Corsi di Laurea | 22 Marzo 2024
PIL: cos’è, come si calcola e a cosa serve

PIL: cos’è, come si calcola e a cosa serve

Che cos’è il PIL? È questa la domanda che la maggior parte degli studenti dei corsi di laurea dell’area economica si pone. 

In questa guida cercheremo di dare una definizione semplice di PIL (Prodotto Interno Lordo), illustrandone tutte le caratteristiche e le ragioni per le quali è così importante. 

Se sei uno studente di economia dell’Università Niccolò Cusano, avrai sicuramente a che fare con elementi di economia, finanza e diritto. Tra questi, il PIL ricopre un ruolo fondamentale, in quanto rappresenta uno dei concetti base quando si parla di macroeconomia. 

Vediamo ora di rispondere a tutte le domande, tra cui che cos’è il PIL? Come si calcola il PIL? Qual è la formula del PIL? 

Definizione del PIL: tutto quello che devi sapere

Apriamo la nostra guida rispondendo a una domanda fondamentale: che cos’è il PIL? Per PIL (Prodotto Interno Lordo) intendiamo, in termini semplici, la ricchezza che un certo paese è in grado di produrre nell’arco temporale di un anno. 

In altre parole, il PIL corrisponde al valore totale dei beni e dei servizi prodotti da uno stato sovrano in un determinato arco di tempo. Il valore dipende dalla vendita di questi prodotti e servizi. Dal calcolo del PIL cioè vanno esclusi tutti quei prodotti e servizi che rientrano nell’autoconsumo o nella fornitura gratuita.  

Quando di parla di PIL, tra l’altro, si fa riferimento al prodotto interno lordo, perché vengono considerati gli ammortamenti. Cosa significa? Per produrre beni e servizi servono un serie di macchinari e apparati, il cui valore diminuisce nel tempo. Sottraendo dal PIL gli ammortamenti necessari per questi apparati, si ottiene il PIN (Prodotto Interno Netto). 

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Che cos’è il PIL: panoramica storica

Il primo concetto di PIL è stato formulato da Adam Smith nella sua più celebre opera La Ricchezza delle Nazioni. A sviluppare l’idea di PIL moderno, però, ha contribuito l’economista Simon Kuznets, premio Nobel per l’economia nel 1971

Quest’ultimo fu incaricato dal presidente americano Roosevelt di calcolare il reddito nazionale. Era il 1933 e Kuznets si ritrovò a concentrare tutta l’attività dei cittadini statunitensi in un numero. Per ottenere questo dato l’economista dovette stabilire quali attività e quali prodotti potessero essere inseriti nel suo calcolo.

Pensò così di distinguerli attribuendo loro un segno positivo o negativo. Per Kuznets, per esempio, andavano esclusi dal calcolo del PIL attività negative come il gioco d’azzardo, la prostituzione, la produzione di armi e così via, vale a dire tutti quei prodotti e servizi che, a suo parere, non contribuivano al benessere sociale.

Nel tempo, ovviamente, le cose sono andate diversamente da come Simon Kuznets aveva teorizzato. Oggi, infatti, paesi come l’Olanda inseriscono nel PIL nazionale servizi come la prostituzione.  

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Calcolo PIL: cosa è incluso

Come abbiamo accennato quando abbiamo detto cos’è il PIL, nel calcolo sono conteggiati beni e servizi prodotti in un certo arco di tempo. Approfondendo questi concetti, possiamo definire il PIL come interno quando comprende il valore dei beni e servizi prodotti all’interno di un determinato Paese, a prescindere dalla nazionalità di chi li produce. Se una società tedesca produce in Italia degli elettrodomestici, per esempio, questi ultimi rientrano nel calcolo del PIL italiano.

Non si parla di PIL ma di PNL – prodotto nazionale lordo – quando dal calcolo vengono esclusi beni e servizi prodotti da operatori stranieri. 

Nello specifico, nel calcolo del PIL viene presa in considerazione la produzione di beni e servizi di aziende e società che operano sul territorio italiano. Per territorio italiano si intende non solo la nazione fisica Italia, ma anche il territorio politico amministrativo. Cosa significa? Vengono inclusi nel calcolo del PIL anche: 

  • sedi all’estero di ambasciate, consolati e basi militari  
  • navi, aerei e piattaforme galleggianti appartenenti a residenti  
  • giacimenti presenti in acque internazionali e sfruttati da residenti 

Vengono escluse, invece, le zone franche extra-territoriali concesse come sedi di ambasciate, di consolati e di corpi militari di altri paesi.  

