Università | 16 Ottobre 2023
Come diventare insegnante in una scuola privata?

Come diventare insegnante in una scuola privata?

Se sei intenzionato ad intraprendere la strada dell’insegnamento sai sicuramente che l’iter per acquisire il famoso ‘ruolo’ è piuttosto lungo e complesso; ecco perché dovresti sapere come diventare insegnante in una scuola privata.

A prescindere dalla materia, il percorso per insegnare nelle scuole pubbliche attraversa vari step, che partono dal conseguimento del titolo di laurea fino ad arrivare al concorso e all’inserimento nelle graduatorie.
Insegnare in scuole private è una possibilità che può essere presa in considerazione come alternativa o come soluzione temporanea, in attesa di ottenere un incarico a tempo indeterminato nella scuola pubblica.

Nel corso di questa guida ti forniremo una panoramica generale di come funziona il sistema scolastico italiano, sia per ciò che concerne i titoli di studio e sia per quello che concerne le modalità previste per il reclutamento del personale docente.

Ti spiegheremo le differenze tra l’ambito pubblico e quello privato e, nel dettaglio, come insegnare nelle scuole private.

Come divantare insegnante: titoli di studio

Prima di entrare nel merito dell’insegnamento privato è necessaria una panoramica sull’iter previsto a norma di legge per diventare insegnante.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e la scuola primaria il Miur richiede i seguenti titoli:

  • Laurea in Scienze della formazione primaria, sia di vecchio ordinamento sia di nuovo ordinamento
  • Diploma di Istituto magistrale o di scuola magistrale (solo scuola dell’infanzia) o diploma di liceo socio-psico-pedagogico conseguiti entro l’anno 2001-2002

Il percorso di studi stabilito a norma di legge prevede un ciclo unico di studi della durata quinquennale.
Nell’ambito dei 5 anni è incluso anche il tirocinio.

La preparazione erogata dal corso di laurea in Scienze della formazione primaria è di tipo multidisciplinare per cui include materie come la pedagogia (general, sociale e speciale), la lingua italiana, i fondamenti di matematica, la geografia, la psicologia dello sviluppo, i modelli di progettazione educativa, le teorie e le procedure di valutazione dell’apprendimento, la biologia, la fisica e la legislazione scolastica.

Il conseguimento del titolo fornisce l’abilitazione all’insegnamento e consente l’inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto (incarichi a tempo determinato).
Lo stesso titolo quinquennale garantisce il requisito per la partecipazione ai Concorsi per titoli ed Esami.

Per diventare un insegnante delle scuole materne ed elementari non è richiesto il conseguimento dei 24 CFU nelle materie psico-pedagogiche, necessari invece per i gradi di scuola superiore.

Per quanto riguarda invece la scuola secondaria di I e di II grado, i titoli richiesti sono i seguenti:

  • Laurea di Vecchio Ordinamento, laurea specialistica o magistrale di Nuovo Ordinamento, Diploma accademico di II livello, Diploma di Conservatorio o di Accademia di Belle Arti Vecchio Ordinamento DPR 19/2016 e DM 259/2017.
  • Diploma di scuola superiore (per gli insegnamenti tecnico-pratici) DPR 19/2016 e DM 259/2017

I titoli di accesso all’insegnamento per la scuola secondaria di primo e di secondo grado consentono l’inserimento nella terza fascia delle graduatorie di istituto, riservata agli incarichi di supplenza a tempo determinato.
Gli stessi titoli garantiscono il requisito per la partecipazione ai concorsi.

Per poter partecipare ad una classe di concorso, oltre al possesso della laurea prescritta a norma di legge, è necessario aver conseguito i 24 crediti formativi nel settore
antro/psico/pedagogico/metodologico; crediti che possono essere conseguiti attraverso specifici corsi universitari.

Totalmente diverso il discorso per gli asili nido.
La regolamentazione relativa ai servizi educativi destinati ai bambini tra i 3 e i 36 mesi prevede che il ruolo di educatore può essere ricoperto con un titolo triennale, ovvero con una laurea in Scienze della Formazione (L-19).

Il sistema di reclutamento nella scuola secondaria

Dal momento che le graduatorie rappresentano l’elemento che differenzia il reclutamento nelle scuole pubbliche da quelle private cerchiamo di capire come funziona l’ambito scolastico pubblico.

In Italia l’accesso alla professione docente avviene attraverso graduatorie.

Per le assunzioni a tempo indeterminato il reclutamento si basa su due graduatorie:

  • Graduatorie di merito dei concorsi (50% dei posti conferibili annualmente)
  • Graduatorie ad esaurimento (50% dei posti dei posti conferibili annualmente)

Per le supplenze, invece, il reclutamento viene gestito sulla base delle seguenti graduatorie:

  • Graduatorie ad esaurimento (per i contratti a tempo determinato di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche)
  • Graduatorie di istituto (per le supplenze di breve durata e per le supplenze non conferibili attraverso le graduatorie ad esaurimento)

Come insegnare nelle scuole private

Entriamo nel cuore del nostro post e cerchiamo di capire cosa serve per insegnare in una scuola privata.

A differenza di quello che potresti a questo punto pensare, gli aspiranti docenti che scelgono l’ambito privato devono comunque conseguire i titoli richiesti a norma di legge.
Restano pertanto validi i requisiti elencati nei precedenti paragrafi, per cui diploma abilitante o laurea.

Anche l’abilitazione segue lo stesso iter descritto per le scuole pubbliche (concorso, FIT ecc.).

Per quanto riguarda invece i Crediti Formativi, per insegnare nelle scuole private servono i 24 CFU per poter partecipare al concorso per il secondo livello di studi (scuole secondarie).

Ciò che cambia, e che consente di velocizzare i tempi, è l’assenza di graduatorie.
Sulla base della ‘riforma della buona scuola’ gli aspiranti docenti possono essere chiamati direttamente dai dirigenti scolastici per ricoprire incarichi a tempo determinato.
A tal proposito l’aspirante insegnante può candidarsi autonomamente attraverso la MAD, ovvero attraverso la domanda di Messa a Disposizione.

A questo punto è lecito chiedersi quanto si guadagna in una scuola privata.

Molti pensano che lo stipendio di un insegnante che svolge la professione in ambito privato sia equiparabile a quello erogato in ambito pubblico.

Purtroppo, al momento, non è così.
La realtà dei fatti è che in ambito privato lo stipendio è decisamente più basso.

In sintesi, quanto guadagna un insegnante alla scuola privata?

Secondo le stime, per 18 ore di lavoro settimanali un insegnante percepisce uno stipendio medio che si aggira intorno ai 900 euro.

 

Ora sai come diventare insegnante nelle scuole private.
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