Università | 03 Maggio 2025
Metodi quantitativi per l’economia: cosa sono e a cosa servono

Metodi quantitativi per l’economia: cosa sono e a cosa servono

L’economia moderna si basa sempre più sull’analisi rigorosa dei dati e sull’applicazione di strumenti matematici e statistici sofisticati. I metodi quantitativi rappresentano il ponte tra la teoria economica e la realtà empirica, permettendo di trasformare intuizioni e ipotesi in risultati misurabili e verificabili. Approfondiamo il loro funzionamento nel dettaglio e scopriamo perché sono così importanti nell’ottica di una carriera in ambito economico. 

Metodi quantitativi economia: cosa sono e perché si studiano

I metodi quantitativi in economia costituiscono l’insieme di tecniche matematiche, statistiche e computazionali utilizzate per analizzare fenomeni economici complessi. Questi strumenti permettono di raccogliere, elaborare e interpretare grandi quantità di dati per comprendere le dinamiche dei mercati, il comportamento dei consumatori e le tendenze macroeconomiche.

La disciplina comprende diverse aree specializzate. L’econometria rappresenta il cuore dell’analisi quantitativa, combinando teoria economica, matematica e statistica per testare ipotesi e stimare relazioni causali tra variabili economiche. La statistica economica fornisce gli strumenti per descrivere e sintetizzare i fenomeni attraverso indici, medie e distribuzioni. I modelli matematici permettono di formalizzare teorie economiche e simulare scenari alternativi, mentre l’analisi delle serie temporali si concentra sullo studio dell’evoluzione nel tempo di variabili come PIL, inflazione e tassi di interesse.

L’importanza dello studio di questi metodi deriva dalla crescente complessità dell’economia globale. Le decisioni aziendali e politiche richiedono basi empiriche solide, supportate da analisi rigorose. I metodi quantitativi permettono di identificare pattern nascosti nei dati, quantificare l’incertezza attraverso intervalli di confidenza e scenari probabilistici, e fornire previsioni affidabili per supportare processi decisionali strategici.

La digitalizzazione ha amplificato ulteriormente questa rilevanza. L’esplosione dei big data ha creato nuove opportunità di analisi, mentre l’intelligenza artificiale e il machine learning stanno rivoluzionando le modalità di elaborazione delle informazioni economiche. Metodi quantitativi economia: materie di studio e strumenti utilizzati

Per intraprendere lo studio dei metodi quantitativi in economia, il percorso formativo ideale inizia con un corso di laurea triennale online in economia aziendale e management. Questa modalità di studio offre la flessibilità necessaria per acquisire competenze specialistiche mantenendo equilibrio con altri impegni professionali o personali.

Il corso di laurea in Economia online comprende l’acquisizione di conoscenze fondamentali nei vari campi dell’economia e della gestione delle aziende pubbliche e private, nonché i metodi e le tecniche quantitative della Matematica per le applicazioni economiche, della Matematica finanziaria e attuariale e della Statistica. La preparazione fornita al laureato in ambito aziendale è arricchita grazie alla previsione di crediti formativi nell’ambito delle materie giuridiche, necessari alla conoscenza del quadro normativo di riferimento all’interno del quale si svolge l’attività aziendale.

Il piano di studi del Corso di Laurea Triennale in Economia aziendale e Management, appartenente alla Classe delle lauree in Scienze dell’Economia e della gestione aziendale, è strutturato per fornire una formazione completa e progressiva:

Primo anno – Fondamenti teorici e metodologici:

  • Economia aziendale (9 CFU) – fornisce le basi della gestione d’impresa
  • Economia politica (9 CFU) – introduce i principi microeconomici e macroeconomici
  • Statistica (6 CFU) – primo approccio ai metodi quantitativi
  • Diritto privato e pubblico (18 CFU) – quadro normativo di riferimento
  • Metodi matematici dell’economia (9 CFU) – strumenti matematici applicati
  • Storia economica (9 CFU) – evoluzione dei sistemi economici

Secondo anno – Approfondimento specialistico:

  • Ragioneria generale e applicata I (9 CFU) – contabilità e bilancio
  • Economia degli intermediari finanziari (9 CFU) – mercati e istituzioni finanziarie
  • Economia e gestione delle imprese (9 CFU) – strategie aziendali
  • Metodi per la valutazione finanziaria (9 CFU) – tecniche quantitative avanzate
  • Politica economica (9 CFU) – intervento pubblico nell’economia
  • Diritto commerciale e del lavoro (15 CFU) – normativa specialistica

Terzo anno – Specializzazione e competenze trasversali:

  • Scienza delle finanze e Economia delle amministrazioni pubbliche (15 CFU)
  • Organizzazione aziendale (6 CFU) – gestione delle risorse umane
  • Diritto tributario (9 CFU) – fiscalità d’impresa
  • Idoneità informatica (4 CFU) – competenze digitali essenziali
  • Lingua Inglese (6 CFU) – comunicazione internazionale
  • Materie a scelta (12 CFU) – personalizzazione del percorso
  • Stages e tirocini (4 CFU) – esperienza pratica
  • Prova finale (4 CFU) – elaborato di sintesi

Questo percorso formativo integra teoria economica, strumenti quantitativi e competenze pratiche, creando il background necessario per specializzarsi successivamente nei metodi quantitativi più avanzati attraverso master specialistici o lauree magistrali.

