Master | 24 Settembre 2025
Cosa si intende per wealth management? Guida pratica

Cosa si intende per wealth management? Guida pratica

Cosa si intende per wealth management? Se stai pensando a una riqualificazione professionale in finanza, il wealth management è uno dei campi su cui puntare.

Oggi, più che mai, si è diffusa la necessità di tutelare i propri patrimoni. Non a caso, si stima una notevole crescita del settore del wealth management, con un aumento del 67% entro il 2030.

Cresce, quindi, anche la richiesta di profili qualificati in grado di gestire grandi patrimoni privati e aziendali.

Se hai una triennale in economia, per esempio, puoi pensare a una magistrale in economia e finanza che ti prepari al ruolo di wealth manager. Puoi fare la stessa cosa anche con una laurea in giurisprudenza. La riqualificazione professionale poi è ancora più semplice con un master post-laurea in economia e finanza o in finanza comportamentale. Lavori in banca, ma la vita allo sportello è diventata pensate? Iscriviti a un master e preparati a diventare un professionista del settore finanza, dal wealth manager al family office.

Riqualificazione professionale in finanza

Il settore della finanza è in forte crescita. Se vuoi ampliare i tuoi orizzonti di carriera e iniziare una nuova vita professionale, puoi farlo grazie a percorsi di studio specifici.

Oggi, infatti, gli atenei propongono lauree incentrate sulla finanza. Unicusano, per esempio, ha istituito la laurea in Scienze Economiche con indirizzo Finanza e Investimenti. Si tratta di un percorso magistrale da 120 CFU che ti prepara a lavorare come:

  • Consulente finanziario
  • Analista finanziario
  • Trader
  • Specialista in problemi finanziari
  • Gestore di fondi di investimento
  • Analista di rischi aziendali o Risk Analyst
  • Mediatore creditizio
  • Promotore finanziario
  • Economista di impresa
  • Consulente di gestione finanziaria aziendale
  • Wealth manager

Il piano di studi, infatti, include materie come Diritto dei mercati finanziari, Economia e finanza internazionale, Statistica economica e finanziaria, Corporate and equity valuation ecc.

Wealth management: cos’è

A questo punto, è arrivato il momento di chiarire meglio il concetto di Wealth management, in italiano gestione del patrimonio o gestione patrimoniale. Il servizio di gestione patrimoniale si concretizza in una forma di consulenza rivolta a chi desidera tutelare e ottenere un profitto dai propri beni mobili e immobili.

La principale attività del wealth management è la gestione del risparmio. Attività in cui sono incluse operazioni come la pianificazione finanziaria, l’individuazione degli investimenti, l’amministrazione di una serie di servizi finanziari correlati, la gestione degli strumenti legali di organizzazione del patrimonio.

Cosa si intende dunque per wealth management? Un’attività che combina insieme consulenza e gestione.

La consulenza prevede un’attenta analisi della situazione patrimoniale del cliente, in base alla quale i professionisti suggeriscono gli strumenti finanziari più idonei.

I suggerimenti sono di natura finanziaria, ma includono anche aspetti come la pianificazione legale, fiscale e immobiliare, la pianificazione del pensionamento e la gestione del passaggio generazionale.

Tra gli aspetti approfonditi dall’attività consulenziale c’è anche il rischio (risk management).

Una delle caratteristiche peculiari del ruolo di wealth manager è la personalizzazione del servizio.

Questo professionista, infatti, tiene conto della situazione finanziaria di partenza del cliente, dei suoi obiettivi e dalla maggiore o minore propensione al rischio.  Poi a seconda dei casi, presta consulenza e interviene nella gestione di investimenti, donazioni, tasse, trasferimenti di denaro, acquisto di beni di lusso ecc.
Gli interventi vengono suggeriti tramite un apposito piano strategico che il gestore patrimoniale revisiona, aggiorna e adegua in base a cambiamenti e nuove esigenze del cliente, con il quale diventa fondamentale costruire una relazione di fiducia.

Come vedi, si tratta di un lavoro complesso. Non a caso, la retribuzione di un wealth manager si aggira sui 33,500 euro all’anno.

Gli sbocchi lavorativi nel settore finanziario: le figure del wealth management

Il settore del wealth management include diverse figure. Non esiste cioè solo il wealth manager. Uno dei ruoli più conosciuti è quello del private banker, impegnato nella gestione di clienti con esigenze finanziarie, patrimoniali e/o di investimento.

Esiste poi la figura del promotore finanziario o consulente abilitato all’offerta fuori sede, incaricato di proporre strumenti finanziari e servizi di investimento per conto di un unico mandatario (una banca, un istituto di credito ecc.). Lo stipendio annuo medio di un consulente abilitato all’offerta fuori sede si aggira sui 28 mila euro annui.

Tra le figure del wealth management va incluso anche il famliy office, incaricato della gestione finanziaria e patrimoniale delle famiglie.

Il suo ruolo è assistere le famiglie nei processi che riguardano le scelte (governance, arte, filantropia, ecc.) finalizzate a trasmettere il patrimonio alle generazioni successive. Il cosiddetto ‘passaggio generazionale’ viene gestito nell’ottica di proteggere e, allo stesso tempo, di far crescere il patrimonio. Questa figura è tra quelle più remunerate del settore, con uno stipendio medio annuo che si aggira sui 70 mila euro.

