Università | 08 Agosto 2022
PEI e PDP: quali sono le diffrenze?

PEI e PDP: quali sono le diffrenze?

PEI e PDP sono due documenti di programmazione fondamentali per l’insegnamento ad alunni con BES e DSA, e quindi con la necessità di sostegno. I docenti devono essere in grado di compilare ed utilizzare nel modo giusto PEI e PDP, secondo quanto stabilito dalla leggi e dalle normative in vigore. A loro volta, anche le famiglie devono poter essere in grado di leggere e comprendere i due documenti, in modo da capire se sono strutturati correttamente.

Vediamo quindi che cosa sono PEI e PDP, quali sono le differenze e come compilarli.

Cosa sono PEI e PDP

Il PEI, acronimo di Piano Educativo Individualizzato, è un documento che viene redatto ad inizio anno scolastico, con lo scopo di garantire l’integrazione scolastica di alunni con disabilità certificata. Nel PEI si descrive tutta la programmazione delle attività didattiche ed educative che i docenti ritengono maggiormente utili per raggiungere gli obiettivi prefissati, e si indicano metodi, materiali di studio e criteri di valutazione.

Il PDP, o Piano Didattico Personalizzato, invece, individua il percorso formativo più efficace per consentire all’alunno com DSA o BES non certificato di raggiungere gli obiettivi formativi, anche attraverso l’adozione di strumenti compensativi e altre misure dispensative necessarie quando previste.

Alla luce di queste definizioni, è chiaro come le differenze tra PEI e PDP siano numerose: si tratta infatti di documenti diversi e destinati ad alunni con problematiche diverse. Chiarite le differenze tra PDP e PEI, vediamo chi deve compilare i due documenti, quando sono obbligatori e a chi spetta la firma.

Quando compilare il PEI o il PDP

 Il PEI deve essere compilato ogni volta che nella scuola siano presenti alunni con disabilità certificata: il documento deve essere elaborato con il contributo degli insegnanti curricolari, del docente di sostegno, dei genitori, dagli operatori dell’ASL e dalle figure che ruotano attorno all’allievo per favorirgli lo sviluppo e l’integrazione, nel corso di un apposito incontro del  Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo.

Il PDP, invece, si compila quando a scuola ci sono alunni:

  • con certificazione di diagnosi di DSA, ossia Disturbi Specifici dell’Apprendimento come dislessia, discalculia, disortografia e disgrafia;
  • alunni BES non certificati, ossia con Bisogni Educativi Speciali di natura psicologica, comportamentale, emotiva;
  • alunni che si trovano in una situazione di svantaggio economico, sociale, linguistico.

PDP e PEI: quando sono obbligatori

Compilare il PEI è sempre obbligatorio, in base a quanto stabilito dalla L. 104/92 e dal D.P.R. 24/2/94, in presenza di alunni con disabilità certificata.

IL PDP, secondo quanto previsto dalla Legge 170/2010 e dalle Linee Guida del MIUR, è obbligatorio in presenza di una diagnosi di DSA certificata. In caso di alunni con BES non certificati e studenti in situazione di svantaggio, invece, compilare il PDP non è obbligatorio, e i docenti sono liberi se utilizzare o meno uno strumento formale come il PDP. Tuttavia, è sempre opportuno verbalizzare le motivazioni della scelta.

Chi deve redigere il PEI e chi redige il PDP

Come anticipato, il PEI è compilato dalla scuola insieme ai servizi socio-sanitari competenti, in collaborazione della famiglia dell’alunno disabile.

Il PDP è invece redatto dal consiglio di classe, ed è buona prassi consultare sempre i genitori e le figure professionali coinvolte nella diagnosi di DSA.

Come compilare il PDP e il PEI

Il PEI deve essere redatto ad inizio anno scolastico e, in linea generale, deve contenere:

  • gli obiettivi didattici, educativi, di socializzazione;
  • i metodi;
  • i materiali didattici;
  • i criteri di valutazione.

Inoltre, nel PEI è necessario indicare gli interventi e le attività programmate dagli insegnanti in collaborazione ai servizi socio-sanitari e alla famiglia.

Non esiste quindi un modello unico di PEI: la normativa stabilisce gli elementi fondamentali che devono essere presenti nel documento, ma gli insegnanti e i professionisti socio-sanitari definiranno il resto in base al caso concreto.

Il PDP invece deve essere compilato entro i primi tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico e deve riportare:

  • dati anagrafici e le informazioni sull’alunno
  • la descrizione delle sue abilità di lettura, scrittura e calcolo
  • la programmazione delle attività didattiche, compresi gli strumenti compensativi da usare e le misure dispensative da adottare
  • i criteri di verifica e valutazione.

A chi spetta la firma del PEI e del PDP

Il Piano Educativo Individualizzato deve essere firmato da tutti coloro che hanno partecipato alla sua redazione, pertanto la responsabilità sarà condivisa tra scuola e servizi socio-sanitari.

Il PDP invece deve essere firmato dal dirigente scolastico, dai docenti e dalle famiglie. Questo perché, per rendere il PDP realmente efficace, è fondamentale il coinvolgimento di tutti i soggetti che prendono parte al percorso formativo dell’alunno. La responsabilità rimane comunque a carico della scuola.

Credits: AndrewLozovyi/DepositPhoto

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