Master | 26 Febbraio 2022
Specialista della gestione nella Pubblica Amministrazione: chi è e cosa fa

Specialista della gestione nella Pubblica Amministrazione: chi è e cosa fa

L’impiego pubblico esercita ancora un forte fascino per quella sorta di ‘stabilità’ che riesce a garantire dal punto di vista economico; ecco perché tantissimi giovani ambiscono a diventare specialista della gestione nella Pubblica Amministrazione.

La figura professionale del dipendente pubblico non è soltanto legata ad una certa sicurezza economica, ma è anche un punto di partenza per fare carriera.

Nel corso di questo post analizzeremo il profilo che opera nell’ambito della gestione nella PA, evidenziando mansioni e responsabilità.
Allo stesso tempo forniremo una serie di informazioni utili relative al percorso di formazione.

Specialista della Pubblica Amministrazione: cosa fa

Prima di addentrarci nell’iter formativo da seguire per lavorare nella pubblica amministrazione cerchiamo di capire cosa fa esattamente il profilo in questione, ovvero di cosa si occupa.

In linea generale la professionalità si occupa di progettare e gestire poltiche pubbliche per conto delle Pubbliche Amministrazioni locali o statali, degli enti di ricerca e delle reti di governance informali.

In particolare, le principali mansioni riguardano la gestione delle risorse economiche, dei contenziosi, dello svilppo dei progetti; oltre chiaramente a svolgere funzione di coordinamento del personale subordinato.

Un esperto in materia si occupa, inoltre, di controllare le procedure relative allo svolgimento delle gare pubbliche, di curare la fase istruttoria degli atti amministrativi, di supportare la dirigenza nei processi decisionali, di istituire le pratiche amministrative, di gestire i rapporti con i soggetti esterni.

Da quanto fin qui detto è facile comprendere che si tratta di una professione per la quale è richiesta una preparazione multidisciplinare, aggiornata e allo stesso tempo qualificata.

Per svolgere al meglio la professione sono inoltre richiesti una serie di requisiti personali e attitudinali: flessibilità, senso critico, capacità di ascolto, buone capacità comunicative e spiccata propensione al problem solving.
Un professionista deve essere predisposto al lavoro d’ufficio e al management delle risorse umane.

Quanto guadagna

Dopo aver compreso a grandi linee le mansioni di un profilo esperto passiamo ad analizzare l’aspetto economico, ovvero quanto guadagna uno specialista della gestione nella Pubblica Amministrazione?

Si parte da un minimo di 1.300 euro mensili per arrivare, con l’esperienza, a cifre che oscillano intorno ai 1.700 euro al mese.

come entrare nella Pubblica Amministrazione

Credits: j.dudzinski / Depositphotos.com

Come entrare nella Pubblica Amministrazione

Per acquisire una preparazione idonea all’accesso nella Pubblica Amministrazione non esiste un percorso univoco ma varie possibili alternative.

Il dato certo è che bisogna conseguire una laurea. La buona notizia è che si può scegliere l’indirizzo più affine alle personali attitudini.

Le facoltà che avvicinano maggiormente ai lavori nella Pubblica Amministrazione sono quelle di Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche.

La laurea triennale in economia fornisce una preparazione interdisciplinare, che abbraccia conoscenze afferenti a materie aziendali, economiche, matematiche, statistiche e giuridiche.
Il bagaglio di conoscenze erogato dal corso di laurea permette di comprendere le dinamiche che regolano il funzionamento delle aziende private e pubbliche.

La magistrale si focalizza sulla pianificazione e la programmazione delle attività aziendali, con un occhio rivolto al contesto economico internazionale.

La laurea in Giurisprudenza fornisce una know how giuridico che permette tra l’altro di approfondire il funzionamento delle istituzioni, requisito imprescindibile per diventare un professionista.

La laurea in Scienze Politiche garantisce una preparazione multidisciplinare nei campi politologico, economico, sociologico, storico, linguistico e giuridico.

Le competenze acquisite consentono di interpretare adeguatamente i processi della società contemporanea, con la finalità di comprenderla e gestirla al meglio.
La preparazione politologica permette di operare sia nel settore pubblico che in quello privato, sia a livello nazionale che internazionale.

