Università | 04 Gennaio 2023
Lavorare con le lingue: le maggiori opportunità

Lavorare con le lingue: le maggiori opportunità

Nell’attuale contesto socio-economico sempre più globalizzato tantissimi giovani sognano di lavorare con le lingue.

Se fino a qualche anno fa la conoscenza dell’inglese era considerato un plus per accedere ad alcuni settori, oggi sembra essere diventato un requisito  di base, non più sufficiente per emergere.
Fermo restando l’importanza di conoscere la lingua più parlata al mondo, attualmente la richiesta si focalizza su altri idiomi.

In linea generale la conoscenza della lingue rappresenta un biglietto da visita importante che permette di accedere a innumerevoli opportunità di lavoro.

Nel corso di questo post scopriremo dove può lavorare un linguista, ovvero quali sono gli sbocchi per chi conosce uno o più idiomi stranieri.

Le lingue più richieste

Prima di scoprire quali sono i lavori più pagati con le lingue faremo una breve panoramica sull’attuale situazione del mercato, e più precisamente su quelli che sono gli idiomi più richiesti dalle aziende.

La conoscenza dell’inglese è ormai considerato un requisito di base, essenziale per qualsiasi tipologia di professionalità.

Un tempo la conoscenza delle lingue era spendibile soprattutto nel settore del turismo.
Oggi, invece, il requisito è ricercato in numerosi altri ambiti del mercato.
Ciò significa che per farsi notare e per risultare professionalmente interessante sul mercato bisogna conoscere le lingue più richieste.

Oggi, per ampliare gli orizzonti occupazionali, bisogna focalizzarsi sugli idiomi dei paesi in via di sviluppo; dei paesi interessanti da un punto di vista commerciale e in generale di quelli che si fanno notare a livello economico.

Quali sono quindi le lingue più richieste sul mercato?

Per quanto riguarda le lingue europee, all’inglese si affiancano lo spagnolo, il tedesco e il francese.

Tra le lingue che promettono interessanti sbocchi lavorativi figurano invece l’arabo, il cinese mandarino e il russo.

Non è altrettanto facile stabilire la retribuzione di un profilo che spende la propria conoscenza delle lingue in ambito professionale.
È impossibile stabilire quanto si guadagna con le lingue dal momento che i settori sono svariati ed estremamente differenti tra loro.
A seconda del livello di preparazione, dell’ambito operativo e dell’esperienza, si parte da stipendi base, da impiegato per intenderci, fino ad arrivare a cifre da capogiro.

Lavori con le lingue: 10 opportunità

Entriamo finalmente nel cuore del nostro post per scoprire quali sono i lavori con le lingue che possono essere svolti senza laurea e quali sono i lavori che invece richiedono il conseguimento di una laurea.

1 – Traduttore e interprete

Le figure del traduttore e dell’interprete vengono spesso confuse, identificate nella stessa professionalità.
In realtà si tratta di due profili che per quanto affini, ed entrambi attivi nel campo delle traduzioni,  svolgono due attività differenti.

In sintesi, e senza entrare nello specifico di titoli e formazione, il traduttore si occupa di tradurre testi scritti mentre l’interprete si occupa di traduzioni orali.

Ciò non significa che un traduttore non possa svolgere anche attività di interprete.

Entrambe le professioni presuppongono un’ottima padronanza della lingua straniera per la quale si effettuano traduzioni e attività di interpretariato.

Le opportunità occupazionali per traduttori e interpreti si concretizzano in Italia e all’estero, sia in forma di lavori saltuari/occasionali, come ad esempio, congressi, conferenze e fiere, e sia come impieghi a tempo indeterminato presso grandi aziende, enti e organizzazioni internazionali.

2 – Assistente di volo

Un’altra possibilità che consente di lavorare con le lingue senza laurea è data dalle compagnie aeree, per le quali la richiesta riguarda le hostess di volo e gli steward.

Si tratta di profili preposti all’assistenza dei passeggeri, che nello specifico si occupano di garantire ai viaggiatori un adeguato livello di comfort e sicurezza.

Le principali mansioni di un assistente di volo, sia esso un uomo o una donna, sono le seguenti:

  • Controllare le carte di imbarco
  • Fornire indicazioni in merito ai posti assegnati
  • Gestire i bagagli all’interno degli appositi alloggi
  • Fornire indicazioni relative alle procedure di sicurezza e di emergenza
  • Distribuire cibo e bevande
  • Fornire servizi di primo soccorso

Hostess e steward devono conoscere una o più lingue straniere, e allo stesso tempo devono possedere una serie di requisiti psico-fisici.

La professionalità non presuppone il conseguimento di una laurea, anche se per alcune compagnie può rappresentare un requisito in grado di fare la differenza in fase di selezione.

3 – Mediatore linguistico

Il mediatore linguistico è un profilo poco conosciuto, o comunque meno noto rispetto ai tradizionali lavori per i quali è richiesta la conoscenza delle lingue.

La figura professionale in questione opera nell’ambito sociale, in tutti quei contesti che richiedono una mediazione linguistica.
Il suo ruolo è consentire/agevolare la comunicazione tra persone che, provenendo da diversi paesi e realtà culturali, non riuscirebbero a comunicare.

