Università | 21 Agosto 2022
Come insegnare a un bimbo dislessico a studiare: consigli utili

Come insegnare a un bimbo dislessico a studiare: consigli utili

In che modo è possibile aiutare un bambino dislessico a fare i compiti? Anche se può sembrare particolarmente difficile, esistono diversi modi per farlo. L’importante è saper gestire la situazione e mettere in atto le migliori strategie per affrontare il problema. Nella nostra guida vedremo come insegnare a un bimbo dislessico a studiare, argomento di forte sensibilità, specie per i piccoli iscritti alla scuola primaria.

Saper gestire l’iperattività dei bambini dislessici ed aiutarli nel processo di apprendimento è fondamentale per la serenità del bambino e della famiglia stessa.

Quali strategie è necessario mettere in campo per aiutare un bambino dislessico? Per saperne di più, ti consigliamo di continuare a leggere.

Dislessia: cos’è?

Prima di vedere come aiutare a studiare un ragazzo dislessico può essere utile un approfondimento in merito.

Cos’è la dislessia? Con il termine dislessia si indica un disturbo specifico dell’apprendimento, DSA, che si manifesta nella difficoltà di decodificare un testo. Il pensiero comune è quello di considerare indicatori di DSA le difficoltà comunicative linguistiche, motorio-prassiche, ma anche uditive, visive e spaziali. Trattandosi di un disturbo, la dislessia non va considerata come malattia. Compito sia della famiglia che della scuola è quello di interagire con l’alunno dislessico rendendolo capace di acquisire un metodo di apprendimento efficace.

La dislessia è un disturbo che interessa nello specifico la lettura che risulta scorretta, imprecisa, molto lenta e di difficile comprensione. Anche se permanenti, gli ostacoli nell’apprendimento possono essere superati grazie a determinati approcci e metodologie.

Come gli altri DSA, la dislessia è una neurodiversità e come tale non è visibile dall’esterno. Chi soffre di dislessia ha un diverso modo di processare le informazioni e ha quindi una percezione emotiva, sensoriale e cognitiva con l’ambiente differente rispetto agli altri.

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Come insegnare a un bambino dislessico a studiare

Per fortuna l’attenzione verso i bambini con DSA nella scuola primaria sta crescendo. Per questo sono sempre di più i genitori che si chiedono come aiutare un bambino dislessico a studiare. Allo stesso tempo, sempre più insegnanti hanno a cuore la problematica e cercano soluzioni alla dislessia.
Ecco dunque un elenco di tanti consigli per facilitare l’apprendimento in un bambino dislessico:

  • Organizzare l’ambiente di studio
  • Pianificare i compiti
  • Facilitare la lettura
  • Stimolare la curiosità
  • Sviluppare la concentrazione
  • Valorizzare i successi

Analizziamo ciascuna strategia nel dettaglio.

Organizzare un ambiente di studio adatto

Il primo consiglio su come aiutare un bambino dislessico a studiare riguarda l’ambiente in cui studia. Una delle difficoltà più grandi per i bambini che soffrono di DSA è quella relativa alla concentrazione. Come può un bambino con difficoltà a concentrarsi a studiare in un ambiente inadeguato? L’ambiente di studio, sia a casa che a scuola, deve essere ben organizzato e senza distrazioni. Vediamo alcuni consigli utili per rendere lo spazio adeguato. Una buona prassi è che la postazione del bambino con DSA sia collocata in una zona neutra, cioè lontana, ad esempio, da giocattoli e televisione.

Cosa fare quindi?

Mentre si fanno i compiti, la televisione dovrebbe restare spenta. È abbastanza ovvio, infatti, che non si può prestare metà attenzione alla trasmissione TV e l’altra metà ai compiti. Nessuna delle due attività, svolte contemporaneamente, ne gioverebbe. La Tv accesa sarebbe quindi una mera fonte di distrazione che non ci si può permettere, specie se si vuole aiutare a studiare un bambino con DSA. Stesso discorso per smartphone ed altri device che vanno tenuti il più lontano possibile durante lo studio per non avere problemi di concentrazione. Creare un ambiente silenzioso e provo di fonti di distrazione rappresenta quindi la prima strategia da mettere in atto.

Pianificare i compiti

Vuoi sapere come comportarsi con un bambino dislessico per aiutarlo a studiare? Il secondo step è pianificare i compiti. Lo studio può diventare più facile e sostenibile per un bambino dislessico se partecipa alla sua organizzazione. Se sarai in grado di fornire la giusta motivazione, fare i compiti sarà un processo più fluido e la sua pianificazione non potrà che fare del bene. Suggeriamo di iniziare i compiti da quelli che sembrano essere più complessi, quando la mente è ancora fresca. Fondamentale è anche pianificare pause per evitare di sovraccaricare mentalmente il bambino.

Cosa fare nello specifico? Sostenere i bisogni emotivi del bambino dislessico. Le sue emozioni possono essere molteplici. Cerca quindi di trasmettere serenità e incoraggiamento rispetto ai DSA, comprensione per le sue difficoltà e sostegno. Allo stesso tempo, dimostra apprezzamento per il suo impegno.

Rispetta inoltre i tempi ed i bioritmi. Essendo tutti diversi, abbiamo anche tempi e modi diversi per apprendere. Non sforzare il bambino a studiare se ha sonno o sente la necessità di muoversi. Come genitore, è importante osservare il proprio figlio per capire quando le sue energie mentali sono al massimo.

