Università | 14 Aprile 2022
Metodo di studio giurisprudenza: consigli utili

Metodo di studio giurisprudenza: consigli utili

Quando ci si iscrive all’università ci si trova davanti ad un grande cambiamento. Non solo cambiano le abitudini di vita, ma anche l’approccio allo studio richiede un salto di qualità. Se finora siamo stati abituati ad andare a scuola ogni giorno e a prepararci per le lezioni del giorno dopo, questo sistema all’università non vale più. Nessuno ti chiederà infatti di studiare un capitolo di storia o di eseguire cinque problemi di matematica in un pomeriggio. All’università infatti ti troverai a dover studiare libri interi per superare ogni singolo esame. Tempi e modalità di studio sono una scelta dello studente universitario che, in autonomia, gestirà il proprio percorso universitario.

A questo punto viene spontaneo chiedersi: esiste un metodo di studio per affrontare gli esami universitari?

Una risposta assoluta non esiste, ma niente paura! Se ti stai chiedendo cosa significa quanto hai appena letto, non farti prendere dall’agitazione. La verità è che non esiste un metodo assoluto ed universale che garantisca il superamento di un esame. Ciò significa che ogni studente deve imparare ad individuare il metodo più efficace per sé stesso e metterlo in pratica. Ciò che vale per uno studente non è detto che funzioni al 100% per un altro. Tuttavia ci sono alcuni consigli pratici che, se messi in atto, possono portare a risultati garantiti. Nello specifico, nella nostra guida, andremo a vedere qual è il miglior metodo di studio per giurisprudenza.

Se sei uno studente di legge, devi assolutamente continuare a leggere.

Studiare all’università: l’approccio giusto

Sogni di diventare un futuro avvocato, magistrato, notaio e tutto ciò che puoi divenire con un corso di laurea in giurisprudenza? Allora devi sicuramente leggere i nostri consigli pratici per avvalerti di un buon metodo di studio per giurisprudenza. Prima di vedere però come studiare giurisprudenza, vogliamo fare una riflessione su come approcciarsi allo studio in generale.

Anche se ogni facoltà rappresenta un mondo a sé, per cui studiare ingegneria piuttosto che giurisprudenza non è come studiare sociologia, ci sono delle affinità. Tali affinità riguardano proprio il metodo di studio. Per questo, prima di vedere 5 consigli pratici su come studiare giurisprudenza, elenchiamo i punti fondamentali e basilari comuni ad ogni corso di laurea.

Un giusto approccio allo studio dovrebbe essere basato su questi dieci punti, qualsiasi facoltà si frequenti:

  • Seguire le lezioni in presenza o online
  • Studiare con la giusta motivazione
  • Studiare con spirito critico
  • Elaborare schemi o mappe concettuali
  • Studiare per cicli
  • Utilizzare tecniche di memoria come la tecnica dei loci, il palazzo della memoria ed altre
  • Ripassare costantemente gli argomenti
  • Esporre ad alta voce quanto appreso usando la giusta terminologia
  • Programmare lo studio e fissare obiettivi precisi
  • Imparare dai propri errori per migliorare

Come vedi, quanto abbiamo appena elencato vale per una facoltà come giurisprudenza, ma anche per tutte le altre. Per chi intende studiare legge, è sicuramente opportuno fare un uso più accurato delle tecniche di memoria, vista la tipologia degli argomenti oggetto d’esame. Attenzione! Non ti stiamo suggerendo di imparare a memoria. Al contrario, ti stiamo consigliando di usare le tecniche di memorizzazione delle informazioni.

Ma dopo questa opportuna premessa, passiamo al fulcro della nostra guida: ovvero qual è il metodo di studio per giurisprudenza.

Metodo di studio giurisprudenza: 5 consigli pratici

metodo di studio giurisprudenza ragazza

Credits: [mimagephotos]/Depositphos.com

C’è chi afferma che la facoltà di giurisprudenza è difficile per via delle tante informazioni da ricordare con estrema precisione. In effetti gli esami di legge non sono una passeggiata di salute. Ci sono codici e articoli da imparare e soprattutto da comprendere. Per questo sbaglia chi tende a prendere giurisprudenza in modo leggero, come se bastasse “imparare a memoria”. L’errore più grande che può fare chi studia legge è proprio questo, ovvero imparare a memoria un testo giuridico come fosse una poesia di Giacomo Leopardi. Quindi serve un metodo particolare per studiare giurisprudenza? Sicuramente un testo giuridico è diverso da un testo di matematica o di letteratura. Occorre capire i concetti, organizzarli, saperli esporre ed applicare ai casi specifici e reali. Di seguito andremo a vedere 5 consigli pratici e fondamentali per destreggiarsi tra gli esami di giurisprudenza e portare a casa risultati.

