Università | 24 Ottobre 2014
Come preparare un CV (parte II)

Come preparare un CV (parte II)

Nel post precedente abbiamo iniziato a darvi qualche dritta su come impostare un CV. La ragione per cui siamo ancora qua a parlarne è che, anche se in pochi lo capiscono, è veramente un passaggio importante nella vostra carriera professionale perché è il primo. Le sfaccettature su come preparare un CV sono davvero molte e il consiglio è di tenere bene a mente quanto stiamo spiegando perché sarà una specie di vademecum su come entrare in contatto con le aziende nel modo corretto. Ecco cos’altro c’è da dire su come preparare un CV.

Stavamo facendo un viaggio nel mondo formativo di come preparare un CV. È ora arrivato il momento di entrare nella terza sezione e cioè in quella legata al percorso scolastico. Si tratta di comunicare al papabile datore di lavoro il proprio titolo di studi e i corsi frequentati che riguardano il suo know how. Fate attenzione quando parlate del vostro diploma di laurea o di maturità: è importante che indichiate esattamente il titolo di studio e l’eventuale indirizzo scelto, l’istituto presso il quale lo avete preso, l’anno in cui è avvenuto il tutto, la disciplina in cui avete discusso la tesi e la votazione finale. È importante anche mettere nel test le vostre esperienze di formazione o specializzazione post-diploma o post-laurea. Non escludete neanche altri corsi qualificanti, che potrete mettere nella sezione “Corsi extrascolastici”. La prassi è la stessa coi corsi all’estero e per eventuali borse di studio.
Le esperienza formativa è una parte buona soprattutto per quelli che non hanno ancora maturato esperienze professionali, è importante indicare altre esperienze, oltre a quelle più prettamente scolastiche o lavorative, che sono comunque altamente professionalizzanti. Per capirci, qua vanno gli stage e i tirocini. Valgono anche quelle esperienze non istituzionalizzate che indicano la capacità di saper svolgere una serie di compiti professionalmente importanti. Un esempio? Chi si occupa della contabilità di un’associazione di volontariato, gestendo fondi pubblici e privati su specifici progetti. Saper come preparare un CV, poi, passa alla sezione delle conoscenze delle capacità. Qua vanno indicate le lingue col loro vero livello (non bluffate), magari suddiviso in scritto e parlato. Fino a poco tempo fa sempre qua andavano le skills legate ai computer ma è quasi desueto perché ormai tutti i giovani sanno usare un computer, il pacchetto Office e i social network. L’iter che vi spiega come preparare un CV si conclude con l’ultima sezione e cioè quella delle altre informazioni. Questa è la parte “creativa” del documento. Da qua potrete definitivamente conquistare o perdere un colloquio. Dovreste metterci dentro:

  • la partecipazione ad attività di associazioni culturali, di volontariato, sportive;
  • gli hobby;
  • la disponibilità ad effettuare viaggi e/o trasferte, sia sul territorio nazionale sia estero;
  • la disponibilità a partecipare a corsi di formazione e/o percorsi di sviluppo professionale;
  • gli interessi professionali e le tue attitudini (lavoro in gruppo, gestione dello stress, leadership, …).

Vi salutiamo ricordandovi che anche l’occhio vuole la sua parte. Il resto lo potrete leggere  sul sito ufficiale, sul BLOG di UNICUSANO o ponendo domande attraverso l’apposito form per richiedere informazioni https://www.unicusano.it/contatti-universita.

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