Master | 08 Dicembre 2022
Come diventare guida turistica: guida pratica

Come diventare guida turistica: guida pratica

Il settore turistico è da sempre molto ambito, affascinante e allo stesso tempo economicamente gratificante; ecco perché tanti giovani si domandano come diventare guida turistica.

La possibilità di relazionarsi quotidianamente con persone provenienti da ogni parte del mondo accrescono ulteriormente l’appeal della professsione, rendendola un’ambizione per i giovani laureati e per gli appassionati di lingue straniere.

Non tutti sanno però che si tratta di un profilo per il quale è previsto un percorso formativo-concorsuale articolato e complesso, che passa attraverso una laurea e il superamento di un concorso.

Nel corso di questo post analizzeremo la figura professionale e le sue mansioni; scopriremo come diventare una guida turistica e quali sono i requisiti essenziali per svolgere la professione.

Cosa fa la guida turistica

Partiamo da un’analisi del profilo e della professionalità per capire qual è l’attività svolta da una guida turistica.

Come suggerisce la stessa denominazione, la guida rappresenta il punto di riferimento dei turisti; è il profilo che si occupa di accompagnare gruppi o singole persone durante le visite alle attrazioni paesaggistiche, artistiche, culturali e storiche di un territorio. A seconda dei casi si occupa di divulgare contenuti culturali in merito a musei, scavi archeologici, chiese, gallerie o qualsiasi altro sito di interesse.

Il lavoro di una guida consiste nel descrivere le attrattive di un luogo ai turisti; nell’illustrare caratteristiche costruttive/architettoniche di edifici e monumenti; nel fornire informazioni precise e dettagliate in merito alla storia dell’arte, alle tradizioni, alle attività culturali, ai monumenti e alle peculiarità paesaggistiche.
Anche se il suo ambito operativo è circoscritto alla provincia per la quale ha ottenuto l’abilitazione, la professionalità presuppone una preparazione storico-artistica molto ampia.

Differenze tra guida turistica e accompagnatore

La professione della guida turistica è spesso confusa con quella dell’accompagnatore, ma in realtà si tratta di profili diversi, che svolgono due ruoli differenti.

La guida, come ampiamente spiegato nel precedente paragrafo accompagna i turisti durante le visite a musei, gallerie e siti archeologici.

L’accompagnatore invece fornisce ai turisti una sorta di assistenza pratico-burocratica, fornendo loro informazioni pratiche in merito all’itinerario e accompagnandoli presso i siti da visitare senza però effettuare visite guidate.

La prima differenza tra le due professionalità è di natura temporale.

La guida rimane a disposizione del gruppo per l’intera durata di una visita guidata, che solitamente va dalle 6 alle 8 ore.

L’accompagnatore invece può arrivare a servizi di assistenza della durata di più giorni.

Il profilo lavora su programmi turistici predefiniti da tour operator e singole agenzie, per cui nella maggior parte dei casi accompagna i turisti per tutta la durata del tour, sul territorio nazionale o anche all’estero.

Un’ulteriore differenza riguarda il raggio di azione.

Mentre la guida può svolgere la propria attività nell’ambito del territorio provinciale per il quale è abilitata l’accompagnatore non ha limiti territoriali.

L’accompagnatore può lavorare sia su tutto il territorio nazionale che all’Estero.

Dal punto di vista pratico, l’accompagnatore si occupa della sistemazione negli alberghi, delle prenotazioni per i vari siti da visitare e della gestione delle questioni burocratiche relative al tour, per cui disbrigo delle formalità doganali e amministrative.

Tra le mansioni meno piacevoli la gestione dei reclami.

Bisogna sottolineare che anche l’accompagnatore, per poter svolgere la professione, deve conseguire un patentino, il quale può essere rilasciato da qualsiasi provincia.

Come si diventa guida turistica

La professione di guida turistica è disciplinata dal DM dell’11 del 2015, il quale identifica i requisiti per lavorare come guida turistica:

  • Compimento della maggiore età
  • Possesso di laurea triennale
  • Conseguimento abilitazione

Per quanto riguarda la laurea triennale, la normativa non prescrive un iter formativo univoco.

Le lauree più affini alla professione svolta dalla guida sono:

  • Lettere
  • Archeologia
  • Storia dell’arte
  • Lingue e letterature straniere
  • Conservazione dei beni culturali
  • Turismo

Conseguito il titolo triennale bisogna ottenere l’abilitazione, previo superamento di un concorso pubblico.

Il concorso viene indetto attraverso un apposito bando dalle singole amministrazioni provinciali o regionali.

Solitamente l’esame viene fissato con cadenza biennale.

Ecco di seguito i requisiti richiesti per la partecipazione al concorso:

  • Maggiore età
  • Cittadinanza italiana o cittadinanza di stato membro dell’Unione Europea
  • Godimento dei diritti civili e politici
  • Possesso della qualifica professionale di guida turistica conseguita negli Stati membri dell’Unione Europea o di abilitazione all’esercizio della professione qualora lo Stato membro  dell’Unione Europea di provenienza della guida preveda un’abilitazione per svolgimento della professione.
  • Assenza di condanne passate in giudicato per delitti non colposi per i quali la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore nel minimo a due anni e nel massimo a cinque anni, fatti salvi gli effetti della riabilitazione.
  • Diploma di laurea triennale

Dal punto di vista operativo l’esame prevede 3 prove:

  • una prova scritta
  • una prova orale
  • una prova tecnico-pratica

La prova scritta è basata su quesiti a risposta multipla.
Le domande sono incentrate su argomenti di cultura generale, nozioni di legislazione turistica, storia dell’arte.

