Università | 11 Agosto 2022
Si può insegnare con la laurea triennale? Guida pratica

Si può insegnare con la laurea triennale? Guida pratica

L’insegnamento rientra tra le professioni del pubblico impiego più ambite; ecco perché in molti si domandano se si può insegnare con la laurea triennale.

È chiaro a tutti che il percorso per diventare insegnante non è semplice; concorsi e abilitazioni sono gli step principali per intraprendere la professione.
Non tutti però sanno esattamente quali sono i requisiti per insegnare e come funziona il reclutamento degli insegnanti all’interno del sistema scolastico italiano.

Le continue modifiche normative e le regolamentazioni straordinarie determinano dubbi e confusione in chi ambisce a diventare insegnante.

In questo post parleremo di laurea triennale e insegnamento analizzando nel dettaglio tutte le opportunità legate al titolo di studi definito ‘laurea breve’.

Buona lettura!

Cosa serve per insegnare

L’iter formativo e le procedure per accedere all’insegnamento sono disciplinati dal Decreto Legislativo n.59 del 2017.

I requisiti essenziali per diventare insegnante nella scuola italiana sono due:

  • titolo di accesso
  • abilitazione

I titoli di accesso rappresentano il requisito essenziale per insegnare nella scuola italiana.
Chi è in possesso del titolo di accesso ma non ha conseguito l’abilitazione viene inserito all’interno delle graduatorie di III fascia, dedicate agli incarichi di supplenza a tempo determinato nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Tali graduatorie hanno una durata pari a tre anni, alla scadenza dei quali è previsto l’aggiornamento tramite apposito Decreto.

Per chi oltre al titolo di accesso ha conseguito anche l’abilitazione è previsto l’inserimento nelle graduatorie di istituto di II fascia.
I profili inseriti in tali graduatorie possono ricoprire incarichi di supplenza a tempo determinato e, in più, possono partecipare ai concorsi per titoli ed esami, alle cui graduatorie si attinge per i ruoli a tempo indeterminato.

Alcuni titoli sono abilitanti all’insegnamento nell’ambito della scuola dell’infanzia e primaria; altri richiedono un ulteriore passaggio.

Di seguito i titoli che abilitano direttamente all’insegnamento:

  • Laurea in Scienze della formazione primaria (vecchio e nuovo ordinamento)
  • Diploma di Istituto magistrale o di scuola magistrale (solo per la scuola dell’infanzia) conseguito entro l’anno 2001-2002
  • Diploma di liceo Socio-psico-pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002

A questo punto in molti aspiranti insegnanti sorge un dubbio: ‘con la laurea triennale in lettere moderne si può insegnare?’

La risposta è ‘no’. Dal momento che si tratta di una triennale non afferisce a nessuna classe di concorso.

L’abilitazione rappresenta invece il requisito essenziale per insegnare nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Per quanto riguarda l’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado è quindi richiesto un ulteriore step, ossia il conseguimento dell’abilitazione.

Secondo quanto riportato sul sito del Miur, per partecipare ai concorsi è necessario il possesso dei seguenti requisiti:

  • Laurea vecchio ordinamento (4 anni) oppure laurea magistrale nuovo ordinamento (3+2 o 4+1)
    o un titolo equipollente
  • 24 Crediti Formativi Universitari in discipline antro-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche in forma curricolare, aggiuntiva o extracurricolare.

L’abilitazione, quindi, non è più un requisito obbligatorio per accedere ai concorsi per cui chi possiede una laurea magistrale e i 24 CFU ma non è abilitato può comunque partecipare alla selezione.

Il concorso è il passaggio obbligato per accedere al ruolo.

Per quanto riguarda i ruoli di sostegno il percorso formativo richiede un’ulteriore specializzazione.

Come conseguire i 24 Crediti Formativi

Prima di analizzare le casistiche per le quali è possibile insegnare con la sola laurea triennale è necessario un piccolo approfondimento sui Crediti Formativi.
In questo paragrafo risponderemo ai quesiti più comuni relativi ai 24 CFU: cosa sono, a cosa servono e come conseguirli.