Per entrare nella Pubbica Amministrazione la laurea non è sufficiente; tuttavia fornisce il requisito per accedere al concorso pubblico, ovvero l’ultimo step prima del traguardo ‘impiego pubblico’.

L’accesso al settore pubblico è subordinato al superamento di un concorso, così come stabilito dall’art. 97, comma 3 della Costituzione, che nello specifico stabilisce:

“agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”

Prima di concludere il post un ultimo suggerimento.

Dal momento che, come abbiamo accennato nel corso della premessa, quello pubblico è un settore molto ambito è importante acquisire quel quid in più in grado di fare la differenza rispetto agli altri candidati.

Per chi desidera approfondire e ulteriormente specializzare la preparazione acquisita attraverso la laurea specialistica sono disponibili sul mercato formativo italiano numerosi master.

Tra le proposte più interessanti ed allineate alle esigenze del settore il master in ‘Governance e Management nella Pubblica Amministrazione’ attivato dall’Università telematica Niccolò Cusano.

Si tratta di un corso post-laurea di secondo livello che mira ad erogare un know how attuale, perfettamente allineato alle evoluzioni del quadro normativo e alle modifiche introdotte dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea; si tratta di una specializzazione che mira a colmare il divario esistente tra la domanda di profili esperti e la reale offerta del mercato.

Ecco nel dettaglio gli argomenti approfonditi dal master, attraverso i quali è possibile avere un’ulteriore panoramica delle mansioni e delle competenze di un professionista:

  • Elementi introduttivi: elementi di Diritto Pubblico, diritto dell’Unione Europea, economia e gestione delle imprese, statistica economica, diritto penale, policy simboliche e governo locale, policy e innovazione, sussidiarietà e Pubblica Amministrazione
  • Elementi di diritto parlamentare e finanza pubblica: il procedimento legislativo, la funzione di controllo, indirizzo e informazione del Parlamento, il processo di bilancio tra Governo e Parlamento, la legislazione di bilancio, la riforma della legge di contabilità, la nuova governante economica europea
  • Sviluppo e coesione: politica di coesione e fondi strutturali, politiche nazionali, politihe regionali, città e comunità intelligenti, comprensione e valorizzazione degli asset territoriali, ingaggio con le smart communities locali, programmazione e progetto pubblico
  • Innovazione: Europa 2020, i piani nazionali per l’innovazione tecnologica e pubblica amministrazione italiana, Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici, Le Public-Private Partnership, l’agenda digitale, innovazione sociale, finanza ad impatto sociale, innovazione e finanza ad impatto sociale per la sostenibilità ambientale, innovazione e finanza ad impatto sociale per la cultura ed il turismo
  • La comunicazione istituzionale: la comunicazione della Pubblica Amministrazione, il marketing dei servizi pubblici, la valutazione del risultato: la customer satisfacion, la comunicazione inter-istituzionale, la comunicazione quale strumento di raccordi delle reti di cooperazione

Rientrano nel programma case study di rilievo, analizzati da profili esperti e qualificati quali dirigenti, funzionari e liberi professionisti attivi nell’ambito della gestione delle politiche decisionali.

Completano il piano di studi una serie di esercitazioni e laboratori facoltativi che consistono nella redazione di dossier tematici, nell’interpretazione della legge, in simulazioni e workshop.

Al conseguimento del titolo i corsisti avranno acquisito un know how attuale in merito ai più moderni processi di informatizzazione; avranno inoltre appreso le conoscenze e le competenze per definire interventi pubblici integrati.

Il master prevede un costo di 1.500 euro, da corrispondere in due rate.
Per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e per i laureati Unicusano è prevista una quota di iscrizione ridotta pari a 1.100 euro, suddivisa in due rate.

Tra i plus del master la modalità didattica che permette di gestire l’apprendimento sulla base delle personali esigenze.
L’e-learning Unicusano permette di seguire le lezioni in streaming, senza alcun vincolo di orario o di presenza in aula, semplicemente accedendo ad un’area riservata dal proprio pc.

La metodologia a distanza agevola quindi la specializzazione di chi già ha un impiego e di chi già opera nel settore e vuole fare carriera; in altre parole di chi ha l’esigenza di conciliare studio e lavoro.

Per ulteriori info e dettagli sul master Unicusano non esitare a contattare il nostro staff attraverso il form online che trovi cliccando qui!

Credits: AndreyPopov / Depositphotos.com

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