Università | 16 Novembre 2021
Come convalidare gli esami sostenuti

Come convalidare gli esami sostenuti

Hai deciso di cambiare corso di laurea o ateneo? Temi che una simile scelta possa comportare la perdita di quanto fatto fino a questo momento? Vuoi conseguire una seconda laurea e alcuni esami già sostenuti rientrano nel piano di studio? Per gestire questi aspetti tecnici, è importante sapere come convalidare gli esami sostenuti.

Con questa guida scopriremo tutto quello che c’è da sapere per non vanificare il percorso universitario pregresso.

Partiamo dal concetto di convalida esami.

Cosa significa convalidare gli esami universitari?

Con l’esperienza universitaria fatta finora avrai avuto modo di notare che le tutte attività svolte concorrono al riconoscimento di Crediti formativi universitari (CFU).

Gli esami sostenuti durante i corsi di laurea triennale o magistrale, i corsi post-laurea e i master vengono quantificati attraverso i CFU.

Nel momento in cui decidi cambiare il corso di laurea, la facoltà o l’Ateneo, tutti i crediti acquisiti possono essere trasferiti al nuovo corso. Il riconoscimento dei crediti universitari corrisponde alla convalida degli esami. Come vedremo a breve, il riconoscimento degli esami sostenuti può essere totale o parziale. Inoltre, ogni università fa riferimento ad un proprio regolamento, pertanto, prima di formalizzare un trasferimento, è bene informarsi correttamente.

Cosa sono i Crediti formativi universitari

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Credits: [Jim_Filim]/DepositPhotos.com

Dunque, la convalida degli esami come funziona? Per rispondere a questa domanda iniziamo dalla definizione di Crediti formativi universitari, noti anche come CFU. I crediti rappresentano l’unità di misura che consente di valutare l’impegno necessario per superare un certo esame.

Un credito è quantificato in 25 ore di studio tra lezioni e ore di studio dedicate ad una prova. Tutte le università riconosciute dal MIUR (telematiche, frontali, statali, private) hanno adottato il sistema dei CFU. Tale criterio è entrato in vigore con il D.M. 509/99 della riforma dell’Università del 1999. In questo modo, l’impegno richiesto ad ogni studente viene quantificato in modo omogeneo ed il riconoscimento dei crediti da un’università all’altra viene agevolato.

Questo metodo assegna agli esami e alla prova di laurea un certo numero di crediti in base alle ore medie necessarie per superare la prova.

Come funziona il riconoscimento dei Crediti formativi universitari

Ora che abbiamo visto cosa sono i CFU, passiamo a capire come funziona il riconoscimento dei crediti. Come abbiamo già detto, a disciplinare il sistema dei Crediti formativi universitari è il Decreto 509/99. Ai sensi di tale Decreto, gli atenei italiani e le università telematiche possono procedere al riconoscimento crediti non solo sulla base degli esami sostenuti. Bisogna tenere conto anche delle conoscenze, competenze ed abilità maturate in ambito lavorativo e professionale. Il MIUR inserisce inoltre la possibilità di valutare eventuali attività formative extracurriculari nel riconoscimento dei crediti.

Per avere le idee più chiare, elenchiamo ciò che può essere valutato per chiedere il riconoscimento dei crediti formativi universitari:

  • Conoscenze e abilità certificate nell’ambito informatico o linguistico
  • Attività formative conseguite all’estero nell’ambito di programmi di mobilità (studio o stage)
  • Conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post secondario alla cui progettazione e realizzazione abbia concorso l’Università
  • Attività formative precedentemente svolte in percorsi universitari, italiani o esteri
  • Esperienze e abilità maturate in attività lavorative/professionali coerenti con il percorso di studi
  • Percorsi formativi di integrazione ai corsi di studio

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CFU: valutazione e riconversione

Per coloro che hanno l’esigenza di sapere come convalidare gli esami sostenuti, entriamo ancor più nel dettaglio. Parliamo quindi di valutazione e riconversione dei Crediti formativi universitari.

Abbiamo già detto che 1 CFU corrisponde ad un impegno di 25 ore tra lezioni e studio. Il calcolo è universale e valido per tutte le università, sia le tradizionali che le telematiche. Un anno corrisponde a 60 CFU, pertanto, una laurea triennale corrisponde a 180 CFU ed una laurea magistrale a 120 CFU.

Nel caso di uno studente che, in Erasmus, abbia sostenuto esami presso università straniere, per la valutazione dei CFU si usa la tabella conversione ECTS. Un ECTS corrisponde a 1 CFU.

Dal momento che all’estero i voti non sono espressi in trentesimi, queste tabelle di conversione sono molto utili.

Votazione in cifre > Corrispondenza in lettere

30/30 > A

29-27/30 > B

26-24/30 > C

23-20/30 > D

19-18/30 > E

Come recuperare i Crediti formativi universitari

Cosa bisogna fare quindi per recuperare i CFU ed ottenere la convalida degli esami sostenuti? La procedura è semplice, ma richiede attenzione.

Per prima cosa bisogna presentare una richiesta formale completa di tutta la documentazione necessaria. Attenzione a non commettere errori, poiché non c’è possibilità di correggere ed inviare una seconda richiesta.

Di solito basta un’autocertificazione con la quale si attesta l’avvenuto superamento degli esami. È necessario indicare correttamente:

  • nome dell’insegnamento
  • data di sostenimento dell’esame
  • voto
  • CFU
  • settore scientifico disciplinare

Una volta ricevuta la richiesta, sarà la commissione a valutare i requisiti di congruenza disciplinare.

