Corsi di Laurea | 19 Marzo 2024
Come iniziare una tesi: consigli e suggerimenti per la tua introduzione

Come iniziare una tesi: consigli e suggerimenti per la tua introduzione

Come iniziare una tesi? Questa è una delle domande più comuni tra gli studenti che stanno per immergersi in un momento importantissimo del loro percorso accademico: la stesura dell’elaborato che conclude il ciclo di studi accademico. 

La tesi di laurea rappresenta il punto di passaggio dallo status di studente a quello di laureato. Tuttavia, di fronte alla pagina bianca tutti sono assaliti da diversi dubbi su come iniziare a scrivere una tesi.  

L’introduzione della tesi è il biglietto da visita dell’elaborato, la parte che la commissione legge per prima. Questo significa che deve essere chiara, concisa e accattivante. I membri della commissione cioè devono intuire la bontà dell’elaborato dalle poche pagine dell’introduzione e proseguire l’analisi del testo con una buona predisposizione.  

Continua la lettura della nostra guida e scopri tutti i consigli e i suggerimenti utili a non commettere errori.  

Come iniziare una tesi: alcune nozioni base

Prima di spiegarti come iniziare una tesi, ovvero come strutturare l’introduzione, è d’obbligo una breve premessa.  

L’introduzione della tesi non varia a seconda della tipologia di elaborato. Come sai, la tesi può essere compilativa o sperimentale. A prescindere, però, dal tipo di tesi prescelta, l’introduzione ha sempre le stesse caratteristiche, così come la struttura dell’elaborato stesso che si compone di:  

  • Frontespizio 
  • Introduzione e abstract della tesi 
  • Indice della tesi 
  • Corpo del testo: capitolo divisi in paragrafi e sottoparagrafi 
  • Conclusioni 
  • Bibliografia e sitografia 
come impostare una tesi

Credits: Marushy99 / Depositphotos.com

Come scrivere l’introduzione di una tesi: chiarezza e concisione

Spesso, nel corso di un lavoro di ricerca approfondito come la tesi di laurea, si tende a cadere in un errore comune, ossia quello di trascurare l’importanza dell’introduzione. 

In realtà, l’introduzione di una tesi è importantissima. Insieme alla conclusione, infatti, rappresenta la parte che contribuisce alla definizione della valutazione finale. 

L’obiettivo dell’introduzione è proporre una panoramica chiara, sintetica ed esaustiva dei contenuti e dell’argomento affrontato. La concisione è molto importante. La risposta alla domanda “come scrivere l’introduzione della tesi?” è una sola: cercando di essere brevi. Di solito, l’introduzione non dovrebbe superare le tre o quattro pagine. Se poi l’elaborato è particolarmente corposo, si può derogare e aggiungere una o due pagine, ma senza esagerare.  

Prima di mettersi a scrivere, bisogna considerare un altro aspetto: lo stile. L’introduzione della tesi di laurea deve essere semplice e diretta, con frasi preferibilmente chiare e brevi. Lo stile più complesso va riservato alla tesi vera e propria.  

Spesso, tra l’altro, gli studenti tendono ad adottare il passato. Sarebbe meglio, però, usare il presente o il futuro. Cosa significa? Ecco, un esempio di introduzione di una tesi:  

In questa tesi si affronta il problema della definizione…

In questa tesi si affronterà la tematica dell’inclusione dei soggetti con disabilità motoria…

Cosa scrivere nell’introduzione della tesi?

Per capire bene come scrivere una tesi, è bene sapere cosa citare nell’introduzione:  

  • oggetto della tesi – presentazione sintetica del tema trattato dalla tesi 
  • motivazioni – introduzione ai motivi che ti hanno spinto ad approfondire l’argomento prescelto.  
  • obiettivi – esposizione delle finalità che intendi raggiungere attraverso l’elaborato, ovvero le domande alle quali risponde la tesi. Elencare con chiarezza gli obiettivi è fondamentale. I membri della commissione così comprendono da subito su cosa ti sei concentrato e cosa devono aspettarsi dalla lettura del testo  
  • metodologie e strumenti utilizzati per realizzare il lavoro – breve introduzione sull’approccio prescelto per portare avanti la tesi 
  • descrizione della struttura dell’elaborato  
  • cenni alle conclusioni – l’introduzione della tesi di laurea dovrebbe contenere un piccolo accenno ai punti di forza della ricerca con rimando alle conclusioni per ulteriori dettagli  

Tornando all’elaborato, si possono individuare due tipologie principali di introduzione. La prima prevede una sorta di sintesi organizzata dei paragrafi, con indicazione del contenuto a grandi linee. Si tratta di una panoramica generica sul corpo dell’elaborato, come una sorta di guida alla lettura. Nella seconda tipologia, invece, è possibile parlare in modo generico dell’argomento trattato, senza approfondire il contenuto dei capitoli. 

