Università | 06 Febbraio 2014
Programmazione dell’università? UniCusano precorre i tempi

Programmazione dell’università? UniCusano precorre i tempi

Adesso il tema caldo è la programmazione dell’università ma non tutti aspettano che gli avvenimenti giungano addosso per prendere le decisioni importanti. E’ il caso dell’università UniCusano che si inserisce di diritto nell’agenda setting del momento diventando, volente o nolente, una case history da ammirare in quanto precorritrice e fautrice della programmazione dell’università. Se l’argomento della programmazione dell’università in generale vi interessa, è il caso di scoprire come e perché si lega all’operato dell’UniCusano. Lo potrete fare solo continuando a leggere.  

Partiamo dalla fredda cronaca. L’opinione pubblica si sta scervellando sulla programmazione dell’università. La ragione per cui testate di prima gittata come La Repubblica o Il Fatto Quotidiano stiano da giorni buttando fiumi di inchiostro sulla programmazione dell’università è da ricercare nell’operato del ministro dell’Istruzione e dell’Università Maria Chiara Carrozza che ha stabilito, proprio in merito alla programmazione dell’università, di segnare a penna rossa una linea ben netta che definisca obiettivi e regole che gli atenei dovranno avere chiari a mente per i prossimi tre anni. I temi di questo lavoro sono molteplici: la didattica, gli studenti  e la ricerca. Si tratta quindi di “filare dritto” per far sì che si raggiungano obiettivi “di promozione della qualità e dimensionamento sostenibile del sistema”. Dietro alla programmazione dell’università, in realtà, non c’è altro che la necessità di poter avere accesso a finanziamenti aggiuntivi del ministero, sia attraverso la quota premiale sia attraverso ulteriori fondi triennali messi a disposizione. Tutto molto bello se non fosse che l’università UniCusano, pur non avendo mai attinto a neanche un centesimo di fondi pubblici e non intendendo farlo nemmeno in futuro, già da tempo “riga dritto”. E’ insomma un esempio italiano di programmazione dell’università perché, oltre ad aver investito pesantemente per dotarsi di una sede che sembra un vero e proprio campus universitario a Roma, ha portato a fondo ogni tema lanciato dal ministro.
La didattica, che prima era solo tramite eLearning, ora è fruibile anche in presenza, con i docenti (gli stessi degli atenei tradizionali) che ogni giorno sono in aula per lezioni, seminari di approfondimento e colloqui con gli studenti.
Anche gli studenti hanno avuto un ruolo chiave nella sua programmazione dell’università. Possono infatti godere di un parco di sei ettari, di una palestra all’avanguardia, di una mensa ristorante e, se fuori sede, di una foresteria dove alloggiare al prezzo di 39 euro a settimana.
La ricerca, infine, già può avvalersi dell’istituzione della Fondazione Medico Scientifica Niccolò Cusano.
La programmazione dell’università del ministro è giusta ma chi è veramente serio le regole se le dà da solo e prima che arrivino dall’alto.
Se poi volete maggiori informazioni sull’università UniCusano, oltre al ricco sito, vi consigliamo di leggere con continuità il BLOG di UNICUSANO dove sono presenti tanti topic sulle attività più recenti del mondo accademico e della vita degli studenti. In alternativa potete andare sul form https://www.unicusano.it/blog/informazioni-universita.

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