi, due caratteristiche che consentono di superare i momenti difficili senza lasciarsi sopraffare dai dubbi e dalle paure del futuro.

Per quanto si tratti di un profilo che si lancia nell’imprenditoria per ottenere un profitto l’imprenditore dece avere una forte passione verso ciò che fa, e in cui crede fermamente.

Il successo imprenditoriale dipende in gran parte dalla visione.
Si tratta di un elemento che deve essere tenuto in considerazione, sempre, in ogni fase dell’attività; deve in pratica diventare una sorta di guida sulla base della quale prendere decisioni e impostare strategie di business.
Avere sempre ben chiaro l’obiettivo consente di raggiungerlo più facilmente e rapidamente.

A chi si domanda come diventare imprenditore senza soldi rispondiamo: con una serie di requisiti e attitudini, primo fra tutti l’intraprendenza, alla quale bisogna aggiungere ‘ingredienti’ come la curiosità, lo spirito innovativo, la dedizione e il sacrificio.

Il mix dei suddetti requisiti consente di raggiungere il successo in qualsiasi settore, anche senza avere grosse disponibilità economiche, purché si parta da un’idea di business vincente.

cosa fa l'imprenditore

Credits: kbuntu / Depositphotos.com

Come si diventa imprenditore

Entriamo nella parte pratica dell’argomento e cerchiamo di capire come intraprendere la strada dell’imprenditoria.

Per quanto riguarda la formazione non esiste un percorso di studi specifico. La preparazione è legata all’ambito nel quale si decide di avviare l’attività.
Chi parte dalle conoscenze e dalle competenze di un corso di laurea dispone di basi solide sulle quali costruire il successo.
In qualunque settore del mercato è fondamentale operare con professionalità ovvero con un know how qualificato.

Analizziamo nel dettaglio i principali step per avviare un business imprenditoriale vincente. Cerchiamo quindi di capire come diventare imprenditore partendo da zero.

Idea di business

Il presupposto fondamentale dal quale partire per avviare una carriera da imprenditore è identificare un’idea di business.
Si tratta di individuare il core business dell’attività, ovvero l’idea sulla base della quale sviluppare il progetto imprenditoriale.

Per chi parte da zero, ovvero per chi non ha individuato la strada da intraprendere e non ha alcuna idea del settore nel quale immettersi, il consiglio è di utilizzare come punto di partenza le personali competenze.

Si inizia quindi dall’analizzare esperienze e propensioni, per evitare il cosiddetto salto nel vuoto, in un settore sconosciuto o comunque poco affine al proprio know how.

Un’altra alternativa che potrebbe essere presa in considerazione per individuare un’idea di business vincente è osservare le aziende di successo.
Il consiglio, in tal senso, è analizzarne il comportamento, ovvero studiarne prodotti e strategie per strutture nel modo giusto il proprio business.
Ciò non significa ‘copiare’ la concorrenza ma semplicemente trarre ispirazioni e spunti utili da rielaborare.

Chi invece ama il rischio e vuole osare potrebbe partire da una problematica che accomuna una nicchia specifica di persone e successivamente ideare un prodotto/servizio atto a risolverla.
Si tratta di un percorso che per quanto potenzialmente gratificante è anche quello più rischioso.

Identifica il target di clienti

Dopo aver individuato il settore, ovvero il prodotto/servizio intorno al quale ruoterà lo sviluppo del progetto imprenditoriale, il secondo step consiste nell’identificare il target a cui il prodotto/servzio interessa o potrebbe interessare.

Il passaggio consiste nell’analizzare accuratamente il target di clienti e potenziali tali; si tratta in pratica di documentarsi in merito ad una serie di dati e informazioni: età, sesso, reddito e contesto nel quale vivono.

Maggiori saranno le informazioni raccolte maggiori saranno le possibilità di raggiungere la clientela, di soddisfare i relativi bisogni e di fidelizzarla.

