Corsi di Laurea | 15 Giugno 2023
Controllo antiplagio tesi di laurea: consigli utili

Controllo antiplagio tesi di laurea: consigli utili

Individuare un plagio della tesi con software anti plagio è importante ai fini di assicurarsi che la procedure di stesura e consegna della tesi, ma anche il conseguimento della laurea sia validi in modo definitivo. Forse non è un aspetto che tengono in considerazione in molti, ma è davvero importante. Esploriamo insieme questa tematica poco conosciuta, per comprendere come arginarla grazie ai test antiplagio.

Plagio tesi di laurea: un rischio

Chi si rende del plagio di una tesi di laurea può avviare una procedura di denuncia presso le autorità. È sempre la cosa migliore da fare, sia per chi subisce il danno, sia per chi si rende conto che una tesi che sta per essere consegnata o che viene sottoposta a valutazione corre il rischio di plagiare altro materiale. Infatti, la segnalazione alla polizia o ai carabinieri può essere fatta non solo dall’autore ma da chiunque se ne accorga. Ad esempio, anche il relatore della tesi o altro professore universitario può intraprendere questa strada e sporgere denuncia, nel caso in cui sia certo che la tesi che ha di fronte è in realtà un plagio.

Ma facciamo attenzione, ci sono dei parametri da rispettare. È utile sottolineare che per commettere plagio della tesi non si intende aver copiato qualche parola da un altro testo. È statisticamente probabile e anche accettato che due tesi che parlino dello stesso argomento si riferiscano allo stesso argomento usando locuzioni pressochè identiche.

Il criterio utilizzato dalle commissioni esaminatrici indica che una tesi può essere considerata vittima di plagio se le parti riprese da altre fonti superano il 15% del contenuto totale. Quindi, se cerchi esempi di plagio tieni a mente che questa è la percentuale plagio tesi riconosciuta come valida, e quelle che vengono definite così devono sottostare a questa regola. Le altre, che riportano percentuali minori, non possono essere considerate plagio.

Sappiamo che la tesi è un incubo per tutti. Ma noi, come Università on line che da anni seguiamo studenti e studentesse che si avviano alla laurea a termine dei corsi Unicusano, sappiamo anche la soddisfazione che regala produrre un elaborato originale. Dunque, è meglio consegnare un elaborato dal contenuto ridotto ma originale piuttosto che uno voluminoso ma copiato.

Ma veniamo anche a un tema importantissimo per la questione che abbiamo sollevato. Come evitare il plagio nella tesi e chi controlla plagio tesi? Ci sono diverse modalità, ma la più innovativa, sicura e precisa è quella che prevede l’uso di software anti plagio. Ne parliamo diffusamente nei paragrafi successivi.

Software antiplagio online

I software antiplagio tesi sono dei software di cui si dotano le università il controllo plagio tesi. Non sono pensati per un esclusivo utilizzo da parte delle università. Anzi, possono essere utilizzati anche dal singolo studente.

Ecco alcuni dei software anti plagio online più comuni:

  • Plagio Scanner
  • Zero Plagio
  • Compilatio
  • Noplagio
  • Scribbt

Questi strumenti ti daranno una conferma del fatto che non stai rischiando di commettere plagio. Purtroppo capita, che per stanchezza o disattenzione vengano riportate parti di un testo senza la citare in modo preciso la fonte, come previsto dalle norme per la citazione. Oppure, alcuni studenti e studentesse non riportano correttamente le citazioni perché sono convinti che citare tanto sia una cosa assolutamente da evitare. Invece, è assolutamente meglio una tesi piena di citazioni, che perlomeno dichiarano le fonti, piuttosto che un elaborato che non dichiara da dove provengono determinate riflessioni, spacciandole per autentiche e proprie. È indispensabile citare per non incorrere in spiacevoli situazioni.

In più la legge non ammette giustificazioni per una tesi plagiata, e lo studente che non ha rispettato il diritto d’autore rischia di incorrere per l’appunto nel reato di plagio.

