Black Friday 2025: psicologia del consumo e numeri a confronto
La nuova infografica di Unicusano sul Black Friday 2025 offre una fotografia aggiornata dell’evoluzione dei consumi negli ultimi cinque anni e mette in luce dati, tendenze e comportamenti che stanno trasformando lo shopping in un’esperienza sempre più consapevole.
Negli ultimi cinque anni il Black Friday ha smesso di essere la celebrazione dell’acquisto impulsivo per trasformarsi in un indicatore preciso dello stato d’animo dei consumatori. La fotografia del 2025 mostra un Paese che non rinuncia allo shopping, ma che lo utilizza come lente per leggere il proprio rapporto con i prezzi, il risparmio e la qualità. Il 90% degli italiani parteciperà agli sconti, un dato stabile negli anni, ma profondamente diverso nella sua natura: non più acquisti rapidi, ma scelte ragionate, confronti accurati, decisioni rimandate.
La spesa media si attesta intorno ai 250 euro, circa il 15% in meno rispetto al 2024. Un calo che non nasce da difficoltà economiche dirette, ma dalla distanza crescente tra inflazione reale – sotto il 3% – e inflazione percepita, che per gli italiani raggiunge il 10%. La fiducia dei consumatori scende del 7% e la spesa discrezionale si riduce del 12%, spingendo le famiglie a selezionare ciò che conta davvero. Il 62,8% manterrà lo stesso budget dello scorso anno, il 15,6% spenderà meno e solo il 21,6% aumenterà la spesa. Tra questi, quasi la metà sfrutterà il Black Friday per acquistare beni di fascia medio-alta, il 36% anticiperà gli acquisti natalizi e il 22% investirà in tecnologia destinata a durare.
I dati mostrano un cambiamento strutturale nelle preferenze: la moda e gli accessori perdono il 15% nel biennio 2023–2025, mentre crescono elettronica (+8%), casa e arredo (+12%) e prodotti ricondizionati o usati (+28%). È un’evoluzione che fotografa un consumatore più attento al ciclo di vita del prodotto e meno attratto dal fast fashion. Il 58% valuta la qualità prima del prezzo e il 41% privilegia marchi considerati affidabili o sostenibili, segno che la convenienza non coincide più solo con lo sconto, ma con la solidità dell’investimento.
Anche il modo di comprare cambia. Il 54% prepara una lista prima degli acquisti, oltre il 40% stabilisce un budget massimo e il 33% utilizza strumenti digitali per monitorare l’andamento dei prezzi. Gli acquisti da mobile crescono del 9% e il confronto online tra offerte aumenta del 38%, sostenuto da un uso più diffuso dell’intelligenza artificiale: un terzo degli italiani si affida a sistemi di suggerimento personalizzati, mentre il tasso di conversione delle app cresce del 12%. È un ecosistema in cui la tecnologia non alimenta più l’impulso, ma la pianificazione.
La fiducia diventa un elemento decisivo: il 63% preferisce retailer già conosciuti, oltre il 70% controlla recensioni e valutazioni prima di completare un acquisto e il 37% è disposto a pagare un prezzo leggermente superiore in cambio di politiche di assistenza più solide. È una forma di protezione emotiva ed economica che emerge dopo anni di incertezza, tra inflazione percepita, instabilità dei prezzi e crescente attenzione alla sicurezza digitale.
Il Black Friday 2025 segna così una svolta culturale. Gli italiani non comprano meno perché devono, ma perché scelgono di farlo in modo più consapevole. Il valore supera lo sconto, la qualità supera la quantità, la pianificazione supera l’impulso. È un nuovo paradigma del consumo: non rinuncia, ma maturità. E racconta molto più del mercato — racconta chi siamo diventati come consumatori in un tempo che ci chiede di scegliere con cura ciò che davvero vale.
Infografica a cura dell’Ufficio Marketing dell’Università Niccolò Cusano
I contenuti di questo sito web hanno esclusivamente scopo informativo e si riferiscono alla data 20 Novembre 2025.
I contenuti non intendono sostituire consulenza e informazioni ufficiali che sono reperibili su www.unicusano.it
