Università | 12 Marzo 2022
Cos’è e a cosa serve il dottorato: cosa devi sapere

Cos’è e a cosa serve il dottorato: cosa devi sapere

Una volta giunti al termine del percorso universitario e conseguita la laurea specialistica o magistrale, arriva, per tanti studenti, l’entrata nel mondo del lavoro.

Non tutti i laureati però hanno intenzione di “separarsi” dall’ambiente universitario. Anzi, tanti studenti rivolgono il proprio interesse verso il mondo accademico e della ricerca universitaria. Sulla base di ciò, tanti laureati quindi decidono di partecipare al concorso di Dottorato e intraprendere così un nuovo percorso formativo.

In un mercato del lavoro sempre più competitivo, la nostra società sembra essere diventata ancor più esigente nei confronti dei lavoratori.

Titoli, competenze e conoscenze specifiche sono sempre più importanti per trovare lavoro, fare la differenza ed affermarsi sul piano professionale. Per questo, oggi più di ieri, la laurea non è più un titolo sufficiente come in passato. Alcune professioni richiedono il conseguimento di ulteriori titoli di studio, come master o dottorato di ricerca.

Se ti sei laureato da poco e desideri tentare la carriera universitaria, qui trovi tutto sul dottorato di ricerca. Cos’è, come funziona e quali sono i requisiti per accedervi. Ne parliamo in questo nostro approfondimento.

Cos’è un dottorato di ricerca

Cos’è un dottorato di ricerca? Istituito nel 1980, il dottorato di ricerca rappresenta il più alto grado di istruzione dell’ordinamento accademico italiano. Si tratta di un corso riservato a un numero limitato di partecipanti. Scopo del dottorato è fornire competenze e conoscenze di tipo scientifico relative all’attività di ricerca. Conseguire un dottorato di ricerca permette di ottenere il titolo di Dottore di ricerca.

Nonostante si tratti di un percorso di formazione post laurea, i laureati che vi accedono, in alcuni casi, ricevono una borsa di studio. Quest’ultima può essere equiparata ad una sorta di attività lavorativa.

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Come funziona il dottorato di ricerca

dottorato di ricerca ragazza

Credits: [nicoletataionescu]/Depositphotos.com

Ora che abbiamo visto cos’è il dottorato di ricerca all’università, entriamo nel dettaglio. Vediamo nello specifico in cosa consiste il dottorato di ricerca e quindi come funziona.

Come suggerisce il nome stesso, l’obiettivo del dottorato di ricerca è consentire al neolaureato di acquisire competenze specialistiche nelle materie oggetto del corso di dottorato.

Il titolo di dottore di ricerca si consegue dopo aver conseguito la laurea. Si tratta quindi di un percorso di formazione e di ricerca in un settore specifico. Al termine di questo percorso il futuro dottore di ricerca è chiamato a redigere una tesi finale.

Ogni ateneo ha un regolamento universitario nel quale si stabiliscono le modalità di accesso al dottorato e non solo. Nel regolamento universitario si trovano infatti gli obiettivi formativi, il programma di studi, indicazioni circa la frequenza. Insomma tutto ciò che può aiutare a capire cos’è un dottorato di ricerca e come funziona.

Dottorato di ricerca: durata e modalità

A seconda dell’Ateneo presso cui si svolge il dottorato, il corso presenta una durata che varia dai 3 ai 5 anni. Nel corso di questi anni, il candidato può intraprendere un percorso di studi di due tipi:

  • Percorso incentrato sulla ricerca, l’indagine e l’approfondimento di metodologie relative a un determinato ambito scientifico o a uno specifico settore;
  • Percorso incentrato sul progetto di ricerca presentato durante la domanda di partecipazione al concorso.

Durante gli anni di dottorato, il dottorando ha la possibilità di:

  • partecipare a seminari anche in qualità di relatore;
  • seguire corsi per dottorandi;
  • sospendere, interrompere o chiedere la proroga del proprio percorso (solo per 1 anno e senza percepire la borsa di studio, nel caso in cui la percepisca).

Per essere ammessi all’anno successivo, al termine di ogni anno accademico, il dottorando è tenuto a presentare una relazione sull’attività di ricerca svolta. Come anticipato poco fa, al termine dell’intero percorso di studi, invece, il dottorando dovrà sostenere un esame finale. Dovrà quindi elaborare una tesi di dottorato al cui interno saranno racchiuse le ricerche del progetto presentato all’inizio. Fondamentale sarà dimostrare di aver raggiunto gli obiettivi prefissati dalla ricerca.