La legge 475 del 19 aprile 1925 sulla Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche. L’articolo 1 viene stabilito che:

Chiunque in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico, per l’abilitazione all’insegnamento ed all’esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi o patenti, presenta, come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri, è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno.
La pena della reclusione non può essere inferiore a sei mesi qualora l’intento sia conseguito.

Quindi, se conosci qualcuno che cerca di farla franca, pechè pensa che non esiste chi controlla il plagio tesi, avvertilo che non è così. Per considerare ii plagio tesi la percentuale accettata è tra il 12 e il 15%, dipende dai software e dalle regole a cui si fa riferimento, ma è assolutamente importante non arrivare a sfiorare queste percentuali.

Plagio reato diritto d’autore

Ribadiamo, per chi si fosse perso questa informazione, che la tesi di laurea è un elaborato originale redatto dallo studente o dalla studentessa sotto la supervisione del professore (il cosiddetto relatore) titolare della cattedra, cioè della materia intorno a cui verte lo scritto.

La legge parla chiaro, e da un punto di vista giuridico, la tesi viene considerata un’opera creativa a tutti gli effetti, proprio come qualsiasi altro scritto originale (romanzo, racconto, articolo d’inchiesta, pubblicazione scientifica, ecc.). Questo significa una cosa sola: ltesi è tutelata dal diritto d’autore. Chi ne copia parti consistenti sta commettendo un reato che spiegheremo meglio dopo aver definito una volta per tutte in cosa consiste la tesi, e come si possono usare le citazioni in modo intelligente per evitare di far sembrare che si sta semplicemente copiano senza pudore.

La tesi di laurea anche se viene scritta in modo autonomo è pur sempre un lavoro di stesura, di analisi e rielaborazione che si basa su altre teorie e riflessioni affermate che provengono da altri autori, esperti o studiosi. Di conseguenza, come abbiamo detto prima, citare e prendere spunto da queste teorie diventa indispensabile. Ma si deve fare in modo trasparente e corretto. Quindi il primo consiglio è citare sempre la fonte, non importa se sia una tesi sperimentale o compilativa, la fonte deve essere sempre citata. Ci sono numerosi e dettagliatissimi siti internet, dispense, manuali e indicazioni ufficiali che riportano con doviia di particolari le modalità di citazione, per evitare il plagio nella tesi. Per non commettere errori è bene utilizzare un sistema di citazione a piè di pagina e il riepilogo completo in bibliografia.

Per citare correttamente in bibliografia consigliamo questo sistema universale: Citazione nella bibliografia: cognome dell’autore + anno di pubblicazione + titolo dell’opera + paese + editore.

Da non dimenticare le virgolette e gli apici quando si cita nel corpo del testo.

Esempi di plagio: chi è l’autore della tesi?

L’autore della tesi è sempre considerato lo studente o la studentessa che la scrive, anche se viene supervisionato o aiutato nella scrittura o rielaborazione dal relatore o dal correlatore.

In pratica, così come uno scrittore è l’autore del suo romanzo, allo stesso modo il laureando è l’autore della sua tesi, con tutte le conseguenze che ne derivano e che abbiamo cercato di illustrare in questo articolo.

Nel caso in cui il controllo plagio tesi risulti positivo e quindi venga verificato un caso di tesi copiata cosa succede? Quali sono le conseguenze legali del plagio della tesi? Chi si appropria del contenuto coperto dal diritto d’autore commette un reato.

Secondo la legge chi presenta, come propria, la tesi di laurea che in realtà è opera di altri, è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno. Oltre alla reclusione c’è anche la pena accessoria della revoca del titolo di laurea. Oltre al reato, chi copia una tesi incorre anche in conseguenze civili, in quanto il reale autore del testo copiato può chiedere il risarcimento dei danni, oltre che l’eliminazione del contenuto illegittimamente rubato.

Ci sembrano ragioni sufficienti per non commettere sciocchezze, e godersi la possibilità di realizzare qualcosa di originale, proprio e irripetibile.

Crediti foto in evidenza: Depositphotos.com – Madhourses

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