Corsi di Laurea | 30 Dicembre 2021
Come diventare consulente del lavoro: studi, tirocinio, opportunità

Come diventare consulente del lavoro: studi, tirocinio, opportunità

Sei alla ricerca di consigli su come diventare consulente del lavoro?

In questa guida ti spiegheremo in che consiste la professione di consulente del lavoro e come fare per intraprenderla, partendo dagli studi fino ad arrivare alle competenze da acquisire.

Il consulente del lavoro è quella figura professionale che, principalmente, si occupa di aiutare le aziende nella corretta gestione del personale secondo la normativa vigente.

Per lanciarti nella consulenza del lavoro sono necessari studi ad hoc, esperienza e capacità di gestire le relazioni con le persone. Vediamo ora tutto questo nel dettaglio e come diventare consulente del lavoro.

Tutto quello che devi sapere per intraprendere la professione

Dalle competenze da acquisire al percorso per lanciarti in questa professione, ecco una serie di informazioni utili su come diventare consulente del lavoro.

Consulente del lavoro: cosa fa

Prima di parlare di come diventare consulente del lavoro, soffermiamoci ad identificare meglio questa figura professionale e a definirne le funzioni.

Il riconoscimento del relativo ordine professionale è datato 1979, ma c’è da dire che ad oggi la professione è profondamente cambiata.

Se un tempo il consulente in questione era un esperto di tecnica retributiva e contributiva aziendale, oggi è principalmente un dirigente esterno esperto in materia fiscale.

Come abbiamo accennato, i consulenti del lavoro si occupano di coadiuvare grandi aziende e PMI nella gestione del personale nel rispetto delle leggi vigenti in materia.

Infatti, ogni azienda, piccola, media o grande che sia,  è tenuta, per legge, ad adempiere ad una serie di azioni per le quali un professionista è assolutamente necessario.

Per fare degli esempi, le mansioni del consulente del lavoro sono rivolte a gestire tutte le fasi di un rapporto di lavoro: si parte quindi dalla gestione delle risorse umane alla elaborazione delle buste paga, dal versamento dei contributi previdenziali alle comunicazioni con gli enti quali Inps, Inail e Agenzia delle Entrate.

Nell’elenco che segue abbiamo sintetizzato le principali attività svolte da un professionista:

  • selezione e formazione del personale
  • inquadramento dei dipendenti: gestione di tutti gli aspetti economici, giuridici, amministrativi
  • gestione degli adempimenti previdenziali e assicurativi
  • prevenzione negli ambienti di lavoro
  • assistenza in sede di contenzioso con gli Istituti Previdenziali, Assicurativi e Ispettivi del Lavoro
  • assistenza in sede di contenzioso tributario
  • calcolo del costo del lavoro e accantonamento di TFR
  • elaborazione buste paga e contributi
  • trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali
  • certificazione eticità del rapporto di lavoro
  • segnalazione/denuncia attività di antiriciclaggio/finanziamento del terrorismo

Come si diventa consulente del lavoro: lauree e percorso di studi

L’iter per diventare consulente del lavoro prevede una serie di passaggi, articolati e ben definiti. In primo luogo, se ti stai chiedendo se quello del consulente rientri tra i lavori senza laurea, sappi che è necessario conseguire un titolo di studi universitario.

L’esame di Stato per consulente del lavoro prevede tra i requisiti essenziali il conseguimento di una laurea.

Pur non esistendo uno specifico corso per diventare consulente del lavoro, secondo la Legge n. 12/1979 che regola la professione, è necessario conseguire una laurea triennale o quinquennale in uno dei seguenti insegnamenti:

  • Scienze dei servizi giuridici;
  • Scienze politiche e delle relazioni internazionali;
  • Scienze dell’economia e della gestione aziendale;
  • Scienze dell’amministrazione;
  • Scienze economiche;
  • Scienze giuridiche.

Le lauree specialistiche devono essere basate su questi insegnamenti:

  • Giurisprudenza;
  • Scienze dell’economia;
  • Scienze della politica;
  • Scienze delle pubbliche amministrazioni;
  • Scienze economico-aziendale;
  • Teoria e tecniche della formazione e dell’informazione giuridica.

Riassumendo, possiamo dire che se ti stai chiedendo come diventare consulente del lavoro, il primo passo da fare è proprio quello di conseguire un titolo di studi di natura economico-giuridica, come i corsi di laurea previsti nell’offerta didattica dell’Università Niccolò Cusano.

Si tratta di percorsi di studio, triennali e magistrali che uniscono l’attualità dei programmi ad una modalità didattica estremamente pratica e innovativa.