Dal momento che la valutazione dei CFU non è uguale per tutte le università, la convalida potrebbe essere totale o parziale. In quest’ultimo caso, sarà richiesto allo studente di colmare l’eventuale debito formativo.

Riconoscimento dei crediti extra

Iniziamo a vedere come funziona il riconoscimento di crediti da attività extra universitarie, in particolare, crediti da:

  • attività lavorative
  • carriera universitaria pregressa
  • master di I e II livello
  • seconda laurea

Riconoscimento dei CFU per le attività lavorative

Partiamo dal riconoscimento dei crediti formativi da lavoro. Si tratta di crediti riconosciuti per attività lavorative coerenti che il percorso di studio che si vuole intraprendere. Tale riconoscimento può essere richiesto tramite il sistema VAE – validazione dell’esperienza acquisita, presentando apposita domanda.

Se in passato le esperienze lavorative potevano essere riconosciute fino a 120 CFU, con la Legge Gelmini del 2010 è stato posto un limite. Il riconoscimento dei crediti da lavoro per la laurea può essere concesso fino a 12 CFU per ogni ciclo di studi di 5 anni. Tali crediti inoltre vengono riconosciuti sulla base delle competenze dimostrate dallo studente.

In sintesi, lo studente può chiedere la valutazione per:

  • essere o essere stato un dipendente pubblico
  • aver conseguito una medaglia olimpica, paraolimpica o il titolo di campione assoluto
  • essere iscritto all’Albo dei geometri o avere il diploma da geometra

Riconoscimento dei crediti carriera pregressa

Tra i crediti di cui è possibile richiedere il riconoscimento, rientrano anche i crediti per la carriera universitaria pregressa. Il riconoscimento di tali crediti consente di avanzare velocemente nel percorso formativo, saltando alcune annualità universitarie.

In questi casi però, occorre fare attenzione al criterio di obsolescenza. Per alcuni corsi di laurea, superato un certo periodo, che di solito va dagli 8 ai 10 anni, subentra la non riconoscibilità degli esami sostenuti. Lo studente che intende fare domanda di trasferimento, deve quindi attivarsi per tempo per non perdere gli anni di studio precedenti.

Riconoscimento CFU per master

Come funziona il riconoscimento dei Crediti formativi per master? Ai fini del riconoscimento dei CFU, sono validi i master conseguiti presso atenei riconosciuti dal MIUR. Come sappiamo esistono master di I e II livello. Vediamo le differenze in termini di riconoscimento dei crediti.

Per i master di I livello il riconoscimento dei crediti avviene in riferimento agli insegnamenti afferenti ad un corso di laurea triennale. Invece, i CFU conseguiti con master di II livello sono validi per corsi di laurea magistrale o a ciclo unico.

Ricordiamo che, per accedere ai master di I livello basta essere in possesso di una qualsiasi laurea. Per i master di II livello, occorre una laurea magistrale.

Riconoscimento dei CFU per la seconda laurea

Quali sono le possibilità per coloro che decidono di prendere una seconda laurea? Come funziona il riconoscimento dei CFU per la seconda laurea?

La convalida esami universitari per la seconda laurea non differisce poi tanto da quanto descritto fino ad ora. L’unico particolare è se l’indirizzo della seconda laurea sia compatibile o no con la prima. In caso di compatibilità, il percorso è assai più breve.

Iscrivendoti ad un corso di laurea di pari livello o inferiore a quello già conseguito, puoi chiedere la convalida degli esami presentando apposita richiesta.

Nel caso il corso di laurea scelto preveda un test di ammissione, di solito questo deve essere sostenuto.

Se ci si iscrive ad un’università telematica, i tempi sono ancora più brevi, in quanto le immatricolazioni sono aperte in qualunque momento.

Se sei uno studente lavoratore e, per esigenze di carriera vuoi prendere una seconda laurea, il metodo online è il migliore.

Nessun obbligo di frequenza e spostamenti ridotti al minimo. Potrai seguire tutto online dalla piattaforma e-learning in qualsiasi momento tu lo vorrai.

Come presentare un’istanza di riconoscimento dei CFU

Siamo quasi giunti al termine della nostra guida su come convalidare gli esami sostenuti e richiedere il riconoscimento dei CFU.

L’ultimo argomento che vogliamo approfondire riguarda come presentare un’istanza di riconoscimento Crediti formativi universitari.

Innanzitutto facciamo una precisazione sulla classificazione degli esami, secondo questo schema:

Esami vecchio ordinamento

Sono gli esami precedenti all’entrata in vigore del DM 509/1999 e quindi prima dell’istituzione del sistema dei CFU.

Esami nuovo ordinamento

Sono gli esami successivi all’entrata in vigore del DM 509/1999 e quindi caratterizzati dal sistema dei CFU e da SSD (settore scientifico disciplinare).

In fase di immatricolazione, vedrai che una parte della domanda riguarda l’istanza per il riconoscimento dei CFU. La richiesta va presentata sotto forma di documento riassuntivo di tutte le esperienze pregresse, formative e lavorative. Tutte queste informazioni saranno utili alla commissione interna dell’ateneo per valutare il tuo pregresso. Alla parte anagrafica segue quindi la parte con i titoli di cui si è in possesso, votazioni e crediti originali. Ricordiamo ancora una volta di prestare attenzione in quanto non tutti gli atenei consentono integrazioni e correzioni successive. Il rischio è dover ripetere esami già sostenuti perché non convalidati. Trattandosi di documentazione ufficiale, è assolutamente vietato indicare informazioni errate o mendaci. Un simile atto comporta sanzioni e addirittura l’annullamento del titolo di studio. Dalla completezza delle informazioni inserite dipende l’esito della tua carriera universitaria, pertanto massima attenzione e concentrazione.

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