La prova orale verte sulle stesse materie della prova scritta e chiaramente sulle lingue straniere.

La prova tecnico-pratica consiste nella simulazione di una visita guidata.

Il conseguimento dell’abilitazione, legato ad un concorso e al superamento di un Esame di Stato, consente l’inserimento nell’elenco nazionale delle guide turistiche tenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Requisiti personali

Oltre ai requisiti formativi previsti dalla legge la professione richiede una serie di attitudini personali.

Il tipo di lavoro svolto da una guida turistica presuppone spiccate capacità comunicative e di intrattenimento.
È fondamentale avere una dialettica chiara e comprensibile così come è importante mostrarsi empatici.

Una brava guida è innanzitutto paziente; possiede buone capacità organizzative e di pianificazione.

Alle conoscenze culturali bisogna aggiungere la capacità di descrivere, spiegare e raccontare in maniera accattivante; in altre parole fornire nozioni e informazioni in maniera semplice ma allo stesso tempo appassionante e interessante.

Chi si appresta ad intraprendere la professione deve essere consapevole del fatto che la guida lavora nei week end e nei giorni festivi, ovvero in tutti i periodi in cui solitamente c’è una maggiore affluenza turistica.

Il master per specializzarsi

Il conseguimento di una laurea fornisce il requisito per partecipare al concorso, ma ciò non significa che una guida non può conseguire un’ulteriore specializzazione.

Il master in Tourism management attivato dall’università telematica Niccolò Cusano rappresenta la scelta ideale per chi intende acquisire una formazione di livello avanzato, aggiornata e in linea con i cambiamenti attivati nel settore turistico.

Il programma ha come obiettivo la formazione e l’aggiornamento professionale di figure specializzate nella governance e nel management delle imprese e delle destinazioni turistiche, nazionali ed internazionali.
In particolare si fa riferimento a imprese alberghiere, tour operator, agenzie di viaggi, imprese di ristorazione e tutte le altre tipologie di imprese operanti nel sistema turistico. Lo studente acquisirà e svilupperà competenze manageriali adeguate nella valorizzazione e nello sviluppo sostenibile delle risorse culturali.

Ecco nel dettaglio gli argomenti approfonditi dal piano di studi:

  • Principi di Economia e Gestione delle imprese e scenari del settore turistico
    Principi di Gestione delle imprese di servizi
    Percorsi di sviluppo strategico delle imprese
    Analisi e problematiche di sviluppo dello scenario turistico, nazionale ed internazionale
  • DESTINATION MANAGEMENT
    Management e governance della destinazione turistica
    Gestione delle relazioni tra gli attori della destinazione turistica
    Gestione dei punti di attrazione
    Turismo congressuale
    Creazione e promozione del prodotto turistico
  • ORGANIZZAZIONE AZIENDALE NELLE IMPRESE TURISTICHE
    Gestione e organizzazione delle risorse umane
    Organigramma, funzionigramma e mansionario
    Knowledge Management nelle imprese turistiche
    Valorizzazione del patrimonio turistico
  • COMUNICAZIONE E MARKETING territoriale e della destinazione turistica
    Marketing territoriale
    Marketing dell’accoglienza turistica
    Promozione del prodotto turistico
    Sociologia della comunicazione per il turismo culturale
  • LEGISLAZIONE TURISTICA
    Analisi della legislazione turistica, nazionale ed internazionale
    Analisi della regolamentazione delle attività turistiche

Il master prevede un costo pari a 1.800,00 euro da suddividere e corrispondere in 4 rate.
Per i laureati presso l’Unicusano è prevista una quota di iscrizione ridotta pari a 1.500,00 euro.

Tra i plus del corso di specializzazione post-laurea la possibilità di seguire il master in modalità e-learning, a distanza.

Attraverso la modalità telematica il corsista ha la possibilità di impostare l’apprendimento sulla base delle personali esigenze.
Lo studente può seguire le lezioni in streaming e recarsi in ateneo soltanto per sostenere gli esami.

La metodologia permette di impostare l’apprendimento in maniera personalizzata e flessibile per cui è il corsista può conciliare la specializzazione con un lavoro senza stress.

Dove lavora: gli sbocchi

In Italia la professione della guida turistica garantisce buone prospettive occupazionali e di crescita.
Il nostro Paese vanta attrazioni turistiche di ogni genere, che attirano turisti da tutto il mondo in ogni periodo dell’anno.

La guida ha quindi svariate opportunità occupazionali, in differenti ambiti del mercato turistico.
Più frequentemente una guida lavora per tour operator e agenzie di viaggi.

Esistono tuttavia altre possibilità che riguardano musei, siti archeologici e l’impiego presso aziende di promozione turistica locale le quali forniscono assistenza ai turisti.

C’è poi chi sceglie di lavorare come guida free-lance; in tal caso ci si propone individualmente sul mercato, direttamente ai turisti presso i luoghi di interesse oppure ‘a chiamata’ per le agenzie turistiche, gli alberghi e le altre strutture ricettive.

La possibilità di lavorare in maniera ‘autonoma’ è aperta a tutte le guide in possesso di abilitazione anche se realisticamente è consigliata soprattutto per ai professionisti che hanno maturato una buona esperienza sul campo.

In tal caso la promozione degli itinerari si avvale soprattutto dei canali offerti dal web tra cui i social network.

Ora sai come diventare guida turistica e quali sono i requisiti per partecipare al concorso.
Per ulteriori info e dettagli su corsi di laurea e master non esitare a contattare il nostro staff attraverso il form che trovi cliccando qui!

Credits: Syda_Productions / Depositphotos.com

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