Master | 13 Giugno 2025
Corporate finance: definizione e caratteristiche

Corporate finance: definizione e caratteristiche

La corporate finance o finanza aziendale è una disciplina fondamentale per la gestione economica e finanziaria di un’impresa. Si occupa delle decisioni finanziarie relative al finanziamento, agli investimenti e alla gestione delle risorse aziendali, con l’obiettivo principale di massimizzare il valore dell’impresa e di ottimizzare i profitti a lungo termine. In altre parole, la corporate finance si concentra sull’allocazione efficiente delle risorse finanziarie per creare valore per gli azionisti e altre parti interessate.

Trattandosi di un argomento particolarmente interessante per i giovani neo-laureati intenzionati a entrare nel mondo delle banche e della finanza aziendale l’Università Telematica Niccolò Cusano ha deciso di realizzare un post interamente dedicato alla tematica.

Attraverso la lettura dei prossimi paragrafi avrai la possibilità di familiarizzare con la corporate finance e con la specializzazione post-laurea più idonea per entrare nel settore.

Cos’è la finanza d’impresa

Per capire il significato di corporate finance partiremo dalle definizioni presenti in rete sui siti di Wikipedia e Treccani.

Definizione Wikipedia

“La finanza d’impresa o finanza aziendale, in inglese corporate finance, è una specifica area della finanza che tratta delle specifiche decisioni di natura finanziaria che le società devono prendere e gli strumenti, le relative analisi e tecniche valutative usate per prendere tali decisioni.
Deve quindi individuare il miglior equilibrio tra le fonti disponibili in azienda e gli impieghi su cui investire, al fine di raggiungere una perfetta gestione, sia efficiente (analisi costi/benefici) che efficace (analisi input/output). “

Definizione Treccani

“In economia finanza d’impresa: l’insieme dei principi, dei metodi e delle procedure concernenti la gestione delle risorse finanziarie di un’impresa, con particolare riferimento al reperimento e all’investimento di fondi.”

Si tratta, in altre parole, della disciplina che studia le migliori decisioni in ambito aziendale atte a garantire, all’azienda stessa, un bilancio attivo.
Rientrano quindi nella cosiddetta corporate finance tutte le tecniche e gli strumenti che mirano a migliorare il valore dell’impresa e ad assicurare un rendimento del capitale superiore al costo del capitale. Il tutto evitando i rischi finanziari.

Le decisioni in analisi devono essere prese sulla base dei fondi disponibili e delle attività sulle quali investire; l’obiettivo finale è stabilire un buon equilibrio tra i due aspetti, possibilmente aumentando il rendimento, abbassando i costi e riducendo i rischi.

Una simile prospettiva presuppone un’attenta e approfondita analisi del mercato di riferimento; è importante individuare i trend per poter poi investire laddove è potenzialmente possibile migliorare il VAN (valore attuale del netto positivo).
Il VAN viene aggiunto al precedente valore aziendale.

La finanza d’impresa ha inoltre il compito di valutare, gestire, possibilmente eliminando i rischi finanziari, l’oscillazione dei tassi di interesse, dei cambi delle materie prime.
Rientrano nell’ambito della corporate finance anche attività straordinarie quali acquisizioni, fusioni, cessioni, scorpori e costituzioni di nuove società, in relazione alle quali la disciplina interviene per fornire valutazioni di tipo economico-finanziario e per reperire gli eventuali mezzi finanziari.

