Università | 18 Maggio 2025
Cos’è il diritto commerciale: materie principali e sbocchi lavorativi

Cos’è il diritto commerciale: materie principali e sbocchi lavorativi

Il diritto commerciale è una branca fondamentale del diritto privato che regola l’attività economica e imprenditoriale. Dalla disciplina delle società ai contratti commerciali, fino alle procedure concorsuali, questo ambito giuridico gioca un ruolo cruciale nel garantire equilibrio e trasparenza nei rapporti economici. Comprendere cos’è il diritto commerciale e quali opportunità offre è essenziale per chi desidera intraprendere una carriera nel mondo giuridico, aziendale o finanziario.

In questo articolo scopriremo cosa si studia nel diritto commerciale, quali sono le materie principali, come si svolgono gli esami universitari e quali sono gli sbocchi professionali più interessanti per i laureati in giurisprudenza. Se stai valutando un percorso accademico in ambito giuridico, ti consigliamo di approfondire il corso di laurea magistrale in giurisprudenza online offerto da Unicusano: una soluzione flessibile, aggiornata e orientata al mondo del lavoro.

Cos’è il diritto commerciale: origini e differenze con il diritto civile

Il diritto commerciale è un settore del diritto privato che disciplina le attività economiche organizzate, in particolare quelle svolte dagli imprenditori e dalle imprese. Nasce con l’esigenza di regolamentare i rapporti giuridici che emergono nel contesto dell’economia di mercato, offrendo strumenti normativi ad hoc per garantire sicurezza, rapidità e certezza nei traffici commerciali.

Origini e sviluppo del diritto commerciale

Storicamente, il diritto commerciale affonda le sue radici nel medioevo, con la nascita delle prime corporazioni di mercanti. In quel periodo, le pratiche commerciali cominciarono a richiedere norme autonome rispetto al diritto comune, dando vita a un corpus normativo separato: il cosiddetto diritto dei mercanti. Questo si è poi evoluto fino a diventare parte integrante dei codici di commercio adottati in molti paesi europei a partire dal XIX secolo.

Oggi, in Italia, il diritto commerciale è formalmente integrato nel Codice Civile, ma mantiene una sua identità ben precisa, con principi, istituti e regole proprie.

Differenze tra diritto civile e diritto commerciale

Sebbene entrambi appartengano al diritto privato, diritto civile e diritto commerciale si distinguono per oggetto, finalità e approccio normativo:

  • Il diritto civile disciplina i rapporti tra privati in senso lato (famiglia, proprietà, obbligazioni, successioni);

  • Il diritto commerciale si concentra sui rapporti economici professionali, in particolare quelli tra imprese e tra impresa e consumatore.

Un esempio concreto: un contratto di compravendita tra due privati è regolato dal diritto civile, mentre una compravendita tra due aziende può essere soggetta anche a norme commerciali, con discipline più flessibili e orientate alla tutela del traffico economico.

Principali ambiti del diritto commerciale

Tra le aree coperte da questa disciplina, rientrano:

  • La disciplina dell’impresa e dell’attività imprenditoriale;

  • Il diritto societario, che regola la costituzione, il funzionamento e la gestione delle società;

  • I contratti commerciali come franchising, leasing, factoring, ecc.;

  • Il diritto fallimentare, che disciplina le situazioni di crisi dell’impresa;

  • I titoli di credito (assegni, cambiali, ecc.);

  • Il diritto bancario e dei mercati finanziari.

Comprendere cosa si studia in diritto commerciale permette quindi di entrare in un sistema normativo complesso ma fondamentale per il funzionamento dell’economia moderna. Il programma di diritto commerciale nei corsi universitari approfondisce proprio questi temi, offrendo una preparazione solida sia teorica che pratica.

Le materie principali del diritto commerciale e come si affrontano gli esami universitari

Chi sceglie di studiare diritto commerciale durante il proprio percorso accademico in giurisprudenza si confronta con una serie di materie articolate, che richiedono precisione, capacità logica e attenzione ai casi concreti. Questo ramo del diritto è infatti particolarmente legato alla pratica: non si limita allo studio della norma, ma analizza come le regole giuridiche si applicano nelle dinamiche economiche reali.