Come si calcola il PIL

Come si calcola il Prodotto Interno Lordo in Italia? Esistono diverse formule del PIL:

  • Metodo della spesa
  • Metodo del valore aggiunto
  • Metodo dei redditi

Vediamo nel dettaglio in che modo agisce ciascuna metodologia.

Metodo della spesa

A proposito di che cos’è il PIL e dei modi per calcolarlo, il metodo della spesa è uno dei più diffusi. 

Il calcolo ha come oggetto i consumi, gli investimenti, la spesa pubblica e il saldo commerciale di un Paese. Da qui avremo la seguente formula per il calcolo del PIL: 

Y(PIL)=C+I+G+(X-M) 

Nella formula: 

  • C sta per consumi (spesa delle famiglie in servizi, beni di consumo e beni durevoli) 
  • I sta per investimenti privati (spesa di famiglie e aziende in immobili) 
  • G sta per la spesa pubblica dello Stato 
  • X sta per totale delle esportazioni 
  • M sta per totale delle importazioni 

Metodo del valore aggiunto

Proseguiamo ora con un altro metodo per il calcolo del Prodotto Interno Lordo, che prende in considerazione il Valore Aggiunto. 

In questo caso, il PIL deriva dalla differenza tra il ricavo conseguito dalla vendita di un bene o di un servizio e il costo sostenuto per produrlo. 

Per produrre un bene/servizio, infatti, le aziende acquistano le materie prime e investono in macchinari e forza lavoro. Tutti questi costi sostenuti dalle imprese rappresentano il cosiddetto valore aggiunto, che fa parte l’iter produttivo e rientra anche nel calcolo del PIL. Chiaramente, il risultato finale è lo stesso di quello ottenuto con il metodo della spesa.  

Metodo dei redditi

Chiudiamo la nostra rassegna sui metodi di calcolo del PIL con quello dei redditi. In questo caso, si tiene conto di due altri aspetti essenziali per la produzione di beni e servizi, vale a dire il lavoro (stipendi) e il capitale finanziario impiegato (profitti).  

Con questo metodo del calcolo del PIL, cioè, si prendono in considerazione gli stipendi, i profitti, le tasse sulla produzione, l’IVA e i redditi generati dall’economia sommersa.  

PIL pro capite: che cos’è

Apriamo una piccola parentesi per rispondere ad un’altra domanda: che cos’è il PIL pro capite? Per PIL pro capite si intende, semplicemente, la ripartizione del PIL reale per la popolazione complessiva di un paese.

A cosa serve il PIL

Il PIL serve a valutare la salute economica di un paese e la sua capacità di produrre beni e servizi. Analisti ed economisti utilizzano il PIL per verificare l’andamento di una nazione e fare stime e proiezioni sul futuro. Si tratta cioè di dati che sono alla base delle decisioni della classe politica di un paese.  

Non solo, i membri della Comunità Europea hanno inserito il PIL tra quei parametri da rispettare per garantire la solidità economica e monetaria dell’unione. Oltre al PIL, questi parametri includono deficit e debito pubblico.  

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Studiare macroeconomia: i corsi di laurea Unicusano

Lo studio dell’economia è la tua passione più grande? I corsi di laurea dell’area economica dell’Università Niccolò Cusano sono la soluzione migliore per te.

La nostra offerta formativa prevede l’erogazione della formazione sia in modalità telematica, attraverso una piattaforma di e-learning attiva H24, sia in presenza nel nostro Campus universitario.

I corsi di laurea dell’area economica sono:

L’obiettivo dei percorsi di laurea è quello di fornire agli studenti solide conoscenze in materie economiche, aziendali e giuridiche.

Durante il percorso di studi economici, tra l’altro, avrai sicuramente modo di approfondire le tematiche legate al PIL e, in generale, alla macroeconomia.

Gli sbocchi lavorativi sono favoriti da un approccio didattico teorico-pratico e da un piano di studi multidisciplinare, che prevede lo studio di economia, diritto, finanza, strumenti informatici e lingue straniere.

Se vuoi scoprire che cos’è il PIL e diventare un vero esperto in ambito economico, non ti resta che intraprendere un percorso di formazione universitario. Per iscriverti ai corsi e diventare uno studente Unicusano, contattaci o chiama il numero verde 800.98.73.73

Se sei già uno studente Unicusano o se ti sei appena laureato, dai un’occhiata ai nostri corsi di specializzazione e ai Master dell’area economica.

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