Università | 22 Maggio 2022
Tecnica del pomodoro: come studiare meglio

Tecnica del pomodoro: come studiare meglio

Ti sei iscritto ad un corso di laurea e stai cercando di capire come ottimizzare lo studio per ottenere i migliori risultati possibili? Allora dovresti prendere in considerazione la tecnica del pomodoro, un sistema che ti permetterà di affrontare e risolvere uno dei problemi che affligge molti studenti universitari: la costanza durante le ore di studio.

Tutti gli studenti, di tutti i corsi di laurea, sanno bene che il nemico più grande durante lo studio è la distrazione: concentrarsi non è sempre semplice e a volte, proprio quando avresti bisogno di impegnarti al massimo, decidi invece di prendere una pausa. La conseguenza è quella di mettere a rischio il tuo rendimento, oltre che di vanificare gli sforzi fatti.

Se da un lato molti consigliano di studiare senza cedere a distrazioni, dall’altro il tuo bisogno di staccare la spina e far riposare la mente è più che comprensibile. Non solo, non è nemmeno sbagliato, perché studiare senza mai staccare può portarti ad ottenere uno scarso rendimento, perché la mente ha bisogno di ritmo e riposo. Qual è la soluzione giusta per organizzare lo studio e le pause, quindi?

La parola chiave è semplice: serve costanza. Devi impegnarti nello studio tutti i giorni, senza eccezioni. Così facendo eviterai le maratone di cinque o sei ore di studio, che oltre ad essere stremanti metteranno a dura prova la tua attenzione.

Devi poi trovare un metodo di studio che ti permetta di organizzare tempi e pause: uno dei più famosi ed utilizzati dagli studenti è proprio la tecnica del pomodoro. Scopriamola insieme

Cos’è la Tecnica del Pomodoro

Nonostante il nome un buffo, la tecnica del Pomodoro, o The Pomodoro Technique, è una soluzione molto efficace per gestire il tempo. Inventata negli anni ’80 da Francesco Cirillo, uno sviluppatore di software, deve il suo nome ad un timer a forma di pomodoro utilizzato dal creatore, e sul quale si basa l’intera tecnica.

In pratica, la Tecnica del Pomodoro si basa su un concetto molto semplice: durante i minuti dedicati al lavoro, scanditi dal timer, devi fare esclusivamente quell’operazione, senza distrarti per guardare il cellulare oppure controllare le e-mail. Devi solo studiare, o lavorare.

Lo schema della Tecnica del Pomodoro è molto semplice ed immediato:

  • Stabilisci i compiti da svolgere durante la giornata;
  • Lavora per 25 minuti senza distrazioni;
  • Quando il timer segna la fine dei 25 minuti fermati;
  • Fai una pausa di 5 minuti;
  • Ricomincia a lavorare per altri 25 minuti.
  • Ogni 4 sessioni (ovvero ogni due ore) prenditi una pausa di 15/30 minuti;

Tecnica del Pomodoro: vantaggi e svantaggi

Il primo vantaggio della Tecnica del Pomodoro è immediatamente evidente: ti permette di studiare senza rinunciare alle pause. L’obiettivo è quello di massimizzare la tua attenzione per i 25 minuti previsti, con la promessa di poter fare una pausa non appena suona il timer.

Molto spesso infatti il problema degli studenti è proprio quello di non riuscire a definire nettamente i tempi dello studio, rischiando di interrompere il processo di apprendimento. Il problema infatti non sono le pause (al contrario, il nostro cervello ha bisogno di riposo), ma la distrazione, che magari ci porta a perdere il filo di un discorso logico appena iniziato.

Grazie alla Pomodoro Tecnique, invece, puoi gestire lo studio in modo schematico. Ovviamente non si tratta di un metodo esente da difetti: a volte il timer viene visto come un vero e proprio nemico e lo scadere dei 25 minuti sembra un miraggio.

Inoltre, soprattutto all’inizio, mantenere l’attenzione alta può risultare difficile, ma la soluzione arriva direttamente da Francesco Cirillo: “Work on the task until the timer rings. If a distraction pops into your head, write it down, but immediately get back on task“.

Lavora senza fermati sul compito che ti sei prefissato; quando una distrazione si fa strada nelle tua mente, scrivila su un pezzo di carta, a ricomincia subito a studiare. Mettere nero su bianco il tuo “nemico” ti aiuterò a focalizzarlo e metterlo da parte.