Le principali materie del diritto commerciale

Nel percorso universitario, le materie fondamentali del diritto commerciale si suddividono in vari moduli, ciascuno con un focus specifico. Tra i più comuni troviamo:

  • Diritto dell’impresa
    Si studia la figura dell’imprenditore, l’organizzazione dell’impresa, l’azienda come bene produttivo, e la pubblicità commerciale (registro delle imprese, scritture contabili, ecc.).

  • Diritto delle società
    Approfondisce la costituzione, il funzionamento e l’estinzione delle società (S.r.l., S.p.A., società di persone, cooperative), la governance societaria e le responsabilità degli amministratori.

  • Contratti commerciali
    Analizza i contratti tipici del commercio: compravendita, franchising, leasing, somministrazione, appalto, agenzia, factoring e altri strumenti giuridici utilizzati nel business.

  • Diritto fallimentare e delle crisi d’impresa
    Tratta le procedure concorsuali: fallimento, concordato preventivo, liquidazione giudiziale e strumenti di risanamento aziendale, fondamentali in caso di insolvenza.

  • Titoli di credito e strumenti finanziari
    Si studiano assegni, cambiali, obbligazioni e altri titoli utilizzati nei pagamenti e nelle operazioni finanziarie.

Come sono strutturati gli esami universitari

Gli esami universitari di diritto commerciale variano a seconda dell’ateneo, ma in genere seguono una struttura mista:

  • Prove orali, in cui lo studente deve saper argomentare e applicare concetti complessi a casi pratici;

  • Prove scritte, che possono consistere in domande a risposta aperta, test a scelta multipla o analisi di casi giuridici;

  • Simulazioni di casi pratici, in cui si richiede allo studente di applicare le norme a scenari tipici della realtà imprenditoriale.

In alcuni corsi, sono previsti anche lavori di gruppo o redazione di pareri giuridici, utili per sviluppare capacità di problem solving e ragionamento critico.

Un approccio pratico allo studio

Per affrontare al meglio le materie di diritto commerciale, è importante:

  • Studiare con metodo e continuità, dato l’elevato livello di tecnicismo;

  • Utilizzare manuali aggiornati, schemi logici e codici commentati;

  • Esercitarsi con esempi pratici e casi giurisprudenziali, che spesso vengono riproposti in sede d’esame.

In Unicusano, lo studio del diritto commerciale è integrato in un contesto didattico moderno e flessibile, grazie all’e-learning. Per saperne di più, scopri tutti i corsi di laurea in giurisprudenza disponibili online.

Sbocchi lavorativi e opportunità di carriera con il diritto commerciale

Il diritto commerciale non è solo una materia accademica: è un vero e proprio ponte verso il mondo del lavoro. Chi sceglie di specializzarsi in questo settore ha accesso a una varietà di sbocchi lavorativi, che spaziano dalle professioni legali tradizionali fino a ruoli strategici nel mondo aziendale.

Professioni legali legate al diritto commerciale

Tra le carriere più comuni per chi ha una solida preparazione in diritto commerciale troviamo:

  • Avvocato d’impresa
    Un professionista specializzato nella consulenza legale a favore di aziende. Si occupa di contratti, compliance normativa, diritto societario e gestione delle controversie commerciali. Può lavorare sia in studi legali che come legale interno in azienda (corporate lawyer).

  • Consulente legale per imprese
    Una figura sempre più richiesta, soprattutto nelle PMI e nelle startup. Offre supporto giuridico nella stesura di contratti, nei rapporti con fornitori e clienti, nella gestione dei rischi legali e nella tutela della proprietà intellettuale.

  • Notaio
    Il diritto commerciale è una parte rilevante della formazione notarile. I notai redigono atti societari (costituzioni, modifiche statutarie, fusioni, scissioni) e garantiscono la legalità formale delle operazioni aziendali.

  • Magistrato o funzionario pubblico
    Alcuni concorsi pubblici richiedono una preparazione anche in diritto commerciale, soprattutto in ambito economico-finanziario (Agenzia delle Entrate, Corte dei Conti, ecc.).

Ruoli aziendali per esperti di diritto commerciale

Le competenze acquisite in questo campo aprono anche le porte a ruoli di tipo manageriale e tecnico, tra cui:

  • Responsabile compliance e affari legali
    Presidia la conformità normativa dell’attività aziendale e gestisce i rischi legali. È una figura chiave soprattutto nei settori bancario, assicurativo e sanitario.