La creazione di valore

Da quanto evidenziato nel precedente paragrafo è facile comprendere che l’obiettivo principale della finanza aziendale è la creazione di valore.
Il processo, finalizzato a generare ricchezza e a massimizzare il valore dell’impresa, implica un equilibrio tra le variabili che contraddistinguono la gestione aziendale:

  • Equilibrio reddituale: ricavi congrui per il sostenimento dei costi relativi all’acquisizione di elementi produttivi
  • Equilibrio patrimoniale: tra investimenti e fonti di finanziamento
  • Equilibrio monetario: compatibilità tra flussi in entrata/uscita ed equilibrio reddituale

finanza d'impresa

Gli obiettivi della Corporate Finance

Come abbiamo visto, uno degli obiettivi principali della corporate finance è la massimizzazione del valore dell’impresa, che implica l’adozione di strategie finanziarie per incrementare i guadagni e ridurre al minimo i rischi finanziari. Tra gli obiettivi più rilevanti ci sono:

  • Ottimizzazione della struttura finanziaria: trovare il giusto mix di capitale proprio e capitale di debito per finanziare le attività aziendali.
  • Gestione del rischio finanziario: proteggere l’impresa dalle fluttuazioni dei mercati e ridurre l’esposizione a rischi economici.
  • Investimenti strategici: identificare e valutare progetti di investimento che possano incrementare il valore a lungo termine dell’azienda.

Questi obiettivi sono interconnessi e mirano sempre alla crescita sostenibile dell’impresa, facendo leva su scelte finanziarie oculate e sulla corretta gestione delle risorse aziendali.

Le scelte aziendali

Tutte le decisioni prese nell’ambito di un’azienda, e che rientrano nella corporate finance, possono essere suddivise, in base all’aspetto temporale, in due categorie:

  • Decisioni a lungo termine: relative alle strategie da adottare per il finanziamento dei progetti e gli investimenti potenzialmente proficui e produttivi.
  • Decisioni a breve termine o di gestione della tesoreria: rientrano in un arco temporale che può essere inframensile, mensile o annuale; sono finalizzate a creare un equilibrio tra le passività, tra le quali anche le scadenze, e le attività in corso.

È possibile effettuare un’ulteriore categorizzazione, sulla base all’aspetto spaziale:

  • Scelte aziendali di finanza esterna: emissione di azioni per il recupero di fonti di capitale (azionario); assunzione di debiti ed emissioni di titoli debitori per ottenere fonti di finanziamento (in forma di debito).
  • Scelte aziendali di finanza interna: utilizzo degli utili interni come reinvestimento

Principi e strumenti fondamentali della Corporate Finance

La corporate finance si basa su una serie di principi e strumenti che aiutano le aziende a prendere decisioni informate su come gestire i loro capitali e investire efficacemente per garantire una crescita sostenibile. Questi concetti sono cruciali per ottimizzare la gestione finanziaria e per comprendere i rischi e le opportunità legate agli investimenti aziendali. Tra i principali principi e strumenti della finanza aziendale, troviamo la struttura del capitale, il costo del capitale, il capital budgeting, e il valore attuale netto (VAN), oltre a teorie fondamentali come il teorema di Modigliani-Miller e il CAPM (Capital Asset Pricing Model).

Struttura del capitale

La struttura del capitale si riferisce alla combinazione di fondi propri (equity) e debito (debt) che un’impresa utilizza per finanziare le sue operazioni e i suoi progetti. Una struttura del capitale ben bilanciata è essenziale per minimizzare i costi e massimizzare il valore dell’impresa. La scelta tra debito ed equity dipende da vari fattori, tra cui il rischio, il costo del capitale e gli obiettivi strategici a lungo termine. Un livello eccessivo di debito può comportare rischi finanziari elevati, mentre un’eccessiva dipendenza da capitale proprio può ridurre i ritorni sugli investimenti.

Costo del capitale

Il costo del capitale rappresenta il rendimento minimo che un’impresa deve ottenere sui suoi investimenti per coprire il costo dei fondi utilizzati per finanziarli. Questo valore è determinato dal tasso di interesse sul debito e dal rendimento richiesto dagli azionisti per l’investimento nelle azioni. Una gestione ottimale del costo del capitale è fondamentale per prendere decisioni di investimento efficaci e per mantenere la competitività sul mercato. La sua valutazione tiene conto dei tassi di interesse, del rischio percepito, e delle aspettative di ritorno da parte degli investitori.

