Università | 12 Settembre 2023
Come diventare educatrice di asilo nido: gli iter da seguire

Come diventare educatrice di asilo nido: gli iter da seguire

L’educatrice di asilo nido è una figura sempre più richiesta. Le famiglie moderne si ritrovano ad affrontare diversi problemi di gestione dei figli più piccoli, soprattutto quando entrambi i genitori lavorano. Questa situazione ha dato il via alla nascita di tanti nuovi asili nido sia comunali che privati, dei cui servizi usufruiscono le famiglie con bambini di età prescolare, compresa tra 0 e 3 anni. Chiaramente, più asili sorgono e maggiore è la domanda di personale specializzato.  

Ma come lavorare in un asilo nido? Per capire l’iter da seguire leggi la guida qui di seguito con le informazioni sul percorso di studi, sul concorso pubblico e sui possibili sbocchi lavorativi.  

Educatrice di asilo nido: cosa fa?

Contrariamente a quanto si pensa, l’educatrice di asilo nido non si occupa solo dell’igiene, dei pasti e della sorveglianza dei piccoli. Tra i suoi compiti sono inclusi anche l’organizzazione dei momenti ludici, la gestione degli spazi e l’assistenza ai bambini per aiutarli nella socializzazione, nella scoperta delle proprie abilità, nella sperimentazione delle capacità linguistiche e così via. In particolare, le mansioni quotidiane di un educatore di asilo nido comprendono le seguenti attività:  

 

  • progettare e attuare attività ricreative ed educative  
  • attrezzare gli spazi per le attività e adeguare gli ambienti alle esigenze evolutive dei bambini 
  • occuparsi dell’inserimento dei bambini
  • favorire la conquista dell’autonomia, agevolare la sperimentazione, promuovere il riconoscimento delle emozioni e agevolare il riconoscimento del sé dei piccoli  
  • assistere i bambini nei momenti quotidiani dedicati all’igiene ed educarli a prendersi cura del proprio corpo 
  • seguire i piccoli nei momenti dell’assunzione del cibo (merende e pranzi) 
  • curare i bimbi nella fase preparatoria del sonno e occuparsi della sorveglianza del riposo 
  • accudire i bambini nei primi momenti di insorgenza di disturbi/malattie e provvedere a contattare  la famiglia e i medici 
  • monitorare e valutare il percorso educativo dei piccoli allievi 
  • gestire le relazioni con i genitori  

Laurea per insegnare all’asilo nido

Tutte le mansioni elencate qui sopra rendono indispensabile il possesso di un titolo di studio universitario. Per svolgere al meglio questa professione, infatti, bisogna avere una serie di competenze pedagogiche, didattiche e psicologiche. La laurea per insegnare all’asilo nido è quella in Scienze dell’educazione e della formazione, classe di laurea L-19 con indirizzo Educatore servizi per l’infanzia I programmi del percorso da 180 CFU, infatti, prevedono tutte le materie fondamentali per ricoprire il ruolo di educatore di asilo nido:  

  • pedagogia generale 
  • sociologia dell’educazione – infanzia  
  • didattica generale e neurodidattica 
  • pedagogia speciale (laboratorio) 
  • neuropsichiatria infantile 
  • progettazione educativa 
  • igiene generale e applicata 

Per completare la formazione è possibile integrare la laurea triennale con la laurea magistrale in Scienze pedagogiche, classe LM-85  

In realtà, le possibilità per specializzarsi come educatrice di asilo nido sono diverse. L’Università Niccolò Cusano, per esempio, propone anche un Master in educatore dei servizi della prima infanzia. Si tratta di un corso post-laurea di I livello, a cui si può accedere con la laurea triennale. É possibile cioè concludere il percorso triennale e poi seguire il master, senza necessariamente iscriversi alla magistrale.

Il master ha una durata annuale con 60 CFU e 1500 ore di didattica. Il programma è molto interessante. Oltre a materie come pedagogia generale e pedagogia e didattica speciale per la scuola dell’infanzia, prevede insegnamenti come la legislazione dei servizi educativi; la normativa per la gestione dei nidi d’infanzia; la gestione del rapporto con le famiglie – i colloqui relazionali familiari e la progettazione pedagogico-educativa.  