I corsi di laurea Unicusano che stiamo per analizzare prevedono la possibilità di essere frequentati a distanza, ovvero senza l’obbligo di presenza in aula per seguire le lezioni.

la modalità telematica permette ai corsisti di impostare l’apprendimento sulla base delle personali esigenze e di eventuali impegni lavorativi.
Grazie ad una piattaforma digitale ogni studente può seguire le lezioni comodamente online, in streaming, per cui in qualsiasi momento della giornata, semplicemente accedendo alla propria area riservata.

Scopriamo insieme gli indirizzi di studio che garantiscono le basi ideali per diventare consulente del lavoro.

consulente del lavoro requisiti

Credits: VadimVasenin / Depositphotos.com

Area giuridica

Il corso di laurea quinquennale in Giurisprudenza dell’Università Niccolò Cusano è perfetto per te se vuoi intraprendere la professione di consulente del lavoro.

Grazie a questo percorso di studi potrai:

  • Padroneggiare gli elementi della cultura giuridica di base, nazionale ed europea, anche con tecniche e metodologie casistiche;
  • Approfondire le conoscenze storiche così da valutare gli istituti del diritto positivo moderno anche nella prospettiva dell’evoluzione storica degli stessi;
  • Acquisire capacità di progettazione e stesura di testi giuridici (normativi, negoziali e processuali);
  • Acquisire capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica, di comprensione, di rappresentazione, di valutazione e di consapevolezza per affrontare problemi interpretativi ed applicativi del diritto positivo.

Di recente la proposta Unicusano relativa al corso di laurea quinquennale in Giurisprudenza si è arricchita con l’indirizzo ‘Giurista d’impresa’ finalizzato a fornire una formazione specifica nell’ambito della normativa del diritto di impresa; una formazione che consente al laureato di operare nell’ambito della consulenza giuridica alle imprese e alla Pubblica Amministrazione.

Area economica

Se sei più propenso agli insegnamenti economici, vediamo i corsi dell’Università perfetti per le tue inclinazioni.

Se non sai come diventare consulente del lavoro e ami tutto ciò che ha a che fare con borsa e finanza, i corsi di laurea dell’area economica rappresentano il puto di partenza ideale per intraprendere la professione.

Ecco nel dettaglio i corsi relativi all’indirizzo economico:

Grazie a questi corsi, è possibile acquisire competenze attuali nelle aree economiche, aziendali, giuridiche e quantitative.

In particolare, il programma approfondisce i metodi e le tecniche quantitative della Matematica per le applicazioni economiche, la Matematica finanziaria e attuariale e  la Statistica.

Area politologica

Infine, se desideri una formazione variegata per diventare consulente del lavoro, i corsi dell’area politologica rappresentano la soluzione adatta per le tue esigenze.

I nostri corsi sono:

Durante i corsi, avrai modo di approcciare a diverse discipline, da quelle economiche a quelle sociali.

Infatti, i corsi dell’area politologica hanno come obiettivo quello di fornire conoscenze metodologiche, culturali e professionali, basate su una formazione interdisciplinare nei campi giuridici, economici, politologici, sociali e storici, grazie alla quali approcciarsi in modo appropriato ai processi tipici della società contemporanea.

Praticantato consulente del lavoro

Ora che abbiamo come diventare consulente del lavoro e gli studi che servono, vediamo in che modo il praticantato serve per intraprendere la professione.

Per accedere all’esame consulente del lavoro che permette l’iscrizione all’Albo, è necessario un periodo di praticantato.

Il praticantato consulente del lavoro consiste in un tirocinio di durata non superiore ai 18 mesi (come disposto dall’art. 9 comma 6 del DL 24/01/2012 e successive modificazioni) presso lo studio di un consulente o di uno dei professionisti indicati dall’art. 1 della legge 12/1979.
il consulente dello studio che ospita il tirocinante deve essere iscritto all’albo da almeno 5 anni.

L’iscrizione al registro dei praticanti è importantissimo per attestare lo svolgimento del tirocinio: il tirocinante, infatti, parteciperà alle attività dello studio dove svolge la pratica di consulente del lavoro sotto la supervisione di un esperto.

Sulla base di un accordo stipulato tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine, il Miur e il Ministero del Lavoro è possibile anticipare il tirocinio, e svolgerlo durante l’ultimo anno di università.
Per anticipare i primi sei mesi del praticantato è necessario essere in regola con gli esami.

Tutte le info in merito al tirocinio sono disponibili all’interno di un vademecum realizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, che nello specifico descrive la professione e fornisce tutte le regole e le normative per il praticante e il professionista affidatario.
All’interno della guida anche la modulistica necessaria per formalizzare il tirocinio.

