Università | 04 Settembre 2022
Professione del fisico e matematico: come diventarlo e gli sbocchi lavorativi

Professione del fisico e matematico: come diventarlo e gli sbocchi lavorativi

Sogni una carriera in ambito scientifico? Ti piacerebbe lavorare come fisico o matematico?

Se il tuo sogno è questo, ti consigliamo di leggere la nostra guida. Scopriremo il miglior percorso per lavorare nel settore scientifico e quali sono gli sbocchi lavorativi possibili.

Ci occuperemo dei migliori percorsi di studi e scopriremo cosa fa un fisico nel concreto e come lavora un matematico. Analizzeremo gli sbocchi lavorativi offerti dai due percorsi e quanto guadagna un fisico o un matematico.

Fisico e matematico: cosa studiare per diventarlo

Nutrire una forte passione per materie come la matematica e la fisica non è da tutti. Si tratta di ambiti alquanto complessi che richiedono un percorso di studi preciso. Qual è dunque la strada da seguire per realizzarsi in questi ambiti? Partiamo dalla professione del fisico.

Diventare fisico: il percorso

Per diventare un fisico il primo step è quello di conseguire una laurea in Fisica. Un percorso di studi che ti porterà a confrontarti con materie che ti aiuteranno a comprendere meglio il mondo che ti circonda. In Italia ci sono numerosi corsi di Laurea in Fisica, sia triennali che magistrali.

I corsi di Laurea Triennale sono incentrati su materie quali matematica (analisi matematica in primis), chimica e fisica (fisica generale I e II, sperimentazioni di fisica). I corsi di Laurea Magistrale in Fisica ti permetteranno di scegliere la tua specializzazione tra le numerose a disposizione.

Da non sottovalutare poi l’offerta in termini di master attivi nell’area. I Master in Fisica infatti permettono di acquisire competenze di altissimo livello e maturare esperienze pratiche. Aspetti fondamentali per arricchire il curriculum di un futuro fisico.

La laurea triennale si ripropone di fornire una preparazione di base generale sulla materia. Tre anni che consentono allo studente di avere tempo e strumenti per poter conseguire una preparazione di base e scegliere se e in cosa specializzarsi.

La successiva laurea magistrale prevede invece una scelta verso quella che potrebbe essere la reale attività futura. Vi è poi il dottorato che offre la possibilità di continuare la propria attività all’interno dell’Università.

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Specializzazioni e sbocchi lavorativi

Lo studio dei fenomeni naturali apre molte possibilità di lavoro presso istituti ambientali, centri di ricerca, imprese tecnologiche, istituti di astronomia e ogni altro settore applichi la tecnologia.

Per coloro che desiderano una carriera come fisici, ci sono diverse specializzazioni che si possono seguire nel proprio percorso. Ricordiamone alcune di seguito:

  • fisico
  • fisico nucleare
  • fisico balistico
  • fisico consulente in missilistica
  • fisico esperto di tecniche del vuoto
  • fisico esperto di acceleratori di particelle

Un discorso a parte si apre per astronomi ed astrofisici. Coloro che scelgono questa specializzazione, andranno a lavorare su fenomeni astronomici con metodi d’indagine sempre più innovativi.

In ogni caso, una delle strade più ambite, è quella della ricerca insieme a quella dell’insegnamento. Molti laureati in fisica puntano infatti a lavorare come professori.

Altro ambito particolarmente florido è quello finanziario. Ciò è dovuto al fatto che le competenze acquisite nel corso della formazione, si possono spendere bene anche in questo settore.

La fisica infatti è una materia che tocca diversi ambiti disciplinari tra i quali la medicina, l’ingegneria, l’informatica o l’economia. Come già detto, gli sbocchi di lavoro più conosciuti per chi studia fisica sono l’insegnamento, la ricerca o l’attività di fisico nucleare e astrofisico.

La realtà è che ci sono molti altri sbocchi lavorativi per il fisico. A seconda delle specializzazioni in fisica, gli sbocchi professionali possono essere molteplici. Si può lavorare nei settori ambiente, radiologia, ottica, informatica o analisi dei dati.

Cosa fa un fisico: le competenze fondamentali

Come in ogni mestiere, anche per un fisico, è indispensabile avere competenze specifiche da spendere sul mondo del lavoro. In particolare parliamo di competenze nell’ambito delle scienze. Un bravo fisico inoltre dovrebbe possedere:

  • ottimo senso critico (fondamentale per condurre esperimenti ed utilizzare al meglio i fondi)
  • buone capacità di scrittura scientifica (indispensabile per redigere testi, articoli, pubblicazioni)
  • abilità di programmazione (utilizzo di hardware e software per lavori di laboratorio)
  • capacità di apprendimento attivo
  • problem solving

Quanto guadagna un fisico

Dopo aver visto cosa fa un fisico, quali sono le sue competenze e le opportunità per chi sceglie questo mestiere, passiamo all’aspetto economico. Ovvero quanto guadagna un fisico. Scopriamo dunque se vale la pena essere un fisico e lo stipendio di un laureato in fisica.

Il percorso per diventare fisico è complesso e non termina assolutamente con il conseguimento del titolo. Non si smette mai di imparare e studiare ed a volte la passione potrebbe non essere sufficiente.

A compensare tanti sacrifici e tanto impegno per fortuna c’è l’aspetto economico. Lo stipendio di un fisico medio è molto buono. Lavorare come fisico vuol dire guadagnare uno stipendio mensile di oltre 3000 euro per un compenso annuo di circa 40mila euro.