Esempi pratici ed applicazioni dei metodi quantitativi nell’economia reale

Le applicazioni pratiche dei metodi quantitativi spaziano attraverso tutti i settori dell’economia, dalla finanza alla politica pubblica, dal marketing alla gestione aziendale.

Nel campo delle previsioni di mercato, i modelli econometrici vengono utilizzati per anticipare l’andamento dei prezzi delle materie prime, delle azioni e dei tassi di cambio. Le banche centrali impiegano modelli DSGE (Dynamic Stochastic General Equilibrium) per prevedere l’inflazione e guidare le decisioni di politica monetaria. Le aziende utilizzano tecniche di forecasting per pianificare la produzione e gestire le scorte, basandosi su analisi delle serie temporali che considerano stagionalità, trend e cicli economici.

L’analisi dei dati finanziari rappresenta un altro ambito di applicazione cruciale. I metodi di Value at Risk (VaR) permettono alle istituzioni finanziarie di quantificare l’esposizione al rischio di portafoglio. I modelli di credit scoring utilizzano tecniche statistiche per valutare l’affidabilità creditizia dei clienti, mentre l’analisi dei mercati finanziari attraverso modelli GARCH (Generalized Autoregressive Conditional Heteroskedasticity) permette di studiare la volatilità e i fenomeni di clustering della varianza.

Nel settore aziendale, i metodi quantitativi supportano decisioni strategiche fondamentali. L’analisi della domanda attraverso modelli di regressione multipla aiuta le aziende a comprendere come fattori come prezzo, reddito e pubblicità influenzano le vendite. Le tecniche di segmentazione del mercato utilizzano algoritmi di clustering per identificare gruppi omogenei di consumatori, mentre l’ottimizzazione lineare e non lineare supporta decisioni relative alla allocazione delle risorse e alla pianificazione della produzione.

Il settore pubblico beneficia ampiamente di queste metodologie. L’analisi costi-benefici di progetti infrastrutturali utilizza tecniche di valutazione economica per guidare gli investimenti pubblici. I modelli di microsimulazione permettono di valutare l’impatto di riforme fiscali e previdenziali, mentre l’analisi delle politiche pubbliche attraverso metodi quasi-sperimentali consente di misurare l’efficacia di interventi governativi.

Nell’era digitale, nuove applicazioni emergono continuamente. L’analisi del sentiment attraverso tecniche di natural language processing permette di misurare la fiducia dei consumatori analizzando post sui social media e articoli di stampa. I modelli di machine learning vengono utilizzati per il targeting pubblicitario personalizzato e per l’ottimizzazione dei prezzi in tempo reale nel commercio elettronico.

Metodi quantitativi e carriera economica: gli sbocchi lavorativi più rilevanti

La padronanza dei metodi quantitativi apre le porte a una vasta gamma di opportunità professionali in settori ad alta crescita e remunerazione competitiva.

Nel settore finanziario, i profili più richiesti includono i quantitative analysts o “quant”, che sviluppano modelli matematici per il pricing di strumenti derivati e la gestione del rischio. I risk managers utilizzano tecniche statistiche avanzate per monitorare e controllare l’esposizione al rischio delle istituzioni finanziarie. Gli algorithmic traders progettano sistemi automatizzati di trading basati su modelli quantitativi, mentre i portfolio managers impiegano tecniche di ottimizzazione per costruire portafogli efficienti.

Le società di consulenza offrono opportunità per data scientists e business analysts specializzati in economia. Questi professionisti supportano le aziende nell’interpretazione di dati complessi, nello sviluppo di strategie basate sull’evidenza empirica e nella valutazione dell’efficacia di iniziative aziendali. I consultant economist lavorano su progetti di valutazione economica, analisi di mercato e supporto a decisioni strategiche.

Il settore pubblico presenta sbocchi interessanti per economist researcher presso istituti di ricerca, banche centrali e organismi internazionali. Questi ruoli prevedono lo sviluppo di analisi macroeconomiche, la produzione di previsioni e la valutazione di politiche pubbliche. I policy analysts utilizzano metodi quantitativi per supportare il processo decisionale governativo, mentre gli statistici economici si occupano della produzione e analisi di indicatori economici ufficiali.

L’industria tecnologica offre posizioni emergenti per data scientists con background economico, che combinano competenze quantitative con la comprensione dei mercati digitali. I pricing analysts ottimizzano strategie di prezzo utilizzando tecniche econometriche, mentre i market research analysts supportano lo sviluppo prodotto attraverso analisi quantitative del comportamento dei consumatori.

Nel mondo accademico, la carriera di ricercatore universitario rappresenta un percorso per chi desidera approfondire la frontiera della conoscenza economica. Questi ruoli combinano ricerca teorica, applicazione di metodi quantitativi avanzati e insegnamento, contribuendo allo sviluppo di nuove metodologie e alla formazione delle generazioni future di economisti.

Le competenze richieste per eccellere in questi ruoli includono una solida base matematica e statistica, padronanza di software specializzati come R, Python, STATA o MATLAB, capacità di comunicazione per tradurre risultati tecnici in insights comprensibili, e aggiornamento continuo sulle nuove metodologie e tecnologie emergenti.

Le prospettive salariali sono generalmente molto competitive, con i ruoli più specializzati nel settore finanziario che possono raggiungere compensi particolarmente elevati.  

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