Master | 01 Febbraio 2022
Archeologo: cosa studia e possibilità di carriera

Archeologo: cosa studia e possibilità di carriera

Cosa fa un archeologo, cosa studia e quali sono i percorsi formativi per intraprendere la professione?

Se il tuo sogno è diventare archeologo, se sei appassionato di arte, di storia e di tutto ciò che riguarda il mondo antico e la relativa archeologia, allora significa che sei sulla pagina giusta!

Nel corso dei prossimi paragrafi analizzeremo la professionalità, le attività che svolge e il percorso formativo per acquisire la preparazione idonea per accedere all’affascinante  settore dell’archeologia.

Chi è e cosa fa l’archeologo

Per comprendere a fondo la professionalità dell’archeologo è d’obbligo partire dalla scienza sulla quale si basa la sua attività, ovvero l’archeologia.

Sul sito della Treccani alla voce archeologia viene riportata la seguente definizione:

“Scienza dell’antichità che mira alla ricostruzione delle civilità antiche attraverso lo studio delle testimonianze materiali (monumentali, epigrafiche, numismatiche, dei manufatti ecc.), anche mediante il concorso di eventuali fonti scritte e iconografiche.”

L’archeologia si basa essenzialmente su tre attività: gli scavi, le ricerche e la catalogazione dei reperti.

Gli scavi sono solitamente commissionati e programmati dalla Soprintendenza ai Beni Arecheologici, oppure da enti universitari e fondazioni private.

Le ricerche riguardano la documentazione relativa agli scavi effettuati.

La catalogazione dei reperti consiste nell’ordinare e schedare il materiale rinvenuto attraverso l’utilizzo di precisi metodi scientifici.

L’archeologo è il profilo che studia i siti e i reperti che hanno un valore storico.
Si tratta di una figura professionale che si occupa della catalogazione, conservazione e valorizzazione di aree e oggetti che hanno una valenza storico-artistica.
La sua attività si svolge attraverso lo studio delle civiltà antiche e dell’ambiente in cui vivevano.

Operativamente chi lavora in un sito archeologico analizza i manufatti raccolti al fine di identificare un significato e una collocazione spazio-temporale.

Per fornire una panoramica chiara della professionalità abbiamo raccolto le principali mansioni dell’archeologo nel seguente elenco:

  • Direzione e coordinamento degli scavi arecheologici
  • Identificazione delle aree di ricerca archeologica
  • Progettazione dei lavori e stima delle risorse necessarie per lo svolgimento
  • Recupero e pulizia dei reperti rinvenuti
  • Restauro e conservazione dei reperti archeologici
  • Valorizzazione e promozione dei reperti
  • Monitoraggio dei lavori pubblici per salvaguardare reperti presenti nel sottosuolo
  • Studio dei reperti (decifrare, datare, ecc.)
  • Restauro dei beni archeologici
  • Produzione di documentazione relativa ai reperti con la collaborazione di altri professionisti
  • Realizzazione di testi scientifici

Nell’ambito della sua attività si relaziona e collabora con altri professionsiti come linguisti, storici, fotografi, archivisti ecc.

Un archeologo professionista lavora prevalentemente su incarichi a progetto che, a seconda dei casi, possono essere assegnati da pubbliche amministrazioni, come ad esempio il Ministero per i Beni e le attività culturali, e dalle università.

Tra le possibilità anche la libera professione, per la quale il professionista svolge un lavoro di consulenza occasionale.

Concludiamo la panoramica sulla figura professionale con qualche dato ‘economico’; quanto guadagna un archeologo?

La retribuzione mensile media si aggira intorno ai 1.500,00 euro mensili.

L’esperienza è il dato che consente di arrivare a cifre più interessanti.
Ad esempio, un bagaglio di esperienza decennale consente all’archeologo di arrivare ad uno stipendio che si attesta di poco sotto i 2.000,00 euro.

Come diventare archeologo

Per diventare archeologo è necessario acquisire una preparazione tecnica specifica alla quale affiancare una serie di attitudini e capacità personali.

Ecco alcuni dei requisiti che bisogna avere, o sviluppare, per lavorare nel campo dell’ archeologia:

  • senso critico
  • propensione all’adattabilità
  • capacità di ascolto attivo
  • capacità di analisi e di sintesi
  • predisposizione a lavorare in team
  • capacità di gestione delle risorse umane
  • attitudine naturale al problem solving
  • capacità organizzative
  • doti relazionali e comunicative

L’archeologo deve inoltre essere una persona precisa, dotata di buona manualità e resistenza fisica.

