Corsi di Laurea | 29 Novembre 2022
Si può imparare l’inglese dormendo? I segreti dello sleep learning

Si può imparare l’inglese dormendo? I segreti dello sleep learning

Fino a qualche anno fa il sogno comune a tantissime persone di imparare l’inglese dormendo sembrava irrealizzabile.
Oggi, grazie ad una serie di studi ed esperimenti condotti nel corso del tempo il sogno può essere concretamente trasformato in realtà.

Attenzione però a non credere nel falso mito che è possibile imparare l’inglese o una qualunque altra lingua straniera senza il minimo sforzo; semplicemente dormendo.
Che si tratti dell’inglese, del tedesco o del cinese bisogna comunque impegnarsi da svegli, per poter poi potenziare e migliorare l’apprendimento durante il sonno.

Apprendere dormendo: gli studi sullo sleep learning

È stato dimostrato dai risultati di svariati test che ascoltare parole straniere durante il sonno ne facilita la memorizzazione.

I primi studi sull’argomento sono rintracciabili già a partire dagli anni ‘40, quando si inizia a parlare di ‘ipnopedia’, conosciuta anche come ‘sleep learning’, ‘sleep teaching’ o ‘sonno tattico’.

Si parla quindi di una tecnica mnemonica basata sulle potenzialità dell’apprendimento durante il sonno
In pratica, la tecnica consiste nel far ascoltare ad una persona nozioni e frasi mentre dorme.
Al risveglio le informazioni dovrebbero essere state memorizzate in maniera inconscia, e senza alcuno sforzo.

L’entusiasmo legato alle potenzialità dello sleep learning ha determinato una massiccia applicazione della tecnica nei corsi di apprendimento.

Nel 1956, però, il sogno di tanti studenti di imparare una nuova lezione dormendo vengono infranti dagli studi di elettroencefalografia condotti dai ricercatori Simon ed Emmons.

Secondo i risultati delle ricerche dei due studiosi il cervello non è in grado di processare e memorizzare le nuove informazioni ascoltate durante il sonno.

Tuttavia l’ipnopedia ha continuato ad essere oggetto di studio.

 Nel 2014 uno studio condotto dall’Università di Berna e pubblicato sulla rivista Current Biology rivaluta le potenzialità del sonno nell’ambito dell’apprendimento, in particolare per ciò che concerne le lingue straniere.

Secondo i ricercatori che hanno condotto le ricerche è possibile imparare nuove parole straniere durante il famoso ‘pisolino pomeridiano’.

L’affermazione si basa su un test che ha messo a confronto due gruppi di persone di madrelingua tedesca.
In pratica, è stato chiesto a tutti i partecipanti di studiare una serie di vocaboli olandesi fino alle 22.00.
Allo scoccare delle 22.00 un gruppo ha continuato a studiare e l’altro è andato a dormire.
Al gruppo ‘addormentato’ è stata fatta ascoltare una registrazione dei vocaboli studiati durante il giorno.

Alle 2.00 di notte tutti i partecipanti al test sono stati sottoposti ad una verifica dalla quale è emerso un risultato sorprendente.
Il gruppo che aveva ascoltato la registrazione durante il sonno ha ottenuto punteggi nettamente migliori rispetto al gruppo rimasto sveglio a studiare.

Chiaramente i risultati sono stati elaborati tenendo in considerazione tutti i fattori a favore o sfavore di entrambe le condizioni dei partecipanti, come ad esempio la maggiore stanchezza dei partecipanti rimasti svegli.

La spiegazione fornita dagli studiosi che hanno condotto il test è piuttosto semplice.
Il processo di apprendimento ‘involontario’ è basato sull’ippocampo, ossia sulla struttura cerebrale che interviene nell’apprendimento legato alla veglia.

Si parte quindi dalle associazioni semantiche immagazzinate durante la veglia, per poi arrivare al consolidamento nella memoria durante il sonno.

Più dettagliatamente, durante il sonno profondo le cellule cerebrali alternano uno stato di inattività, chiamato ‘stato down’, a uno stato di attività, chiamato ‘stato up’.

La durata di ogni stato è di circa mezzo secondo.

Secondo i risultati delle ricerche portate a termine dai ricercatori dell’università svizzera le parole vengono memorizzate quando la seconda parola di una coppia viene ascoltata 2, 3 o 4 volte durante lo stato up (stato di attività delle cellule cerebrali).

Alla luce degli studi svizzeri è possibile affermare che l’ipnopedia funziona e può essere concretamente applicata nell’ambito dell’apprendimento.
Il processo si rivela particolarmente efficace per la memorizzazione di termini singoli, per cui è utile soprattutto per imparare il lessico delle lingue straniere, ovvero per imparare l’inglese dormendo.

Le caratteristiche e i presupposti dell’ipnopedia

Conclusa la panoramica relativa agli studi condotti sull’ipnopedia entriamo nel dettaglio tecnico del processo di apprendimento che avviene durante il sonno.

Partiamo quindi dalla definizione di ‘ipnopedia’ presente sul sito di Wikipedia, che riportiamo di seguito:

“Ipnopedia (indicata anche con i termini di lingua inglese hypnopædia, sleep-learning o sleep-teaching o in alcuni contesti come sonno tattico) è una tecnica che consiste nel fornire stimoli uditivi ad un soggetto dormiente mediante ripetizione di suoni o semplici frasi durante il sonno. La persona sottoposta a ipnopedia dovrebbe memorizzare inconsciamente ciò che ha udito.”

Per poter rendere produttiva la tecnica è necessario tenere in considerazione due fattori.