I clienti

Dopo aver compreso nel dettaglio come funziona e quale finalità ha il wealth management è facile dedurre che non si tratta di un servizio rivolto a tutti, ma a uno specifico target di clienti identificato con l’acronimo HNWI.

La sigla identifica gli High Net Worth Individuals, ovvero i soggetti che rientrano in una fascia patrimoniale medio-alta.

Ad avvalersi di figure come il family office, per esempio, sono famiglie con grandi patrimoni. In realtà, a rivolgersi a queste figure specializzate sono anche gli imprenditori, che hanno esigenze personali che si intrecciano con quelle aziendali.

Differenze tra private banking e wealth management

A questo punto è d’obbligo un’ulteriore precisazione volta a chiarire la confusione che spesso si genera intorno ai concetti di ‘private banking’ e ‘wealth management’.

Il wealth management identifica un concetto più ampio rispetto al private banking.

Il private banking, infatti, è caratterizzato da un elevato livello di standardizzazione dei servizi offerti (ad es. investimenti e servizi bancari); mentre il wealth management si connota per una forte personalizzazione dei servizi, costruiti su misura sulle esigenze del cliente.

Il profilo che eroga il servizio di private banking si occupa solitamente di fornire informazioni e suggerimenti sulle varie opzioni di investimento disponibili, ma non necessariamente interviene nella gestione patrimoniale e nel processo di investimento.

Al contrario, il profilo che si occupa di wealth management fornisce servizi di consulenza finalizzati a gestire e/o migliorare la posizione finanziaria del cliente, intervenendo nella fase di gestione (ad es. esecuzione di investimenti per conto del cliente).

wealth e asset management

Credits: nasirkhan / Depositphotos.com

Competenze per diventare consulente patrimoniale/wealth manager

Trattandosi di un profilo che interviene nel processo decisionale di chi intende proteggere o trarre profitto dal proprio patrimonio, la relativa formazione presuppone conoscenze tecniche multidisciplinari.

Le conoscenze indispensabili per un professionista riguardano principalmente le materie economiche, la finanza, la gestione dei fondi fiduciari e la gestione dei patrimoni mobiliari e immobiliari, gli aspetti legali e fiscali relativi agli investimenti e la gestione del rischio.

É possibile intraprendere questo percorso professionale anche con una laurea in economia aziendale e management (laurea triennale L-18), con una laurea in Giurisprudenza o con una laurea in Scienze politiche. Le competenze fornite da questi percorsi possono essere integrate con la magistrale in Scienze economiche con indirizzo Finanza e investimenti o con un master in finanza.

Master post-laurea in economia

Se hai già una laurea e lavori da tempo, la tua riqualificazione professionale in economia passa necessariamente attraverso un master.

Seguendo corsi post-laurea specifici, improntati al mondo del lavoro e tenuti da docenti e professionisti del settore, hai la possibilità di massimizzare la formazione e riuscire a cambiare carriera.

Se ti interessa il wealth management e vuoi diventare un wealth manager, puoi seguire un master in Finanza comportamentale. Unicusano, per esempio, ti propone un master di I livello incentrato su questa branca della finanza che ti consentirà di comprendere meglio i clienti e di profilarli ancora meglio, in modo da diventare per ognuno il miglior consulente possibile.

Ti piacerebbe diventare un private banker? Puoi ampliare le tue competenze con il master di II livello di Unicusano in Banca e Finanza.

Lauree e master online in finanza

L’Università Niccolò Cusano agevola la tua formazione e riqualificazione professionale in finanza grazie alla formazione e-learning. Potrai seguire sia la laurea magistrale che i master da remoto, senza alcun obbligo di recarti in sede per seguire le lezioni.

Unicusano è un’università telematica accredita e riconosciuta tramite decreto ministeriale. Questo significa che i corsi di laurea online sono riconosciuti, così come i master.

Tra l’altro, avrai la possibilità di organizzare lo studio in libertà, scegliendo quando accedere alla piattaforma universitaria per seguire le lezioni. Questa modalità ti consente di conciliare senza problemi studio e lavoro e di formarti senza abbandonare la tua attività lavorativa. Non solo, avrai a disposizione anche dei tutor dedicati che ti assisteranno per qualsiasi difficoltà dovesse insorgere lungo il percorso.

Ridurre il tempo di studio con i CFU pregressi

Se temi che i tempi di una riqualificazione professionale in finanza potrebbero rivelarsi troppo lunghi, puoi farti convalidare i CFU di percorsi affini o di attività extra curriculari o lavorative attinenti.
Cosa significa? Puoi richiedere il riconoscimento dei CFU del tuo percorso di laurea o di corsi di alta formazione equiparabili a quelli universitari.  

Il riconoscimento dei CFU, infatti, ti consente di ridurre la durata del master online in economia e finanza o di una eventuale seconda laurea dopo economia.

Vuoi capire meglio come funziona il riconoscimento dei CFU? Contatta il nostro staff attraverso il form online di questa pagina.

Credits: garagestock / Depositphotos.com

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