Università | 15 Aprile 2023
Come lavorare in università: requisiti e posizioni

Come lavorare in università: requisiti e posizioni

Lavorare in un’università può essere un’esperienza gratificante per chi ama il mondo accademico e la formazione. Tuttavia, per accedere a queste opportunità lavorative è necessario soddisfare requisiti specifici, in base alla posizione a cui si è interessati. Ma quali sono le posizioni disponibili e i requisiti richiesti? In questo articolo esploreremo le diverse posizioni lavorative presenti in università, quali sono i requisiti per accedere a queste opportunità, e quali sono i vantaggi di lavorare in questo stimolante ambiente accademico.

Come lavorare in università: requisiti e vantaggi

Lavorare in università può essere una scelta attraente e gratificante per chi cerca un impiego stimolante e che offra opportunità di crescita professionale. Tuttavia, per poter lavorare in un ambiente accademico di alto livello, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici.

Innanzitutto, di base bisogna avere un’ottima formazione accademica, esperienza lavorativa, capacità di lavorare in team e abilità comunicative. Per poter sostenere un concorso è tanto più importante aver prodotto pubblicazioni scientifiche originali diffuse in comunità scientifiche o accademiche, collaborato con l’università, svolto attività nelle discipline per cui si gareggia e aver effettuato attività svolte nel settore oggetto del concorso. Per lavorare nell’amministrazione universitaria, invece, è necessario avere competenze di gestione e organizzazione, nonché una buona conoscenza delle dinamiche universitarie.

I benefici di lavorare in un ambiente accademico possono essere molteplici. Tra i principali vantaggi, ci sono la possibilità di circondarsi di persone appassionate di conoscenza e formazione, opportunità di specializzazione e sviluppo professionale, la partecipazione a progetti di ricerca innovativi, il contributo ad un ambiente di formazione e conoscenza e la stabilità lavorativa garantita da molti lavori in università che sono a tempo indeterminato.

Come lavorare in segreteria all’università

Se sei interessato a capire come si fa a lavorare in segreteria università, devi sapere che esiste una serie di requisiti che devi soddisfare per poter ricoprire questo ruolo.

In primo luogo, è importante notare che attualmente il ruolo del segretario didattico è stato ribattezzato Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), ed è responsabile della gestione, controllo e elaborazione dei documenti e della gestione del personale all’interno dell’ambiente universitario.

Per poter intraprendere questa carriera, devi dimostrare di possedere requisiti specifici e partecipare al bando indetto periodicamente dal MIUR – Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. In particolare, uno dei requisiti principali è essere cittadino italiano o di un altro Paese all’interno dell’Unione Europea.

Inoltre, devi essere in possesso di una laurea in giurisprudenza, scienze politiche, sociali o amministrative, in economia o una laurea magistrale/specialistica in uno di questi settori. Nel caso in cui non si possieda una di queste lauree, è possibile presentare la domanda all’uscita del bando di concorso, ma è necessario aver svolto almeno 3 anni di servizio negli ultimi 8 anni come DSGA incaricato.

Le prove concorsuali che si affrontano vertono su materie quali contabilità, diritto amministrativo, pubblico e privato e lingua straniera a scelta tra inglese, francese, tedesco e spagnolo. È necessario dimostrare anche di possedere certificazioni informatiche, di aver frequentato corsi come operatori socio-assistenziali e socio-sanitari, di avere qualifiche professionali relative alla gestione dell’amministrazione e di conoscere le lingue straniere.

Prima di accedere al bando ufficiale, ogni candidato dovrà superare un test selettivo con domande a risposta multipla su informatica, lingua straniera, conoscenze culturali generali, e altro ancora. Una volta superato il test preselettivo, si può accedere ufficialmente al bando, che è articolato in tre prove, due test scritti e una prova orale su materie come Diritto Pubblico e Istituzioni di Diritto Privato, Diritto Amministrativo e Contabilità.

Come lavorare in ambito accademico: ecco i profili più richiesti

Le possibilità di impiego presso le università sono diverse e variegate, poiché i bandi di concorso per tali posizioni offrono opportunità a candidati con titoli e percorsi formativi molto diversi tra loro.

In genere, i concorsi pubblici per il lavoro presso le istituzioni universitarie sono banditi dal Miur o dalle singole università e si concentrano su posizioni lavorative che si dividono solitamente nei seguenti settori:

  • Amministrativo
  • Tecnico
  • Culturale

Più nello specifico, tra i profili professionali che vengono ricercati nei bandi di concorso possiamo citare:

  • Professore universitario
  • Ricercatore
  • Bibliotecario
  • Documentalista
  • Collaboratore tecnico
  • Collaboratore amministrativo

Adesso, esploreremo le opportunità salariali relative a ciascun ruolo professionale.

