Master | 17 Marzo 2023
Google ads: cos’è e come funziona

Google ads: cos’è e come funziona

Nell’era del digitale la comunicazione online di un’azienda si basa su una serie di strumenti promozionali, tra i quali non può assolutamente mancare Adwords; ecco perché in questa guida parleremo di Google ads, cos’è e come funziona.

Oggi più che mai la presenza sul web è fondamentale per farsi conoscere e apprezzare dai potenziali clienti, per emergere tra i competitor e per raggiungere gli obiettivi di business.

Per gestire in maniera produttiva Google ads è necessario conoscerne caratteristiche e funzionalità al fine di sfruttare al massimo le potenzialità

Google adwords: cos’è

Per capire cos’è Google adwords e come funziona è necessaria una breve premessa sul motore di ricerca e sulle principali dinamiche che lo regolano.

Nel momento in cui un utente effettua una ricerca attraverso una combinazione di parole chiave Google restituisce una pagina con un elenco di risultati.
La pagina fornita dal motore di ricerca prende il nome di SERP (Search Engine Results Page) ed è formata da risultati suddivisi in blocchi ben distinti.

La suddivisione è basata sulla tipologia di campagne: Google Shopping, campagne di advertising sulla rete di ricerca ecc.
Seguono i risultati organici, ovvero quelli selezionati dagli algoritmi di Google.

I risultati che compaiono nelle prime posizioni derivano dal programma advertising di Google, e dalle relative campagne a pagamento.

A questo punto possiamo iniziare a parlare di Google ads, cos’è e come funziona.

In parole semplici potremmo dire che si tratta di uno strumento messo a disposizione da Google per la pianificazione di campagne pubblicitarie destinate alla rete di ricerca o alla rete di siti partner di Google stesso.

La piattaforma introdotta nel 2000 è in continua evoluzione per ciò che concerne le funzionalità, al fine di allinearsi costantemente alle esigenze dell’utenza e di garantire la massima efficienza in termini di business.

Il funzionamento dello strumento è basato sul PPC (Pay per Click), per cui l’inserzionista che investe nella pubblicità su Google paga soltanto nel momento in cui qualcuno clicca sul suo annuncio.
Per capire le dinamiche del credito su Google ads, ovvero come funziona, bisogna partire da un principio generale: l’inserzionista paga per ogni click ricevuto, a prescindere dalla pertinenza e dall’eventuale conversione.
Ciò significa che anche le piccole aziende hanno la possibilità di promuovere i propri prodotti/servizi attraverso campagne adwords, investendo inizialmente piccoli budget che potranno poi essere aumentati nel momento in cui le inserzioni inizieranno a dare i primi risultati positivi.

A seconda dell’obiettivo da raggiungere, del target e del prodotto da pubblicizzare gli inserzionisti possono scegliere tra diverse tipologie di campagne, che analizzeremo nei paragrafi che seguono.

Campagne sulla rete di ricerca

Le campagne Google ads sulla rete di ricerca consentono di mostrare gli annunci pubblicitari agli utenti che cercano le keywords inserite nell’annuncio stesso.
Si tratta quindi di inserzioni che vengono mostrate a fronte di una query di ricerca da parte dell’utente, il quale chiede per ottenere dei risultati pertinenti.

Tali campagne compaiono su Google e, se selezionata l’apposita opzione, anche sui siti partner.

Campagne sulla rete display

L’impostazione di annunci Google sulla rete display è principalmente finalizzata ad intercettare una domanda latente, ovvero indirizzata a quegli utenti che non sanno esattamente quello che cercano fino a quando non lo vedono.

La rete display è quindi definita un mezzo ‘push’ in quanto l’utente non effettua alcuna ricerca ma navigando su internet visualizza banner pubblicitari.

Gli annunci display, o banner pubblicitari, vengono pubblicati sui siti visitati dal target di riferimento al fine di imprimere il brand pubblicizzato nella mente dei potenziali clienti.

Le caratteristiche degli annunci display si rivelano particolarmente perfomanti anche per le strategie di remarketing, ossia per le pubblicità che vengono mostrate agli utenti che hanno già visitato il sito pubblicizzato con l’obiettivo di farli ritornare.

Campagne shopping

Se consideriamo il fatto che su Google lo spazio riservato ai risultati organici si riduce sempre di più, è facile capire il motivo per cui le campagne Google shopping sono diventate un must per chi ha un e-commerce.

Si tratta di un’opportunità che non richiede particolare impegno per ciò che concerne la ricerca delle keywords e l’impostazione degli annunci.
È sufficiente creare un account Merchant Center e fornire a Google shopping una serie di info tecniche relativamente ai prodotti da pubblicizzare.
Il sistema Google shopping farà il resto, creando annunci pubblicitari sulla base delle informazioni fornite dall’inserzionista.

Nel momento in cui un utente ricerca un prodotto, Google seleziona gli annunci Shopping pertinenti e li riporta nella parte in alto della SERP.
Ogni risultato riportato nell’ambito della sezione ‘shopping’ è presentato attraverso una foto del prodotto, corredata a sua volta dal prezzo e dal titolo.
Cliccando sulla foto l’utente atterra direttamente sull’e-commerce dell’inserzionista dove avrà la possibilità di finalizzare eventualmente l’acquisto.

Esistono tre possibilità, ovvero tre tipologie di annunci:

  1. Annunci shopping prodotto
  2. Annunci shopping vetrina
  3. Annunci catalogo locale

Gli annunci ‘prodotto’ sono creati sulla base delle informazioni fornite a Merchant Center.
Gli annunci ‘vetrina’ sono creati in Google Ads e permettono all’utente di confrontare più prodotti.
Gli annunci ‘catalogo locale’ utilizzano i dati dei feed relativi agli annunci dei prodotti disponibili a livello locale.

