Università | 07 Febbraio 2023
Come diventare naturopata: mansioni e guadagni

Come diventare naturopata: mansioni e guadagni

L’interesse crescente verso il ‘naturale’ e la tendenza ad utilizzare medicine che riducono al minimo effetti collaterali e danni per l’organismo hanno condotto alla nascita di professionalità esperte in naturopatia; non a caso oggi tanti giovani in procinto di individuare una strada professionale si domandano come diventare naturopata.

Per quanto sia chiara l’operatività nel campo della prevenzione e del benessere esiste attualmente una grande confusione in merito a quelle che sono le discipline naturali.

Nel corso di questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza; cercheremo di capire come funziona la naturopatia, che titolo di studi serve per diventare naturopata e quali sono le aree di competenza di un professionista.

Cos’è la naturopatia: significato

Prima di parlare del naturopata, della laurea e delle caratteristiche della professionalità è d’obbligo una panoramica generale sulla disciplina oggetto della sua attività.

Iniziamo quindi a familiarizzare col concetto di naturopatia partendo dal suo significato.

Treccani, alla voce ‘naturopatia’ riporta la seguente definizione:

“Forma di medicina alternativa che sfrutta a fini terapeutici i soli fattori ed elementi naturali (calore, luce, aria, ecc.), evitando di fare uso di qualunque tipo di farmaco.”

Wikipedia invece approfondisce ulteriormente definendo così la naturopatia:

“La naturopatia o medicina naturopatica è un insieme di pratiche di medicina alternativa, i cui fondamenti teorici furono raccolti da principi salutistici di diversa provenienza, forse formulati alla fine del XIX secolo negli Stati Uniti per poi diffondersi, in diverse forme, nel resto del mondo, senza però mai riuscire a dare vita a una medicina autonoma, univocamente e coerentemente definita. Essa dichiara di avere come obiettivo la stimolazione della capacità innata di autoguarigione o di ritorno all’equilibrio del corpo umano, denominata omeostasi, attraverso l’uso di tecniche e di rimedi di diversa natura, oppure attraverso l’adozione di stili di vita sani e in armonia con i ‘ritmi naturali’.

Si tratta quindi di una tipologia di medicina alternativa, il cui obiettivo è riequilibrare l’organismo durante una malattia favorendo il benessere sia psichico che fisico.

L’approccio della naturopatia è di tipo ‘olistico’ per cui agisce sul corpo nella sua totalità, a prescindere dalla zona in cui ha origine o si manifesta il dolore.

Ecco i principi sui quali è basata la naturopatia:

  • Primum non nocere: agire per dare sostegno e mai per nuocere; garantire benessere a fronte di un rischio minimo.
  • Vis medicatrix naturae: secondo il principio ‘la forza guaritrice della natura’ di Ippocrate l’organismo dell’essere umano ha la capacità di autoguarire; capacità stimolata proprio dalla naturopatia.
  • Tolle causam: rimuovere le cause della malattia piuttosto che sopprimere i sintomi.

In sintesi possiamo affermare che la naturopatia non cura le patologie bensì affianca la medicina tradizionale in qualità di strumento complementare.

Chi è e cosa fa il naturopata

Entriamo nel cuore del nostro post per conoscere da vicino la figura del naturopata.

Si tratta di un operatore del benessere che, come suggerisce la stessa denominazione, si occupa di prevenzione e riequilibrio del benessere.

L’attività di un professionista parte da un’osservazione olistica del paziente, ovvero da un’analisi globale che tiene conto degli aspetti fisici, comportamentali, emotivi e ambientali.
Dopo aver analizzato il paziente individua i rimedi naturali più efficaci per risolvere i relativi malesseri, fisici e psicologici.

Dal punto di vista pratico un profilo esperto di naturopatia si occupa di:

  • Consigliare i rimedi naturali più efficaci per risolvere squilibri energetici
  • Attuare percorsi di prevenzione finalizzati a promuovere benessere e salute
  • Fornire consigli alimentari

A seconda dei casi può intervenire sia per risolvere le problematiche di persone sane, per eliminare condizioni di stress e tensioni, e sia per supportare persone affette da malattie, proponendo percorsi a base naturale a supporto della medicina.

Il naturopata agisce attraverso varie pratiche, tra le quali la kinesiologia applicata, l’aromaterapia, l’erboristeria, il reiki, lo shiatsu, la riflessologia plantare, il massaggio cranio-sacrale.