Lavoro in università: quali sono le opportunità retributive?

I dipendenti delle università pubbliche ricevono una retribuzione che segue le normative contrattuali previste dalle pubbliche amministrazioni. Di conseguenza, la loro classificazione professionale viene stabilita in base alle categorie previste per il pubblico impiego.

Ad esempio, i lavori in ambito amministrativo e tecnico possono essere assegnati alla categoria C (con salari lordi mensili che vanno dai circa 1.695 euro della categoria C1 ai circa 1.961 euro della categoria C6) oppure alla categoria D (con salari lordi mensili che vanno dai circa 1.844 euro della categoria D1 ai circa 2.594 euro della categoria D7).

La retribuzione dei ricercatori universitari dipende dall’esperienza accumulata: coloro che si trovano al primo livello e hanno meno di 3 anni di esperienza guadagnano in media 1.480 euro netti al mese, mentre i ricercatori con più di 10 anni di esperienza possono guadagnare fino a circa 1.750 euro netti al mese.

Per quanto riguarda bibliotecari e documentalisti, il salario netto mensile oscilla tra i 1.000 euro (per un totale annuo lordo di 16.000 euro) e il massimo di 1.800 euro netti mensili. Infine, i professori universitari guadagnano circa 2.600 euro netti al mese.

Concorsi università 2023: i bandi ancora aperti

È possibile trovare opportunità di lavoro presso le università italiane grazie ai concorsi pubblici organizzati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) o dalle singole università.

Tali concorsi sono aperti a una vasta gamma di profili professionali, tra cui docenti, ricercatori, personale amministrativo e tecnico, e altri ancora, offrendo molteplici opportunità di impiego in ambito accademico.

Di seguito l’elenco dei bandi per lavorare all’università, per i quali puoi ancora inoltrare la tua domanda di partecipazione:

  • 25 posti area amministrativa all’Università di Padova – scadenza 14 aprile
  • 80 posti per vari profili all’Università di Messina – scadenza 18 aprile
  • 16 posti di esperto e collaboratore linguistico all’università “L’Orientale” di Napoli – scadenza 21 aprile
  • 2 posti di direttore di ragioneria conservatorio statale di musica Paganini d Genova – scadenza 3 maggio
  • 2 posti area amministrativo gestionale all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – scadenza 5 maggio
  • 2 posti area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – scadenza 5 maggio
  • 2 posti area amministrativa all’Università di Camerino – scadenza 8 maggio
  • 4 posti area amministrativa all’Università degli Studi di Parma – scadenza 11 maggio
  • 5 posti di tecnologo all’Università di Palermo – scadenza 11 maggio
  • 1 posto area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati all’Università degli Studi di Milano – scadenza 12 maggio
  • 7 posti area amministrativa all’Università degli Studi di Milano – scadenza 12 maggio
  • 2 posti area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati all’Università di Firenze – scadenza 15 maggio
  • 8 posti area amministrativa gestionale all’Università di Firenze – scadenza 15 maggio
  • 5 posti area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati all’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” – scadenza 15 maggio
  • 5 posti area amministrativa-gestionale all’Università degli Studi di Ferrara – scadenza 17 maggio
  • 2 posti per profili tecnici e amministrativi nell’Università Ca’ Foscari di Venezia – scadenza 18 maggio
  • 2 posti area amministrativo-gestionale dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria – scadenza 29 maggio
  • 5 posti area amministrativa-gestionale all’Università degli Studi dell’Insubria – scadenza 29 maggio

Se vuoi lavorare all’interno di una realtà accademica innovativa e all’avanguardia, puoi consultare i concorsi del mondo Unicusano, che offre una vasta gamma di opportunità di lavoro per una vasta gamma di profili professionali, dalle posizioni accademiche di professore e ricercatore, fino a quelle amministrative e tecnico-scientifiche.

Unicusano è un’università privata che si distingue per la sua attenzione alla formazione e all’innovazione, con programmi di studio di alta qualità e un corpo docente altamente specializzato. Inoltre, l’università è impegnata a creare un ambiente di lavoro accogliente e inclusivo, dove i dipendenti possono esprimere al meglio le proprie competenze e abilità e collaborare a progetti stimolanti e innovativi.

Credits: Sepy/DepositPhotos.com

I contenuti di questo sito web hanno esclusivamente scopo informativo e si riferiscono alla data 15 Aprile 2023.
I contenuti non intendono sostituire consulenza e informazioni ufficiali che sono reperibili su www.unicusano.it

CHIEDI INFORMAZIONI

icona link