Università | 11 Febbraio 2023
Studiare lavorando: 5 metodi efficaci

Studiare lavorando: 5 metodi efficaci

Laurearsi per ampliare gli orizzonti lavorativi è diventata, soprattutto in alcuni settori, un’esigenza per emergere dalla massa; allo stesso tempo è diventata un’esigenza anche quella di studiare lavorando.

Conciliare lavoro e università contemporaneamente è una condizione nella quale si ritrovano tantissimi giovani che per affrontare i costi universitari sono costretti a trovare un impiego.
Una condizione che sembra impossibile da gestire ma che con le giuste scelte e qualche piccolo accorgimento pratico diventa perfettamente gestibile.

Se sei uno studente lavoratore e ti stai domandando come combinare lavoro e studio senza impazzire, questo post fa proprio al caso tuo.
Nei prossimi paragrafi ti spiegheremo come studiare e lavorare part time, e addirittura come studiare e lavorare full time.

Laurearsi lavorando: come far convivere studio e lavoro

L’eventualità di lavorare e studiare contemporaneamente è vista come una sorta di missione impossibile, o comunque come una condizione eccessivamente stressante.
Alcuni studenti hanno la fortuna di poter scegliere un percorso di studi universitario senza doversi preoccupare dei costi, sostenuti interamente dai genitori. Altri invece sono costretti a scegliere se lavorare per mantenersi gli studi o rinunciare a studiare per dedicarsi totalmente ad un impiego.
I più coraggiosi scelgono la condizione di studente-lavoratore; altri decidono di tralasciare la formazione universitaria e iniziare subito a lavorare.

Chiaramente non esiste una scelta giusta o sbagliata; ognuno deve essere in grado di decidere sulla base di una serie di valutazioni strettamente personali: esigenze, attitudini e motivazioni.

Bisogna tuttavia sottolineare che, al di là delle personali attitudini e volontà, esistono varie modalità attraverso le quali laurearsi mentre si lavora; alcune rendono più facile il conseguimento della laurea, altre meno.

Prima di fornirti qualche dritta e qualche suggerimento per riuscire a gestire in maniera produttiva i due impegni facciamo un’importante premessa: l’impegno, la motivazione e la volontà dello studente rappresentano la base essenziale per raggiungere il traguardo laurea a prescindere dal tipo di lavoro svolto e dalle ore previste dal contratto.

Lavoro full-time

Iniziamo subito con la modalità lavorativa che richiede un maggiore impegno da parte dello studente: il cosiddetto impiego full-time.
Parliamo quindi della classica condizione del dipendente, impiegato a tempo pieno per almeno 8 ore al giorno.

Solitamente la scelta di studiare e lavorare full time riguarda chi ha già un impiego e per una serie di differenti motivi decide di laurearsi.
È invece più rara la scelta di lavorare 8 ore al giorno e studiare contemporaneamente per i giovani che, alla fine delle superiori, decidono di iscriversi all’università.

Senza prenderci troppo in giro, è chiaro che laurearsi lavorando 8 ore al giorno non è proprio una passeggiata, ma non è neppure impossibile.
Un impiego full time comporta la necessità di studiare la sera, nella pausa pranzo e durante i fine settimana; ciò significa sacrificare quasi totalmente la vita privata/sociale ed essere costretti a studiare anche quando si è stanchi.
Per quanto impegnativi è l’unico modo per riuscire a raggiungere l’obiettivo laurea.

Come si fa, quindi, a lavorare full time e studiare?

Anche se non è facile è importante gestire lo studio in maniera organizzata, pianificando nei minimi dettagli l’apprendimento.
Nella maggior parte dei casi, per il conseguimento della laurea sarà necessario più tempo del previsto, e probabilmente bisognerà anche accontentarsi di un voto non troppo alto; ma è il prezzo da pagare per riuscire a raggiungere il traguardo.

Non tutti sanno che esistono delle agevolazione, previste dallo Statuto dei lavoratori, destinate sia ai dipendenti del settore pubblico che a quelli del settore privati.
Il nostro consiglio è di informarsi prima di prendere qualsiasi decisione.