Chiarito cosa fa un naturopata cerchiamo di capire cosa non fa.
Il naturopata non è un medico per cui non si occupa di malattie e cure; non può fare diagnosi e non può prescrivere farmaci.
Si tratta piuttosto di una figura complementare a quella del medico.

Dove lavora

Un professionista che sceglie di specializzarsi in naturopatia per diventare un naturopata professionista può trovare lavoro in vari contesti.

Può lavorare come consulente all’interno di centri estetici, centri termali, palestre, erboristerie, centri olistici, farmacie e studi medici.

Tra i contesti in cui più frequentemente trova impiego anche gli studi di nutrizionisti, dietisti e fisioterapisti.

Quanto guadagna

Prima di scoprire chi può fare il naturopata, ovvero quali sono i requisiti e le competenze necessarie per svolgere la professione è d’obbligo una breve analisi del dato economico.
Cerchiamo quindi di capire quanto guadagna un naturopata.

Così come per qualsiasi altra professionalità la retribuzione è legata ad una serie di fattori e variabili come ad esempio l’area geografica nell’ambito della quale opera e il contesto.
Tra i fattori che influenzano le cifre rientra chiaramente l’esperienza maturata nel tempo.

Per dare un’idea di massima, il naturopata percepisce uno stipendio che parte dagli 800 euro, per i profili senza esperienza, fino ad arrivare a 2.000 euro netti al mese.
La media nazionale oscilla quindi intorno ai 1.3000 euro mensili.

Un’altra variabile che influenza fortemente la retribuzione è la modalità attraverso la quale un naturopata decide di svolgere la professione: dipendente o libero professionista.
Un lavoratore assunto da un’azienda percepisce un fisso mensile, che per quanto possa prevedere scatti in aumento rimane comunque entro un range retributivo medio.

Quanto può guadagnare invece un naturopata free lance?

Esperienza e competenza sono i due fattori che consentono di eliminare qualsiasi limite numerico.
La libera professioni consente di raggiungere cifre decisamente superiori alla media degli stipendi nazionali.

Come si diventa naturopata

In Italia il profilo del naturopata non è regolamentato per cui non esiste un albo professionale al quale iscriversi.
Attenzione però, il fatto che non esista un percorso di studi specifico, ovvero una laurea in naturopatia, non significa che la professione può essere improvvisata.

Esistono tantissimi corsi che permettono di approfondire la materia e tutte le altre discipline ad essa correlata.
Si tratta solitamente di percorsi triennali che approfondiscono la la fisiologia, l’erboristeria, l’anatomia, la biologia, le tecniche di massaggio, le tecniche di respirazione, la mindfulness e le tecniche di rilassamento.

In Italia esistono varie scuole di formazione private che si allineano alle disposizioni previste dalle leggi regionali 2/2005.
Si tratta di scuole che rientrano nel Registro Regionale degli Enti di Formazione in DBN (Discipline Bio Naturali).

Piuttosto che cercare di quantificare lo sforzo economico, ovvero di domandarsi quanto costa diventare naturopata, è importante prestare attenzione ai percorsi scelti in quanto molti di essi prevedono costi esorbitanti a fronte di una preparazione poco affine o non necessaria allo svolgimento dell’attività.

Spesso il naturopata si forma come nutrizionista per poi specializzarsi in naturopatia attraverso uno dei numerosi master online.

I requisiti personali

Non esiste un’età giusta per decidere di specializzarsi  in naturopatia; c’è chi decide di conseguire una specializzazione a 20 anni e chi invece sceglie di diventare naturopata a 40 anni.
Ciò che conta è affiancare alle competenze tecniche una serie di requisiti che consentono di svolgere al meglio la professione.

Anche chi scegliere di diventare naturopata a 50 anni deve possedere le seguenti attitudini e qualità personali:

  • Doti comunicative
  • Empatia
  • Personalità calma
  • Ispirare fiducia

Chiaramente il tutto deve essere basato su un forte interesse verso tutto ciò che rientra nell’accezione di ‘rimedio naturale’.

Ora sai come diventare naturopata e sai anche come diventare naturopata online, ovvero specializzandoti attraverso uno dei numerosi percorsi telematici.
Non ti resta che informarti sulle varie possibilità formative contattando Unicusano attraverso il form che trovi cliccando qui!

Credits: pathastingsv / Depositphotos.com

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