Università | 05 Gennaio 2024
Educazione finanziaria: che cos’è e perché è importante?

Educazione finanziaria: che cos’è e perché è importante?

Ti è mai capitato di sentir parlare di un concetto come l’educazione finanziaria, ma di non aver capito a cosa si riferisce con esattezza? Si tratta di un insieme di nozioni che riguardano i principali strumenti finanziari e le regole di funzionamento di base dei mercati. Una persona in possesso di una cultura finanziaria è cioè una persona che ha una certa dimestichezza con concetti come l’inflazione e sa cosa sono strumenti come le azioni, le obbligazioni, i fondi comuni e così via.  

Da tempo, le istituzioni nazionali e molti organismi internazionali, come l’OCSE, si augurano un aumento della cultura finanziaria dei cittadini italiani. Purtroppo, infatti, un’educazione finanziaria carente espone al rischio di non riuscire a gestire in maniera corretta i propri risparmi e al rischio, ancora più grave, di finire vittime di truffe e raggiri.  

In questa guida, a cura di Unicusano, sono incluse tutte le informazioni indispensabili per capire cos’è l’educazione finanziaria e come acquisirla.  

Educazione finanziaria: definizione

Per rispondere alla domanda educazione finanziaria che cos’è?, basta utilizzare la definizione fornita dall’OCSE: è un “processo di miglioramento della comprensione dei concetti e degli strumenti finanziari”. 

Quale sarebbe quindi lo scopo finale dell’educazione finanziaria? Comprendere opportunità e rischi degli investimenti in vista di una buona gestione dei propri capitali. Ciò affinché risparmiatori, consumatori e investitori possano compiere scelte informate e consapevoli. Si tratta, quindi, di “un processo attraverso il quale i consumatori, i risparmiatori e gli investitori migliorano le loro capacità di comprensione dei prodotti finanziari e dei concetti che ne sono alla base e attraverso istruzioni, informazioni e consigli sviluppano attitudini e conoscenze atte a comprendere i rischi e le opportunità di fare scelte informate, dove ricevere supporto o aiuto per realizzare tali scelte e per le azioni da intraprendere per migliorare il proprio stato e il livello di protezione”. 

L’educazione economica in sintesi

Volendo riassumere tutto in poche parole, possiamo definire l’educazione finanziaria come la capacità di gestire il proprio patrimonio con consapevolezza 

Ma quali sono in sintesi le nozioni da padroneggiare: 

  • conoscenza di base degli strumenti e dei prodotti finanziari esistenti (azioni, obbligazioni, fondi azionari, fondi obbligazionari, criptovalute, derivati)  
  • padronanza di concetti come l’inflazione e il rapporto rischio-rendimento 
  • dimestichezza con il funzionamento dei mercati finanziari 
  • conoscenza dei servizi di intermediazione finanziaria  
  • capacità di utilizzare le informazioni finanziarie acquisite per compiere scelte di risparmio e di investimento corrette 
  • consapevolezza dei propri diritti in ambito finanziario e conseguente capacità di valutare le proposte e di intuire i raggiri. Una persona con una buona educazione finanziaria, ad esempio, percepisce subito la mancanza di una comunicazione esaustiva riguardo i rischi di prodotti e strumenti finanziari 

Possedere un’educazione finanziaria di base è quindi fondamentale per gestire i propri soldi nella maniera giusta.   

educazione finanziaria conti

Credits: [minervastock]/Depositphotos.com

Educazione finanziaria: perché è importante?

Dopo aver capito cos’è l’educazione finanziaria, passiamo al secondo aspetto della tematica, ovvero perché è importante.
Aumentare le proprie conoscenze e competenze in ambito finanziario ha un duplice vantaggio: aiuta a cogliere le opportunità più vantaggiose e a evitare di cadere in raggiri.  

La sottoscrizione di strumenti finanziari poco adatti alle proprie esigenze è un errore molto più frequente di quanto si possa immaginare. Questo accade perché manca un’adeguata percezione del rischio e una giusta preparazione su queste tematiche. Avere un’educazione finanziaria significa anche comprendere il rapporto rischio-rendimento, fondamentale per gestire i risparmi. Ogni investitore, infatti, è inquadrabile in un determinato livello di rischio, sulla base del quale sceglie gli strumenti più adatti.  

Una buona preparazione in materia finanziaria, tra l’altro, consente di rivolgersi ai consulenti più adatti, perché si è in grado di giudicarne i consigli e l’operato. In caso contrario si finisce per affidarsi ciecamente, investendo così in prodotti sbagliati.   