Elenchiamoli di seguito per poi analizzare un punto alla volta:

  1. Essere motivati
  2. Seguire le lezioni
  3. Studiare per cicli
  4. Utilizzare tecniche di memoria adeguate
  5. Ripassare costantemente

Partiamo dal primo punto, la motivazione.

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1 –  Essere motivati

C’è un aspetto fondamentale alla base di ogni scelta importante ed è la motivazione. Quando parliamo di motivazione intendiamo dire partire con il piede giusto e si sa, chi parte bene è già a metà dell’opera. Essere motivati è estremamente importante sia quando si compie la scelta del percorso di laurea, sia durante gli anni di studio. Con questo intendiamo dire che per studiare una qualsiasi materia è necessario provare interesse verso di essa. Quante volte ti hanno detto che giurisprudenza è difficile? Probabilmente tante. Eppure, aver voglia di farcela, darsi un obiettivo ed impegnarsi per raggiungerlo, è di grande aiuto per superare tanti ostacoli. Per questo il primo consiglio che vogliamo darti è proprio quello di mantenere alta la motivazione sempre. Ogni mattina, al tuo risveglio, cerca in te quella voglia di studiare e di apprendere che ti consentirà di metterti sui libri con dedizione.

Un buon sistema è iniziare la giornata ripassando. Prima di studiare nuovi concetti, cerca di riprendere quelli già appresi e ripercorrili velocemente. In questo modo, verificando di aver studiato bene il giorno prima, ti sentirai più motivato, perché saprai di aver svolto un buon lavoro.

Dobbiamo anche essere onesti. Non siamo robot e non possiamo pretendere di avere ogni giorno la motivazione alta. Può capitare di sentirsi giù di tono e non aver voglia di studiare. Quando ti trovi in questa situazione, conta fino a 10, ovvero prenditi il tuo tempo. Iniziare a studiare alle 9:00 anziché alle 8:30 non ti cambierà la vita. Quindi, alzati, fai dei piccoli gesti che possono aiutarti a rilassarti, recupera calma e concentrazione e, solo quando sarai pronto, siediti ed apri i libri.

Una volta ritrovata la concentrazione e soprattutto la motivazione, potrai organizzare e sfruttare al meglio la giornata di studio.

2 – Seguire le lezioni

Dopo la motivazione, qual è il secondo consiglio pratico per trovare un giusto metodo di studio per giurisprudenza? Sicuramente seguire le lezioni. Ci sono atenei tradizionali che prevedono la frequenza fisica in aula ed atenei, come il nostro, che hanno adottato il metodo e-learning. In entrambi i casi, è richiesto un impegno da parte dello studente. Nel primo caso si richiede la presenza in sede, nel secondo l’accesso alle video lezioni. Seguire una lezione in presenza non significa andare in aula a chiacchierare con i propri compagni di corso. Seguire una video lezione non significa “mettere play” e uscire dalla stanza per una telefonata. Le ore di lezione sono ore preziose ed utili se ti impegni a seguirle nel modo giusto. Tutti gli studenti che frequentano attivamente (sia in sede che da remoto) le lezioni hanno trovato e trovano giovamento da questa pratica. I motivi sono presto spiegati:

  • La lezione getta le basi del lavoro di studio da fare in un secondo momento. Quindi, quando sarai chiamato a studiare sul libro, ti accorgerai che gli argomenti sono molto più veloci e facili da apprendere perché li avrai già interiorizzati a lezione.
  • In caso di dubbi potrai rivolgerti direttamente al docente o contattare i tuoi tutor.

Ricapitolando, seguire le lezioni in modo attivo e costruttivo, è già parte del metodo di studio per giurisprudenza. Ricorda inoltre di prendere appunti in modo da focalizzare i concetti più importanti.

Il vantaggio di un ateneo come Unicusano è permettere allo studente di essere autonomo nella gestione dello studio. La nostra piattaforma e-learning è attiva 24 ore su 24, tutti i giorni. In questo modo sarai tu a decidere come e quando dedicarti alle lezioni e allo studio, senza lo stress di viaggi in treno e corse per accaparrarsi la prima fila.