Negli anni in cui si partecipa al dottorato si ha la possibilità di studiare o svolgere un tirocinio o un’attività di ricerca all’estero. Inoltre, molte università straniere convenzionate con corsi di dottorato, mettono a disposizione borse di studio. Pertanto, se sogni di studiare all’estero, ti consigliamo di valutare anche la possibilità di intraprendere il Dottorato presso un’Università estera.

Dottorato di ricerca: come si accede

Come si accede a un dottorato di ricerca? Finora abbiamo parlato del dottorato di ricerca, cos’ è e come funziona. In questa fase vedremo invece quali sono i requisiti per accedere al dottorato di ricerca.

Il dottorato di ricerca, come abbiamo già detto, è un concorso pubblico a tutti gli effetti. Pertanto, se vuoi sapere come si accede al dottorato di ricerca, sappi che è possibile solo superando apposito concorso. Il concorso può essere bandito dall’università o dall’ente di ricerca che organizza il corso di dottorato.

Proprio per il fatto che il concorso viene bandito dai singoli atenei o da singoli enti, le modalità di accesso e la regolamentazione dei corsi di dottorato non sono tutte uguali.  Tuttavia, ciò che accomuna atenei ed enti è il fatto che si accede al dottorato sempre tramite concorso pubblico per titoli e prove d’esame. Solitamente sono previste una prova scritta ed una prova orale.

La metà dei posti messi a concorso sono coperti da una borsa di studio, ma il dottorato di ricerca può svolgersi anche senza borsa. Nel primo caso, il dottorando percepirà un compenso annuale per l’intera durata del percorso accademico. Inoltre, sarà esonerato dal pagamento delle tasse universitarie.

I requisiti richiesti

Quali sono nel dettaglio i requisiti per un dottorato di ricerca? Per fare un dottorato di ricerca ogni candidato, come sappiamo, deve partecipare al bando di concorso. I bandi di concorso sono pubblicati annualmente sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, nella sezione Concorsi ed Esami, o sul sito dell’Università che eroga il corso.

Per accedere al concorso non vi sono limiti relativi all’età o alla cittadinanza. C’è solo un unico requisito richiesto per accedere al Dottorato di Ricerca in Italia, ovvero possedere uno dei seguenti titoli di studio:

  • laurea specialistica;
  • laurea magistrale;
  • titolo di studio estero equiparato o equipollente ai titoli sopra citati.

Qual è invece l’iter per presentare la domanda di ammissione al dottorato di ricerca?

I passaggi sono i seguenti:

  • invio della domanda con i documenti richiesti dal bando universitario (solitamente curriculum vitae, lettera motivazionale e progetto di ricerca);
  • valutazione dei titoli;
  • superamento delle prove concorsuali.

I candidati che superano le prove e si collocano nei primi posti della graduatoria finale vengono ammessi al corso di dottorato e ottengono la borsa di studio.

Sbocchi lavorativi con il dottorato di ricerca

In conclusione della nostra guida, spostiamo l’attenzione sul binomio dottorato di ricerca e lavoro per capire realmente a cosa serve un dottorato sul piano lavorativo.

Conseguire il titolo di Dottore di ricerca favorisce, in ogni ambito professionale, la posizione lavorativa del candidato che lo possiede. Spesso infatti fornisce ulteriore punteggio nei concorsi pubblici.

Oltre a questo, quali sono le opportunità lavorative offerte da un dottorato di ricerca? Le principali opportunità di carriera sono legate comunque alla sfera accademica e dell’insegnamento. Un dottore di ricerca può infatti aspirare a lavorare come:

  • Docente universitario;
  • Ricercatore.

Tuttavia, il binomio lavoro dottorato può andare oltre l’ambito accademico. Con il titolo di Dottorato infatti è possibile trovare impiego sia nel settore pubblico che privato all’interno di aziende, imprese ed enti di ricerca privati.

Ora che ne sai di più su come funziona e a cosa serve un dottorato di ricerca, sei pronto per affrontare questo nuovo percorso?

Credits: [Melpomene]/Depositphotos.com

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