Ordine professionale

La professione del consulente del lavoro è regolamentata da uno specifico Ordine, l’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

Questo Ordine Professionale opera e gestisce leseguenti attività, in parte già elencate nell’ambito delle mansioni svolte da un singolo professionista:

  • Amministrazione del personale (subordinato, autonomo e parasubordinato);
  • Ammortizzatori sociali (consulenza ed assistenza);
  • Risoluzione rapporti (mobilità, licenziamenti collettivi, ecc.);
  • Contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale;
  • Dichiarazione e denunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali;
  • Contrattualistica (contratti, certificazione, conciliazioni, arbitrati);
  • Consulenze tecniche di parte (controversie di lavoro, previdenziali, assicurative, di assistenza sociale, fiscali e in atti aventi natura negoziale).

Abilitazione consulente del lavoro: esame di Stato

La professione del consulente del lavoro presuppone alcuni requisiti essenziali

Per ottenere l’abilitazione, dopo la laurea e il praticantato è necessario  sostenere l’esame per consulente del lavoro che ti abiliterà alla professione.

L’esame si svolge nelle commissioni territoriali, formate da membri del Ministero del Lavoro, dell’Inps, dell’Inail e da un professore ordinario di materie giuridiche.

Durante l’esame è previsto lo svolgimento di due prove scritte e una orale.

Le prove scritte prevedono lo svolgimento di un tema sul diritto del lavoro e sulla legislazione sociale e di una prova teorico-pratica sul diritto tributario, a scelta della Commissione.

La prova orale, invece, fa riferimento a tematiche come:

  • Diritto del lavoro;
  • Legislazione sociale;
  • Diritto tributario;
  • Elementi di diritto privato, pubblico e penale;
  • Nozioni generali sulla ragioneria;
  • Rilevazione del costo del lavoro e formazione del bilancio.

Il master in ‘Diritto del lavoro’ Unicusano consente di acquisire una specializzazione in linea con quelle che sono le materie richieste per superare la prova.

Al superamento dell’esame, come abbiamo detto, è obbligatorio effettuare l’iscrizione all’Albo dei consulenti del lavoro, condizione obbligatoria per esercitare la professione, così come prescritto dalla Legge n. 12/1979.

Oltre all’iscrizione all’albo dei consulenti del lavoro è obbligatoria anche la formazione professionale continua, entrata i vigore con il regolamento 22 dicembre 2017.

Per comprendere meglio, ai sensi del suddetto regolamento:

“per ‘formazione continua si intende ogni attività volta al consolidamento di competenze generali e specifiche di carattere teorico pratico nelle aree scientifiche, tecniche e culturali relative alla professione di consulente del lavoro”

Secondo quanto previsto dallo stesso regolamento, il professionista deve garantire al proprio cliente  prestazioni professionali efficienti e di qualità per le quali è necessario aggiornarsi costantemente.

L’aggiornamento deve svolgersi attraverso la partecipazione a corsi o eventi formativi accreditati, ovvero organizzati da soggetti abilitati.
La formazione continua ha durata biennale, nell’ambito della quale ogni consulente deve conseguire almeno 50 crediti formativi (unità di misura: 1 credito = 1 ora di impegno).
Almeno 6 dei 50 crediti devono fare riferimento a materie di Ordinamento Professionale e Codice Deontologico.

Per agevolare l’attività di formazione continua il regolamento consente il conseguimento del 40% dei crediti in modalità e-learning.

Stipendio

Se ti stai chiedendo se diventare consulente del lavoro conviene e quanto guadagna un consulente del lavoro, ti diciamo che gli stipendi medi sono piuttosto alti.

Sicuramente, il tempo, le competenze e l’esperienza rafforzano il profilo che, lavorando essenzialmente per diversi progetti, può avere un introito variabile.

Lo stipendio medio varia quindi a seconda del livello di esperienza.
In italia un ‘entry level’ percepisce in media 23.000 euro all’anno.
Con qualche anno di esperienza si arriva a percepire uno stipendio che oscilla intorno ai 37.000 euro mentre i lavoratori ‘senior’ arrivano fino a 45.000 euro l’anno.

Secondo alcune stime, parlando di consulente del lavoro e guadagno, lo stipendio medio di un professionista con qualche anno di esperienza alle spalle può superare i 3.000 euro al mese.

Per rendere ancora più chiara l’idea della retribuzione, nella categoria dei liberi professionisti i consulenti del lavoro si posizionano al terzo posto, dopo notai e commercialisti, per ciò che concerne la base imponibile denunciata al fisco.

Ora hai le idee più chiare su come diventare consulente del lavoro; se sei interessato ai nostri corsi di laurea online afferenti alle aree giuridica, economica o politologica non esitare a richiedere maggiori informazioni e dettagli attraverso il form online che trovi cliccando qui!

Credits: monkeybusiness / Depositphotos.com

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