Attraverso l’utilizzo di Google ads Shopping l’inserzionista ottiene numerosi vantaggi:

  • Leads di qualità
  • Aumento delle conversioni
  • Semplicità di gestione
  • Maggiore impatto visivo dei prodotti
  • Copertura più ampia
  • Comparazione delle offerte  (benchmarking)

Shopping di Google ads prevede costi uguali a quelli delle altre tipologie di annunci in quanto il funzionamento è basato sullo stesso principio di asta.
In tal caso è importante effettuare un analisi preliminare della concorrenza, delle relative schede prodotto, al fine di ottimizzare le proprie in maniera tale da distinguersi e farsi notare.

Campagne video

Attualmente i video occupano più dell’80% del traffico internet; ecco perché la pubblicità online, oggi, punta prevalentemente su contenuti video.
Se al dato percentuale aggiungiamo il fatto che Youtube è il secondo social network più utilizzato, è facile comprendere il motivo per il quale le campagne video risultano essere tra le più performanti.
In particolare i video permettono di generare traffico verso un sito web, di incrementare le conversioni e migliorare la brand reputation.

Gli annunci vengono visualizzati su Youtube, sulla rete Display di Google, prima, dopo o durante un video in streaming. Possono essere mostrati anche sui siti e sulle applicazioni.

Come utilizzare al meglio Google ads: strategie vincenti

Alla luce di quanto fin qui detto è piuttosto evidente che Google ads è uno strumento estremamente performante, a patto però che si sappia come utilizzarlo al meglio.

Non necessariamente bisogna frequentare un corso per imparare ad utilizzarne le varie funzionalità; lo stesso Google mette a disposizione degli inserzionisti un’assistenza gratuita personalizzata gestita da profili esperti e una guida testuale consultabile comodamente online.

Tuttavia per specializzarsi e utilizzare in maniera professionale lo strumento ads, o per diventare un professionista esperto in materia, è consigliabile iscriversi ad un corso o ad un master in digital marketing attraverso i quali è possibile acquisire una preparazione specialistica spendibile in numerosi settori del mercato.

Per chi intende iniziare a cimentarsi nell’impostazione di campagne adwords da autodidatta, abbiamo raccolto in questo paragrafo alcune strategie e dritte per partire con il piede giusto.

Iniziamo dal presupposto qualità.
Google valuta la qualità degli annunci attraverso l’assegnazione di un punteggio.
Per tale motivo è necessario prestare attenzione a realizzare contenuti che risultino interessanti per il target di utenti.
Bisogna quindi curare la landing page di atterraggio, affinché risulti chiara e immediatamente comprensibile.

Un altro aspetto importante per impostare una strategia vincente, che a fronte di un buon CTR garantisca un alto tasso di conversione, è il geotargeting.
Dal momento che su Adwords l’inserzionista paga per ogni click che riceve l’annuncio, a prescindere dalla pertinenza, è importante impostare il target geografico soltanto per la località di interesse.
In tal modo si evitano i click che non rientrano nel proprio raggio di azione, e quindi i click di utenti non interessati.

Concludiamo con un consiglio generale rivolto a chiunque utilizza Google ads per le proprie strategie online.
Qualunque sia il livello di padronanza dello strumento, per raggiungere interessanti obiettivi di business è fondamentale testare tutto ciò che può essere testato, a partire dalle keywords fino ad arrivare al testo dell’annuncio.

La terminologia da conoscere

Se hai capito come funziona Google ads hai anche capito che esistono alcuni termini tecnici che bisogna conoscere per utilizzare al meglio lo strumento.

Di seguito abbiamo sintetizzato la terminologia di base e gli acronimi da conoscere:

  • CPC (Costo Per Click): importo pagato per ogni click effettuato sull’annuncio.
  • CTR (Click Through Rate): tasso di conversione, ovvero percentuale di click che ha ricevuto l’inserzione calcolata sul numero di volte che è stata mostrata.
  • ROI (Return Of Investment): ritorno sull’investimento calcolato dividendo il profitto totale per la spesa totale.
  • Conversione: identifica l’azione portata a termine da un utente rispetto all’annuncio, e che viene conteggiata in quanto definita importante per il business (acquisto online, compilazione di un form ecc.).
  • Keywords: parole chiave inserite negli annunci per intercettare gli utenti che effettuano le ricerche in base a tali parole.
  • Impression: identifica la visualizzazione dell’annuncio.
    Il numero delle impressioni corrisponde al numero di volte in cui è stata visualizzata l’inserzione su Google e sui siti partner.
  • Budget giornaliero: importo che l’inserzionista è disposto a spendere ogni giorno per una campagna pubblicitaria.
    Maggiore sarà il budget giornaliero preimpostato maggiore sarà la probabilità di visualizzazione dell’annuncio.
  • Campagna: uno o più gruppi di annunci.
    Gli annunci inseriti in un gruppo sono regolati dalle stesse impostazioni e opzioni di pubblicazione (budget, lingue, date ecc.).

Chiaramente l’elenco non intende essere esaustivo ma semplicemente fornire una base dalla quale partire per iniziare ad utilizzare lo strumento.

Ora sai cos’è Google ads e come funziona; sai come sfruttare al meglio le potenzialità in ottica di business e quali sono i contenuti in assoluto più performanti.
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Credits: ra2studio / Depositphotos.com

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