Centro di ricerca sulle tecnologie emergenti

Il Centro di Ricerca sulle Tecnologie Emergenti intende porsi quale punto di osservazione privilegiato per realizzare un luogo di confronto in cui il mondo della ricerca e le imprese, pubbliche e private, si incontrano per mettere a fattor comune esperienze e competenze e fornire quelle soluzioni necessarie per affrontare le numerose e diversificate sfide che la società digitale del terzo millennio pone.
Il Centro di Ricerca prevede il coinvolgimento di tutte le aree scientifiche presenti in Ateneo tramite i Presidi delle Facoltà dell’Unicusano, il coordinatore del Laboratorio Bio-Medico della Fondazione Niccolò Cusano, e la partecipazione di accademici e rappresentanti di Atenei ed istituzioni che si occupano di nuove tecnologie emergenti.

Di seguito, sono riportati i nominativi dei membri del Consiglio Scientifico

– Prof.ssa Anna Pirozzoli
– Prof. Mario Risso
– Prof. Alberto Costa
– Prof. Roberto Melchiori
– Prof. Davide Curzi
– Prof.ssa Ilaria Cacciotti
– Prof. Avv. Massimo Giuliano
– Prof. Avv. Claudio Franchini
– Prof. Avv. Vincenzo Ricciuto
– Prof. Avv. Enrico Moscati
– Dott.ssa Leila Salhei

Il Centro intende altresì porsi come supporto strategico scientifico di VRUM il nascente incubatore di imprese di Unicusano, per aiutare le start up a sviluppare i propri progetti innovativi ed entrare nel mercato di riferimento anche attraverso l’attrazione di investimenti nazionali ed internazionali funzionali allo sviluppo delle capacità di ricerca e sviluppo.
Al momento, sono state individuate quattro aree di ricerca (che tuttavia potranno espandersi nel corso dello sviluppo del Centro anche coinvolgendo le Facoltà di più recente istituzione) ed all’interno di ciascuna è stato delineato l’impegno delle Facoltà e dei responsabili coinvolti nel Centro di ricerca.

AREA I: Salute e sport, Ingegneria biomedica
AREA II: Formazione 4.0 e leadership
AREA III: Industria digitale e manifatturiera
AREA IV: Data Governance, Data Protection e Cybersecurity

L’approccio scientifico seguito dal Centro sarà di natura “ibrida” in quanto l’oggetto della ricerca individuato da ciascun responsabile d’area verrà sviluppato tenendo conto anche delle altre aree di ricerca di competenza. La metodologia operativa prevede il coinvolgimento, nelle proprie attività e nei progetti di ricerca regionali, nazionali ed internazionali, delle più importanti tech-companies presenti sul mercato, delle Università, delle istituzioni pubbliche, nonché dei migliori Centri di ricerca nel settore delle nuove tecnologie secondo un approccio interdisciplinare.

Di seguito sono riportate le attività relative alle aree identificate.

AREA I: Salute e sport, Ingegneria biomedica

Nell’area di ricerca Salute e sport, Ingegneria biomedica si collocano le seguenti potenziali iniziative proposte:

Facoltà di Psicologia:

  • Indagine dell’effetto di un training cognitivo sui meccanismi di memoria prospettica (MP) in pazienti con Malattia di Parkinson associata a Disturbo Cognitivo Lieve (PD-MCI) e in soggetti sani anziani di controllo (HA). Inoltre, è prevista un’indagine sull’effetto del training in realtà virtuale immersiva, condotto da remoto, sulle abilità funzionali del vivere quotidiano e sulla qualità della vita dei partecipanti, con applicazione della realtà virtuale di tipo immersivo, una tecnologia in cui gli utenti sono immersi in un ambiente generato in 3D con cui possono interagire da diverse prospettive, raggiungere oggetti, afferrarli e trasformare l’ambiente stesso.

Facoltà di Scienze motorie:

  • Uso del sistema di “eye-tracking” come strumento di indagine in ambito motorio-sportivo per l’analisi non solo dell’attenzione, ma anche di parametri psico-fisici che possono incidere sulla performance. Si prevede l’individuazione di bandi che comprendere tracciamento degli atleti in campo, integrato all’analisi di parametri psico-fisici, soprattutto in attività sportive indoor per le quali i sistemi GPS hanno uno scarso utilizzo.