La professionalità presuppone la perfetta conoscenza dell’italiano, o comunque della lingua madre, e di una o più lingue straniere.
Nel know how di un professionista rientrano anche conoscenze che riguardano la cultura straniera, le usanze e le tradizioni del Paese a cui fa riferimento la lingua da tradurre.

Gli sbocchi della mediazione linguistica riguardano prevalentemente i centri di accoglienza dei migranti e alcune strutture pubbliche come ad esempio scuole, ospedali e tribunali.

4 – Guida turistica

Tra i lavori ben pagati con le lingue figura quello della guida turistica.

La professione è particolarmente ambita per le ottime prospettive di guadagno e per il fascino intrinseco dell’attività.

Non tutti sanno però che la professione è tanto affascinante quanto complessa dal punto di vista formativo.

Il Decreto Ministeriale dell’11 dicembre 2015 definisce i requisiti per poter diventare una guida turistica:

  • Compimento della maggiore età
  • Laurea triennale
  • Conseguimento dell’abilitazione.

Al superamento dell’Esame il profilo abilitato può svolgere la professione, che in linea generale consiste nell’accompagnare i turisti durante le visite ad attrazioni artistiche, culturali, storiche e paesaggistiche di un dato territorio.
Durante le visite la guida fornisce contenuti e informazioni tecniche relative a musei, scavi archeologici, o qualsiasi altro sito di interesse turistico.

5 – Receptionist

Il settore del turismo è quello in cui si concentra la maggior parte delle opportunità lavorative per chi conosce una o più lingue straniere.

Tra le professioni più ricercate rientra il receptionist, ovvero il profilo che accoglie i clienti all’interno di un hotel.

Oltre alla gestione delle prenotazioni, il receptionist si occupa di espletare la parte burocratica relativa a registrazioni e controllo documenti.
Tra le sue mansioni: fornire al cliente informazioni tecniche in merito ai servizi della struttura; fornire suggerimenti che riguardano i punti di interesse turistico del luogo; risolvere problematiche e disservizi; gestire le eventuali lamentele.

6 – Insegnante di lingue

Per chi intende unire la conoscenza delle lingue con la passione per l’insegnamento la strada da intraprendere è quella per diventare insegnante.

Anche se una buona conoscenza della lingua, a livello scritto ed orale, rappresenta la base ideale per iniziare l’iter formativo, l’insegnamento rientra tra i lavori con laurea in lingue.

Per insegnare nelle scuole pubbliche il percorso parte dal conseguimento di una laurea per arrivare al superamento di un concorso pubblico.

Esiste un’alternativa che permette di insegnare le lingue senza dover necessariamente affrontare l’iter concorsuale: l’insegnamento privato, ovvero insegnare nelle scuole di lingue oppure a domicilio (lezioni private).

In tal caso è sufficiente un livello di conoscenza della lingua e/o un certificato che attesti la preparazione.

7 – Diplomatico

La globalizzazione dei mercati e dell’informazione ha determinato l’aumento della richiesta di diplomatici, ovvero professionisti specializzati in questioni afferenti le relazioni internazionali tra Stati e popoli.

Per quanto il termine venga utilizzato in maniera piuttosto generica e confusionaria dai non addetti ai lavori, il profilo ha una precisa identità professionale.
Il suo ruolo principale è quello di condurre le relazioni internazionali di un Paese, al quale si affiancano sempre più spesso attività che riguardano i servizi alle persone italiane e straniere, in patria e all’estero.

8 – Giornalista

Un altro lavoro con le lingue che offre interessanti gratificazioni personali ed economiche è quello del giornalista, e più in particolare quello del corrispondente estero.

Inviati all’estero e fotoreporter svolgono un lavoro estremamente stimolante, per il quale è richiesta flessibilità, adattabilità e un interesse spiccato verso culture e modi di vivere ‘stranieri’.

L’attività di un giornalista che lavora fuori dai confini nazionali consiste nell’informare il proprio Paese su ciò che accade nel mondo.

I contesti in cui più facilmente trova impiego sono le redazioni giornalistiche e le emittenti televisive.

9 – Responsabile import/export

Alla luce di un forte orientamento verso i mercati esteri tantissime aziende ricercano profili in grado di padroneggiare una o più lingue straniere; in particolare, profili che alle capacità di comunicazione uniscano anche un vocabolario incentrato su termini afferenti il mondo del commercio e le leggi doganali.

Il profilo in questione è solitamente preposto a gestire i contatti e gli scambi internazionali con altre aziende, con fornitori e partner commerciali.

10 – Animatore turistico

Concludiamo il post con una professione che stimola e attrae soprattutto i più giovani, per la quale non sono richiesti particolari percorsi formativi ma una serie di requisiti e attitudini personali da abbinare ad una buona conoscenza delle lingue: stiamo parlando dell’animatore turistico.

In Italia e all’estero la richiesta da parte dei villaggi turistici è in costante aumento.

L’animatore è colui il quale intrattiene gli ospiti di una struttura ricettiva; colui il quale organizza attività ricreative, sportive e ludiche rivolte ad adulti e bambini.

Oltre ai villaggi turistici gli sbocchi si concretizzano anche all’interno di alberghi, stabilimenti balneari, campeggi e navi da crociera. 

Credits: shmeljov / Depositphotos.com

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