Università | 25 Maggio 2023
Come diventare preparatore atletico: requisiti e stipendio

Come diventare preparatore atletico: requisiti e stipendio

Come diventare preparatore atletico? La passione per lo sport si può trasformare in un lavoro anche senza diventare per forza degli atleti. La figura del preparatore dà grandi soddisfazioni. Si tratta, infatti, di un professionista che prende per mano atleti e squadre e gli consente di ottenere la forma fisica giusta per conquistare grandi risultati. Vedere il proprio atleta vincere una medaglia o raggiungere un importante traguardo è fonte di notevole appagamento professionale perché, in fondo, senza il lavoro del preparatore atletico non ci sarebbero vittorie e record. Per intraprendere questa professione bisogna compiere una serie di passi, dalla laurea agli esami di abilitazione presso le singole federazionisportive.

Diventare preparatore atletico: in cosa consiste il lavoro?

Prima di scoprire come diventare preparatore atletico è bene soffermarsi sulle mansioni di questa figura. Il preparatore può occuparsi sia di un solo sportivo che di una squadra intera. Il lavoro, tra l’altro, prevede il coordinamento e la collaborazione con l’allenatore e il nutrizionista e la gestione completa della forma fisica degli atleti. In particolare, il preparatore si occupa di:

  • pianificare tutti gli allenamenti in base alla forma degli atleti e agli obiettivi da raggiungere
  • gestire il recupero della forma fisica dopo un infortunio o uno stop forzato con piani di allenamento specifico
  • organizzare il lavoro di preparazione confrontandosi con lo staff medico e con l’allenatore
  • controllare il rispetto dei piani alimentari che il nutrizionista stabilisce per gli atleti
  • redigere i rapporti di lavoro con tutti i risultati ottenuti e gli obiettivi raggiunti durante la preparazione

Il percorso di studi del preparatore atletico

Per poter intraprendere questa professione il primo passo da compiere è iscriversi all’università. La facoltà da scegliere è senza dubbio Scienze motorie. Sarebbe bene anche completare il percorso, conseguendo sia la laurea triennale che quella magistrale, in modo da avere una preparazione più specialistica. Oggi, è possibile laurearsi in scienze motorie anche con i corsi di laurea online, grazie a una formula che consente di seguire i corsi teorici da remoto e i corsi pratici in sede.

La laurea in scienze motorie fornisce tutte le conoscenze indispensabili per diventare preparatore atletico. Il piano di studi della triennale di Unicusano, per esempio, include materie come:

  • anatomia e biologia umana
  • attività motoria di base
  • pedagogia applicata alle attività motorie
  • endocrinologia/traumatologia
  • attività motoria adattata

La laurea magistrale, invece, prevede materie come:

  • biologia applicata allo sport
  • farmacologia e doping
  • preparazione fisica
  • medicina dello sport
  • teoria e metodologia dell’allenamento delle discipline sportive

Una volta terminati gli studi, non si diventa preparatore atletico in automatico. C’è un ulteriore passo importante da compiere, vale a dire scegliere lo sport in cui operare. Di solito, si tratta di una scelta che gli aspiranti preparatori hanno già bene in mente sin dall’inizio. É la passione per uno sport in particolare, infatti, a spingere donne e uomini verso questa professione. Al di là delle tempistiche, però,  l’individuazione dello sport è un passo fondamentale perché ogni federazione sportiva ha le sue regole. Questo significa che l’iter cambia a seconda che si scelga il calcio, la pallavolo, il basket e così via.

Preparatore atletico calcio: le regole della FGIC

Per diventare preparatore atletico di calcio bisogna seguire un corso presso la FICG. Il corso prevede lezioni teoriche e lezioni pratiche in campo per circa 190 ore. Per essere ammessi bisogna avere i seguenti requisiti:

  • laurea in scienze motorie, diploma ISEF o laurea in medicina e chirurgia con specializzazione in medicina sportiva
  • qualifica di allenatore UEFA C o di livello superiore
  • certificazione di idoneità alla pratica sportiva non agonistica

L’ammissione è subordinata al superamento di una prova orale d’ingresso, mentre al termine del corso bisogna sostenere un esame. Solo i corsisti con la sufficienza in tutte le materie ottengono il diploma con la qualifica di preparatore atletico di calcio.

