Università | 02 Settembre 2025
Criminologia clinica: quando lo psicologo lavora con i reati

Criminologia clinica: quando lo psicologo lavora con i reati

La criminologia clinica rappresenta uno degli ambiti più affascinanti e complessi della psicologia applicata, un territorio dove la comprensione della mente umana incontra il sistema giuridico e penitenziario. Per chi ha studiato psicologia e desidera specializzarsi in un settore in forte espansione, questo campo offre opportunità concrete e diversificate, permettendo di mettere le proprie competenze al servizio della giustizia, della riabilitazione e della prevenzione del crimine.

La criminologia clinica si occupa dello studio del comportamento criminale da una prospettiva psicologica e clinica, analizzando i fattori individuali, relazionali e sociali che conducono alla commissione di reati. Non si tratta solo di comprendere “perché” una persona delinque, ma anche di valutare la pericolosità sociale, progettare percorsi di trattamento e collaborare con le istituzioni giudiziarie per garantire decisioni informate e basate su evidenze scientifiche.

Seconda laurea e riqualificazione: perché scegliere una carriera nella criminologia

Il tema della riqualificazione professionale degli psicologi è sempre più centrale nel panorama formativo italiano. Molti laureati in psicologia, dopo aver conseguito il titolo e l’abilitazione, si trovano di fronte alla necessità di specializzarsi ulteriormente per accedere a settori professionali specifici e in crescita. La seconda laurea o, più frequentemente, il master in criminologia clinica rappresentano un’opportunità concreta per operare nel campo forense e giuridico, settori che richiedono competenze altamente specializzate e interdisciplinari.

Negli ultimi anni si registra un crescente interesse verso l’applicazione clinica della psicologia ai contesti criminali. Questo fenomeno è legato a diversi fattori: l’aumento della sensibilità sociale verso temi come la vittimologia, la giustizia riparativa e il trattamento dei detenuti; la crescente richiesta di perizie psicologiche nei procedimenti giudiziari; il riconoscimento dell’importanza della prevenzione attraverso l’analisi dei fattori di rischio criminologico.

Per uno psicologo, scegliere di specializzarsi in criminologia clinica significa aprirsi a un ventaglio di possibilità lavorative che vanno ben oltre il tradizionale setting clinico privato. Significa poter lavorare all’interno di istituzioni pubbliche, collaborare con magistrati e avvocati, operare nei penitenziari o nei servizi territoriali dedicati alla gestione dei soggetti autori di reato. È una scelta che risponde sia a motivazioni professionali – ampliare le proprie competenze e le opportunità di impiego – sia a un interesse personale verso la comprensione dei meccanismi psicologici che sottendono i comportamenti antisociali e criminali.

La riqualificazione attraverso un percorso post-laurea in criminologia clinica permette inoltre di colmare il gap tra la formazione generalista ricevuta durante il corso di laurea in psicologia e le competenze specifiche richieste dal settore forense: dalla conoscenza del diritto penale e processuale, alla padronanza degli strumenti di valutazione del rischio, fino alle tecniche di intervento clinico con popolazioni devianti.

Master in criminologia clinica: la proposta formativa Unicusano

L’Università Niccolò Cusano propone un Master in Criminologia Clinica di II livello specificamente progettato per formare professionisti qualificati e operativi in questo settore. Il percorso formativo ha come obiettivo principale quello di formare operatori esperti in Criminologia Clinica in possesso delle competenze necessarie volte ad acquisire informazioni utili all’analisi del crimine in tutte le sue dimensioni.

Al termine del percorso, i corsisti saranno in grado di conoscere le metodologie impiegate nell’ambito criminologico, penitenziario, medico-legale e forense. Questo include la familiarità con i protocolli di valutazione utilizzati nelle strutture carcerarie, le procedure per la redazione di perizie psicologiche e le tecniche di assessment nei contesti giudiziari.

I partecipanti impareranno inoltre a intervenire in situazioni anatomo-fisiologiche, psicologiche, psicosociali e sociologiche che si pongono alla base del comportamento criminale. Questo significa sviluppare una visione integrata e multidisciplinare del fenomeno criminale, considerando non solo gli aspetti psicologici individuali, ma anche i fattori biologici, sociali e contestuali che contribuiscono alla genesi della condotta deviante.

Un aspetto fondamentale del percorso formativo riguarda la capacità di riconoscere i fattori individuali che spesso interferiscono sull’esecuzione e sul significato dell’atto delittuoso. Ogni reato, infatti, non è solo un comportamento oggettivamente valutabile dal punto di vista giuridico, ma rappresenta anche l’espressione di dinamiche psicologiche complesse, che possono includere disturbi di personalità, traumi pregressi, deficit nelle funzioni cognitive o nelle capacità di autoregolazione emotiva.

Il Master permette di padroneggiare le principali tecniche di indagine psicologica, quali test e colloqui diagnostici, analisi comportamentale, normalmente applicate allo studio dei soggetti criminali. Tra gli strumenti affrontati vi sono scale per la valutazione della pericolosità sociale, test proiettivi e di personalità validati in ambito forense, protocolli per l’analisi del profilo criminologico e tecniche di intervista investigativa.