Capital budgeting e Valore Attuale Netto (VAN)

Il capital budgeting è il processo con cui le aziende decidono su quali progetti o investimenti allocare i propri fondi. Questo processo coinvolge la valutazione di diverse alternative di investimento e la selezione di quelle che offrono i migliori ritorni in relazione al rischio. Il valore attuale netto (VAN) è uno degli strumenti principali utilizzati nel capital budgeting per determinare se un progetto o investimento è redditizio. Il VAN calcola la differenza tra i flussi di cassa futuri attesi da un progetto e l’investimento iniziale, scontando i flussi di cassa al valore attuale utilizzando il costo del capitale. Un VAN positivo indica che l’investimento è vantaggioso, mentre un VAN negativo suggerisce che il progetto potrebbe non essere redditizio.

Teorema di Modigliani-Miller

Il teorema di Modigliani-Miller è una teoria fondamentale della corporate finance che afferma che, in un mercato perfetto (senza imposte, senza costi di transazione e con informazioni complete), la struttura del capitale di un’impresa non influisce sul valore complessivo dell’impresa stessa. In pratica, secondo il teorema, l’azienda può scegliere liberamente la combinazione di capitale proprio e debito senza alterare il valore di mercato dell’impresa. Tuttavia, nella realtà, fattori come le imposte, i costi di fallimento e il rischio finanziario fanno sì che la struttura del capitale abbia un impatto significativo sul valore aziendale.

CAPM (Capital Asset Pricing Model)

Il CAPM è un modello utilizzato per determinare il rendimento atteso di un asset finanziario, tenendo conto del rischio sistematico. Secondo il CAPM, il rendimento di un investimento è correlato al suo rischio rispetto al mercato generale. Il modello è utilizzato per calcolare il tasso di rendimento richiesto per un investimento in base al suo rischio relativo, rappresentato dal beta. Il CAPM è un elemento chiave nell’analisi degli investimenti aziendali e nella valutazione del rischio.

Gestione del rischio finanziario

La gestione del rischio finanziario è un’altra componente fondamentale della corporate finance. Le aziende devono affrontare diversi tipi di rischio, tra cui il rischio di mercato, il rischio di credito e il rischio operativo. La gestione del rischio implica l’uso di strumenti come i contratti derivati (ad esempio, futures e opzioni) per coprirsi contro fluttuazioni di prezzo e tassi di interesse. Inoltre, una corretta gestione del rischio aiuta a proteggere l’impresa da potenziali perdite derivanti da eventi imprevisti e instabilità economiche.

Formazione e percorsi accademici in Corporate Finance

L’acquisizione di competenze in corporate finance è essenziale per chi desidera intraprendere una carriera nel settore finanziario. Le competenze richieste per diventare esperti in finanza aziendale vanno dalla comprensione dei principi finanziari di base alla capacità di prendere decisioni strategiche complesse che influenzano il valore delle imprese. Per acquisire queste competenze, esistono percorsi accademici specifici, come corsi di laurea in finanza aziendale, master in corporate finance e programmi di specializzazione che forniscono una preparazione approfondita su tutte le aree cruciali della finanza aziendale.

Studiare Corporate Finance: percorsi accademici e corsi di laurea

Per chi desidera approfondire la corporate finance, il primo passo è iscriversi a un corso di laurea in finanza aziendale. Durante il corso di laurea, gli studenti acquisiscono una solida base di conoscenze teoriche e pratiche in finanza aziendale, contabilità, economia aziendale e gestione del rischio. Questi programmi preparano gli studenti ad affrontare le sfide finanziarie del mondo del lavoro, fornendo loro gli strumenti necessari per analizzare e prendere decisioni in contesti aziendali complessi.

Master in Corporate Finance

Consapevole dell’importanza di una specializzazione specifica, aggiornata e approfondita, l’Università Telematica Niccolò Cusano ha attivato il master in ‘Banca e finanza’.

Si tratta di un corso post-laurea di secondo livello, afferente alla facoltà di Economia, rivolto principalmente ai laureati in discipline umanistiche, economiche e giuridiche.
La struttura del master risulta particolarmente indicata anche per i professionisti del settore che hanno l’esigenza di aggiornare il proprio know how relativamente alle attuali trasformazioni nel settore bancario e finanziario (crisi finanziario e relativa normativa).