Il primo è che lo sleep learning si rivela efficace per consolidare a lungo termine le informazioni apprese durante il giorno e non per apprendere nuove nozioni.
Ecco perché l’ipnopedia viene utilizzata soprattutto per imparare i termini delle lingue straniere dormendo, ovvero per imparare l’inglese ascoltando registrazioni di vocaboli studiati durante il giorno.
In sintesi, possiamo affermare che l’ipnopedia è utile principalmente per ripassare e memorizzare i vocaboli.

Il secondo fattore riguarda il momeno giusto per applicare la tecnica.
Il presupposto fondamentale per rendere efficace lo sleep learning è ascoltare le registrazioni durante la fase di sonno profondo (non-REM), ossia in quella fase che generalmente riguarda la prima metà della notte.

Lo sleep trainig

A questo punto merita un breve approfondimento il concetto di sleep training, spesso confuso con quello di sleep learning.
Si tratta pur sempre di un processo che riguarda il sonno ma ha obiettivi totalmente diversi dallo sleep learning.

La traduzione letterale in italiano del termine ‘sleep training’ è ‘educazione al sonno’.
Si tratta del processo attraverso il quale i genitori insegnano ai bambini ad addormentarsi da soli e rimanere addormentati per tutta la notte; o comunque per periodi di tempo adeguati all’età.
Ad esempio un bambino di 5 mesi riesce a dormire mediamente fino a 5-8 ore di fila mentre un bambino più grande può arrivare anche a 10-12 ore.

Esistono vari metodi per applicare lo sleep learning, ognuno dei quali con peculiarità e modalità di applicazione che lo rendono adatto ad un specifica età.

In generale bisogna sempre scegliere il metodo che meglio si adatta non solo all’età del piccolo ma anche alla sua personalità e alla situazione familiare.

Impara l’inglese mentre dormi: consigli utili

Imparare l’inglese è un’esigenza comune a tantissime persone, giovani e meno giovani, studenti e professionisti.
Conoscere la lingua più parlata nel mondo è un requisito fondamentale in numerosi ambiti, a partire da quello formativo-scolastico per arrivare a quello professionale.
Conoscere l’inglese, ad esempio, è necessario per ottenere alcuni incarichi lavorativi, per ampliare gli orizzonti occupazionali e per fare carriera e crescere professionalmente in alcuni settori.

Alla luce di quanto fin qui detto avrai sicuramente capito che attraverso lo sleep learning non puoi imparare una lingua partendo da zero, ma puoi sicuramente velocizzare la memorizzazione dei vocaboli studiati.

Esistono alcuni accorgimenti da adottare per rendere efficace la tecnica, e nel nostro caso per imparare l’inglese mentre dormi.

Il primo step consiste nella scelta delle informazioni da memorizzare.
A seconda delle esigenze potresti partire da un elenco di vocaboli tecnici; ad esempio termini afferenti al settore in cui lavori o all’argomento di un esame in lingua inglese.
Oppure potresti partire dalla lista dei verbi irregolari, che solitamente è la più ostica, dagli idiomi o dai cosiddetti ‘false friends’.

Dopo aver preparato l’elenco è possibile procedere con la registrazione delle sessioni di apprendimento diurne; in particolare con la registrazione della parte dello studio che riguarda le informazioni da consolidare/ripassare durante la notte.
Sarebbe preferibile trovare registrazioni di persone madrelingua, in maniera tale da migliorare anche la pronuncia.
Il consiglio, in tal senso, è di cercare online; sul web sono disponibili tante risorse da scaricare gratuitamente.

Durante la fase di registrazione bisogna tenere in considerazione un dettaglio importante.
Come accennato in precedenza l’efficacia dello sleep learning è legata ad una fase particolare del sonno, circa un’ora dopo essersi addormentati. Ciò significa che se il file audio parte nel momento in cui ci si mette a letto la registrazione deve contenere almeno un’ora di silenzio.
In pratica la traccia audio contenente i vocaboli deve partire un’ora dopo essersi addormentati.
Per chi soffre di insonnia è consigliabile prevedere più di un’ora di silenzio.

L’ultimo step consiste nel caricare la traccia sullo smartphone e nel far partire la traccia audio nel momento in cui ci si mette a letto.

All’inizio quindi ci sarà soltanto silenzio, per cui avrai il tempo di addormentarti e di raggiungere la fase di sonno profondo prima che inizi la traccia audio.

Il consiglio per ascoltare l’inglese mentre si dorme è di evitare di mettere il volume a palla, rischiando di svegliarsi di soprassalto nel momento in cui si avvia la parte audio.
L’ideale è mantenersi su un livello medio-basso.

Per chi non ha particolare dimestichezza con le registrazioni e la realizzazione di tracce audio, e per chi non ha il tempo di dedicarsi a preparare il file da ascoltare durante la notte, sono disponibili in commercio numerosi e-book già pronti per essere utilizzati.

Spulciando le pagine di Google è possibile trovare tanti audiolibri pensati per chi vuole imparare l’inglese dormendo.
Amazon, ad esempio, è una vera e propria miniera di strumenti da acquistare comodamente online.
In alternativa è possibile utilizzare una delle numerose risorse gratuite messe a disposizione dal web.
La scelta è assolutamente personale.

In ogni caso, per testare i risultati della tecnica è necessario ripetere l’esercizio per almeno 5 notti di seguito.
Appena sveglio, tisuggeriamo di testare il tuo vocabolario in inglese e di provare a ripetere quello che hai studiato di giorno e memorizzato di notte.
I risultati, se hai seguito le dritte che ti abbiamo dato in questo post, potrebbero addirittura sorprenderti.

Credits: Elnur / Depositphotos.com

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