Tali cifre si riferiscono ad uno stipendio iniziale. Man mano che la carriera di un fisico progredisce, anche lo stipendio aumenta. Ti basti pensare che i fisici partecipano di frequente a ricerche importanti. Più questo numero si alza, maggiore sarà l’incasso per questo tipo di attività.

fisico e matematico formule

Credits: [denisismagilov]/Depositphotos.com

Matematico: il percorso per diventarlo

Nella nostra guida sulla professione del fisico e matematico, finora abbiamo analizzato cosa significa essere un fisico.

Entriamo adesso nel vivo e vediamo quindi cosa fare diventare matematico.

Il primo passo naturalmente è iscriversi all’università. Bisogna necessariamente frequentare un corso di Laurea Triennale in Matematica seguita da una Laurea Magistrale in Matematica.

Non sempre chi decide di iscriversi a matematica all’università proviene da un percorso di studi in ambito scientifico. Ciò non deve preoccupare. I corsi di Laurea Triennale in Matematica sono basati infatti su programmi che partono dalle nozioni base di matematica e geometria.

Anche nel caso della matematica la formazione va oltre la Laurea Magistrale. Può essere importante infatti frequentare un dottorato o, ancora di più, master specifici!

Cosa fa un matematico

Nell’immaginario collettivo si pensa, erroneamente, alla figura del matematico come a colui che si dedica alla ricerca senza che vi sia un impatto sul mondo. Molti si chiedono, vista la complessità della materia, cosa fa un matematico.

Proprio come il fisico, il matematico contribuisce con il suo operato alla conoscenza scientifica del mondo che ci circonda. Quello che potrebbe sembrare un lavoro solamente teorico in realtà non lo è.

Di cosa si occupa il matematico? Secondo l’atlante delle professioni:

Il matematico studia, sviluppa ed elabora teorie matematiche sia nell’ambito della ricerca teorica, sia in ambiti modellistico-applicativi. In particolare applica teorie e modelli di raccolta, analisi e rielaborazione dati a situazioni reali in diversi settori (ambiente e meteorologia, banche assicurazioni e finanza, editoria e comunicazione scientifica, logistica e trasporti, area biomedica e sanitaria, etc.). Utilizza e crea modelli interpretativi, applicativi e di analisi (anche informatici) propri delle scienze matematiche, statistiche e computazionali accompagnando i processi decisionali e fornendo modelli predittivi e di elaborazione di scenari in diversi contesti professionali. Utilizza strumenti per la comunicazione e la gestione delle informazioni. Partecipa al sistema dell’istruzione scolastica secondaria e della formazione professionale nonché a quella universitaria.

Il matematico:

  • lavora per ideare e sviluppare modelli matematici all’interno di gruppi di lavoro e ricerca
  • conduce attività di ricerca su teorie già esistenti
  • applica teorie per risolvere problemi più o meno immediati

Il matematico si occupa anche di progettazione di nuovi strumenti scientifici e dell’elaborazione di nuovi algoritmi capaci di affrontare problemi nuovi e sempre più complessi.

Ed ancora, la figura del matematico è fondamentale presso convegni e seminari in ambito scientifico.

Come vedi, un lavoro che coniuga teorie di altissimo livello con la pratica.

Matematico: sbocchi lavorativi

Quali sono i possibili sbocchi lavorativi per chi sceglie di laurearsi in matematica? Ci sono tante opportunità per i laureati in matematica? Assolutamente sì. Una laurea in matematica consente di acquisire determinate skills che si potranno mettere in pratica in diversi settori ed ambiti.

Quella del matematico è una materia pragmatica che conferma la possibilità di ottenere tante soddisfazioni in ambito lavorativo.

Con il progresso dell’informatica, molte aree si sono aperte all’elaborazione matematica in vari settori. Parliamo ad esempio degli ambiti della finanza, della biologia, della meteorologia, della diagnostica medica, del trattamento delle immagini. Si sono quindi generate così nuove opportunità di lavoro per i laureati in matematica. Allo stesso tempo, le conoscenze matematiche nel mondo del lavoro sono rimaste indietro rispetto a questi sviluppi in ambito informatico. Ciò porta ad avere nel proprio staff laureati in matematica che oggi vengono considerati un vantaggio in situazioni che spesso sono molto competitive.

Oltre all’insegnamento e alla ricerca il laureato in matematica potrà lavorare anche come:

  • matematico esperto in applicazioni industriali
  • matematico esperto in matematica applicata

Altro settore in cui può operare è quello finanziario grazie alle competenze acquisite nel corso della formazione universitaria. Quella del matematico è dunque una figura spendibile presso aziende ed enti.

Quanto guadagna un matematico

Quanto guadagna un matematico? Rispetto al fisico, il matematico non percepisce un salario così alto. In media, un matematico ha una retribuzione d’ingresso di 24 mila euro all’anno. Una cifra buona, ma non ancora propriamente in linea con quelli che sono i sacrifici e l’impegno richiesti.

Fisico e matematico: due professioni che richiedono impegno e studio profondo. Con questo articolo abbiamo voluto mostrare nel dettaglio cosa fa un fisico e che tipo di lavoro svolge un matematico. Abbiamo approfondito tutte le competenze utili ed il percorso di studi da seguire per svolgere le due professioni. Giunti al termine della nostra guida, hai già individuato il percorso che fa per te? Scopri l’offerta di Unicusano ed i nostri corsi di laurea.

Credits: [Elnur_]/Depositphotos.com

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