Università | 24 Gennaio 2023
Laurea in chimica: quali sono gli sbocchi lavorativi

Laurea in chimica: quali sono gli sbocchi lavorativi

Una laurea in chimica garantisce sbocchi in numerosi ambiti del mercato professionale, a partire dai tradizionali settori medico-farmaceutici fino ad arrivare ai più recenti settori legati alla questione ‘ambientale’.

Non bisogna essere laureati per capire che oggi la chimica ha una presenza costante nella quotidianità di ognuno di noi, e che tale presenza è destinata ad essere sempre più determinante per ciò che concerne alcuni aspetti che riguardano il futuro della società moderna.

Nel corso di questo post parleremo della facoltà di chimica e degli sbocchi lavorativi più interessanti e gratificanti perer chi sceglie di diventare un chimico.

Laurea in chimica: cosa si studia

Prima di entrare nel merito dei percorsi di studio che afferiscono all’area disciplinare è necessaria una breve premessa sulla materia.

Non tutti sanno che la chimica e le sue branche forniscono le basi essenziali per numerose professionalità, molte delle quali apparentemente estranee alla disciplina.
Per comprendere l’importanza della materia è necessario sapere cosa studia.

A tal proposito riportiamo di seguito la definizione fornita dal vocabolario online della Treccani:

“Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico.”

In sintesi la chimica studia la struttura, le proprietà e la trasformazione della materia.

L’area disciplinare assume un’importanza sempre più rilevante per le tematiche ambientali, in particolare per la riduzione dell’inquinamento, per il riciclo dei rifiuti e per la ricerca e lo sviluppo di nuove fonti di energia.

Comprese a grandi linee l’utilità e l’applicazione della scienza cerchiamo di capire cosa significa studiare chimica all’università, ovvero quali sono gli obiettivi formativi dei corsi di laurea.

In linea generale, a prescindere dalla branca approfondita, un percorso triennale fornisce innanzitutto conoscenze di base in campo fisico, chimico e matematico. Il programma approfondisce sia gli aspetti teorici che quelli sperimentali del metodo scientifico.

Tra le materie professionalizzanti chimica inorganica, chimica fisica, chimica dei colloidi.

Il biennio magistrale fornisce competenze di livello avanzato che riguardano la raccolta e l’analisi dati, e le strumentazioni utilizzate nell’ambito delle ricerche relative alla struttura della materia.
Saranno quindi approfondite le principali tecniche analitiche (spettroscopia, cromatografia, ecc.).

Il percorso di studi, triennale e magistrale, prevede numerose ore di laboratorio finalizzate allo svolgimento di analisi ed esperimenti.
Si tratta di attività pratiche che consentono da un lato di applicare la teoria e dall’altro di verificarne il livello di comprensione.

Pur avendo una base comune i programmi variano da ateneo ad ateneo, in funzione soprattutto della branca chimica approfondita.
Nel prossimo paragrafo entreremo nel dettaglio delle opportunità occupazionali. Ti spiegheremo cosa si può fare con una triennale in chimica, ovvero quali sono le professionalità legate alle varie branche della materia.

Sbocchi lavorativi chimica

Una preparazione afferente al campo della chimica permette di svolgere lavori di vario genere, a seconda del livello di specializzazione acquisito e della branca approfondita.

Piuttosto che analizzare numeri e statistiche su quanti laureati in chimica trovano lavoro, preferiamo concentrarci sulle opportunità occupazionali in maniera tale da comprendere le enormi potenzialità della disciplina in ottica lavorativa.

Chiaramente una laurea magistrale in chimica offre sbocchi lavorativi diversi rispetto a quelli offerti da una triennale.
Tuttavia anche il laureato triennale può ampliare la propria preparazione attraverso un master post-laurea di primo livello: un master in area medico-sanitaria oppure un master afferente all’area disciplinare ingegneristica.

Entriamo quindi nel merito delle opportunità occupazionali partendo da quelli che sono i principali settori di impiego.
In linea generale i settori in cui la chimica offre maggiori sbocchi lavorativi sono quello farmaceutico e quello che fa riferimento alle energie rinnovabili.

Una specializzazione in chimica organica garantisce sbocchi in numerosi ambiti sia pubblici che privati.
In virtù di una preparazione estremamente versatile il laureato può trovare impiego nel settore industriale, nei laboratori di analisi e ricerca e pressi gli enti pubblici.