  • Corporate governance specialist
    Si occupa della struttura e dell’organizzazione delle società, supportando il consiglio di amministrazione e l’assemblea dei soci nella gestione legale delle attività.

  • Esperto in diritto societario e contrattualistica
    Ricercato da studi professionali e multinazionali per la gestione di operazioni straordinarie (fusioni, acquisizioni, joint venture) e per la redazione di contratti commerciali complessi.

Formazione continua e specializzazione

Per accedere a queste professioni è spesso utile (se non indispensabile) completare la propria formazione con:

  • Pratica forense o notarile;

  • Corsi di perfezionamento o master in diritto societario, contrattualistica o diritto bancario;

  • Abilitazioni professionali (esame di Stato da avvocato o concorsi pubblici).

Studiare diritto commerciale, quindi, rappresenta un investimento strategico per chi punta a una carriera solida, trasversale e in continua evoluzione, in ambito sia giuridico che economico-aziendale.

Approfondimenti settoriali del diritto commerciale: esempi pratici e casi tipici

Il diritto commerciale si distingue per la sua forte componente applicativa. Per comprenderne davvero le potenzialità, è utile analizzare alcune aree specialistiche con esempi concreti tratti dall’esperienza didattica e professionale. Questi approfondimenti aiutano a chiarire i principali ambiti di applicazione e mostrano come il diritto entri nella vita operativa delle imprese.

1. Contratti commerciali: strumenti essenziali per l’impresa

I contratti commerciali rappresentano uno dei pilastri del diritto commerciale. Si tratta di accordi stipulati tra operatori economici, spesso con caratteristiche differenti rispetto ai contratti civili (più elasticità, maggiore rilevanza della prassi). Ecco alcuni esempi tipici studiati nei corsi:

  • Contratto di franchising: usato per replicare un modello di business (es. catene di ristorazione).

  • Contratto di agenzia: utile per aziende che vendono tramite intermediari.

  • Contratto di leasing: forma di finanziamento per l’acquisto di beni strumentali.

Durante i corsi, si analizzano le clausole più comuni, le possibili controversie e le tecniche di redazione contrattuale.

2. Diritto fallimentare e gestione delle crisi d’impresa

Il diritto fallimentare, oggi riorganizzato all’interno del Codice della Crisi d’Impresa, si occupa delle situazioni in cui l’impresa non riesce più a far fronte ai propri debiti. È una materia cruciale per chi desidera lavorare nella consulenza, nella magistratura o come curatore fallimentare. Vediamo alcuni casi pratici tipici:

  • Analisi dei presupposti per l’apertura della liquidazione giudiziale;

  • Studio delle procedure di concordato preventivo e ristrutturazione del debito;

  • Ruolo del Tribunale e degli organi della procedura (curatore, commissario giudiziale, ecc.).

Gli studenti imparano a interpretare bilanci, valutare l’insolvenza e comprendere gli interessi contrapposti tra creditori e debitori.

3. Costituzione e gestione delle società

Uno dei temi più studiati è la costituzione delle società. Il diritto societario spiega come nascono, funzionano e si sciolgono le varie forme di impresa collettiva. Di seguito vediamo alcuni esempi pratici affrontati nei corsi:

  • Differenze tra S.p.A. e S.r.l.: dalla governance alla responsabilità patrimoniale.

  • Atto costitutivo e statuto: analisi di modelli reali.

  • Delibere assembleari e poteri dell’amministratore.

Questi contenuti sono essenziali per chi intende intraprendere la carriera di notaio o di consulente legale d’impresa.

4. Diritto bancario e strumenti finanziari

Il diritto bancario, oggi sempre più interconnesso con il diritto commerciale, regola i rapporti tra imprese, banche e clienti. Ecco alcuni degli ambiti trattati:

  • Apertura di credito, fidi, mutui aziendali;

  • Utilizzo e circolazione dei titoli di credito (assegni, cambiali, obbligazioni);

  • Disciplina delle operazioni finanziarie e dei mercati regolamentati.

Questa specializzazione è utile per chi vuole lavorare nel settore bancario o nelle autorità di vigilanza (come la Banca d’Italia o la CONSOB).

Credits: relif/ Getty Images

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