Università | 22 Febbraio 2024
Come diventare consulente di viaggio: studi e possibilità

Come diventare consulente di viaggio: studi e possibilità

Se il tuo sogno è lavorare nell’affascinante panorama travel allora dovresti sapere come diventare consulente di viaggio, una figura nuova che promette interessanti e gratificanti prospettive lavorative.

Al fascino della professione, sempre più ricercata sul mercato dei viaggi, si aggiunge la flessibilità della modalità lavorativa e la possibilità di lavorare totalmente online.

Trattandosi di una professionalità ‘giovane’, nata recentemente, si tende spesso a fare confusione con altre figure del settore ‘viaggi’.
Nei prossimi paragrafi analizzeremo nel dettaglio le mansioni svolte da un consulente di viaggio, le sfumature operative che lo differenziano dall’agente e il percorso formativo più idoneo per intraprendere la professione.

Cosa fa il consulente di viaggi

Anche se tutti gli agenti di viaggio svolgono in un certo senso attività di consulenza, la figura del consulente di viaggio identifica una professionalità nuova e innovativa, che si occupa in maniera più accurata del cliente.

Potremmo dire che si tratta di un nuovo modo di concepire la relazione con il cliente, ovvero un nuovo modo di fare l’agente di viaggio.

La figura professionale del consulente è innanzitutto un intermediario tra le attività del settore turistico e il cliente.

Volendo sintetizzare la professionalità potremmo dire che il consulente di viaggio si occupa della promozione di pacchetti e servizi di viaggio organizzati da un tour operator o dell’agenzia di viaggio per la quale lavora.

Un professionista deve innanzitutto ascoltatore le richieste del cliente per poterne comprendere e individuare le esigenze.

Successivamente, sulla base delle informazioni raccolte si procede con la presentazione delle soluzioni disponibili e possibili.

Un consulente esperto è in grado di accontentare il cliente attraverso soluzioni personalizzate; è inoltre in grado di supportarlo prima durante e dopo il viaggio.

Per avere un’idea chiara e completa della professionalità abbiamo sintetizzato nell’elenco che segue le principali mansioni svolte da un consulente di viaggio:

  • Individua potenziali clienti
  • Invia materiale informativo al potenziale cliente
  • Fornisce al cliente consulenza turistica
  • Individua e suggerisce le opzioni in linea con le esigenze, le preferenze e il budget economico del cliente
  • Verifica le disponibilità delle opzioni scelte dal cliente
  • Gestisce le prenotazioni e i pagamenti

A seconda dei casi l’attività di un professionista può riguardare sia i viaggi di vacanza e sia i viaggi di lavoro.

Dal punto di vista contrattuale il profilo si configura come agente di commercio con rappresentanza, il quale vende prodotti e servizi turistici in nome e per conto di un network o di un’azienda.
Opera quindi in qualità di un collaboratore che pur godendo di autonomia decisionale e gestionale risulta perfettamente allineato alle dinamiche commerciali e organizzative del network al quale appartiene.

Quanto guadagna

L’aspetto retributivo della professione è piuttosto variabile.
I guadagni di un consulente di viaggio sono in gran parte legati alle sue capacità commerciali, ovvero alle sue capacità di vendere un prodotto turistico.

In linea generale lo stipendio di un profilo con  un minimo di esperienza all’attivo oscilla intorno ai 1.500 euro mensili.
Chiaramente i profili ‘junior’ che si approcciano alla professione per la prima volta percepiscono stipendi più bassi, che solitamente partono dagli 800 euro mensili.

In sintesi, la retribuzione è commisurata alle abilità commerciali e all’esperienza accumulata nel settore.

C’è da sottolineare che alla retribuzione si aggiungono spesso ricompense materiali come ad esempio soggiorni, attività ed esperienze di viaggio.
Si tratta di un plus che da un lato identifica un ‘premio’ e dall’altro un modo per far conoscere meglio i servizi al consulente, in maniera tale che possa poi illustrarli e consigliarli in maniera più convincente al cliente.

Diversa invece la situazione di un consulente di viaggio che opera online.
I guadagni sono costituiti da commissioni calcolate sui servizi venduti.
Le percentuali, in tal caso, oscillano tra il 10 e il 18% per le strutture ricettive e tra il 20 e il 25% per le attività turistiche.

Consulente di viaggio: conoscenze e competenze

La base di partenza per la professione del consulente di viaggio è la passione per tutto ciò che riguarda il settore turistico, alla quale è importante affiancare buone capacità comunicative.

Dal punto di vista ‘tecnico’ il profilo deve possedere un know how multidisciplinare, nell’ambito del quale risultano imprescindibili conoscenze afferenti la geografia, le lingue (in particolare inglese e francese) e l’informatica.
In riferimento alla geografia, l’attività presuppone conoscenze relative al clima, alla politica e alle caratteristiche culturali delle principali destinazioni turistiche.

Per ciò che riguarda l’informatica, un consulente deve possedere le basi necessarie per poter utilizzare i principali software gestionali applicati all’intermediazione turistica.

In generale è importante conoscere il settore turistico e tutto ciò che concerne la ricettività, i trasporti e l’attività di intermediazione.
Altrettanto importante avere una buona conoscenza degli aspetti giuridici e legali relativi alla compravendita dei servizi turistici.

Per diventare consulente di viaggi e acquisire le competenze essenziali per svolgere la professione non esiste un percorso di studi predefinito o unico.
Esistono varie possibili alternative più o meno valide.

Il punto di partenza ideale per ciò che concerne le superiori, è identificabile in una scuola ad indirizzo alberghiero o turistico.
Per quanto riguarda invece le facoltà universitarie, gli indirizzi più idonei sono ‘Scienze del Turismo’, ‘Lingue straniere’ o facoltà affini.

Tuttavia è importante sottolineare che non necessariamente il consulente di viaggi è laureato.
Può essere sufficiente anche un diploma di scuola secondaria superiore, seguito magari da un’esperienza di studio all’estero.

In generale, è consigliabile fare esperienza presso le agenzie di viaggi tradizionali, come agente di viaggio, per prendere confidenza con le dinamiche del settore e per imparare a gestire nel modo giusto il rapporto con la clientela.

Alle competenze e alle conoscenze tecniche necessarie per svolgere la professione bisogna affiancare una serie di competenze trasversali, ovvero attitudini personali come ad esempio una buona proprietà di linguaggio, una spiccata predisposizione all’ascolto, empatia, cortesia e pazienza.

Altrettanto importanti: organizzazione e capacità di intermediazione.

Credits: GeorgeRudy / Depositphotos.com

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