Sapere come gestire le proprie finanze in modo ottimale vuol dire prendere decisioni consapevoli, che consentono di migliorare nel tempo la propria posizione. 

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L’educazione finanziaria e il contesto italiano

Per capire qual è la situazione dell’educazione finanziaria in Italia è a disposizione il report di Banca d’Italia. Un’analisi conoscitiva sull’alfabetizzazione finanziaria italiana che tiene conto di tre fattori principali: 

  • conoscenze finanziarie (punteggio da 0 a 7) 
  • comportamenti finanziari (punteggio da 0 a 9) 
  • attitudini finanziarie (punteggio da 0 a 4) 

Attraverso questi fattori è stato possibile ottenere una misurazione dell’alfabetizzazione degli italiani. Nel 2020, per esempio, il punteggio rilevato è stato pari a 10,2. 

Tra l’altro, l’indagine ha evidenziato come la cultura finanziaria in Italia non è diffusa in maniera uniforme, ma varia sulla base delle caratteristiche socio-demografiche. I livelli più elevati si registrano tra i laureati, gli uomini e le persone nella fascia di età 35-44 anni. 

La situazione è leggermente migliorata nel 2023. In una scala da 0 a 20, infatti, l’educazione finanziaria è risultata pari a 10,6. I livelli più bassi riguardano, ancora, le donne, i giovani tra i 18 e i 34 anni e la popolazione over 64.  

Gli studenti sono risultati molto carenti in ambito finanziario. Secondo l’indagine OCSE Pisa, infatti, la percentuale di studenti italiani in grado di risolvere i compiti più complessi è meno della metà di quella registrata a livello medio. Circa uno studente su cinque non possiede le competenze minime necessarie per prendere decisioni finanziarie responsabili e ben informate.

Conseguenze di una scarsa educazione finanziaria

Quali sono gli effetti di una mancata-inadeguata educazione finanziaria? Le conseguenze si registrano a livello sia personale che sociale. Gli individui risultano incapaci di far fronte a eventi imprevisti, come la riduzione o la privazione del reddito per un certo periodo.  

Secondo la Banca d’Italia, inoltre, chi sa controllare le proprie finanze mostra una maggiore propensione alla progettualità economica. E questa capacità è fondamentale per combattere l’incertezza lavorativa. Non solo, l’educazione finanziaria permette di affrontare con minore ansia le questioni economiche. Sapere cosa fare, infatti, riduce i livelli di stress e tensione riguardanti la gestione dei propri soldi.  

Educazione finanziaria e gestione crisi sociale

Per avere un’idea più chiara delle conseguenze di una scarsa alfabetizzazione finanziaria basta analizzare i dati economici durante l’emergenza COVID-19. 

Il 36,6% degli italiani non disponeva di risorse sufficienti ad affrontare più di due mesi senza reddito. Due famiglie su dieci non possedevano disponibilità finanziaria per vivere un mese in condizioni di assenza di reddito. Solo i laureati (39,1%) e gli over 65 (39,9%) erano in grado di coprire una mancanza di reddito fino a 6 mesi.  

Di fronte a questi dati è chiaro come il potenziamento dell’educazione finanziaria nel nostro Paese sia una priorità. Essere educati a livello finanziario, infatti, consente di gestire meglio i propri risparmi, stabilendo ad esempio quale percentuale del proprio reddito destinare agli investimenti.

Come migliorare la cultura finanziaria

Ma cosa si può fare per migliorare la propria cultura finanziaria? Di alternative ce ne sono diverse. Per chi è interessato c’è la possibilità di iscriversi a corsi gratuiti o a pagamento proposti da docenti autorevoli e certificati. Inoltre, si possono seguire i programmi pubblici promossi dallo Stato e dagli enti locali per incentivare l’alfabetizzazione finanziaria. In alternativa, si può sempre scegliere il percorso da autodidatta, studiando per conto proprio. Esistono libri sulla finanza, sugli investimenti e sul risparmio. Si possono utilizzare fonti d’informazione online autorevoli e di qualità. Una cultura finanziaria, comunque, si definisce completa quando ci si aggiorna in maniera costante sul rischio degli investimenti. 

Per chi è interessato a un percorso di approfondimento di livello universitario, invece, Unicusano propone una serie di master in area economico-finanziaria molto interessanti, destinati sia a laureati triennali che a laureati magistrali

Credits immagine: [ridofranx]/Depositphotos.com

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