Partiamo dalla disciplina normativa.

Il D. Lgs 59 e il DM 616 del 2017 hanno modificato l’iter previsto per l’insegnamento introducendo l’obbligo dei 24 CFU.

A partire dal 2017, quindi, il titolo di laurea non è più sufficiente per diventare insegnante.

La sigla CFU identifica i Crediti Formativi Universitari, attualmente un requisito indispensabile per essere inseriti nelle graduatorie provinciali e per partecipare ai concorsi docenti.

I settori disciplinari nei quali è richiesta l’integrazione dei crediti sono i seguenti:

  • Pedagogia
  • Psicologia
  • Antropologia
  • Metodologie e tecnologie didattiche generali

I 24 CFU devono essere conseguiti in almeno 3 dei suddetti 4 ambiti.
Per ogni ambito devono essere conseguiti almeno 6 crediti

Alcune lauree prevedono già nel piano di studi alcuni degli insegnamenti elencati dal Miur nel Decreto.
Nel caso specifico è quindi sufficiente richiedere il riconoscimento e la relativa certificazione.

Cerchiamo di capire, invece, qual è il percorso da intraprendere per chi ha la necessità di ottenere i CFU.

L’iter prevede la frequentazione di appositi corsi, attivati da università ed enti AFAM con l’intento di approfondire i Settori Scientifico Disciplinari previsti dal Decreto.

Tra i corsi validi al fine del conseguimento dei 24 CFU il corso di aggiornamento professionale attivato dall’università telematica Niccolò Cusano.

Si tratta di un percorso formativo che consente il raggiungimento degli obiettivi formativi di cui all’Allegato A del D.M. 616/2017, per cui si rivolge a tutti i diplomati e laureati in tutte le discipline del nuovo e vecchio ordinamento.

Gli insegnamenti sono così articolati:

  • Antropologia culturale: 6 CFU (modalità telematica)
  • Pedagogia speciale: 6 CFU (modalità telematica)
  • Pedagogia generale: 6 CFU (in presenza)
  • Psicologia dell’età evolutiva: 6 CFU (in presenza)

Al termine di ogni insegnamento è previsto un esame, finalizzato ad accertare il conseguimento degli obiettivi formativi.

In totale l’impegno per il corsista è pari a 600 ore.
Il costo del corso è pari a 500 euro, da corrispondere in due rate.

Insegnamento con laurea triennale: i requisiti

A chi si domanda ‘Posso insegnare con laurea triennale?’ rispondiamo ‘solo in alcuni casi e contesti’.

Come precisato dal Decreto Ministeriale n.39 del 1998 e dal successivo D.M. n.22 del 2005, la laurea triennale non rappresenta un titolo valido per insegnare nelle scuole medie e nei licei.
Ciò significa che:

  • insegnare alle medie con laurea triennale non è possibile
  • insegnare alle superiori con laurea triennale non è possibile

Non è previsto quindi un concorso scuola che consente di diventare insegnanti di ruolo con la sola laurea triennale.

MAD

Esistono delle possibilità che permettono di insegnare alle elementari con la laurea triennale. Stiamo parlando della Messa A Disposizione, ovvero di quella che in acronimo diventa MAD.

La Messa A Disposizione è un meccanismo che permette di insegnare con la triennale, anche senza aver conseguito l’abilitazione e superato il concorso.

La MAD è identificabile in una sorta di candidatura spontanea attraverso la quale è possibile ricoprire ruoli di supplenza.
Le supplenze con laurea triennale riguardano uno dei seguenti incarichi:

  • Insegnamento materie afferenti il titolo triennale conseguito
  • Incarichi amministrativi, tecnici e ausiliari
  • Docenze estive di recupero
  • Docenze di sostegno

Le suddette esperienze consentono al laureato triennale di accumulare punti di presenza validi per il futuro, per l’inserimento nelle graduatorie e finalmente la ‘conquista’ di un incarico fisso.