Lavoro part-time

Decisamente meno impegnativa, ma non per questo facile, la condizione dello studente che lavora part-time.

In linea di massima il dipendente part-time lavora la metà delle ore rispetto al lavoratore full-time.
La forma contrattuale incontra le esigenze dello studente universitario, anche se non necessariamente gli orari delle lezioni e quelli lavorativi sono facilmente conciliabili.
Saltare qualche lezione diventa un’eventualità tutt’altro che remota.

Chiaramente anche in questo caso le situazioni cambiano a seconda del contesto di lavoro, della tipologia di contratto e della disponibilità del datore di lavoro.
Esistono tante realtà che vanno incontro alle esigenze dei propri dipendenti-studenti, per cui concedono, laddove possibile, qualche agevolazione in termini di cambio turni e orari.

Anche in questo caso è importante essere un po’ strateghi, ovvero essere abili nel conciliare gli impegni universitari e quelli lavorativi.
Con un po’ di organizzazione e qualche piccolo stratagemma per velocizzare lo studio è possibile laurearsi in corso e con un buon voto.

Lavoro free-lance

La modalità che in assoluto permette di lavorare mentre si studia senza impazzire è quella free-lance.
Parliamo della libera professione, che previa apertura della partita iva consente di decidere e gestire in maniera autonoma la mole di lavoro.

Il libero professionista lavora per uno o più committenti, a seconda del tempo disponibile; ha pertanto la facoltà di gestire liberamente il proprio tempo.
Il free-lance non deve sottostare ai vincoli di orario; non ha un datore di lavoro per cui può decidere quanto tempo dedicare allo studio e quanto invece al lavoro, sulla base delle proprie esigenze.

La libera professione consente di lavorare e studiare insieme, senza dover rinunciare totalmente a ‘vivere’.

Anche in questo caso, però, è necessario pianificare bene i tempi, gestire il lavoro in maniera redditizia e lo studio in maniera produttiva.
Attenzione quindi a scegliere i lavori da prendere in carico e ad evitare quelli che per tipologia e ritorno economico mal si conciliano con le esigenze di studio.

Corsi online

Lavorare e studiare comporta pro e contro; tuttavia è possibile ridurre al minimo i contro scegliendo una modalità didattica, flessibile e in parte personalizzabile.

Grazie ai numerosi progressi fatti nel campo tecnologico e digitale oggi gli studenti non devono scegliere se studiare o lavorare, ma possono tranquillamente conciliare i due impegni senza lo stress di dover incastrare gli impegni lavorativi con quelli universitari.

Oggi grazie ai corsi di laurea online è possibile studiare da remoto.
Attraverso una piattaforma telematica è possibile seguire le lezioni a distanza, da un pc o anche da un dispositivo mobile.
Tutto il materiale didattico è disponibile all’interno di un’area riservata per cui lo studente può decidere autonomamente quando e dove studiare, senza vincoli di orario o di presenza in aula.

La metodologia telematica si adatta perfettamente alle esigenze di chi ha scelto di lavorare e studiare all’università contemporaneamente.
Lo studente-lavoratore ha quindi la possibilità di impostare lo studio sulla base dei personali impegni quotidiani e di laurearsi nei tempi previsti.

Pianificazione e organizzazione

Studiare e lavorare contemporaneamente non è facile.
Per quanto esista una notevole differenza tra lo studente che lavora full time e lo studente full time non lavoratore non è possibile in alcun caso conseguire una laurea senza un buon metodo di studio.

Come accennato nel corso dei precedenti paragrafi, sia il lavoratore part-time che quello full time devono poter contare su una buona pianificazione dello studio.

I corsi di laurea, in presenza oppure online, sono costituiti da un susseguirsi di esami da preparare e superare, per cui lo studente che lavora deve essere in grado di gestire al meglio i tempi, ottimizzandoli in maniera produttiva.

Non esiste una regola precisa che indichi quante ore studiare se si lavora; ognuno deve impostare la pianificazione giornaliera in maniera dettagliata e sulla base delle personali attitudini ed esigenze.

Credits: NakoPhotography / Depositphotos.com

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