Per quanto riguarda invece il know how, per ricoprire la posizione di archeologo sono necessarie conoscenze interdisciplinari che abbracciano numerose materie, tra le quali: l’archeologia, la storia, l’arte, l’antropologia e la geografia.

Altrettanto importanti la conoscenza della lingua inglese e delle lingue antiche; ma anche conoscenze che afferiscono la filologia, la museografia, la normativa del settore, la catalogazione dei reperti, la comprensione dei dati archeologici, gli strumenti utilizzati in archeologia.

In Italia, pur non essendo regolamentata a livello normativo, la professione dell’archeologo richiede il conseguimento della laurea.

Il percorso di studi inizia con un corso di laurea triennale seguito da un biennio magistrale, preferibilmente in Archeologia.
Successivamente è possibile intraprendere un percorso biennale in una Scuola di Specializzazione in Archeologia.

L’accesso alla Scuola è subordinato al superamento di un concorso, una sorta di esame di ammissione.
La partecipazione al concorso è a sua volta subordinata al possesso di una laurea magistrale, in archeologia o in una delle facoltà affini ritenute valide ai fini della partecipazione alla selezione.

L’alternativa alla Scuola di specializzazione, per chi desidera intraprendere la carriera universitaria, è identificabile in un dottorato di ricerca, della durata di 3 anni.

Un’ulteriore possibilità è quella di iniziare subito a lavorare, facendo pratica a fianco di archeologi esperti.

Qualunque strada tu scelga di intraprendere ricorda che l’archeologia si suddivide in numerose sottocategorie, per cui specializzarsi in una di esse consente di emergere dalla massa e fare la differenza in fase di selezione.

Tra i percorsi di specializzazione più interessanti e promettenti in ottica occupazionale il master in ‘Museologia, gestione e valorizzazione dei beni culturali’ attivato dall’università telematica Niccolò Cusano.

Si tratta di un corso post-laurea di primo livello che si rivolge sia ai professionisti del settore che intendono aggiornare e riqualificare il proprio know how e sia ai neo-laureati che ambiscono a lavorare nella gestione e valorizzazione dei beni culturali.

Il programma è finalizzato  a fornire ai corsisti una preparazione approfondita in merito agli strumenti e alle tecniche di progettazione degli spazi espositivi.
Allo stesso tempo mira a sviluppare nei corsisti capacità di analisi e di utilizzo degli strumenti di progettazione.

Ecco nel dettaglio le materie previste dal piano di studi:

  • Museologia
  • Sociologia dei processi culturali
  • Antropologia culturale – musei, cultura e culture
  • Gestione museale
  • Didattica museale
  • Allestimento museale: elementi di architettura e interior design
  • Legislazione BB. CC.
  • Musei, web e installazioni multimediali

Nell’ambito del programma è prevista anche l’analisi di alcuni casi pratici che riguardano il campo della museologia e delle tecnologie utilizzate in ambito museale.

Per quanto riguarda gli sbocchi, la preparazione del master consente di ricoprire il ruolo di impiegato nei seguenti settori:

  • Valorizzazione culturale: archivi, biblioteche, musei di impresa
  • Comunicazione relativa alla valorizzazione del patrimonio culturale
  • Progettazione museale, organizzazione e allestimento di mostre e collezioni temporanee e permanenti.

Tra le possibilità anche la direzione e la gestione dei musei.

Il master Unicusano è erogato attraverso la pratica modalità telematica per cui può essere frequentato comodamente online.

Grazie alla metodologia e-learning anche chi già opera nel settore ed è quotidianamente impegnato professionalmente può decidere di riqualificare e aggiornare il proprio know how, conciliando facilmente lo studio e il lavoro.

Il master prevede un costo di 2.100,00 euro, da corrispondere in 4 rate.
Per i laureati presso Unicusano e per i dipendenti della Pubblica Amministrazione è prevista una quota di iscrizione ridotta pari a 1.700,00 euro.

Ora sai cosa fa un archeologo e cosa studia; sai come si forma un professionista e quali sono le alternative per la specializzazione.

Se sei interessato al master online Unicusano in archeologia e vuoi avere ulteriori info e dettagli non esitare a contattare il nostro straff attraverso il form online che trovi cliccando qui!

Credits: marishka-1982ok / Depositphotos.com

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