Solitamente gli istituti attingono dalle MAD ad esaurimento delle graduatorie.

I contratti per tali tipologie di supplenze non possono superare i 12 mesi.

In sintesi, con la laurea triennale si può insegnare in qualità di supplente ma non si può ottenere una cattedra.

Prima di concludere il paragrafo una piccola precisazione relativa alla domanda di Messa A Disposizione.
È importante, in fase di compilazione, prestare attenzione ad una serie di dettagli: indicare con precisione i dati anagrafici, i titoli di studio conseguiti e la classe di concorso più affine al proprio titolo di studio.

È possibile candidarsi presso uno o anche più istituti, eventualmente anche in diverse province.
Anche dal punto di vista temporale l’insegnante con laurea triennale non ha particolari vincoli; le domande di MAD possono essere inoltrate in diversi periodi dell’anno.

Educatore

Una delle possibili strade percorribili da chi non intende partecipare al concorso docenti e desidera insegnare con la laurea triennale è quella dell’educatore.

Si tratta di una possibilità riservata a chi possiede una laurea in Scienze dell’Educazione, con la quale è possibile svolgere il ruolo di educatore all’interno dei nidi per i bambini fino a 3 anni.

Ad eccezione della L-19, a tutte le altre classi triennali tale percorso professionale è precluso.

Scuole private

Il quesito più comune tra gli aspiranti insegnanti che non hanno conseguito un titolo magistrale è il seguente: ‘con la laurea triennale si può insegnare nelle scuole private?’
Si tratta di un dubbio piuttosto frequente, che nasce dalla convinzione che l’ambito formativo privato sia più accessibile rispetto a quello pubblico.

In realtà, anche se l’iter per insegnare è meno complicato, la laurea triennale non consente l’insegnamento nelle scuole private.

Attualmente l’obiettivo comune delle scuole private è equipararsi il più possibile a quelle pubbliche per non creare differenze tra gli alunni, soprattutto per ciò che concerne la relativa preparazione.

Gli aspiranti docenti possono comunque ottenere un incarico a tempo determinato o possono essere chiamati per qualche supplenza breve.

Insegnante privato

Diverso il discorso dell’insegnante privato, che a differenza di quello che potrebbe sembrare non è colui il quale insegna nelle scuole private ma più semplicemente colui il quale insegna privatamente.

Ad esempio, con la laurea triennale in lingue l’attività di insegnamento può essere svolta in ambito privato attraverso due modalità: ripetizioni e insegnate privato.

La prima modalità è quella delle classiche ripetizioni a domicilio, rivolte agli studenti che devono recuperare un’insufficienza o che hanno l’esigenza di migliorare la comprensione di un argomento poco chiaro.

Ad esempio, con la laurea triennale in lingue si può insegnare attraverso le ‘lezioni private’ rivolte a persone interessate alla materie; nel caso specifico ad imparare una lingua straniera.

In entrambi i casi un docente con la laurea triennale può avvalersi di uno dei numerosi siti web per offrire servizi di ripetizioni e lezioni private a studenti e persone interessate.

Chiaramente la possibilità non è rivolta esclusivamente ai laureati in lingue ma a chiunque intende insegnare con la laurea triennale senza conseguire la specializzazione e l’abilitazione.

Ora conosci i casi in cui si può insegnare con la triennale per cui non ti resta che individuare la strada più giusta per assecondare le tue ambizioni e per accedere al mondo dell’insegnamento.

Credits: Wavebreakmedia / Depositphotos.com

I contenuti di questo sito web hanno esclusivamente scopo informativo e si riferiscono alla data 11 Agosto 2022.
I contenuti non intendono sostituire consulenza e informazioni ufficiali che sono reperibili su www.unicusano.it

CHIEDI INFORMAZIONI

icona link