Quale delle due tipologie è la migliore? 

Come spesso accade, non esiste una risposta univoca alla domanda. In generale, devi scegliere tu quale approccio tenere, valutando attentamente le due possibilità in base anche al tipo di argomento trattato. 

Quando scrivere l’introduzione della tesi

Concludiamo la guida con un aspetto che potrebbe sembrare banale, ma che in realtà è importante per realizzare un lavoro impeccabile: il momento giusto per scrivere l’introduzione. 

L’ideale sarebbe scrivere l’introduzione quando hai finito la tua tesi di laurea Al termine del tuo lavoro avrai chiari i punti salienti trattati, i contenuti reali e definitivi e avrai già tracciato delle conclusioni. 

A questo punto, avrai a disposizione tutte le informazioni utili per redigere un’introduzione che sia il più possibile coerente con l’elaborato. Non solo, riuscirai sicuramente a essere accattivante, raggiungendo così l’obiettivo di invogliare alla lettura.  

Un ultimo consiglio importante è sullo stile. Come fare l’introduzione alla tesi in modo che sia perfetta? Evita di essere ripetitivo. Dovendo introdurre un argomento, si può cadere facilmente nell’errore della ripetizione nel tentativo di essere incisivi.  

Ricorda che hai poche pagine a disposizione e che devi essere conciso e chiaro. Il consiglio è di scrivere l’introduzione senza limitarti troppo in termini di lunghezza. Non sforzarti cioè di scrivere subito 3 o 4 pagine. Dopo aver buttato giù il testo, elimina tutte le ripetizioni o i giri di parole che ti sembrano inutili e poco efficaci. In questo modo snellirai il testo e lo renderai meno ripetitivo e più interessante.  

Se ti stai chiedendo che cos’è il frontespizio della tesi, come scrivere una tesi compilativa o sperimentale o hai altre domande sul tema, leggi anche queste guide:

Come scrivere la tesi su Word

Lo strumento più utilizzato per scrivere la tesi di laurea è Word. Il laureando deve settare una serie di parametri per rendere il lavoro chiaro, immediatamente leggibile e visivamente ordinato e pulito. 

Il carattere, le interlinee, i margini e l’allineamento sono dettagli da curare con attenzione. 

Iniziamo dalla scelta del font, ovvero da tipo di carattere. 

Il consiglio è di utilizzare un classico Times New Roman, Arial o Calibri, che notoriamente sono quelli più formali, chiari e comprensibili. 

Sono da evitare caratteri corsivi, gotici o troppo particolari. 

Le dimensioni ideali sono 12 pt per il corpo del testo e 10 pt per le note. 

Per selezionare carattere e dimensione bisogna cliccare su ‘formato’ ed impostare i parametri scelti. 

Cliccando sul pulsante ‘predefinito’ è possibile avere la stessa formattazione ogni volta che si apre una nuova pagina. 

Per quanto riguarda la formattazione dei paragrafi bisogna impostare l’interlinea. 

Per una buona leggibilità lo spazio tra una riga e l’altra non dovrebbe essere inferiore a 1.5. 

L’interlinea può essere settata cliccando sul menu ‘formato’, alla voce ‘rientri e spaziature’ presente in ‘paragrafo’. 

Per quanto riguarda i margini sono spesso le facoltà stesse che stabiliscono i parametri. In linea generale è importante prestare particolare attenzione al margine che dovrà contenere la rilegatura. 

Alla voce ‘margini’ presente nel menu ‘layout di pagina’ è possibile impostare lo spazio laterale, superiore e inferiore al testo. 

Concludiamo con l’allineamento, per il quale esistono varie scuole di pensiero. C’è chi lo preferisce a destra e chi giustificato. 

In ogni caso prima di definire la formattazione e i relativi parametri, è importante verificare le eventuali linee guida e/o regole stabilite dall’ateneo. 

Ora hai le idee più chiare?

Siamo certi che, grazie ai consigli dellUniversità Niccolò Cusano, riuscirai a preparare una tesi di laurea davvero perfetta.

Credits: HayDmitriy / Depositphotos.com

I contenuti di questo sito web hanno esclusivamente scopo informativo e si riferiscono alla data 19 Marzo 2024.
I contenuti non intendono sostituire consulenza e informazioni ufficiali che sono reperibili su www.unicusano.it

CHIEDI INFORMAZIONI

icona link