Analizza i competitor

Così come risulta fondamentale analizzare il target di clienti diventa altrettanto fondamentale analizzare la concorrenza.

Osservare i competitor significa individuare le realtà presenti sul mercato che propongono prodotti/servizi simili a quelli del proprio business; significa individuare punti di forza e debolezze dei brand già affermati al fine di migliorare le lacune che li caratterizzano e prendere spunto dai punti di forza che ne determinano il successo.

Per ampliare ulteriormente gli orizzonti e aprirsi a nuove idee suggeriamo di spostare l’analisi sul piano internazionale.

Predisponi un business plan

Terminate le fasi di analisi, comprese le esigenze dei potenziali clienti e le caratteristiche del mercato sul quale si andrà a posizionare il prodotto/servizio è necessario mettere su carta il progetto.

In pratica si tratta di stilare un documento nel quale inserire tutti i dati e le informazioni relative alla realizzazione dell’idea imprenditoriale.

Il business plan detta le linee guida dell’attività, organizza in maniera dettagliata strategie e obiettivi.

Tra le informazioni contenute al suo interno:

  • Analisi del mercato
  • Analisi dei competitor
  • Descrizione dettagliata del prodotto o servizio
  • Descrizione delle strategie di marketing
  • Pianificazione finanziaria

Il business plan diventa un documento fondamentale nei casi in cui nasce l’esigenza di reperire finanziamenti per sviluppare l’idea.
Il documento diventa in tal senso la presentazione del progetto, ovvero lo strumento finalizzato a convincere i futuri investitori a finanziarlo.

Costruisci una rete di relazioni

Una volta identificato il tipo di business, analizzato il mercato e definito un piano di azione è necessario costruire un buon network di relazioni.
Stringere contatti con altri professionisti e circondarsi di figure strategiche è un passaggio fondamentale per sviluppare l’attività e per farla crescere.

Agenzie di comunicazione, consulenti, investitori, fornitori affidabili e professionali sono alcuni dei contatti attraverso i quali è possibile innescare il famoso ‘passaparola’.

È iportante farsi conoscere, soprattutto in fase iniziale, partecipando ad eventi che riguardano il settore di riferimento, così come è importante creare partnership strategiche e potenzialmente profittevoli per il proprio business.

Testa e lancia il business

L’ultimo step riguarda il lancio del prodotto sul mercato.

Dal momento che si tratta di un nuovo business, per cui di un nuovo prodotto o servizio, è importante la fase di test.

La strategia spesso utilizzata è quella di iniziare ad offrire il prodotto ad un prezzo di lancio, scontato, per avere un’idea di come viene percepito dai clienti.
Dai riscontri ricevuti sarà quindi possibile individuare eventuali correzioni da apportare per renderlo migliore, o per rispondere in maniera adeguata alle esigenze del target di riferimento.

La fase di test/lancio è altrettanto utile per trovare eventuali altri investitori.

Consigli utili: cosa non fare

Esaminati i requisiti personali e gli step per sviluppare un’idea imprenditoriale analizziamo brevemente quelli che invece sono gli errori commessi più frequentemente da chi avvia un’attività imprenditoriale.

Un imprenditore, come accennato nel paragrafo dedicato alle soft skills, deve avere una smisurata fiducia in se stesso per non lasciarsi condizionare da chi scredita l’idea imprenditoriale e da chi pensa che addirittura si tratti di un fallimento certo.

A tal proposito bisogna evitare di circondarsi di persone negative e pessimiste, intrappolate nei propri tradizionali e abitudinari schemi lavorativi.
Avere un atteggiamento positivo è fondamentale per gestire un’attività di successo, così come è importante pensare fuori dagli schemi, senza preoccuparsi dell’opinione altrui.

Ora sai come diventare imprenditore e come iniziare a costruire un’attività di successo. Non ti resta che rimboccarti le maniche e individuare il settore giusto nel quale avviare la carriera imprenditoriale.

Credits: Syda_Productions / Depositphotos.com

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