Facoltà di Ingegneria:

  • Individuazione di progetti internazionali e partecipazione a bandi per implementare le ricerche dei laboratori di Scienza e Tecnologia dei Biomateriali, incentrati sulla formulazione, sintesi, processing, produzione e completa caratterizzazione di bioceramici, biocompositi in forma di film, particelle, nano-/micro-sfere, capsule, fibre e oggetti stampati in 3D per applicazioni nell’ambito della medicina rigenerativa/ingegneria tessutale e drug delivery. Le attività di ricerca interesseranno anche il laboratorio congiunto (M3lab), che unisce risorse umane e materiali provenienti da due gruppi di ricerca dell’Ateneo, il gruppo di Misure Meccaniche e Termiche. Il gruppo è inserito nell’area di Ingegneria Industriale Elettronica e Biomedica, e Ingegneria Meccanica, ed ha vocazione fortemente multidisciplinare. La Facoltà di Ingegneria – Ingegneria bio-medica – collaborerà con il Laboratorio bio-medico dell’Ateneo nell’individuazione di progetti europei relativi alla patologia del QT-lungo,  da avviare, in collaborazione con il network di lavoro istituito con la Bicocca e la Università di Milano, volto all’analisi di Patch Clamp su modelli cellulari cardiaci ottenuti da riprogrammazione cellulare e studiati nelle loro caratteristiche biologiche ed elettrofisiologiche con MEA.

Facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche:

  • Individuare progetti di ricerca in grado di studiare i futuri sviluppi della tecnologia applicati al settore sanitario nonché di definire il perimetro normativo entro il quale collocare la prossima rivoluzione della professione medico-sanitaria – anche nell’ambito delle A.I. – indagando, soprattutto, i profili di responsabilità dell’uomo (qui potrebbe innestarsi un contributo di ricerca di area filosofica), e della macchina al fine di adeguare lo sviluppo tecnologico ai valori e alle norme europee e nazionali.

AREA II: Formazione 4.0 e leadership

Nell’area di ricerca Formazione 4.0 e leadership si collocano le seguenti potenziali iniziative proposte:

Facoltà di Scienze della Formazione:

  • L’area di ricerca Formazione 4.0 mira a sviluppare l’applicazione delle nuove tecnologie in ambito formativo, con particolare attenzione al settore universitario. L’obiettivo è quello di fornire nuovi metodi per una didattica e un’istruzione d’eccellenza, creare un network di ricerca, favorire l’occupazione giovanile ed incidere sul progresso sociale a livello nazionale ed europeo. Per raggiungere il predetto obiettivo, è necessario mettere a sistema risorse e punti di forza anche con altre Università nazionali ed internazionali. A tal proposito l’Università Unicusano è già parte di un progetto denominato ATHENA (Advanced Technology Higher Education Network Alliance) il quale ha lo scopo di creare le basi di una Università europea, che rappresenti un modello di riferimento e possa essere operativa entro il 2023. Il progetto vede coinvolte varie università quali Instituto Politecnico do Porto (Portugal), Hellenic Mediterranean University (Greece), University of Siegen (Germany), University of Maribor (Slovenia), Universite D’Orleans (France), Ilniaus Gedimino Technikos Universitetas (Lithuania). Il Centro di Ricerca intende supportare operativamente il progetto ATHENA attraverso studi, ricerche ed analisi volte a definire un nuovo modello di sistema universitario, moderno ed in linea con i pilastri dell’innovazione, europei e del PNRR, per la formazione, la ricerca e la transizione digitale.

AREA III: Industria digitale e manifatturiera

Nell’area di ricerca Industria digitale e manifatturiera si collocano le seguenti potenziali iniziative proposte:

Facoltà di Economia, Facoltà di Scienze della Comunicazione

  • In quest’area le Facoltà coinvolte approfondiranno la propria ricerca nella direzione di individuare soluzioni e ricerche sul tema dell’innovazione e sostenibilità nei mercati globali approfondendo soprattutto le tematiche del governo e della gestione delle imprese nei processi di innovazione tecnologica, internazionalizzazione e sviluppo sostenibile. Potranno altresì supportare le necessarie ridefinizioni dei sistemi di digitale comunicazione esterna e interna alle organizzazioni in grado di recepire, interpretare e implementare i processi di trasformazione in corso legati al complesso ambito delle culture digitali internazionali. Attraverso l’area di ricerca Industria digitale e manifatturiera, il Centro di Ricerca si pone lo scopo di realizzare studi e ricerche volte ad approfondire le potenziali applicazioni, e i relativi sviluppi, in ottica economica e giuridica, delle nuove tecnologie nel settore dell’industria. L’obiettivo è quello di fornire analisi mirate e creare occasioni di confronto tra gli amministratori di grandi imprese e PMI al fine di realizzare uno scambio di conoscenza e di visione funzionale al progresso del paese e al raggiungimento di un elevato livello di benessere economico e sociale per l’intero settore produttivo.