Impara a riconoscere i momenti di stanchezza. Insegna al bambino ad alternare momenti di lavoro a brevi momenti di riposo in cui muoversi per mantenere più alti i livelli di attenzione.

Facilitare la lettura

Un consiglio che diamo ai genitori alle prese con dislessia per aiutare a studiare è quello di facilitare la lettura. Il genitore ad esempio potrebbe leggere al posto del bambino, oppure ricorrere a supporti tecnologici. Si possono usare computer e tablet con la funzione text-to-speech per sostenere o sostituire la lettura visiva. Può essere utile anche un registratore digitale per riascoltare le lezioni a casa, oppure i video, efficaci soprattutto nella didattica a distanza.

Stimolare la curiosità

Se il bambino dimostra di essere interessato ad un certo argomento, l’adulto dovrebbe aiutarlo ad approfondirlo. Studiare qualcosa che piace è più divertente e questo vale anche per i bambini con DSA. Per esempio, il bambino trova coinvolgente un certo genere di libri?  Il genitore o l’insegnante può proporre di leggerli insieme, oppure di usare audiolibri o la tecnologia text-to-speech. In questo modo la curiosità del bambino viene stimolata.

Sviluppare la concentrazione

Come abbiamo visto, eliminare le distrazioni è fondamentale per facilitare l’apprendimento dei bambini con DSA. Un buon metodo per insegnare ad un bambino dislessico a studiare prevede che vengano stimolati curiosità, creatività, ma anche tecniche di memorizzazione e concentrazione.

Valorizzare i successi

Talvolta, l’esperienza di apprendimento tende a diventare frustrante per i bambini dislessici. Specie se gli adulti si concentrano sulle cose che non vanno ed enfatizzano le loro difficoltà. Una buona abitudine per dislessici è quella di valorizzare i loro successi, anche quando sono appena percettibili, per mantenere alta motivazione e autostima. Impara a capire le difficoltà del bambino, a sostenere la sua autostima, favorire il suo benessere emotivo. Tutto ciò non significa sostituirci a loro nell’impegno. Il compito dei genitori è vigilare che l’impegno richiesto sia proporzionato alle loro possibilità emotive e cognitive.

Incoraggia il bambino ad assumersi la responsabilità dei compiti. In che modo? Mostrando che sei dalla sua parte per aiutarlo nelle difficoltà, ma che spetta a lui metterci l’impegno.

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Metodo di studio per un bambino dislessico

Per concludere la nostra guida su come aiutare un alunno DSA, vogliamo fare un riferimento alla legge 170/2010. La legge regola “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”. All’articolo 1 si legge:

Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.

Si tratta di una legge che incoraggia l’uso di strumenti compensativi per garantire l’autonomia dello studente con DSA.

La legge sostiene che un bambino dislessico affronterà il processo di apprendimento al meglio grazie all’uso di strumenti compensativi, che non rappresentano una facilitazione o un vantaggio.

Ecco quali sono gli strumenti compensativi più utili per insegnare a studiare a un bimbo dislessico:

Supporti tecnologici

Si possono usare computer e tablet con la funzione text-to-speech per sostenere o sostituire la lettura visiva. Altro strumento utile può essere anche un registratore digitale per riascoltare le lezioni a casa, oppure i video, efficaci soprattutto nella didattica a distanza.

Schede per bambini dislessici

Sono degli strumenti che coniugano immagine e testo, potenziando le capacità mnemoniche dei ragazzi con DSA attraverso il gioco. Possono essere usate per aiutare a studiare ad un DSA le tabelline al bambino dislessico oppure per l’apprendimento delle lingue straniere.

Organizzatori grafici

Associare ciò che si legge ad un’immagine mentale è un metodo di studio molto usato per i bambini con DSA. Qui possono venire in aiuto le mappe concettuali, meglio se arricchite di immagini, su carta come post-it, quaderni ad anelli, portalistini, schede e anche su supporti tecnologici utili per questo scopo.

Ripetizione dilazionata

Questa tecnica serve a stimolare la memoria a lungo termine. Ripetere poche volte su tempi più lunghi, piuttosto che lo stesso giorno che si è appreso il concetto può rivelarsi una tecnica molto efficace. Questo metodo è particolarmente indicato per storia, scienze, lingue straniere e in generale per tutto ciò che non può essere ricordato grazie al ragionamento.

LibroAID

Un servizio che consente ai ragazzi con diagnosi DSA o certificazione 104/92 di richiedere i testi scolastici in formato PDF, che può essere facilmente convertito in text-to-speech.

Conclusioni

Ora che abbiamo visto come insegnare a un bimbo dislessico a studiare, il nostro consiglio è quello di individuare le strategie migliori per il proprio figlio o alunno. Non esiste infatti un metodo universale. Le tecniche finora descritte devono essere adattate alle esigenze del bambino, caso per caso. Il nostro obiettivo è infatti quello di dimostrare che anche un bambino dislessico può essere supportato nello svolgimento dei compiti e nello studio. Sta a te, come genitore o docente, trovare la strada più efficace.

Per coloro che intendono approfondire l’argomento, Unicusano ha attivato il master di I livello in “Psicopedagogia e didattica per i disturbi dell’apprendimento”. L’obiettivo è fornire strumenti e tecniche di intervento specifiche alle figure professionali che si trovino ad operare nel campo dei DSA.

Per maggiori informazioni, ti consigliamo di consultare la scheda del master.

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