3 – Studiare per cicli

Lo studente di giurisprudenza sa benissimo che il superamento degli esami previsti dal suo corso di laurea, richiede lo studio di tomi di un certo volume. Per affrontare al meglio lo studio di questi testi, è necessario organizzare e pianificare l’impegno richiesto. In che modo? Provando a studiare per cicli, in modo da mantenere sempre alto il livello di attenzione.

Un sistema efficace è quello che prevede un ciclo composto da:

  • 40 minuti di studio
  • 10 minuti di pausa
  • Ripasso

Pertanto, concentrati sullo studio per circa 40 minuti leggendo, sottolineando e ripetendo quanto hai compreso. Una volta passati i 40 minuti, concediti una bella pausa di circa 10 minuti in cui staccare la spina e pensare ad altro. Terminata la pausa di 10 minuti, torna sui libri ma questa volta per effettuare un ripasso di quanto hai studiato nei primi 40 minuti.

Studiare per cicli, fissando delle sessioni da 40 minuti intensi di studio, ti farà sentire meno stanco. Inoltre, il ripasso a fine pausa ti permetterà di fissare meglio i nuovi concetti appresi.

4 – Utilizzare tecniche di memoria adeguate

Eccoci al quarto suggerimento per studiare giurisprudenza. Si tratta di un consiglio estremamente prezioso che riguarda più da vicino il metodo di studio.

Nel caso di giurisprudenza, ricorrere all’utilizzo di tecniche di memoria si rivela un sistema di grande efficacia. Le tecniche di memoria infatti facilitano enormemente l’aspetto della memorizzazione.

Ricordiamo in questa sede alcune delle tecniche più diffuse e di maggior efficacia.

Conversione fonetica

La conversione fonetica è una tecnica utilissima per memorizzare i numeri. Come funziona? In questo modo. Associando i numeri ai suoni delle consonanti, questo permettere di trasformare qualsiasi numero prima in parole e poi in immagini da ricordare facilmente. Con questa tecnica è possibile memorizzare tutti i numeri degli articoli. A questo punto entra in scena il principio P.A.V. Questa tecnica permette di prendere la parola creata con la conversione fonetica del codice e creare un’immagine da associare all’argomento del codice stesso.

Mappe mentali

Le mappe mentali consento di approfondire la conoscenza degli argomenti degli articoli.

Con la loro struttura reticolare fatta di connessioni tra i concetti, puoi avere una visione generale dell’argomento e approfondire le relazioni. La mappa mentale inoltre consente di inserire immagini. Tramite queste immagini lo studente è facilitato nella memorizzazione dei concetti e degli articoli.

5 – Ripassare costantemente

Eccoci al quinto ed ultimo punto della nostra guida su come studiare giurisprudenza attraverso il metodo migliore. Un errore che molto spesso viene fatto dagli studenti è quello di dare poca importanza al ripasso degli argomenti già studiati. In realtà, come anticipato anche nei punti 1 e 2 della nostra guida, ripassare costantemente è davvero produttivo.

Ricorda quindi di inserire sempre il ripasso nella tua giornata di studio. Durante tutto l’arco della preparazione di un esame, dovrai dedicare tempo al ripasso per consolidare le nozioni apprese nella tua mente. Anche in questo caso bisogna ripassare per cicli. Abbiamo già visto che un ottimo metodo consiste nel ripassare velocemente ogni giorno quanto studiato il giorno prima. Altro consiglio, come suggerito nel punto 2, è quello di studiare, fare una pausa e poi ripassare quanto studiato poco prima.

Come vedi anche i ripassi vanno scadenzati, non solo nell’arco della giornata, ma durante tutto il periodo di studio. Facciamo un esempio pratico. La preparazione dell’esame richiede molto tempo, come un mese. Oltre a ripassare ogni giorno una piccola parte del programma, potresti dedicare al ripasso un intero giorno, a fine settimana. L’ideale sarebbe, avendo a disposizione 4 settimane, dedicare le prime 3 settimane allo studio dei nuovi concetti e l’ultima al ripasso.

Questi sono i 5 consigli pratici per adottare un buon metodo di studio per giurisprudenza. Non ci resta che suggerirti di metterli in atto e farti un grande in bocca al lupo per il tuo percorso universitario.

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