Università | 10 Giugno 2014
Erasmus+, l’Unicusano in prima linea per un progetto fantastico

Erasmus+, l’Unicusano in prima linea per un progetto fantastico

Sono passati quasi sei mesi dall’inaugurazione del nuovo programma di mobilità dell’Unione Europea, che è stato ribattezzato con il nome di Erasmus+.

Diversi studenti lo confondono con il vecchio progetto Erasmus, altri si chiedono  se sia possibile parteciparvi di nuovo, molti ne hanno sentito parlare per la prima volta in queste settimane, mentre i più non sono ancora a conoscenza della sua esistenza

Cosa è, dunque, questo Erasmus+?  Rappresenta il programma dell’Unione Europea, in vigore dal 2014 al 2020, indirizzato alla formazione, allo scambio interculturarle e all’istruzione dei giovani cittadini europei.  In sostanza non è che un contenitore di tutti quelli che sono i programmi di apprendimento e mobilità offerti dall’UE, che si sono raccolti sotto un unico nome.

Gli obiettivi di questo prestigioso progetto comunitario cui l’Università Niccolò Cusano sta attivamente lavorando, sono molteplici. Si vuole alzare il livello di educazione in Europa, favorire la mobilità delle persone e creare maggiori opportunità di lavoro per tutti i giovani cittadini Ue, educandoli ai valori dell’Unione Europea.

Finalità del progetto Erasmus+. è anche favorire la mobilità  per studenti di istruzione superiore, tirocinanti, giovani e volontari,dello Staff (ad esempio e docenti, leader scolastici, operatori giovanili) che avranno quindi modo di compiere esperienze professionali e di apprendimento in un’altra nazione, oltre a garantire prestiti agli studenti che potranno chiedere una apertura di credito per frequentare un Master o una corso di laurea specialistico all’estero. Nel 2014 Erasmus+ disporrà complessivamente di 1 miliardo e 800 milioni di euro per finanziamenti volti a promuovere opportunità di mobilità.

Erasmus+  prende il via in un momento in cui nell’UE quasi circa cinque milioni di ragazzi sono disoccupati, con livelli di disoccupazione che in taluni paesi superano il 50%.  Allo stesso tempo, però, si registrano oltre 2 milioni di posti di lavoro vacanti e un datore di lavoro su tre manifesta difficoltà  ad assumere personale con le qualifiche richieste. Ciò conferma il sussistere di importanti deficit di competenze in Europa.

Erasmus+ affronterà queste problematiche  fornendo opportunità di studio, di formazione o di esperienze lavorative o di volontariato all’estero.  L’Università Niccolò Cusano sta lavorando in modo importante  a questa iniziativa.

 

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