La chimica industriale offre sbocchi lavorativi che riguardano in prevalenza la produzione di materiali e componenti destinati all’edilizia, al settore automobilistico e a quello medico-sanitario.

Tra le opportunità che promettono interessanti prospettive future rientrano le professionalità che afferiscono alla questione ‘crisi climatica’, ovvero i profili che lavorano nei settori delle energie rinnovabili, della produzione di materiali sostenibili e in generale della riduzione dell’impatto ambientale.

Per quanto riguarda l’aspetto retributivo, una laurea in chimica garantisce uno stipendio che varia in funzione del contesto operativo e dell’esperienza del professionista.
Si parte quindi da uno ‘stipendio da impiegato’ per arrivare a cifre decisamente più interessanti, assimiliabili ai guadagni di un imprenditore.

Dopo aver fornito una panoramica generale relativa ai settori in cui trova spendibilità una laurea in chimica passiamo ad analizzare alcuni profili

Chimico ambientalista

Sulla scia di una criticità piuttosto seria che ormai da qualche anno interessa il nostro pianeta, il chimico ambientalista può contare su ottime prospettive occupazionali.

Inoltre, considerando il riscaldamento globale e tutte le problematiche relative all’inquinamento, la professionalità non rischia alcuna fase di declino; al contrario si stima che in futuro la richiesta di profili specializzati in chimica ambientale aumenterà ulteriormente.

Il chimico ambientalista si occupa di controllare la qualità dell’aria, dell’acqua e del terreno; in particolare, si occupa di analizzare i composti chimici che finiscono nell’ambiente e i relativi effetti nocivi sul pianeta.
L’attività di un professionista consiste quindi nel monitorare il tipo e il livello di inquinamento, conducendo nel contempo studi e ricerche sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.

Dal punto di vista pratico-operativo il profilo in questione si occupa principalmente di realizzare test e analisi su campioni di terreno e acque provenienti da aree contaminate.

La professionalità in questione presuppone una preparazione interdisciplinare che consenta di operare sulla base di conoscenze che riguardano diverse scienze come ad esempio la biologia, la geologia, l’idrologia, l’ingegneria.

Chimico forense e tossicologo

Tra i settori più affascinanti per i giovani rientra quello afferente all’ingegneria forense, i cui sbocchi sono legati all’ambito legale.
Il chimico forense è quindi una professionalità che opera in contesti legali.

Si tratta dello scienziato che applica la chimica per analizzare campioni di tracce fisiche e materiali rinvenuti sulla scena del crimine.
La sua attività diventa fondamentale per le forze investigative, nell’ottica della risoluzione dei casi più complessi.

Strettamente collegato alla chimica il campo scientifico relativo alla tossicologia.
Non a caso il tossicologo è una delle professioni per le quali è richiesta una base formativa ad indirizzo chimico.

Il profilo in questione si occupa di analizzare gli effetti di alcune sostanze (ad es. droghe, medicinali, ecc.) sugli organismi viventi.

La professionalità richiede conoscenze e competenze che riguardano la biologia, la biochimica e la chimica organica.

Ingegnere chimico

La figura dell’ingegnere chimico vanta una preparazione spendibile in vari e numerosi settori: automobilistico, farmaceutico, aerospaziale e in tutte quelle realtà che operano nell’ambito delle cause ambientali.

La sua attività è finalizzata allo sviluppo di nuovi metodi di lavoro destinati a migliorare i processi industriali, rendendoli il più possibile ecofriendly.
In pratica, processi efficienti sia dal punto di vista dei costi che delle energie impiegati.

Riduzione della quantità di CO2 nell’atmosfera e sviluppo di attrezzature e tecnologie in grado di sfruttare le fonti di energia rinnovabile sono le sfide futuristiche di un ingegnere chimico.

Altre opportunità

Al tradizionale impiego da ‘dipendente’ esiste l’alternativa ‘libera professione’, riservata prevalentemente ai professionisti con un buon bagaglio di esperienza all’attivo.

Le strade più interessanti in tal senso sono quelle che riguardano le attività di perizia e consulenza.

Un’ulteriore possibilità per chi ha conseguito una laurea in chimica è cercare lavoro all’estero, presso aziende e multinazionali farmaceutiche o presso società di ricerca.

Credits: DmitryPoch / Depositphotos.com

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