AREA IV: Data Governance, Data Protection e Cybersecurity

Nell’area di ricerca Data Governance, Data Protection e Cybersecurity si collocano le seguenti potenziali iniziative proposte:

Facoltà di Giurisprudenza:

  • Il settore di ricerca Data Governance, Data Protection e Cybersecurity mira a sviluppare ricerche ed analisi tecniche e giuridiche volte a rafforzare la governance e la protezione dei dati anche in funzione dei costanti aggiornamenti normativi di provenienza sovranazionale e con riguardo ai provvedimenti del Garante della Protezione dei Dati Personali. La necessità di predisporre un adeguato sistema di governance dei dati è fondamentale per gli attori pubblici e privati che intendono sfruttare l’elevatissimo potenziale rappresentato dai dati, anche in funzione dell’implementazione di tecnologie quali l’Intelligenza Artificiale. L’area di ricerca Cybersecurity ha, invece, come obiettivo quello di svolgere attività di ricerca e analisi tecnico-giuridica sul tema della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nonché approfondire, attraverso un approccio interdisciplinare, tutte le tematiche afferenti al settore.

Il Centro di Ricerca sulle tecnologie emergenti dell’Università Niccolò Cusano si pone quale principale obiettivo la partecipazione a progetti di ricerca a livello nazionale, europeo ed internazionale e attrarre investimenti, diventando un luogo di osservazione privilegiato di confronto in cui il mondo della ricerca dialoga con le imprese, pubbliche e private, le associazioni e le fondazioni. Intende altresì porsi come supporto strategico scientifico degli incubatori d’impresa eventualmente costituiti presso l’Ateneo, per aiutare le giovani start up a sviluppare i propri progetti innovativi ed entrare nel mercato di riferimento anche attraverso l’attrazione di investimenti nazionali ed internazionali funzionali allo sviluppo delle capacità R&D.

Tra le sue principali finalità, il Centro mira a partecipare a progetti nazionali, europei ed internazionali favorendo lo sviluppo di una comune attività di ricerca scientifica seguendo un approccio multidisciplinare e rigorosamente analitico, che permetta di approfondire tutte quelle tematiche che, anche trasversalmente, interessano le nuove tecnologie e, di conseguenza, la società tutta. Il riferimento è, innanzitutto, a quelle tecnologie emergenti (Big data analysis, Artificial Intelligence, robotica, tecnologie quantistiche, biotecnologie, blockchain, reti neurali ) che oggi, proprio per la loro capacità di stravolgere lo status quo socio-tecnologico, sono definite disruptive, ossia dirompenti. Esse rappresentano un driver primario del cambiamento, ed è fondamentale comprenderle oggi per gestirle nel modo corretto domani.

Per raggiungere questo traguardo, il Centro di Ricerca sulle Tecnologie Emergenti intende principalmente:

  • partecipare a progetti nazionali, europei ed internazionali
  • dare vita a programmi di ricerca e sviluppo, anche attraverso la stipulazione di convenzioni ed accordi con Università, Enti di ricerca italiani e stranieri, pubblici e privati;
  • svolgere, in concorso con l’Università, varie attività formative ed emanare bandi di Dottorati di ricerca, concepiti per favorire la sinergia tra mondo accademico, della ricerca, dell’industria e della pubblica amministrazione, a sostegno dello sviluppo dei molteplici temi afferenti le tecnologie emergenti quali: Intelligenza Artificiale, Internet of Things, Machine Learning, Reti Neurali, Robotica, Piattaforme Digitali e Data Governance, Blockchain, cybersecurity.
  • organizzare convegni, congressi, seminari, giornate di studio, summer school e stages, corsi di formazione presso enti locali, regionali e nazionali, nonché presso le istituzioni dell’Unione Europea e presso enti esteri; volgere analisi e ricerche trasversali sulle materie di interesse.

Le recenti innovazioni tecnologiche hanno generato un decisivo cambio di paradigma sociale, che ha stravolto gli schemi classici a cui eravamo soliti riferirci per leggere i fatti e applicare le norme. Affinché l’Uomo possa dominare e gestire il cambiamento epocale in atto, il quale investe ogni aspetto della vita comune, risulta fondamentale acquisire una “consapevolezza situazionale” che consenta a tutti, dal decisore politico al semplice cittadino, di porsi all’interno di questo processo evolutivo in una posizione (pro)attiva, volta al miglioramento della società attraverso una corretta gestione dei nuovi strumenti che, progressivamente, stiamo acquisendo.