Il programma del master prevede lo studio e l’approfondimento delle seguenti materie:

  • Il sistema banca nell’attuale contesto economico-normativo
  • Banca e mercati
  • Mercati e finanza
  • Corporate finance
  • Risk management
  • Competenze relazionali e gestionali

Il piano di studi fornisce ai corsisti la formazione ideale per operare nei seguenti contesti: risorse umane, marketing, risk management, pianificazione e controllo, relazioni esterne, area business.

Il corso ha un costo di 1.700,00 euro, da corrispondere in due rate.
E’ prevista una quota ridotta, pari a 1.200,00 euro per gli avvocati, i commercialisti, i giuristi d’impresa e i laureati presso l’Unicusano.

Per ulteriori info e dettagli sul master online Unicusano compila il modulo online che trovi cliccando qui!

Materie di Corporate Finance

I programmi di studio in corporate finance includono una serie di materie specialistiche che aiutano gli studenti a sviluppare competenze avanzate. Alcuni degli argomenti trattati nei corsi includono:

  • Analisi finanziaria: studio delle tecniche utilizzate per esaminare la salute finanziaria di un’impresa, attraverso l’analisi dei bilanci e dei flussi di cassa.
  • Valutazione d’azienda: apprendimento delle metodologie per determinare il valore di un’impresa, una competenza fondamentale in processi di fusioni e acquisizioni.
  • Gestione del rischio: strumenti per identificare e mitigare i rischi finanziari che possono influire sull’impresa.
  • Strategia finanziaria: applicazione dei principi della corporate finance alle decisioni strategiche di un’impresa.
  • Etica finanziaria: discussione su come applicare i principi etici e di responsabilità sociale nelle decisioni finanziarie aziendali.

Esami di Corporate Finance

Gli esami di corporate finance sono progettati per testare le competenze teoriche e pratiche degli studenti. Tra gli esami più comuni in un corso di laurea o master in finanza aziendale ci sono quelli che riguardano la contabilità finanziaria, l’economia aziendale, la gestione del capitale e l’analisi dei bilanci. Inoltre, gli studenti devono affrontare prove che verificano la loro capacità di applicare gli strumenti di capital budgeting e la comprensione delle teorie finanziarie come il teorema di Modigliani-Miller o il CAPM.

Formazione continua in Finanza d’Impresa

Anche dopo aver conseguito una laurea o un master, la formazione in finanza d’impresa continua ad essere cruciale. Il settore della corporate finance è in continua evoluzione e richiede professionisti che possano adattarsi rapidamente ai cambiamenti economici e tecnologici. La partecipazione a corsi di aggiornamento, seminari e workshop specializzati è fondamentale per rimanere competitivi. Unicusano, ad esempio, offre la possibilità di accedere a programmi di aggiornamento professionale in finanza aziendale e analisi dei dati.

Tendenze attuali della Corporate Finance

Il mondo della corporate finance è in continua evoluzione, spinto dalle innovazioni tecnologiche, dalle nuove pratiche aziendali e dalle dinamiche economiche globali. I professionisti di questo settore devono non solo essere esperti nelle tecniche tradizionali di finanza aziendale, ma anche essere pronti ad adattarsi a nuove tendenze e opportunità. Tra queste, ci sono le fusioni e acquisizioni, la valutazione d’azienda, la finanza sostenibile, l’adozione del fintech, l’uso della blockchain e le innovazioni finanziarie che stanno ridefinendo il panorama finanziario.