Come diventare preparatore atletico basket

Come diventare preparatore atletico per il basket? Bisogna seguire un corso specifico presso la FIP (Federazione Italiana Pallacanestro). La federazione prevede due figure: il preparatore fisico di base e il preparatore fisico.

Nel primo caso basta avere 18 anni e l’idoneità fisica per giocare a pallacanestro ed è possibile seguire il corso. Per diventare un preparatore atletico di pallacanestro con mansioni e responsabilità superiori, però, è bene seguire il corso per preparatore fisico. L’accesso è consentito a chi è in possesso dei seguenti requisiti:

  • laurea in scienze motorie o diploma ISEF
  • qualifica di preparatore fisico di base da almeno 2 anni

Come per il preparatore atletico di calcio, sono previste lezioni teoriche e pratiche e un esame finale. Quest’ultimo consiste in una prova orale e nella presentazione di un piano di allenamento fisico.

Preparatore atletico di pallavolo: le regole della FIPAV

Gli appassionati di pallavolo possono seguire un corso per preparatori presso la FIPAV (Federazione italiana pallavolo). Il corso prevede moduli teorici e pratici e un esame finale che consiste in diverse prove, tra cui un progetto di allenamento annuale di una squadra di pallavolo.

Per essere ammessi al corso bisogna avere i seguenti requisiti:

  • maggiore età
  • titolo di studio valido per l’accesso all’università
  • qualifica di allievo allenatore FIPAV oppure laurea in scienze motorie, diploma ISEF o laurea in fisioterapia

Preparatore atletico di tennis: i corsi FIT

La FIT (Federazione Italiana Tennis) organizza corsi specifici per quanti vogliono diventare preparatori atletici e occuparsi della forma e delle crescita dei tennisti. Per partecipare bisogna avere la laurea in scienze motorie o il diploma ISEF. Il corso ha una durata di circa 30 ore, concluse le quali tutti i partecipanti sono tenuti a sostenere un esame finale.

Preparatore atletico nuovo: le specializzazioni FIN

La federazione italiana nuoto (FIN) propone diversi corsi tecnici per preparatori, tutti con lezioni teoriche e pratiche e un esame finale. A seconda delle proprie preferenze personali si può scegliere tra preparatore per:

  • pallanuoto
  • nuoto per salvamento
  • tuffi
  • nuoto sincronizzato
  • nuoto

Per accedere al corso di preparatore atletico nelle diverse discipline sono richiesti i seguenti requisiti:

  •  per il nuoto il titolo di istruttore di base
  • per la pallanuoto, il nuoto sincronizzato, il nuoto per salvamento e i tuffi il titolo di istruttore specialistico

Quanto guadagna un preparatore atletico

É difficile dare una risposta univoca alla domanda quanto guadagna un preparatore atletico? I fattori che determinano le oscillazioni degli stipendi sono diversi. I guadagni cioè dipendono dal tipo di sport e dal tipo di contratto lavorativo. Ci sono preparatori atletici assunti dalle squadre e preparatori che lavorano come liberi professionisti, occupandosi di atleti singoli. Non solo, i datori di lavoro dei preparatori possono essere anche:

 

  • centri di riabilitazione
  • cliniche di medicina sportiva
  • scuole e università
  • società sportive dilettantistiche
  • centri sportivi e di fitness
  • esercito e forze dell’ordine
  • compagnie di danza

Ovviamente, il discrimine maggiore lato guadagni dipende dal tipo di sport. Ci sono, infatti, sport decisamente più ricchi rispetto ad altri e persino sport con grosse differenze tra le loro stesse categorie. Le domande “quanto prende un preparatore atletico di serie A?” e “quanto guadagna un preparatore atletico di serie B?”, per esempio, hanno risposte molto diverse. Fermo restando che sono gli stipendi dei preparatori del settore calcistico a far alzare di molto il livello delle retribuzioni annuali medie. Per fare una stima abbastanza vicina alla realtà bisogna cioè mettere da parte i casi limite, sia in positivo che in negativo. Il risultato così è uno stipendio medio che si attesta sui 21 mila euro all’anno.

Credits immagine: Wavebreakmedia/DepositPhoto.com

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