Educatore asilo nido requisiti e sbocchi lavorativi

Per lavorare in un asilo nido privato è sufficiente l’iter formativo indicato sopra. Basta cioè la laurea L-19 in Scienze dell’educazione e della formazione. Nel caso, invece, degli asili pubblici e comunali bisogna sostenere e vincere un concorso.  

Gli sbocchi per un educatore di asilo nido, infatti, sono diversi:  

  • asili nido pubblici e asili nido aziendali 
  • micronido con un massimo di 24 bambini 
  • nido in famiglia 
  • servizio primavera – servizio integrativo a quello degli asili nido destinato ai bambini dai 2 ai 3 anni 
  • ludoteche 
  • reparti pediatrici ospedalieri 
  • comunità mamma e bambino e comunità di minori in cui sono presenti minori di 3 anni 
  • CBF – centri bambini e famiglie  

Il concorso per educatrice di asilo nido

Per poter sostenere il concorso come educatrice di nido bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti, senza i quali non si può inviare la domanda di ammissione:  

  • cittadinanza italiana o cittadinanza di uno degli stati dell’Unione Europea  
  • idoneità fisica all’impiego 
  • pieno godimento dei diritti politici 
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo e passivo 
  • non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego in una pubblica amministrazione o licenziati per rendimento insufficiente 
  • non aver riportato condanne penali e/o non avere procedimenti penali in corso 
  • laurea triennale in Scienze dell’educazione (L19) a indirizzo specifico per educatori dei servizi educativi per l’infanzia 
  • laurea magistrale a ciclo unico di durata quinquennale in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis). Questo percorso di laurea non è sufficiente da solo e deve essere integrato con un ulteriore corso di specializzazione da 60 crediti formativi universitari 

Le materie del concorso

Il concorso prevede una prova scritta e una prova orale. Le materie vanno dalla pedagogia dell’infanzia alla puericoltura fino all’igiene e alla sicurezza.  

Per darti un’idea più precisa delle materie da studiare per preparare il concorso, ti elenchiamo quelle di un concorso per educatore di asilo nido bandito da un comune: elementi di psicologia e di pedagogia dell’età evolutiva; la progettazione educativa e la programmazione nel nido d’infanzia; la valutazione, la costruzione e il monitoraggio della qualità del servizio; gli spazi, gli arredi e i materiali del nido; la gestione sociale dei gruppi e la socializzazione tra i bambini; la conduzione della giornata educativa; l’affettività, le figure di riferimento e la costruzione delle relazioni tra gli adulti e i bambini; la fase dell’ambientamento nel nido e i momenti di routine (come l’accoglienza, il pranzo, il sonno, l’igiene personale e così via); le attività ludiche; le dimensioni cognitive, linguistiche e relazionali del percorso di crescita del bambino; l’integrazione dei bambini con disabilità nel nido d’infanzia; le relazioni all’interno del gruppo di lavoro; la continuità educativa orizzontale (nido d’infanzia – famiglia) e la continuità educativa verticale (nido d’infanzia – scuola infanzia) e la normativa vigente relativa ai servizi per la prima infanzia.  

I vincitori di concorso possono essere assunti sia come educatori a tempo determinato che come educatori a tempo indeterminato (dipende dal concorso stesso). Nel settore pubblico, un’educatrice di asilo nido ha turni diurni della durata di 6 ore e ha la domenica libera. A ogni maestra di asilo nido, inoltre, viene affidato un gruppo di bambini preciso, per i quali ha una funzione di vero e proprio punto di riferimento.  

Nel caso di servizi diversi dal classico asilo nido, come il servizio primavera o i centri per mamme e bambini, gli orari potrebbero essere diversi. In alcuni casi prevedono anche turni pomeridiani fino alle 19:00.  

Lo stipendio medio per lavorare nei nido

Quanto guadagna al mese un’educatrice di asilo nido? Lo stipendio medio varia a seconda del settore di lavoro, vale a dire pubblico o privato. Volendo fare una stima, si può parlare di un guadagno mensile nel privato che oscilla tra i 1.000 e i 1.500 euro. Ovviamente, molto dipende anche dall’anzianità di servizio dell’educatore e dalla struttura in cui lavora.  

Nel caso degli asili pubblici, invece, gli stipendi ammontano a 23.212,35 euro lordi all’anno più la tredicesima. Questo significa che ogni mese un’educatrice percepisce uno stipendio pari a 1.250 euro.  

Credits immagine: Oliesabilkei/DepositPhoto.com

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