Fusioni e Acquisizioni (M&A)

Le fusioni e acquisizioni (M&A) sono una delle principali applicazioni pratiche della corporate finance. Questi processi strategici permettono alle aziende di crescere rapidamente, espandere la propria quota di mercato, entrare in nuovi settori o acquisire competenze e tecnologie avanzate. Il ruolo della corporate finance in questi casi è cruciale, poiché implica l’analisi approfondita del valore delle aziende coinvolte, la valutazione dei rischi e la gestione delle negoziazioni finanziarie. Un esperto in corporate finance deve essere in grado di gestire complesse operazioni finanziarie, come l’analisi dei flussi di cassa, la gestione della struttura del capitale post-acquisizione e la valutazione delle sinergie.

Valutazione d’azienda

La valutazione d’azienda è un altro campo fondamentale della corporate finance, utilizzato per determinare il valore economico di un’impresa. La valutazione è essenziale non solo per le fusioni e acquisizioni, ma anche per prendere decisioni strategiche su investimenti e dismissioni. Le tecniche di valutazione includono metodi come il flusso di cassa scontato (DCF), il multiplo di mercato e il metodo patrimoniale, ciascuno dei quali fornisce una prospettiva diversa sul valore di un’impresa. Una valutazione accurata è determinante per prendere decisioni informate in merito a fusioni, acquisizioni o investimenti in nuove opportunità.

Finanza sostenibile

La finanza sostenibile è una tendenza emergente che sta guadagnando sempre più attenzione nelle pratiche aziendali e nei mercati finanziari. Si riferisce all’adozione di pratiche di investimento e di finanziamento che tengano conto non solo dei ritorni economici, ma anche degli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG). Le aziende stanno integrando la finanza sostenibile nelle loro strategie aziendali per attrarre investitori che sono sempre più orientati verso scelte responsabili e sostenibili. La corporate finance gioca un ruolo importante in questo campo, aiutando le aziende a sviluppare strategie di investimento che rispettano i criteri ESG, valutare i rischi legati alla sostenibilità e comunicare efficacemente ai propri stakeholder i benefici delle pratiche sostenibili.

Fintech e Corporate Finance

L’innovazione tecnologica ha avuto un impatto profondo sulla corporate finance grazie all’emergere del fintech, ovvero l’uso delle tecnologie per migliorare i servizi finanziari. Le soluzioni fintech stanno trasformando la gestione delle transazioni finanziarie, la raccolta di fondi, il pagamento delle fatture, l’emissione di prestiti e l’accesso ai mercati finanziari. Le piattaforme di crowdfunding, ad esempio, offrono alle imprese nuove modalità per raccogliere capitale, mentre le insurtech e le regtech (tecnologie per l’automazione dei regolamenti) stanno innovando la gestione dei rischi. Le corporate finance devono quindi integrare queste tecnologie nei loro processi decisionali, garantendo che siano conformi alle normative e che abbiano un impatto positivo sulla performance aziendale.

Blockchain in finanza aziendale

La blockchain è una delle innovazioni tecnologiche che sta rivoluzionando il settore della finanza aziendale. Questa tecnologia permette di creare registri digitali distribuiti e sicuri, ideali per garantire la trasparenza nelle transazioni finanziarie. Le applicazioni della blockchain vanno dalla gestione della supply chain alla creazione di smart contracts, che possono automatizzare e semplificare numerose operazioni finanziarie. In ambito corporate finance, la blockchain può essere utilizzata per ottimizzare la gestione delle transazioni e ridurre i costi legati ai sistemi di pagamento tradizionali, migliorando l’efficienza e riducendo i rischi di frode.

Innovazioni finanziarie e nuove tecnologie

Le innovazioni finanziarie non si limitano alla blockchain o al fintech. Nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning stanno trasformando il modo in cui le aziende prendono decisioni in merito a investimenti, rischi e operazioni finanziarie quotidiane. L’uso di algoritmi predittivi e analisi avanzate dei dati consente alle imprese di prendere decisioni più rapide ed efficaci, migliorando l’efficienza operativa e il rendimento finanziario. Inoltre, l’automazione dei processi finanziari (Robotic Process Automation – RPA) sta rendendo la gestione delle attività quotidiane più semplice ed efficiente, consentendo ai professionisti di concentrarsi su decisioni strategiche più complesse.

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