Un altro consiglio che arriva direttamente dall’inventore della tecnica è quella di proteggere il pomodoro per evitare distrazioni esterne, facendo in modo che le persone non ti disturbino mentre stai studiando. Basta informare con chiarezza chi si avvicina, dicendo che in quel momento non puoi fare altro, oppure negoziare una soluzione alternativa per risolvere il problema, ad esempio richiamando in un secondo momento la persona che ha bisogno della tua attenzione.

In altre parole, il Pomodoro non si interrompe e non si va oltre il tempo scandito dal timer: non si fanno pause più lunghe o più brevi e non sono previsti spazi di lavoro diversi da quelli stabiliti.

Come studiare meglio con la Tecnica del Pomodoro

La Tecnica del Pomodoro può essere utilizzata senza dubbio per ottimizzare lo studio e gestire al meglio il tempo da dedicare agli impegni accademici. Ma per ottenere davvero buoni risultati è importante organizzare il lavoro per sfruttare al meglio il tempo a tua disposizione.

Ecco alcuni consigli:

  • crea delle to do list, ossia un elenco di punti da rispettare; la Tecnica del Pomodoro infatti è inutile se non hai chiara la mole di lavoro che devi affrontare;
  • non stai facendo una gara contro il timer: il tuo scopo non è completare un certo numero di cicli per poi essere libero dello studio;
  • all’inizio può capitarti di non riuscire a raggiungere gli obiettivi perché non hai definito correttamente il rapporto tra impegno e tempo necessario; ad esempio, è possibile che nella to do list ci siano troppe pagine da studiare, o troppo poche. Solo con il tempo potrai capire come sfruttare al meglio il timer.

Le fasi della Tecnica del Pomodoro

Ecco ora un brevissimo schema riassuntivo che riassume le tre principali fasi della tecnica del pomodoro:

  • Prima fase: Preparazione
    Per prepararsi efficacemente alla sessione (ossia ai 25 minuti di lavoro) è necessario fare una buona pianificazione delle attività. Ciò significa che più si ha chiaro tutto quello che c’è da fare, più è semplice gestire le sessioni concludendole in modo efficace.
    Decidi cosa dovrai studiare in ogni sessione facendo un chiaro piano di lavoro.
  • Seconda fase: Attività
    Come abbiamo detto, è importante fare un task per volta. Ovviamente se l’attività non è conclusa al termine della prima sessione, si può anche proseguire per più pomodori. Per mantenere alta l’attenzione per 25 minuti consecutivi, il trucco è affrontare un solo argomento per sessione. Questo perché per avere focalizzazione assoluta è assolutamente necessario evitare il multitasking.
  • Terza fase: Pausa
    Non tutti lo capiscono, ma è proprio questa la parte più importante, perché permette di riprendersi, recuperare il fiato per avere più concentrazione nella sessione successiva. Se non fai la pausa, non recupererai abbastanza. E così, sessione dopo sessione, finirai per sentirti svuotato e stressato.
    Potrai obiettare che 5 minuti siano pochi per recuperare del tutto, ma non sono neppure troppi per non perdere la concentrazione. Ecco perché è fondamentale essere rigorosissimi nel fare pausa e nel ripartire.

Cosa ti serve per iniziare

Per creare la to do list puoi usare un diario, un’agenda, un foglio di carta o un modulo specifico con le caselle da spuntare. Quello di cui hai assolutamente bisogno è il timer per organizzare il tutto.

Ci sono tante app che ti permettono di mettere in pratica la Tecnica del Pomodoro, ma puoi affidarti anche ad un classico un qualsiasi timer da cucina, magari proprio a forma di ortaggio.

Ecco alcune applicazioni desktop e mobile:

  • Pomodoro Timer per iPhone e iPad
  • Focus Booster
  • Pomodone
  • Time Tracker
  • Simple Pomodoro

Ottimizzare lo studio: qualche consiglio in più

Concludiamo questa guida con qualche consiglio extra per permetterti di rendere al massimo durante le tue sessioni di studio:
  1. Metti il telefono in modalità aereo, oppure mettilo via, in un’altra stanza o in un cassetto: aiuta anche a livello simbolico per avere più chiarezza mentale
  2. Approfitta della gamification per controllare i tuoi risultati. Tenere traccia delle tue performance in maniera divertente è utile per capire come stai procedendo. Puoi decidere di superare il tuo limite quando possibile, magari premiandosi quando si arriva all’obiettivo.
  3. Cerca di sviluppare capacità di previsione: ipotizza quanti pomodori ti serviranno per un task e confronta quanto ti è servito veramente. In questo modo avrai sempre più facilità nell’organizzare i task della giornata.

Credits: Wirestock/DepositPhoto

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