Infine, i corsisti acquisiranno competenze specifiche per valutare il delitto, la psicologia e l’eventuale psicopatologia dell’autore. Questa capacità è essenziale per chi dovrà operare come consulente tecnico in procedimenti penali, come operatore penitenziario o come professionista nell’ambito della riabilitazione di soggetti detenuti o sottoposti a misure alternative alla detenzione.

Lavorare come psicologo forense: sbocchi professionali e ambiti d’intervento

Gli sbocchi professionali per chi consegue un master in criminologia clinica sono molteplici e in continua espansione. Il primo e più evidente ambito di impiego è rappresentato dal lavoro nelle carceri e negli istituti penitenziari. Gli psicologi penitenziari svolgono un ruolo fondamentale nella valutazione dei detenuti, nella progettazione di percorsi di trattamento individualizzati, nel supporto psicologico durante la detenzione e nella preparazione al reinserimento sociale. Collaborano con educatori, assistenti sociali e direzione per garantire un approccio multidisciplinare alla gestione della popolazione detenuta.

Un altro sbocco significativo riguarda l’attività come Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) o Consulente Tecnico di Parte (CTP) nei procedimenti giudiziari. In questo ruolo, lo psicologo forense viene incaricato dal giudice o dalle parti di effettuare valutazioni psicologiche su imputati, vittime o testimoni, fornendo elementi tecnici utili per la decisione giudiziaria. Le perizie possono riguardare la capacità di intendere e di volere al momento del reato, la pericolosità sociale, l’idoneità genitoriale in casi di reati familiari, o la valutazione del danno psichico nelle vittime.

I laureati in criminologia clinica possono inoltre operare nei centri per la tutela delle vittime, dove si occupano di supporto psicologico a persone che hanno subito reati, dalla violenza domestica agli abusi sessuali, fino ai reati contro il patrimonio con particolare impatto traumatico. In questi contesti, il professionista deve saper gestire le conseguenze psicologiche del trauma, accompagnare la vittima nel percorso giudiziario e favorire il processo di elaborazione e recupero.

Le Procure e i Tribunali per i Minorenni rappresentano un ulteriore ambito di intervento, particolarmente delicato e complesso. Gli psicologi forensi collaborano con i magistrati minorili nella valutazione di situazioni di abuso, maltrattamento o trascuratezza, nella definizione di provvedimenti di protezione e nell’analisi delle capacità genitoriali. Lavorano inoltre con minori autori di reato, per i quali il sistema giudiziario prevede percorsi specifici orientati prevalentemente alla rieducazione e al recupero piuttosto che alla mera punizione.

L’ambito della riabilitazione di soggetti autori di reato offre opportunità sia all’interno che all’esterno del circuito penitenziario. Esistono infatti servizi territoriali dedicati alla gestione di persone sottoposte a misure alternative (affidamento in prova ai servizi sociali, detenzione domiciliare) o a misure di sicurezza (comunità terapeutiche per soggetti con infermità psichica). In questi contesti, lo psicologo criminologo progetta e attua interventi di trattamento finalizzati a ridurre il rischio di recidiva, lavorando sulle competenze emotive, relazionali e sociali dei soggetti.

Tutti questi sbocchi professionali richiedono le competenze specifiche fornite dal percorso formativo: conoscenza degli strumenti di valutazione, familiarità con il sistema giudiziario e penitenziario, capacità di lavorare in équipe multidisciplinari e di interfacciarsi con autorità giudiziarie, competenze cliniche nell’intervento con popolazioni complesse e spesso resistenti al trattamento.

Modalità didattica Unicusano: i vantaggi della piattaforma telematica

Uno degli aspetti distintivi dell’offerta formativa Unicusano è rappresentato dalla modalità didattica telematica, che consente una flessibilità ottimale per chi già lavora o per chi desidera studiare da remoto senza vincoli di presenza fisica. La piattaforma online dell’università mette a disposizione degli studenti tutti i materiali didattici sempre disponibili, accessibili 24 ore su 24, permettendo di organizzare lo studio in base alle proprie esigenze personali e professionali.

Questa modalità rappresenta un vantaggio competitivo significativo per i professionisti che desiderano riqualificarsi o specializzarsi senza interrompere la propria attività lavorativa. Le videolezioni, i materiali di approfondimento, i test di autovalutazione e gli strumenti interattivi sono ottimizzati per garantire un’esperienza formativa di qualità, equivalente a quella dei percorsi in presenza ma con una maggiore accessibilità.

La qualità della piattaforma Unicusano è garantita da un sistema di tutoraggio continuo, che accompagna lo studente durante tutto il percorso formativo, e da una metodologia didattica che privilegia l’applicazione pratica delle conoscenze teoriche. I docenti sono professionisti del settore con esperienza consolidata, che portano nei contenuti formativi casi reali, esempi concreti e aggiornamenti continui sulle evoluzioni normative e scientifiche della criminologia clinica.

Credits: AndrewLozovyi / DepositPhotos.com

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